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Autore: marmelade    26/07/2012    16 recensioni
“Ma come diavolo avete fatto a dimenticarvi tutti di questo giorno?!” esclamò, per poi guardarmi quasi furiosa, mentre io non riuscivo ancora a capire.
Nicole parve accorgersi del mio stato confusionale, e scosse ancora il capo, facendo muovere i suoi ricci, così simili ai miei.
“Cavolo Harry! Oggi torna Maya dalla Spagna!”.
[...]
Infondo, avevo paura, e la vecchia Maya cercava di prendere il sopravvento su quella nuova.
Ma non avrei mai permesso ciò.
Sarei stata forte, e avrei trascorso la mia vita serenamente anche lì, dimostrando a tutti chi ero diventata.
E non mi sarei fatta ingannare ancora.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I would love you better now.'
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MAYA POV.
Non poteva essere vero.
Erano giorni che mi ripetevo che non poteva essere vero, non doveva essere vero.
Era impossibile. Una scelta così azzardata ed idiota non poteva farla nessuno, se non un idiota come Harry. E un’idiota come la sua fidanzata, ovviamente.
Loro non potevano sposarsi.
Capivo il fatto che Caroline volesse mettere su famiglia, ma non con Harry.
Lui aveva solo diciotto anni! Era ancora immaturo e bambino per sposarsi e avere dei bambini.
E Caroline, poi... non la vedevo molto la tipa madre di famiglia.
Più che altro, la vedevo solo con la voglia di attraversare la navata con un lungo e bellissimo abito bianco firmato, per far vedere a tutti gli invitati che lei poteva permetterselo.
E tra quei mille invitati, ci sarei stata anche io.
Magari in un abito non firmato, per niente colorato e seduta al mio posto, in uno di quegli scomodi banchetti di legno che si trovano in chiesa, in attesa che Harry dicesse si a Caroline.
Avrei tenuto lo sguardo basso per tutto il tempo, lasciando che le lacrime mi bagnassero il volto senza che lui se ne accorgesse, tentando di tenermi dentro tutto il dolore che avrei voluto tirare fuori. Avrei solo pianto, in silenzio e con me stessa.
E quando sarebbe finito il rito in chiesa, mi sarei alzata, avrei asciugato le lacrime e sarei andata fuori, facendo finta di nulla quando avremo buttato il riso addosso agli sposi.
E poi – già me lo immagino – Harry sarebbe venuto accanto a me, con un sorriso enorme e raggiante stampato sul volto, di quelli che solo lui può fare senza fingere, e mi avrebbe abbracciato felice, perché aveva appena sposato la sua anima gemella.
E io?
Io l’avrei abbracciato, in silenzio. Non avrei detto nulla, solo sorriso. Ma quello non sarebbe stato il mio vero sorriso. Sarebbe stato uno falso, uno pieno di dolore e malinconia, che avrebbe cercato di nascondere tutto quello che sarei stata quel giorno.
Una ragazza distrutta ed innamorata, che aveva definitivamente perso tutto.
Non si sarebbe mai accorto di tutto quello che avevo dentro, di tutto quello che avrei voluto dirgli realmente invece di un finto ‘congratulazioni’.
Si sarebbe allontanato nuovamente dalla sua neo-moglie e l’avrebbe baciata, mentre lei mi avrebbe guardato con aria ancora più superiore, per farmi vedere che lei stava abbracciando e baciando tutto quello che avevo sempre desiderato io.
Ma cosa avrei potuto mai dirle? Quello era il suo giorno, doveva goderselo con il suo neo-marito più piccolo di lei di quindici anni, con il quale avrebbe condiviso il resto della vita.
O almeno, fin quando avrebbe detto lei.
Perché si sarebbe annoiata di Harry, un giorno. Si sarebbe annoiata dei suoi stupidi giochi da bambino, delle sue stupide serate con gli amici, dei suoi stupidi quindici anni in meno.
E l’avrebbe abbandonato. Così, senza dirgli nulla, senza un motivo preciso.
L’avrebbe abbandonato e basta, lasciandolo da solo in una casa troppo grande per una persona sola. Magari, l’avrebbe lasciato per uno ancor più piccolo anche di Harry.
Forse le piacevano sul serio quelli più piccoli di lei. Magari la facevano sentire giovane.
E cosa avrebbe fatto Harry? Se ne sarebbe fatto una ragione, e avrebbe chiamato me.
E cosa avrei fatto io?
Avrei avuto il coraggio di abbandonare tutta la vita che, magari, avevo deciso di crearmi, per il mio primo vero amore? Avrei abbandonato la famiglia che avevo creato, solo per Harry?
Forse si. O forse no.
Forse, sarei stata masochista ancora una volta e rinunciare a lui per il bene dei miei figli.
Ma non ci sarebbe stato minuto in cui non l’avrei pensato.
Sarebbe stato il mio pensiero fisso, il mio rimpianto ed il mio amore più grande per tutta la vita.
“Pensierosa?” disse improvvisamente una voce alle mie spalle.
Mi voltai di scatto, ritrovandomi di fronte gli occhi azzurri e il sorriso dolce di Ryan.
Gli sorrisi anche io, facendogli cenno col capo di sedersi accanto a me.
“Abbastanza...” risposi, poggiando nuovamente il mento sul palmo della mano, mentre lui si sedeva accanto a me.
“Sempre lui?” disse, centrando in pieno il punto.
Ormai Ryan riusciva a capirmi davvero su tutto.
Sospirai, annuendo leggermente col capo e chiudendo gli occhi.
“Sempre...” risposi, facendo un ultimo sospiro e lui sorrise.
“Perché non gliel’hai detto?” disse improvvisamente, facendomi sgranare gli occhi.
“Sei pazzo?! Dirgli che lo amo in... certe circostanze?! Sarebbe da idioti, non credi?” esclamai, battendo una mano sul tavolo.
Ryan rise, prendendomi la mano che avevo battuto sul tavolo e accarezzandola piano.
“Non intendevo questo. Perché non gli hai detto che non sei d’accordo sul suo matrimonio?”.
Rimasi in silenzio per istanti che sembravano interminabili, mentre Ryan stringeva ancora la mia mano. Non sapevo cosa dire.
“Io... preferisco vederlo felice con lei, che infelice con me...” dissi, abbassando lo sguardo.
Ryan sospirò rassegnato, per poi mettermi una mano sotto il mento e far incrociare i suoi occhi ai miei.
“Questa è la stronzata delle stronzate! La stronzata del secolo, non ne ho mai sentita una più grossa di questa in vita mia! Davvero, Maya, sei un’attrice perfetta! Forse riuscirai davvero a sfondare, in questo campo...” esclamò, e io gli diedi uno schiaffo dietro la nuca.
“Guarda che sono seria, Parker! Io lo penso davvero...”
Ryan fece un altro sorriso, per poi stringermi ancora di più la mano.
“Quando ci sarà il matrimonio?” chiese, ed io sbuffai.
“Il diciannove Ottobre...” risposi, ripensando nuovamente a come si sarebbe svolta la cerimonia.
“Tra pochi giorni, dunque...” constatò lui, e io annuii.
“Si, ma c’è un altro problema!” esclamai, battendo nuovamente la mano sul tavolino, che traballò.
“Mercoledì ci sarà la festa di fidanzamento, e io ovviamente devo esserci per forza! E non ho il coraggio di presentarmi lì e...”
“Vengo io con te”.
Bloccai il discorso contorto che stavo facendo e sgranai gli occhi, guardando Ryan di fonte a me.
Sembrava stranamente serio.
“Dici davvero?” domandai, corrugando la fronte.
Ryan rise leggermente, per poi annuire col capo.
“Certo. Perché dovrei dire una bugia? Almeno farai vedere a Caroline che tu hai degli amici fighi!” disse, aprendo le braccia, e io lo guardai scettica.
“Poco modesto, eh Parker?” risposi, facendolo ridere.
Era bello che Ryan volesse aiutarmi. Andando con lui a quella stupida festa, avrei avuto più forza di assistere alla promessa di Harry e Caroline.
“E comunque... ho una cosa da proporti...” disse improvvisamente, stringendomi ancor di più la mano.
“Dimmi che non vuoi fare finta di essere il mio ragazzo, ti prego... sarebbe proprio a commedia americana!” esclamai, guardandolo scettica.
Ryan rise leggermente, scuotendo il capo.
“No, non riguarda il matrimonio... riguarda te” disse, quasi sussurrandolo.
Corrugai ancor di più la fronte, assumendo un’espressione confusa sul volto.
Me?!” esclamai nuovamente, indicandomi con l’indice.
Ryan annuì col capo, facendomi un sorriso.
“E sentiamo, che cosa vorresti propormi?” domandai, incrociando le braccia al petto e appoggiando la schiena allo schienale della sedia, allungando le gambe.
“Una tournee mondiale” disse, sorridendo ancora.
Spalancai gli occhi e, se avessi avuto in bocca un po’ di caffè gliel’avrei letteralmente sputato in faccia. Allontanai la schiena dallo schienale e mi scaraventai sul tavolino, guardandolo incredula negli occhi.
“Che cosa?!” esclamai, con un tono di voce alterato e curioso.
Ryan annuì col capo, per poi allungare lo sguardo e chiamare un cameriere con un cenno della mano.
“Una tournee mondiale, non hai sentito?” disse, mentre il cameriere si avvicinava al nostro tavolo.
“Certo che ho sentito! Ma... non è possibile che tu me l’abbia proposto, io non ci credo!” esclamai, battendo nuovamente la mano sul tavolino.
“Beh, dovresti crederci. Mi manca l’attrice protagonista e... un caffè, per favore. Tu cosa prendi, May?” chiese, passando lo sguardo dal cameriere a me, interrompendo il suo discorso.
“Un calmante. E’ possibile averlo?”
Ryan scoppiò in una fragorosa risata, mentre il cameriere mi guardava sconvolto, per poi fargli cenno di andare via mentre mi univo alla risata di Ryan.
“Davvero... mi manca l’attrice protagonista, e ho bisogno di te. Sei l’unica alunna del primo anno che mi abbia colpito così tanto dal primo momento...” continuò, prendendomi la mano e guardandomi negli occhi.
“Hai talento, sai recitare e l’unica cosa che ti manca su un buon curriculum, è proprio questo. Vieni in tournee con me, Maya, ho bisogno che il tuo talento lo conoscano tutti, e non solo io...”
Sospirai, chiudendo gli occhi. Mi era stata offerta un’occasione incredibile, e non potevo minimamente lasciarmela scappare. Sarei stata orgogliosa di me stessa, alla fine.
“Quando dovremmo partire?” domandai, con gli occhi ancora chiusi.
“Il diciannove Ottobre”.
Spalancai improvvisamente gli occhi, guardando Ryan, che mi strinse ancor di più la mano.
“Ma il diciannove Ottobre c’è...”
“Il matrimonio di Harry, lo so...” disse lui, concludendo la frase al mio posto “ma questa è un’occasione imperdibile, Maya. Se non dovessi accettare, te ne pentiresti amaramente, lo so...”
Sospirai ancora una volta, alzando gli occhi al cielo in attesa che una risposta divina cascasse da lì.
Ma la risposta, dovevo darmela da sola.
Andare al matrimonio di Harry sarebbe stato soffrire ancora di più, mentre la tournee mi avrebbe fatto distogliere il pensiero da lui e allontanarmi da tutto, fino a dimenticarlo.
Guardai ancora una volta Ryan, che attendeva impaziente una mia risposta.
Feci un ultimo sospiro, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Ci penso e ti farò sapere, te lo prometto...” dissi, con un filo di voce e lui fece un sorriso speranzoso, stringendomi la mano.
Gli sorrisi anche io, ma dentro avrei solo voluto morire.
Sapevo già quale sarebbe stata la mia risposta.
 
 
HARRY POV.
Sposarsi era stressante.
Tutto quello che veniva prima del matrimonio, era stressante.
L’organizzazione, poi, era la cosa più stressante sulla faccia della terra. E farla da solo, era la cosa più difficile.
“Devi passare dal servizio del catering a ricordare la prenotazione. Poi, in gioielleria e ricordargli che Louis andrà a prendere le fedi due giorni prima... Louis, poi! Potevamo scegliere qualcuno di più competente!”
“Louis è più competente di me e te messi insieme, Caroline...” risposi, tenendo il cellulare bloccato tra orecchio e spalla.
“Si, certo, come no. E’ competente a far saltare la casa in aria, ma per certe cose... insomma, non farmi perdere in chiacchiere e fammi ricordare cos’altro devi fare...” disse, facendo un piccolo mugugno, segno che stava pensando a cos’altro dovesse farmi fare.
“In realtà dovresti passare dal fioraio, ma tranquillo, a quello ci penso io!” disse, dopo averci pensato su, e io ringraziai il cielo di non dover fare altre cose.
“Tutto qui?” domandai, sperando che non si ricordasse all’ultimo secondo di altre cose che avrei dovuto fare.
“Mmmh, si va bene così. Tu passi in gioielleria e al catering, e io vado dal fioraio. Poi domani abbiamo la prenotazione con il ristorante, non dimenticarti!” mi ricordò ancora.
“No che non lo dimentico!” risposi, facendo un piccolo sbuffo in modo che lei non potesse sentirmi.
“Bene, bravo cucciolo! Ci vediamo stasera, adesso devo tornare in studio!” esclamò, per poi attaccare, senza darmi nemmeno il tempo di rispondere.
Posai il telefono nella tasca dei jeans, per poi passare una mano tra i capelli, scrollandomi i ricci.
Forse il matrimonio era davvero stressante.
Ma ne sarebbe valsa la pena. Avrei sposato la donna che amavo sul serio, per la quale avrei fatto follie.
Arrivai al negozio di abiti per sposi e ritirai il mio smoking per il rito e la cerimonia, solo che non l’avevo fatto vedere ancora a nessuno come mi stesse.
E potevo farlo vedere solo ad una persona.
 
“Cavolo Harry, sei peggio di una donna! Ci metto meno tempo io a vestirmi, che tu!”
Sentii Maya sbuffare ancora una volta fuori dalla sua camera da letto, dove mi stavo infilando con molta fatica lo smoking.
“Questo non è un vestito qualunque, May, è uno smoking per un matrimonio! E’ molto più complicato da mettere, e non voglio che si rovini!” esclamai mentre infilavo i pantaloni, e la sentii sbuffare.
“Smoking o non smoking sei lì dentro da ore! Io avrei bisogno della mia camera, sai?” disse.
Abbottonai i bottoni del pantalone ed uscii fuori, aprendo di scatto la porta e facendola sobbalzare.
“Allora?” dissi, non appena fui fuori dalla sua stanza, indicandomi dalla testa ai piedi, per poi fare un giro su me stesso.
Maya mi guardò con la bocca spalancata, senza dire nulla e vidi i suoi occhi emettere uno strano luccichio, per poi sorridere.
“Sei bellissimo...” disse, quasi sussurrandolo, e le sorrisi anche io.
“Sto bene sul serio?” domandai, guardandomi allo specchio e aggiustandomi il colletto della camicia.
Lei si avvicinò a me, aggiustandomi leggermente il papillon per poi mettersi al mio fianco e sorridermi attraverso lo specchio.
“Davvero...” disse, accarezzandomi il braccio.
Sembrava mia madre quando mi diceva di essere fiero di me. Ma mia madre, in quel momento, non era per niente fiera di me. Credeva che sposarmi a diciotto anni fosse la cosa più pazza e folle che stessi per fare, ma non si era esposta ulteriormente.
Le scelte erano mie, ero maggiorenne oramai.
Guardai May dal riflesso dello specchio, e vidi una lacrima scendere sul suo viso, bagnandolo.
“Che c’è, ti stai emozionando prima di vedermi entrare in chiesa?” domandai, e lei fece una smorfia.
“E’ la sposa che entra in chiesa, non tu! Tu sarai lì ad aspettarla...” rispose, asciugandosi quella lacrima che era scesa lenta e morbida sul suo volto.
“Si, ma io farò un figurone perché sarò bellissimo. Di conseguenza, tu e tutte le altre donne presenti al matrimonio piangerete per me!” esclamai, facendola ridere e ricevendo un pugno leggero sul braccio destro.
“Anche Nicole?” domandò lei, ironicamente.
Nicole non avrebbe pianto nemmeno al suo, di matrimonio.
“Certo, anche lei! Sarà la prima a cui si scioglierà il trucco!” esclamai, e May rise fragorosamente, per poi darmi un altro pugno sul braccio, un po’ più forte del precedente.
“Cretino!” disse, per poi allontanarsi da me e avviarsi verso il salotto, mentre io rimanevo fermo davanti allo specchio.
Avrei dovuto sposarmi. Io, Harry Styles, che si sarebbe sposato a diciotto anni.
Se me l’avessero chiesto a quindici o a sedici anni, avrei sicuramente risposto “il matrimonio? E perché dovrei pensarci adesso?!”.
E invece, a diciotto anni, stavo per compiere quello che tutti comunemente chiamavano ‘il grande passo ’.
“Harry, stai facendo il passo più grande della tua gamba” aveva detto mia madre, citando appunto il detto comune.
Ma io non la pensavo così.
Stavo per fare quello che mi avrebbe reso felice per tutta la vita, con la donna che mi avrebbe reso felice per tutta la vita.
Eppure, se a sedici anni mi avessero chiesto con chi avrei voluto sposarmi, avrei risposto Maya.
Perché Maya era stata il mio primo amore, l’unica che avesse capito davvero di cosa avevo bisogno, l’unica che mi aveva spronato a conquistare il mio sogno.
Ed era solo grazie a lei che, adesso, ero quello che ero. E gliene sarei stato grato per tutta la vita.
L’uomo che l’avrebbe sposata, sarebbe stato l’essere umano più fortunato di tutto l’universo.
“Maya?” la chiamai, sentendola trafficare in cucina.
“Cosa c’è?” urlò, dall’altra stanza.
Feci un sospiro lungo ed uscii dalla sua camera, abbandonando il mio riflesso nello specchio e tutti i miei pensieri, per poi raggiungerla in cucina.
“Devo chiederti una cosa...” dissi, non appena arrivai, appoggiandomi allo stipite della porta, e lei si voltò verso di me, con gli occhi grandi e pieni di curiosità.
“Cosa?” domandò, mettendo a posto una pentola dopo averla asciugata.
“Vorrei che tu mi facessi da testimone, insieme a Lou...” dissi, e lei si bloccò improvvisamente, dandomi le spalle.
“Che cosa hai detto?” domandò con un filo di voce, quasi sussurrandolo.
Feci un altro lungo sospiro, incrociando le braccia al petto.
“Voglio che tu mi faccia da testimone assieme a Louis...” ripetei, ma lei stette ancora una volta in silenzio.
“Dai, Maya, sei la mia migliore amica, ho condiviso tutto con te! Voglio che tu mi faccia da testimone in un giorno così importante per me, io non riesco ad immaginare il mio matrimonio senza di t...”
“Non posso” disse improvvisamente, rimanendo ancora di spalle.
Sgranai gli occhi dopo le sue parole, mentre qualcosa dentro si distruggeva pian piano.
“C-cosa? Perché non puoi?” boccheggiai, lasciando che le braccia mi ricadessero lungo i fianchi.
Maya si voltò verso di me, con lo sguardo basso, guardandosi le dita dei piedi nudi sul pavimento.
Poi, alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi nei miei, che mi fecero rabbrividire.
Erano luci, ed emettevano una luce per niente gioiosa, ma triste.
“Io non ci sarò al tuo matrimonio...” disse, con la voce quasi rotta dal pianto.
Sgranai ancor di più gli occhi dopo la sua rivelazione.
“Come non ci sarai? Che cosa stai dicendo, May?!” esclamai, alzando il tono di voce.
Lei chiuse gli occhi, per poi annuire col capo e riaprirli, puntandomi nuovamente il suo sguardo triste nei miei occhi increduli.
“Harry, il giorno del tuo matrimonio io partirò”.





Writer's Corner! :)
Okay, non vorrei allarmarvi, anche perchè non sono proprio il tipo, ma...
MANCANO QUATTRO CAPITOLI! ç_ç

Ebbene si, care mie, anche questa FF sta per finire...
cioè boh, non ci credo...
non mi sembra possibile che ne stia per finire un'altra! ç_ç
mi mancherà!

Anyway, ho appena constatato che dal balcone della mia cameretta (dal quale non si vede manco la minchia .-.)
godo sempre dei migliori tramonti! *-*
boh, volevo condividere con voi questo momento, perchè c'è un tramonto favoloso stasera :)
ma anche in inverno... e in autunno... e in primavera...
insomma, amo i tramonti, si è capito! u.u 

ppppoi, che altro ho da dire?
mmmh, il capitolo...
il capitolo beh... è un capitolo... pieno di... di cose e... parole e... più parole messe vicine formulano delle frasi, quiindi... ehm... questo capitolo è pieno di... frasi! :D
frasi moooolto intense e... piene di parole! :D
come sono brava! *siapplaudedasolalikeaforeveralone*
comunque, davvero...
non saprei cosa dire!
la storia sta per finire e io arrivo bella bella con questo capitolo molto... BAAAAAAAAAAM!
ma, come ho già detto, mancano quattro capitoli u.u 
e in quattro capitoli tutto si può risolvere! :D
oddio no, in realtà ne mancano tre D:
sii, perchè il quarto è l'epilogo, quindii....
ODDIO, MANCANO TRE CAPITOLI! D:
Adesso si che sono depressa! ç_ç

Lasciatemi perdere, è la corsa che mi fa quest'effetto...
che poi, quanto posso essere pessima che vado a correre e poi torno a casa e mangio il gelato alla panna cotta perchè ho fame?!
troppo, troppo pessima... ç__ç
boh, credo che andrò su una montagna a ripudiarmi!

pppppppoi, un'ultima cosa (credo, a meno che non me ne venga un'altra in mente mentre sto scrivendo questa cosa e poi me la dimentico, perchè so che la dimenticherò!)
tre giorni fa (mi pare u.u) ho postato il terzo capitolo dello spin-off LOLE! :D
e mi farebbe piacere se passaste! :)
sooo, vi lascio il link qui sotto!
You belong with me.

Cercherò di aggiornarlo domani, ma non ne sono sicura perchè non ho scritto manco un rigo! D:
però devo muovermi perchè... vabbè, tanto non ve lo dico! u.u
ho tutto chiuso nella mia testolina bacata! :D
stasera mi metto e lo scrivo, tanto sarà un capitolo abbastanza facile! 

e beh, io credo di aver finito il mio lungo monologo alla Amleto (manco lui è riuscito a farlo così contorto come il mio, tzè u.u)
e vi lascio! :D

Guardate questa gif *-*

picasion
picasion

Indovinate chi l'ha fatta?  *rulloditamburiancorapiùrulloso*
IOOOO! :D

si, so di averlo fatto anche nello spin-off...
però mi andava di rifarlo, ecco u.u 
si, mi sento molto soddisfatta di me stessa per questa cazzata HAHAHAHA
ma loro sono... *-*
owww, Hazzaya *u*

Okay, io credo aver finito sul serio..

su twittah perchèluipuò sono @Marypuuff, per chi volesse seguirmi! :)

come mi è uscito questo 'perchè lui può' ?! ò.ò
mah... il sole mi fa male...

basta, vado a ripudiarmi sul serio.

ps. giusto per informazione, IPPY HA SMESSO DI CANTARE! ç_ç
Adesso cado davvero in depressione! ç_ç

  
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