Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Soly_D    26/07/2012    6 recensioni
In un mondo "normale" dove non esistono i saiyan e la Terra è al sicuro, Goku e Chichi sono due fratelli di 17 e 18 anni che si sono appena trasferiti a Satan City e iscritti alla Orange High School. Qui conosceranno un sacco di nuovi amici e capiranno una cosa importante: ciò che li lega non è semplice amore fraterno. Si tratta di una storia d'amore impossibile o di una conseguenza al segreto che loro padre, Juma, nasconde ai due ragazzi da tutta la vita? Quale impensabile verità si cela ormai da troppo tempo?
[Goku/Chichi]
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Goku, Vegeta | Coppie: Chichi/Goku
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Our small great secret
 
Quella mattina Chichi si svegliò di buon umore e si fiondò immediatamente nella stanza di Goku che dormiva ancora con la testa sotto il cuscino.
Si stese delicatamente sul letto, accanto a lui, e lo osservò per qualche secondo.
Il petto si alzava e si abbassava ritmicamente, mentre la luce che filtrava dalla finestra creava giochi di luci e ombre sulla pelle e sui capelli del ragazzo. L’espressione sul suo viso appariva talmente beata e soddisfatta che Chichi ipotizzò stesse sognando le stesse cosce di pollo in grado di parlare e le stesse piogge di caramelle giganti del loro primo giorno di scuola.
Poggiò la testa sul cuscino e si avvicinò quel poco che bastava per respirare il profumo di Goku, poi cominciò ad accarezzargli lentamente una guancia. Lo vide sorridere lievemente quando lei, con un dito, sfiorò per sbaglio le sue labbra.
“Non sei credibile, Goku”
Il ragazzo aprì prima un occhio e poi l’altro, scoppiando in una fragorosa risata.
Chichi lo fissò accigliata. “Cos’hai da ridere?”
Goku scosse la testa. “Credevo che non mi avresti scoperto...” disse stropicciandosi gli occhi “Comunque, buongiorno Chichina!”
La ragazza sorrise e gli stampò un tenero bacio sulla guancia. “Buongiorno!”
Ma Goku la bloccò nel momento in cui lei stava per alzarsi dal letto e, con un abile movimento, la fece stendere sotto di lui. In pochi secondi catturò le labbra della ragazza e le regalò uno dei baci più appassionati e sconvolgenti della sua vita. Le loro labbra si cercavano e si modellavano, le mani si intrecciavano, i respiri si confondevano, i cuori battevano all’unisono.
“Ti amo” sussurrò Goku, lasciandole un bacino innocuo sull’orecchio e scendendo al piano di sotto per fare colazione.
Chichi restò a fissare il soffitto per qualche minuto, ancora stesa lì dove aveva dormito Goku.
Il cuore sembrava volerle uscire dal petto e le sue gote non ne volevano proprio sapere di tornare alla loro tonalità chiara. Inspirò a pieni polmoni, cercando di riprendere il controllo, e solo in quel momento si accorse che Goku non le aveva nemmeno dato il tempo di rispondere a quell’impercettibile “Ti amo”. Sorrise con fare quasi indispettito e poi raggiunse finalmente i suoi due uomini di casa.
 
“Buongiorno tesoro, tutto bene?” chiese Juma con aria preoccupata quando vide Chichi scendere a fare colazione. Era lievemente rossa in viso e aveva gli occhi lucidi.
La ragazza si sedette a tavola, rivolgendo un mezzo sorriso a Goku che ricambiò un po’ imbarazzato. “Si, mai stata meglio!” rispose cominciando a bere la propria tazza di latte.
La colazione si svolse in maniera tranquilla, come sempre del resto.
“Sono stato invitato ad una cena di lavoro per questa sera” annunciò Juma quando ebbero finito di mangiare. “Credo che tornerò verso notte fonda.... per voi va bene?”
Goku e Chichi arrossirono contemporaneamente pensando che sarebbero rimasti a casa da soli per tutta la serata e tranquillizzarono il padre dicendo che per loro non c’erano problemi. Poi si prepararono e infine andarono a scuola.
 
“Urca, non vedo l’ora di dirlo a Vegeta!” esclamò Goku sfrecciando in direzione del grande edificio bianco. Chichi urlò un “No!” così forte che il ragazzo, impaurito, rischiò di schiantarsi contro i velivoli che venivano nella sua direzione.
“Perché no?”
Chichi abbassò lo sguardo. “E dai, Goku, non possiamo diffondere la voce così... da un momento all’altro... Un giorno siamo fratelli e il giorno dopo stiamo insieme come una normale coppia felice? Non credo che gli altri capirebbero... ”
Goku dondolò la testa, non troppo convinto. “Significa che dobbiamo far finta di niente?! Cioè... dobbiamo nasconderci?”
“Sarà il nostro piccolo grande segreto!” disse Chichi con un sorriso appena accennato “Quando verrà il momento, lo capiranno tutti!”
Goku annuì ricambiando quel suo dolce sguardo.
Si fermarono davanti alla scuola e scesero dal velivolo, per poi ridurlo nuovamente a una capsula. Si avviarono in classe e fecero per entrare, ma Goku bloccò Chichi esattamente davanti alla porta. Il ragazzo si guardò intorno con aria furtiva, come per verificare che non li stesse guardando nessuno, poi poggiò le mani sulle spalla di Chichi e...
“G-Goku... che diavolo...?”
“Dovrò aspettare cinque estenuanti ore, quindi...”
Le labbra del ragazzo cercarono inaspettatamente quelle di Chichi. Dapprima esitante, la ragazza si sciolse come neve al sole e ricambiò il bacio mettendo le braccia intorno al collo del moro. Fu un bacio dolce e delicato, reso ancora più allettante dal fatto che si trovassero a scuola e che chiunque avrebbe potuto coglierli in flagrante e spargere immediatamente la voce.
Si staccarono subito l’uno dall’altro, rivolgendosi uno sguardo complice. Poi, come se niente fosse, entrarono in classe e si andarono a sedere ognuno al proprio posto.
 
Le prime tre ore di scuola passarono piuttosto lentamente per i due ragazzi, i quali non perdevano mai l’occasione per rivolgersi occhiate e sorrisi furtivi. Nell’ora di scienze, mentre gli studenti svolgevano il compito in classe e il prof Muten sfogliava alcune riviste poco serie, Goku strappò un foglio dal quaderno e ci scrisse qualcosa, poi ne fece un aereoplanino e infine lo lanciò verso Chichi.
“Son!”
Goku si voltò immediatamente verso l’insegnante che lo fissava con aria di rimprovero.
“Mi scusi, prof!” rispose tornando sul compito.
Il destino, però, volle che l’aereoplanino di carta giungesse sul banco di Bulma.
La ragazza lo afferrò e lo aprì, rimanendone molto sorpresa. E così i due, per colpa di un malinteso, cominciarono a scambiarsi messaggi destinati ad altre persone.
 
Goku: Mi manchi.
Bulma: Anche tu, ci divertiremo questa sera!
Goku: Cosa faremo di bello?
 
Quando lesse quel bigliettino, Bulma sorrise lievemente.
Vegeta sapeva come farsi desiderare!
 
Bulma: Ho comprato un completino nuovo!
Goku: E questo cosa centra?
Bulma: Scimmione ti amo!
Goku: Ti amo anche io, però non mi hai ancora detto cosa faremo di tanto divertente queste sera.
 
Bulma corrugò la fronte e rivolse lo sguardo verso Vegeta, trovandolo intento a finire il compito.
 
Bulma: Non fare lo stupido, mi sembri Goku! Ci manca solo che dici “Urca!”
Goku: Urca, ma io sono Goku!
 
La ragazza dai capelli azzurri, per poco, non cadde dalla sedia.
Subito guardò in direzione di Goku e lo vide fissare Chichi, seduta vicino a lei, con aria stralunata.
Capì immediatamente ciò che era successo e rispose al messaggio di Goku con un chiaro e diretto “Sono Bulma!”
Quando Goku lesse la risposta, si diede una manata in faccia e rivolse un sorriso di scuse alla ragazza che lo fissava completamente allibita. Decise di mettere da parte i biglietti e di tornare sul suo compito, lo stesso fece la giovane Brief.
 
Intanto, Chichi si era accorta dei continui bigliettini che Bulma e (Vegeta?) Vegeta si stavano scambiando. Così, presa da un’ondata di determinazione, fece anche lei un aereoplanino di carta e lo lanciò verso Goku, per poi ritornare con la testa sul compito e sperare vivamente di non essere scoperta.
La sfortuna volle che Goku credesse che quel bigliettino fosse stato mandato da Bulma e indirizzato a Vegeta, così lo passò al compagno di banco.
“Tieni, te lo manda Bulma”
Vegeta inarcò un sopracciglio. Bulma non aveva mai fatto niente del genere, loro preferivano scambiarsi messaggi tramite il cellulare nonostante fossero a scuola!
Incuriosito, aprì l’aereoplanino.
 
Chichi: Non vedo l’ora che arrivi questa sera.
 
Vegeta sorrise in modo malizioso e afferrò subito la penna.
 
Vegeta: Anche io, erano mesi che aspettavo.
 
Quando Chichi ottenne la risposta, ne rimase molto turbata.
 
Chichi: Cosa vuoi dire?
Vegeta: Esattamente quello che ho detto!
Chichi: Non capisco.
Vegeta: Smettila.
Chichi: Perché ti stai arrabbiando? Non è da te.
Vegeta: Ma che diavolo stai dicendo?
Chichi: Ci manca solo che ora mi scrivi “Tskcome Vegeta!
 
Vegeta, non appena lesse quello strano messaggio, rivolse lo sguardo verso Bulma e la trovò intenta a scrivere sul suo compito.
 
Vegeta: Tsk, stupida donna.
Chichi: Vegeta?!
Vegeta: Chichi?!
 
I due ragazzi in questione si fissarono l’un l’altro nello stesso momento e sgranarono gli occhi, comprendendo che c’era stato un enorme malinteso. Si scusarono a vicenda con un semplice sguardo e poi tornarono sui loro rispettivi compiti in classe.
 
Nell’esatto momento in cui la campanella annunciò l’inizio della ricreazione, Goku guardò Chichi e Chichi guardò Goku. I due, come se si fossero letti nel pensiero, raggiunsero l’uscita della classe e percorsero scale e corridoi fermandosi in un angolo appartato dietro la palestra.
Dai corridoi e dalle classi vicine proveniva un gran baccano, ma per fortuna in quello spazio della scuola non andava mai nessuno. Erano soli.
Non appena voltarono l’angolo, Goku passò un braccio intorno alla vita della ragazza e la strinse forte a sé, restando a fissare i suoi occhi neri per qualche secondo. Ma Chichi non resistette alla tentazione e poggiò le sue labbra su quelle di Goku, che ricambiò immediatamente il bacio e aumentò la stretta con cui la teneva vicina a sé.
“E’ tutto così...” sussurrò lei, prima che il ragazzo catturasse nuovamente le sue labbra.
“...sbagliato?” chiese poi lui, facendo scivolare una mano sul fianco di lei.
“Non sbagliato, è solo che doverci baciare di nascosto è davvero emozionante!” disse lei con gli occhi che brillavano.
“Non avrei mai pensato che TU, un giorno, avresti trasgredito alle regole della scuola per fare... questo... con me!”
Chichi avvampò immediatamente e accennò un sorriso imbarazzato.
Poi si baciarono ancora per qualche minuto e, tra carezze e sorrisi, trascorsero insieme tutta la ricreazione.
 
Dieci minuti dopo, i due ragazzi erano appena ritornati in classe. Goku ne aveva approfittato per comprarsi un panino dato che, durante quegli ultimi minuti, era stato impegnato in ben altro.
Ma non appena varcarono la soglia della porta, Goku e Chichi si ritrovarono sommersi da un mare di rimproveri da parte di Vegeta e Bulma.
“DOBBIAMO PARLARE!” esclamarono i due contemporaneamente vedendo Goku e Chichi di ritorno.
La ragazza si nascose dietro Goku il quale, con aria imbarazzata, si grattava la testa e sorrideva.
“Di cosa, esattamente?”
Vegeta incrociò le braccia al petto con fare stizzito, mentre Bulma mise le mani sui fianchi e fece qualche passo avanti.
“Voi. State. Insieme.” disse con tono apparentemente calmo, scandendo ogni singola parola.
I due ragazzi arrossirono.
“Beh... sì... però...” tentò Goku, senza smettere di grattarsi la testa con aria colpevole.
“MA CHE SCHIFO!” sbottò Vegeta con aria disgustata “Va bene che è carina, ma è pur sempre tua sorella!”
Goku inarcò un sopracciglio e si fece serio.
“Questi commenti tieniteli per te! La mia Chichina non è carina, è bellissima!”
Vegeta serrò i pugni lungo i fianchi. “Che diavolo c’entra, ora, questo?!”
Chichi decise quindi di intromettersi.
“Abbiamo scoperto di non essere fratelli... Goku è adottato.” disse come se si trattasse delle cosa più naturale del mondo.
“Oh, allora questo cambia le cose...” rispose Vegeta, infilando le mani nelle tasche e andando via “Auguri e figli maschi!”
Bulma, Goku e Chichi fissarono Vegeta con aria sbigottita.
“Davvero non siete realmente fratelli? Naturali, intendo.” proruppe Bulma, confusa.
I due annuirono. Poi Chichi si strinse forte a Goku.
“Non è fantastico? Ora possiamo stare insieme senza problemi!” disse la ragazza baciando teneramente Goku.
Bulma sgranò gli occhi a quella scena.
Faceva un certo senso assistere ad un bacio tra due ragazzi che si riteneva fossero fratelli fino a un giorno prima.
“Sono felice per voi” disse alla fine, sorridendo.
E i due sorrisero a loro volta.
“Bulma, ti chiedo solo di mantenere il segreto.” continuò Chichi, seria.
“Dillo anche a Vegeta” aggiunse Goku.
Bulma fece l’occhiolino ai due ragazzi.
“Il vostro segreto, con noi, è al sicuro!”
 
I tre, però, non sapevano che un certo ragazzo dai capelli neri e il viso costellato di cicatrici aveva udito tutta la conversazione.
“Yamco, vieni si o no?!”
“Arrivo Crilin, arrivo. Ho importanti novità!”











Bene, ecco che arrivano gli altri problemi. Credevate che adesso Goku e Chichi potessero vivere il loro amore in santa pace? Vi sbagliavate allora XD Ringrazio chi continua a seguirmi e recensirmi, vi adoro ♥ fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo
A presto
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Soly_D