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Autore: Dreamer In Love    27/07/2012    9 recensioni
"Tell me somethin', girl
Are you happy in this modern world?
Or do you need more?
Is there somethin' else you're searchin' for?"
(Shallow - Lady Gaga & Bradley Cooper)
Shade si è appena trasferito in una nuova città, in una nuova scuola dove, volente o nolente, è costretto a entrare in contatto con un gruppo di scalmanati. E lui che pensava di passare un anno tranquillo… Tra lezioni, amicizie e amori, scoprirà che a volte non tutto ciò che si vede è la verità. Dovrà scontrarsi con un mondo a volte troppo crudele e inoltrarsi in strade buie e tormentate per riuscire a scorgere la luce dell'amore nell'oscurità.
La RedMoon è vita, ma in un certo senso c'è anche qualche cenno di RXS e RXB e FxB.
Genere: Azione, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fine, Shade
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cattive ragazze '
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3.
Il Carma

- Ape regina e cola -
 
Shade arrivò puntuale all’appuntamento con Bright e Auler. Indossava un paio di jeans chiari e una camicia bianca; i capelli, ancora bagnati per la doccia, erano sistemati alla bell'e meglio. Si salutarono brevemente per poi dirigersi verso il locale.
- Dove sono le ragazze? –, chiese il cobalto con noncuranza.
- Sono già dentro. Fine non sa che ti abbiamo portato con noi. –, ammise Bright con un sorriso tirato.
Shade si fermò, costringendo gli altri due a fare lo stesso.
 - Chi è questa Fine? –
Bright sospirò mentre Auler diede un calcio al vuoto, tenendo le mani in tasca.
- Vedrai… -, dissero all’unisono per poi scambiarsi un’occhiata.
 
Ero più confuso di prima…
 
Davanti al Carma, c’era una lunga fila accostata al muro di un vecchio edificio in disuso a cui passarono accanto ricevendo parecchie occhiate accigliate e ammirate. Una scala interrata portava all’ingresso, dove un enorme buttafuori con gli occhiali a specchio si guardava attorno circospetto. Dall’esterno la musica ritmica arrivava ovattata. Bright si diresse sicuro verso la porta illuminata e sovrastata da un’insegna colorata lampeggiante che ne indicava il nome. Diede una pacca all’omaccione che gli sorrise e lo salutò con un cenno. Anche Shade stava superando la soglia indisturbato, quando l’uomo gli mise una mano sulla spalla.
- E tu dove credi di andare? – disse rivelando una voce acuta, in contrasto con il suo aspetto ruvido.
- Sammy, lui è con noi. Ricordati la sua faccia, si chiama Shade Moon. –, lo presentò Bright.
Quello si tolse gli occhiali da sole rivelando due occhi porcini. Squadrò il cobalto da cima a fondo.
- Mi sembra uno apposto. Io sono Sammy, amico. Vedi di non farmi arrabbiare. –
Shade non ebbe niente da ridire e sorrise mesto all’uomo; poi, si avviarono all’interno del locale.
Attraversarono un corridoio buio, illuminato da un’insulsa lampadina sfavillante, dove alcuni gradini portavano verso il basso rivelando uno spazio molto grande e illuminato da luci colorate.
Vicino al bancone del bar vi erano alcuni tavolini che presto lasciavano il posto a una pista piastrellata dove giovani di tutte le età si muovevano in un’onda. In un angolo il dj, con le cuffie alle orecchie, mixava i pezzi e animava la serata. Vicino a lui alcune ragazze ballavano sui cubi. Auler gli mise una mano sulla spalla.
- Di qua! -, urlò cercando di sovrastare la musica che rimbalzava da una parete all’altra. Arrivarono a una scalinata che portava a un soppalco di legno affacciato sulla pista. Era arredato con divanetti rossi e tavolini bianchi e molto più illuminato rispetto al resto del locale. Sedute nei vani centrali, Shade vide le quattro ragazze che chiacchieravano e sorseggiavano drink di vari colori. Altezza si alzò per andare loro incontro e li salutò contenta; le guance erano già rosse per l’alcool. Bright e Shade la superarono per salutare le altre e Auler le si accostò con un sorriso dolce.
- Sei bellissima. -, le disse stringendola tra le braccia e si scambiarono un bacio.
Shade rimase interdetto mentre Bright assumeva un’espressione scandalizzata.
 – Prendetevi una stanza! –, gli urlò.
I due risero e si appartarono sui divanetti, continuando a scambiarsi effusioni. Bright rivolse a Shade un sorriso di circostanza.
– Sono il mio migliore amico e mia sorella: non mi abituerò mai. –
Lione e Sophie, che stavano ballando tra loro, salutarono i due ragazzi con un gran sorriso sfoggiando i loro abitini corti e i gioielli scintillanti; il biondino fece fare ad entrambe qualche piroetta e scoppiarono a ridere. Mirlo, invece, era ancora seduta sulla poltroncina e si sistemava il vestitino a balze blu legato sul collo. Shade non potè fare a meno di notare che era bella quanto le altre, solo più timida. La castana si accorse dello sguardo di Shade e, arrossendo, lo invitò ad accomodarsi accanto a lei.
- Altezza, dove è Fine? –, chiese Bright alla sorella, guardandosi distrattamente attorno.
Altezza alzò un sopracciglio, infastidita dell’essere stata interrotta in compagnia di Auler.
- Dovresti conoscerla meglio di noi. -, rispose comunque. - E’ giù a ballare. –
Bright si dileguò velocemente. Intanto, Shade, poco interessato alla discussione famigliare, parlava con Mirlo.
- Vuoi qualcosa da bere? –
- No, grazie. Non bevo alcool. –, rispose la castana sorridendo debolmente.
Sophie si avvicinò a loro.
- Allora ti conviene nascondere il bicchiere del mojito. –
Mirlo arrossì.
- Non è il mio. –
- Sì, come no! –, sbuffò l’acquamarina prima di tornare da Lione che le diede amorevolmente uno scappellotto.
- Che fai? –, sbraitò contrariata.
- Li hai interrotti. -, cercò di farle capire l’amica.
Sophie puntò gli occhi al cielo.
- Non voglio che Shade sia la sua prossima vittima. Mi sta simpatico! E c’è un motivo se Fine non sopporta quella sgualdrina. –
- Ti ricordo che è mia cugina. –
- Lo so bene Lio. Ed è l’unica ragione per cui è dei nostri. -
Intanto, Shade si era alzato per andare a prendere da bere e, dopo essere sceso per le scale, si avvicinò al bancone del bar. Un ragazzo sulla ventina lo servì sorridendo.
- Una cola e una caipiroska, grazie. –
- Ehi Carl! Anch’io una caipiroska, grazie. -, urlò una ragazza nell’orecchio di Shade.
Il barman sorrise alla nuova arrivata che ricambiò, prendendo fiato. Shade si girò, scocciato, verso di lei.
- Spero te la pagherai tu quella… -
Appena la vide le parole gli morirono in gola. La ragazza che aveva visto quella mattina si sventolava una mano davanti alla faccia in cerca di frescura. Shade si sorprese nuovamente ad arrossire: era davvero bella, con un viso d’angelo e un corpo dalle forme morbide. Indossava un vestito verde che le aderiva sui fianchi e aperto in una generosa scollatura sul seno.  I capelli rossi, liberi da ogni acconciatura, erano scompigliati per il ballo. La ragazza lo guardò di sottecchi; anche lei lo riconobbe all’istante.
- Non ce ne sarà bisogno. –, rispose al ragazzo, sorridendo divertita.
 
Aveva ragione.
 
Carl mise i bicchieri sul bancone.
- Offre la casa, Fine. –, le disse con un occhiolino.
La rossa sorrise afferrando il drink. Mandò un bacio al barman e, prima di volatilizzarsi nella massa, mimò un ciao a Shade ancora imbambolato.
 
Che la ragazza fosse Fine, quella Fine?
 
- Che bomba! –, borbottò tra sé Carl mentre versava la cola per Shade.
Il cobalto, intanto, seguì con lo sguardo la ragazza finché non venne inghiottita dalla folla.
- Vederla ballare è qualcosa d’impareggiabile… -
Il giovane appoggiò il bicchiere sul bancone e passò distrattamente lo straccio.
 – Sai che ti dico ragazzo? Stasera sono di buon umore. Offro io! –
Shade, senza esitazione, afferrò i bicchieri e si fece strada tra le persone per raggiungere la pista. Mirlo poteva aspettare; perché dopo quell'incontro e le parole del barman, si era convinto di voler andare a dare un'occhiata.
Dopo diversi minuti sbucò vicino al dj e lei era lì, sotto le casse, che ballava.
 
… ballava divinamente…
 
Si muoveva seguendo il ritmo della musica e ondeggiava i fianchi scatenata, libera, vitale. Tutti la stavano guardavano ammaliati e gli uomini cercavano di avvicinarsi a lei per ballare; nessuno comunque osava toccarla come se si trattasse di un miraggio, un'apparizione divina.
La rossa alzò lo sguardo e vide il ragazzo dai capelli cobalto che la studiava a qualche metro di distanza. Gli sorrise scanzonata e si avvicinò a lui con una camminata studiata e provocatoria. Alcuni dei gorilla che la circondavano rivolsero a Shade grugniti di sfida ma non ci fece troppo caso. Era imbambolato a guardarla.
- Ciao. –, cominciò.
Il giovane non rispose. La gola si era fatta all'improvviso secca.
- Non c’era bisogno di un altro drink. -, disse lei alzando il bicchiere. – Ma se ho fatto colpo, lo accetto volentieri. -
Quel tono infastidì il cobalto che finalmente fu liberato dall'incantesimo in cui lei lo aveva soggiogato. Le rivolse un mezzo sorriso.
 
Per essere bella era bella, ma che arroganza!
 
- È per una ragazza. –, rispose, tenendole testa.
Fine si morse un labbro, delusa, e Shade ebbe un improvviso senso di vertigine. Poi, l’attenzione di lei si abbassò sul bicchiere che il cobalto aveva in mano.
- Cola? –, chiese scettica.
Il ragazzo fece spallucce.
- Dice che è astemia. –
- Non perdere tempo dietro ad una così. Non ne vale la pena. -, lo rimproverò docile.
Fece un altro passo avanti e cominciò a giocare con il colletto della camicia del giovane, distratta.
- Scommetto che è una di quelle che sta seduta sui divanetti per tutto il tempo a guardare il telefono come se avesse una vita più interessante rispetto al passare una serata in discoteca. –
- E tu invece come sei? -, le chiese Shade, di nuovo vittima di quegli occhi chiari.
La ragazza scoppiò a ridere.
- Sono una che sa come divertirsi. E poi con me saresti già a buon punto. -
Nonostante la pressione a livello del cavallo dei pantaloni, resistette alla proposta e allontanò gentilmente la mano della ragazza dal suo petto.
 - Il problema è che preferisco ragazze coscienti e tu mi sembri sul punto di vomitare. Magari facciamo un’altra volta. -, rispose fintamente dispiaciuto.
Fine alzò elegantemente un sopracciglio.
– Mi stai chiedendo un appuntamento? –
- No, -, disse lui e prese tempo sorseggiando la sua caipiroska. - sei tu che lo stai chiedendo a me. -
Fine la guardò stupita. Poi, ghignò.
- Che cosa te lo fa pensare? -
- Sei stata tu ad attaccar bottone. -, cominciò Shade con tono saccente. – Ne deduco che sei attratta da me e quindi dovresti essere tu a chiedermi un appuntamento. -
La rossa rise, producendo quel suono trasparente e cristallino che Shade aveva già avuto modo di conoscere; comunque, lei non rispose.
- Come ti chiami? –
- Shade Moon. –
- Ti ho visto stamattina. Frequenti la Keonguk. –, affermò sicura.
- Sì. Sono qui con i tuoi amici. –
- Che cosa? -, sbraitò a mezza voce lei, incredula.
Poi, tornò a sorridere mesta.
– Dovevo immaginarlo. Avevo notato che mi stavano nascondendo qualcosa. Quindi la cola è per Mirlo… -
Stavolta, fu Shade a stupirsi e lei gli diede una pacca sulla spalla, accondiscendente.
- Pensavo proprio a lei prima ed è l’unica che finge di non bere. -, spiegò breve. - Ho visto Bright in giro. Ah, eccolo! -
La rossa gli fece un cenno con la mano e il biondino si avvicinò.
 - Fine! Finalmente sono riuscito a raggiungerti. –, annunciò rosso in viso per aver marciato nella folla.
La ragazza lo guardò corrucciata.
 
Facendo finta che io non ci fossi, vorrei puntualizzare.
 
Bright alzò le mani in segno di difesa.
- Sono state le tue amiche a invitarlo! -, poi, mise fiero una mano sulla spalla del nuovo arrivato. – Tre minuti e trentacinque secondi. -, annunciò.
Fine strabuzzò gli occhi.
– Mi ha battuto? -, chiese, stupita.
Il biondino si limitò a fissarla compiaciuto. La rossa scosse la testa sovrappensiero, sorridendo tra sè.
Poi, si voltò verso Shade.
- I numeri parlano al posto tuo. Benvenuto nella compagnia, Shade. Io sono Fine Sun, terza B. -, disse gentile, allungando una mano.
Il cobalto, stranito dalla presentazione inusuale, non tardò comunque a stringerla.
Era piccola e calda per il movimento ma quel contatto gli lasciò un brivido lungo la schiena. Si avviarono insieme verso le poltroncine e Fine, che aveva rubato il bicchiere della cola dalle mani di Shade, sorseggiò la bevanda con una smorfia. Arrivati in cima, le ragazze li guardarono imbarazzate.
Fine cinse con un braccio le spalle di Shade che alzò infastidito un sopracciglio.
– Ho incontrato un giovanotto della nostra scuola. Voi lo conoscete? –
- Fine, noi… -, cominciò Lione.
Intanto, la rossa aspettava la risposta con un sorriso falso sulle labbra.
- Ci sembrava carino invitalo a uscire con noi. E’ un ragazzo interessante! -, finì Altezza, sperando di aver detto la cosa giusta.
- Oh! Questo lo penso anch’io. –, sentenziò Fine annuendo convinta.
Lione, Altezza e Sophie scoppiarono in una risata mentre Auler e Bright sorrisero contenti di avere un altro uomo nella compagnia. Poi, la biondina scattò velocemente una foto a Shade che rimase folgorato dal flash e cominciò a digitare veloce con i tasti.
 
Quella sarebbe stata la prima foto di una galleria a me unicamente dedicata sul blog della scuola. La dicitura era: “Shade Moon, il Ragazzo di Tokyo”, e quel nomignolo non sarei mai più riuscito a togliermelo, ve lo garantisco.
 
L’unica che non si muoveva dal suo scanno e non alzava lo sguardo era Mirlo. La rossa si avvicinò a lei lentamente.
- Mirlo, cara. Ti stai annoiando per caso? – chiese, cantilenante.
Si buttò, poi, sul divanetto accanto a lei, accavallando le gambe, e si avvicinò con un sorriso ironico al suo viso. 
- Ti diverti a fare la sgualdrina con i nuovi arrivati? –, le sussurrò all’orecchio.
- Io… -, balbettò la castana.
- Ebbene? -, insistette la rossa
Mirlo le rivolse un sorriso tirato.
 - Sei interessata al ragazzo di Tokyo? -
- Vedi di non rovinare tutto. Sembra un bravo ragazzo. –, le rispose seria.
Poi, porse alla castana il suo bicchiere. 
- Tieni tesoro. Te ne ho rubato un sorso. -
Mirlo afferrò la cola e la portò alle labbra; ringraziò Shade, dall’altra parte del tavolino, con un cenno e uno sguardo dolce.
- E ci ho sputato dentro. –, finì la frase Fine, ridacchiando.
Mirlo arricciò le labbra e serrò la mascella. Shade, che le stava ancora guardando, aveva notato fin troppo bene la tensione tra loro.
- Mirlo, tutto bene? -
Fine alzò gli occhi al cielo, seccata che la sua amica aveva fatto colpo. Sorseggiò dal proprio bicchiere e osservò attentamente il nuovo arrivato. Sorrise. Era proprio carino.
 
 
Quella sera ci salutammo che era l’una di notte. Era stata una serata piacevole in cui avevo avuto modo di conoscere meglio quelli che, poi, sarebbero diventati i miei migliori amici. Fine era stata al centro dell’attenzione. Gli occhi erano inesorabilmente sempre puntati su di lei. Era bella come poche e celava un’aura di mistero che intrigava e allo stesso tempo innervosiva. Nonostante i drink che aveva bevuto, ed erano stati parecchi, ogni volta che le avevo rivolto una domanda aveva sviato bellamente il discorso. Nascondeva qualcosa che non vedevo l’ora di scoprire.
Mirlo si era rivelata silenziosa alla presenza di quella che, ormai, avevo classificato come la ‘reginetta’ e mi ero chiesto più volte come mai ci fosse quell’antipatia.
Decisi di accompagnarla a casa e sotto il cielo stellato di quell’autunno, cominciammo a conoscerci un po’ meglio. Sarebbe scontato parlarvi dello sguardo di Fine che avrebbe intimorito anche un bufalo alla carica, quando avevo annunciato il mio proposito con Mirlo; era stato glaciale. 
 
 
La ragazza dai capelli rossi girò piano la chiave nella serratura. L’uscio cigolò ugualmente e la giovane borbottò diverse imprecazioni. Si tolse i tacchi e attraversò il piccolo salotto a piedi nudi. S’infilo nel bagno per uscirne, qualche minuto dopo, struccata e con addosso il suo pigiama: una canottiera larga rosa e mutandoni. Si diresse verso la sua stanza in punta di piedi ma non resistette a fermarsi davanti alla sua porta. Aprì il legno e infilò dentro la testa.
Per fortuna sta dormendo, pensò.
Si avvicinò piano al letto e si chinò su quel fagotto di lenzuola. Scostò una ciocca turchese dal suo volto e le lasciò un lieve bacio sulla fronte. Sorrise dolcemente.




Eccomi! Anche qui, il capitolo è rimasto pressochè invariato e abbiamo il secondo incontro tra Fine e Shade che, diciamocelo, non se le risparmiano. Ma è ciò che ci piace di loro. Scopriamo anche perà che il nostro amato protagonista è interessato a Mirlo... putroppo per noi sarà una presenza costante nei prossimi capitoli! So già che mi amerete! 
Continuo con il prossimo, 
Dreamer In Love
  
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