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Autore: sherry adler    26/07/2012    8 recensioni
Allora... Intanto ciao a tutti! Questa è la prima ff che scrivo su rossana, e la seconda che scrivo in generale!
Ma veniamo a noi.. Sana ha 22 anni, e da 7 vive a Los Angeles con il suo fidanzato.. Naozumi Kamura.
Per una serie di motivi tornerà in Giappone e dovrà affrontare molti problemi..
Leggete e fatemi sapere!! *.* Grazie mille!
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Fuka Matsui/Funny, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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E' banale.. Ma io ti amo!






Capitolo IV°
Pallate di neve...






 
Perchè lui era lì?
Sana non sapeva che ci sarebbe stato anche lui, altrimenti avrebbe rifiutato categoricamente l'invito delle amiche.
Già, le amiche. Sicuramente lo avevano fatto di proposito a non dirglielo.. e a dedurre dallo sguardo irato che aveva Akito, nemmeno lui era al corrente della presenza della rossa.
In un attimo tutto le crollò addosso.. Perchè se n'era andata da Los Angeles! Aveva solamente complicato le cose.
Una nuova vita non comincia di certo con il tuo ex-fidanzato porca zoppa!
Amareggiata risalì in macchina, infilò le chiavi nel cruscotto e disse -Bene, io riparto... non voglio essere di troppo! Divertitevi- poi fece un sorriso, tentando di rincuorare le amiche.
Ma Fuka non ci stava.
-Ehi Sana, aspetta!- disse raggiungendo l'auto dell'amica che non vedeva da tanto tempo. Si avvicinò al finestrino, e sotto lo sguardo strano di Sana le levò le chiavi dal cruscotto, poi le disse -Col cacchio! Ormai abbiamo fatto la spesa anche per te e tu vieni!- 
Che scusa banale.
Ma Sana capì e scese di macchina. Magari quella settimana le sarebbe servita a ristabilire un rapporto di amicizia con Akito, che continuava a guardarla furiosa.
Evidentemente non aveva le stesse intenzioni di Sana.
-Forza Akito, non voglio venirti a prendere con la forza!- urlò minacciosa Fuka.
Il karateka si infilò le mani nelle tasche dei Jeans e si unì al gruppo, davanti alla macchina di Geremy.
-Perfetto, allora... Io guido, Akito viene accanto a me, Tsuyoshi e Aya stanno dietro, e ancora più dietro ci staranno Sana e Fuka ok?- esordì Geremy, che aveva preso il comando della situazione. i cinque annuirono con la testa e poi presero ognuno la propria posizione.
 
Il viaggio durò un'ora, nella quale Sana non aprì bocca, tranne che per rispondere a delle domande di poco conto.
La casa era dispersa in mezzo agli abeti completamente innevati, come tutto il paesaggio circostante.
Non era eccessivamente grande.. o meglio, era nulla in confronto a quella che aveva lei a Los Angeles, ma sembrava carina e confortante.
Infatti, non appena vi entrarono dentro, Sana cominciò a guardarsi attorno stupita. Il pavimento era interamente fatto di parquet chiaro, in fondo alla sala c'era un immenso divano rosso porpora, davanti al quale era posizionato un tavolino basso e rettangolare di vetro. sulla destra c'erano le scale che portavano ai piani superiori, mentre sulla sinistra c'era la cucina.
-Allora... ci sono tre camere matrimoniali..-iniziò Tsuyoshi, ma Akito lo bloccò in tempo prima che potesse dire altre stupidaggini.
Per lui era già tanto stare lì in presenza di Sana, figuriamo dormirci insieme.. non se ne parlava.
-Io dormo sul divano!- disse tempestivo.
-Perfetto, io e Aya in una stanza, Geremy e Fuka nell'altra e Sana nell'ultima.- concluse Tsuyoshi resosi conto che quello che stava per dire prima lo avrebbe portato sicuro sul letto di morte.
 
-Scusa Aya, mi puoi lasciare con il tuo pasticcino un secondo?- chiese sarcastico Akito entrando nella camera del migliore amico.
Aya annuì e li lasciò soli, andando da Fuka e da Sana.
-Si può sapere perchè non mi hai detto che c'era anche lei?-
-Akito, io ho appoggiato le ragazze. Volevamo solamente riappacificarvi, come amici.. dopotutto entrambi avete il fidanzato o la fidanzata.-
-hai ragione, ma per me è difficile dopo tutto quello che mi ha fatto.. ancora non riesco a spiegarmelo!-rispose Akito appoggiandosi la mano sulla fronte.
-E'difficile da capire.. nemmeno io so perchè lo ha fatto, ma non credi sia l'ora di ricominciare da capo?- lo guardò in un modo quasi supplichevole.
-e va bene.. ci proverò, ma le cose non cambiano da un momento all'altro.- disse uscendo dalla camera, per dirigersi in giardino.
Era diventata bellissima, e moriva dalla voglia di dirglielo. Ma non poteva: Lei lo aveva lasciato solo. Lei non c'era quando suo padre era morto. Lei stava con Naozumi, e lui stava con Mya.. punto e fine della storia.
Sicuramente quella che provava verso Sana era solo attrazione fisica.. chiunque l'avrebbe provata vedendola.
 
-Lo avete fatto apposta vero?- chiese sorridente Sana, come se già sapesse la risposta.
-si- risposero in coro.
-Nemmeno lui sapeva niente vero?-
-Già.. da cosa l'hai dedotto?- chiese retoricamente Fuka.
-dalla sua voglia di uccidermi!- rise Sana. 
-Sentite..che avete voglia di fare stasera?- Chiese Aya, ansiosa di ricevere risposta dalle amiche.
-Mah...io mi farei un paio di birrette e poi farei un gioco da tavola.. che ne pensate?- 
-Fuka.. hai avuto un'ottima idea! Dovrei avere un paio di giochi da scatola su in soffitta..-
-Hai anche il trivial Pursuit?-
-Certooo!! come potrei non averlo! Ci giocavamo sempre.. ve lo ricordate?- rispose Aya.
Alle tre ragazze ritornarono in mente le lunghissime battaglie che facevano con quel gioco durante i loro pigiama party. Erano domande difficili, alle quali rispondevano tirando a caso il 90% delle volte.. ma si divertivano come delle pazze.. ed era questo che volevano rifare ora: divertirsi come ai vecchi tempi!
 
-Ragazze.. cucinate voi?-Chiese Geremy, impegnato in un duello alla play station con Akito.
-Si Geremy.. cuciniamo noi!-rispose Sana entusiasta sfilando nel salotto con un grembiulino bianco legato dietro la schiena, i capelli raccolti in un'alta coda di cavallo e le maniche del maglioncino rosso tirate su.
-Io non mangio allora!-
Sana inarcò un sopracciglio e guardò torva Akito, che aveva parlato rimanendo con lo sguardo fisso sulla televisione.
-Cosa vorresti dire!? Guarda che siamo bravissime cuoche!- 
-Certo.. Aya e Fuka lo so.. ma non ho ricordi positivi riguardo al cibo cucinato da te!-
Cosa??? la stava sfottendo per caso?
SI!
Si avvicinò minacciosa al ragazzo, intento a manovrare gli omini del gioco e... Buuuuum!
-Ahia Sana ma che cos..?- Non finì in tempo la domanda, che il suo sguardo aveva gia trovato risposta.
-tieni ancora quel maledetto Martello nascosto?-
-Si!- rispose compiaciuta. -Voi non avete nulla in contrario vero se cucino anche io?!-
I ragazzi non risposero, ma si limitarono a muovere la testa velocemente.
 
---°---
 
 
-Tadaaa!!- canticchiarono in coro le tre ragazze.
La tavola era strapiena di cose all'apparenza squisite. Era tutto cibo occidentale. C'era la pasta alla carbonare, il pollo arrosto e i contorni.
[...]
-Dai Sana... non è così male.. considerando le tue mani pensavo anche peggio!- la provocò Akito.
Ma lei fece finta di niente.
A che gioco stava giocando? Prima faceva l'arrabbiato, poi il deluso.. e dopo ancora faceva il simpatico? Le opzioni erano due: O soffriva di bipolarità, o era completamente scemo.
Non si seppe rispondere.
-E infineee... Tanti auguri a te!! Tanti auguri a te! Tanti auguri a Geremy, tanti auguri a teee!- cantarono le tre, alle quali si aggiunsero le voci di Akito e Tsuyoshi.
Fuka si avvicinò al viso del proprio ragazzo; lo guardò intensamente negli occhi e gli stampò un bacio a fior di labbra.
 
Bip Bip.. Bip Bip!
-A qualcuno è arrivato un messaggio!- annunciò Aya, mentre osservava che Sana non facesse cadere le birre per terra.
-E' mio vedrai.. grazie Aya!- disse Akito, che si diresse in cucina dove c'era ancora Sana, che tentava di sistemare le bottiglie sul vassoio.
Akito la guardò:era di spalle.. e il suo fondoschiena era notevolmente migliorato, come il balcone davanti. Lei non si accorse di niente, in quanto era girata di spalle.
Aveva deciso.. se l'obbiettivo di quella settimana era divertirsi lui lo avrebbe fatto, a modo suo ma lo avrebbe fatto.
Si sarebbe comportato come si comportava ormai da anni quando incontrava una bella ragazza: la provocava.
-Ehi Sana vedi di portare di la le dodici bottiglie di birra sane e salve!-
-Ehi imbecille! Vieni a portarle te se di me non ti fidi!- ringhiò rabbiosa la rossa.
Ma lui già se n'era andato lasciandola in bilico con tutta la responsabilità.
 
-Allora le coppie saranno Io e Geremy, Aya e Tsu e voi due!- disse Fuka indicando il biondo e l'attrice seduti sulla stessa parte di divano.
-Ehi attrice.. vedi di non farmi perdere, che sennò la paghi cara!- disse voltandosi verso di lei.
-tranquillo Capitano.. vinceremo!-
Rimasero tutti stupiti. Sembrava di rivedere Sana e Akito ai tempi delle medie.
Forse ce l'avrebbero fatta davvero a riunire il loro legame d'amicizia.
 
 
-Akito, Sana è il vostro turno!- Annunciò Tsuyoshi, visibilmente rosso sulle guance.
-Diiicci!!-
-Sana rimani concentrata!-
-e' tuo, ma lo usano sempre gli altri.. cos'è?- chiese Tsuyoshi che intanto riponeva il cartoncino nel mazzo dei cartoncini ià letti.
Sana chiuse gli occhi, come per concentrarsi di più
-Vediamo...-
-Laso,laso,laso,laso!!- strillò Sana aprendo di scatto gli occhi che aveva socchiuso poco prima.
-Sana non..-
-Il BAGNO!- disse soddisfatta della risposta errata che aveva appena dato.
A pensarci bene.. però non faceva nemmeno una piega.
Fuka e Aya cominciarono a ridere e Sana le imitò, Akito chiuse gli occhi e scosse la testa, ormai rassegnato.
-Bene, ragazze.. facciamo basta birre eh?- disse Geremy staccandone una dalla mano salda della propria fidanzata.
Ad un tratto Akito si alzò dal divano e invitò i due ragazzi in cucina.
-Allora.. mi sembrano un po' brille... dobbiamo portarle a letto!- propose Akito.
-Si.. ma tu e Sana non dormite insieme, come...-
-Infatti, la porto qualche minuto fuori a rinfrescarsi le idee, così non sarò costretto a portarla in camera di peso.- rispose prontamente il biondo.
I tre ritornarono di là e fecero alzare le ragazze.
-Ehi.. ma io non ho sonno!- diceva Aya sbadigliando, sorretta da Tsuyoshi.
-nemmeno io.. ei Akito... fai per bene con Sana eh!- disse sorridente di sbronza mentre vedeva Akito vestire Sana con indumenti pesanti.
Cappello, sciarpa e guanti.
-buona notte ragazzeeee!! yuhuu- le salutò la ragazza con la coda ormai disfatta a causa del cappello.
I due uscirono di casa e si avviarono lungo il sentierino completamente coperto di neve. Il cielo era romanticamente stellato, e la luna era piena.. 
Ad un tratto Akito si girò, ma non vide più la ragazza che si era preso la briga di far riprendere, dietro di sè.
-Sana!!! Sa..-
non finì di chiamare il suo nome, che qualcosa di gelido lo colpì in pieno viso.
con le mani si levò la neve che Sana gli aveva lanciato addosso, poi le corse dietro per acciuffarla ma, quando era ad un passo dal suo cappotto cadde in terra, facendo cascare Akito su di lei.
D'improvviso lei smise di ridere, per fare una cosa più importante: guardare i suoi occhi. Anche da sbronza quelle pupille la attiravano a sè. Non si stava minimamente rendendo conto di quello che stava per fare.
 
Akito era sopra di lei. le mani accanto alle sue spalle. La vide perdersi nei suoi occhi, e non potè trattenersi dal fare un sorriso.
Allora i suoi occhi avevano ancora effetto su di lei.
Si sentì tirare per la sciarpa verso il basso; era lei.
Si avvicinava lento verso il suo viso, accompagnando quel gesto volontario di lei.
Esitò qualche istante davanti alla sua bocca, che implorava il suo tocco, ma poi si lasciò andare e annullò le distanze.
Piano piano la sua lingua si fece strada tra le sue labbra, fino a trovare quella di lei.
Nello stesso momento fece scivolare una mano sotto l'incavo del collo; sia per attirarla meglio a sè che per ripararla dal contatto con la neve.
Sana fece altrettanto con la sua, anche se lo fece solo per attirarlo più a sè.
Era convinta di essere in un sogno.. un sogno che non avrebbe mai raccontato a nessuno, un sogno che sarebbe stato tutto per sè.
Akito avrebbe voluto continuare, consapevole di tutto ciò che stava accadendo.
Sana avrebbe voluto lo stesso, pur essendo inconsapevole. 
Ad un tratto, mentre entrambi si stavano divertendo, la tasca sopra la quale era disteso Akito cominciò a vibrare.
era il telefono di Sana.
Lui si alzò e glielo tirò fuori dalla tasca, lasciandola distesa per terra con gli occhi chiusi come se stesse dormendo e lesse il nome di chi chiamandoli li aveva interrotti.
Naozumi.
-Vaffanculo damerino.- disse in preda alla rabbia.
Non rispose fortunatamente.
Quel ragazzo però le aveva ricordato una cosa molto importante.. Sana. 
d'un tratto non aveva nemmeno più voglia di continuare.
La prese in collo e la  portò fino alla sua camera.
Le levò il cappotto bagnato, che mise vicino al fuoco per asciugarsi e la infilò sotto le coperte.
-Buonanotte Sana- disse senza guardarla; poi uscì dalla stanza e si diresse in salotto, dove avrebbe dormito.
 
 




Spazio Autrice:

Ciaoooooo!!! avete visto come sono stata veloce questa volta?
Vi devo confessare che questo capitolo è stato come un parto: doloroso, ma gratificante!
Spero di cuore che sia così anche per voi!
Cosa ne pensate di questo primo giorno in montagna? Si comincia bene eh!!!:)
E Akito.. cosa crede di fare? Sana... più pazza che mai...
Ma questo è ancora l'inizio ragazzi!!
Spero che mi aiuterete a costruire questa ff! :)
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito allo scorso capitolo e che hanno inserito la storia tra le seguite: GRAZIEEEEE!!
Baciiiiii e alla prossima!


Sherry <3



  
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