Quelle spiagge frastagliate,

quelle onde così fitte e tortuose,

il venticello caldo che soffia tra i tuoi capelli,

senti i tuoi piedi accarezzare l'acqua frescolina del mare,

quel mare che un giorno sogni diventi oceano,

quel mare sempre presente nelle storie d'amore più belle..

e poi? e poi c'è una canzone, semplici parole che risuonano nella tua mente e aiutano il tuo cuore a liberarsi da ogni tipo di malessere, un malessere che forse si era completamente dissolto.

"A che pensi?" mi chiese Liam distogliendomi dai pensieri,

"Al fatto che sei un pazzo" sul mio volto non potè mancare un sorriso, un segno di ringraziamento,

"Non sono pazzo!" ribattè finto offeso,

"Hai ragione.. mi hai solo rapito dalle grinfie del letto e mi hai portato su una spiaggia, alle cinque di mattina, lontano dalla clinica" sorrisi ancora incredula,

"Volevi vedere il mare?" mi domandò retorico,

annuii flebilmente con il capo,

"Bene, e io ti ci ho portato" sorrise soddisfatto per poi accarezzare la sabbia con le dita,

"Ciò non toglie che sei un pazzo" continuai nella mia affermazione,

"Ciò non toglie che sono innamorato di te" sussurrò al mio orecchio, mi fiondai tra le sue braccia così calde e mascoline, li dove trovavo sicurezza e stabilità,

"Penso sia il momento di andare" disse trascinandomi con immensa finezza,

"Penso anch'io, se scoprono che siamo scappati.. anzi, che mi hai rapita, sai cosa succede?"

"Vivi il momento, Riley" boffonchiò sorridendo,

"Lo sto vivendo ugualmente con un pazzo, Payne!" sbuffai rumorosamente,

"cambia aggettivo" mormorò,

"Ahh Payne,non mi hai ancora detto perchè siamo qui" ripresi il contatto con il suo sguardo,

"Te l'ho detto.. perchè volevi vedere il mare" fece spallucce distratto,

"Quello vero.." scrollò le spalle per poi prendere un respiro profondo, come se qualcosa lo turbasse,

"I medici dicono che la mia cura è completa" iniziò perplesso, gli feci cenno di proseguire,

"dicono che potrei lasciare la clinica anche tra un paio di giorni, sai il tempo di compilare alcuni moduli.." sorrise amaro,

"Lee ma è fantastico" dissi euforica non capendo il suo tono di delusione,

"No non lo è, è..è terribile" lo guardai torva,

"Perchè dici così? pensavo odiassi stare li dentro" cercai di sostenere il suo sguardo,

"era così.. prima di innamorarmi di te"  sentii una forte presa al cuore, non ero ancora abituata a sentire quelle parole così potenti pronunciate da lui nei miei confronti,

"Liam, ricordi la nostra promessa?" gli chiesi speranzosa,

"Certo che si" annuì flebilmente,

"Allora mantienila, mantienila per me".


 

 

una settimana dopo..




 

 

"Passami quel maglioncino bianco poggiato sulla sedia, perfavore"

"Eccotelo" dissi lanciandoglielo,facendo immancabilmente canestro nella valigia distesa sul letto,

"E fa canestro!" continuai esultante,

"Sisi, non acclamare vittoria, anche un pagliaccio bendato ci sarebbe riuscito" 

"Ammettilo, la tua ragazza è piena di risorse" fece eco la voce di Harry che destava sullo stipite della porta,

"mi stai prendendo forse in giro, ricciolo?" mi finsi offesa,

"Mai e poi mai Princepesa!" risi al sentire la scarsa pronuncia,

"Ehi non prendetemi in giro per la mia pronuncia italiana!" ribattè finto offeso Liam,

"mai e poi mai" gli tirai un buffetto sulla guancia,

"Harry che ore sono?" domandò Liam,

"Le 15.45" rispose con rammarico sapendo che l'ora di andare era ormai vicina,

Liam ammassò il capo e si voltò verso di me guardandomi affranto,

" va be, vi lascio soli" affermò Harry prima di lasciare la stanza,

nessuno dei due fece caso alle sue parole, Liam prese il mio viso tra le mani e scolpì il suo sguardo nel mio,

"Non voglio lasciarti da sola"

"Starò bene" risposi freddamente cercando di esprimere un briciolo di convinzione nelle mie parole,

"Un giorno uscirai di qui e io sarò fuori a quella porta" continuò, i  suoi occhi si inumidirono e si arrossarono così come i miei che cercavano di trattenere le lacrime che presto sarebbero sgorgate sulle mie gote,

"Ti amo" dissi ormai con un tono inudibile, distolsi lo sguardo e chiusi gli occhi per trattenere le lacrime cosa che non funzionò poichè senti subito qualcosa di caldo e liquido inumidirmi le guance,

"Anch'io piccola" mi stampò un dolce bacio sulla nuca per poi abbracciarmi,

passarono minuti che sembravano ore, tra le sue braccia trovavo la mia casa, trovavo sicurezza e protezione, sentivo il suo cuore battere a ritmo con il mio, non volevo lasciarlo andare ma non potevo tenerlo con me per sempre, prima o poi se ne sarebbe andato.. ed io lo sapevo fin dall'inizio, perchè nessuno torna per restare.

"Liam.."

"Si?"

"Non dimenticarti di me" dissi incontrando i suoi occhi gelidi,

"come potrei mai dimenticarmi del mio cuore?"
mi accolse tra le sue braccia possenti, 

mi asciugò le lacrime con la sua felpa calda,

mi baciò con le sue labbra candide e mi lasciò con il suo sorriso sfarzoso.





LO SO. LO SO.
Dire che sono pessima e prendermi a zucchinate è poco.
Scusate, scusate, scusatee!
E' solo che tra i debiti, i compiti, le rare uscite e le varie minchiate estive non ho avuto tempo.
Questo è un capitolo di Passaggio anche se triste e voglio dirvi che sto già scrivendo l'undicesimo da
cui partirà la SECONDA FAN FICTION, si perchè è come se fosse divisa in due parti questa ff,
pensavate finisse? ma anche no gente :D è appena cominciata!
Vi dico subito che in base a quante recensioni riceverò aggiornerò prima.
ANCHE STASERA. dipende tutto dalle vostre recensioni.

CIAO BELLISSIME E SCUSATE ANCORA.

-Bechs.