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Autore: Lau_McKagan    27/07/2012    2 recensioni
Bet the black comes in red, crimes of passion rule my head
I need you, you want him, dressed to kill we live in sin
I know the game you play, I know it well
You just keep on playin' when all the bets are down
Roulette you're goin' round in a spin,
Caught up in a game you just can't win
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Izzy..." balbettò. Era incredula, e allo stesso tempo felice.
"In persona... o almeno, così pare" allargò le braccia e tirò fuori dalla tasca una busta di carta alzandola per fargliela vedere "Ti va una tisana?" silenzio "Ok, lo so, è da idioti presentarsi da te dopo mesi con la scusa di una tisana... è solo che dovevo vederti, e parlarti... ti prego, non ti ruberò molto tempo"
La tisana... le venne da sorridere al pensiero di quante volte quella roba l'avesse aiutata a dormire "Non ho fretta, entra Iz" disse sganciando il catenaccio e aprendo del tutto la porta. Subito abbassò lo sguardo, sentendosi arrossire "Non sei l'unico ad essere un po' cambiato, ecco..." mormorò, sentendo su di sè lo sguardo di lui.
Era una pancia quella, oh si... una pancia bella grossa "Cos... tu... tu sei..."
"Incinta" lo anticipò.
"Cazzo... questa... bè, questa si che è una bella cosa" lo disse, ma non troppo convinto. Istintivamente si guardò in giro, temendo magari l'arrivo di un ragazzo, o marito, incazzato con lui per aver disturbato la futura mamma. Eppure quella non sembrava la casa di una coppietta felice.
"Non c'è nessuno... sono sola, nel senso... che vivo da sola, e sono da sola a tutti gli effetti" si affrettò a precisare.
Izzy si sentì più tranquillo, ma allo stesso tempo era curioso di sapere... e in fondo all'animo un brutto presentimento si fece strada nella sua testa "Oh... capisco... posso sapere chi è il padre?" non aveva alcun diritto di entrare in casa sua dopo mesi e fare certe domande, ma doveva saperlo. Sentì una certa paura invadergli lo stomaco.
Ecco, alla fine non poteva pensare di tenerlo nascosto per sempre "Vieni, siediti"
"Cloe..."
"Ti racconterò tutto, promesso. Ma prima dimmi che fine hai fatto, e perchè adesso sei qui seduto sul mio divano invece che startene con la tua band a Los Angeles"
Il giovane sospirò sedendosi, guardando la rivista abbandonata sul tavolino "Non hanno niente di meglio da dire che parlare di me?" si portò una mano tra i capelli, più corti, ma copmunque sempre tagliati alla cazzo "Non potevo più stare con loro, semplice"
"Non è una spiegazione"
"Dovrebbe bastarti"
"No invece... dimmi cos'è successo"
Izzy la guardò, era determinata a sapere, e forse era anche giusto così. La gravidanza l'aveva resa più bella, la sua pelle era luminosa, i suoi occhi brillavano, e quei pochi chili in più l'avevano resa ancora più femminile e dolce "Quando te ne sei andata... bè, dopo quella sera intendo, è successo di tutto" iniziò "io e Axl siamo tornati insieme, Duff ha passato settimane a torturarsi, si sentiva in colpa per ciò che era successo, e voleva cercarti, ma... che vuoi, la volontà non è mai stata il nostro forte. Ci sentivamo tutti in colpa, io compreso, perchè ti avevo portata io da loro"
"Non..." fece per parlare ma Izzy la fermò. Voleva finire.
"Ha iniziato a bere e a tirare coca sempre più spesso. Io e Axl litigavamo di continuo, Steven pensava solo all'eroina, e Slash lo stava seguendo a ruota... Steven è stato il primo a saltare, lo saprai immagino" la vide annuire "Axl l'ha cacciato. E noi abbiamo permesso che lo facesse. Non riusciva a reggere nemmeno le bacchette, le prove erano un disastro, era fatto tutto il tempo. Non poteva continuare così. Ma noi non eravamo meglio di lui, siamo stati degli ipocriti. Io per primo, ero un tossico... Axl non lo sopportava. Era uno dei motivi più frequenti per cui litigavamo fino quasi arrivare alle mani. Contemporaneamente a tutto questo è arrivato il contratto con la Geffen, un nuovo disco, e il progetto per il tour mondiale... avevamo gente sempre addosso, fans, ragazzine, gente che ci diceva cosa fare di continuo. Io... io non sono fatto per tutto questo Cloe, non lo sopportavo. Axl invece era divetato il prototipo della prima donna... era tuttto ciò che aveva sempre sognato, soldi, successo. A me non interessava, io volevo solo suonare"
"E gli altri?"
Scosse la testa "Gli altri se ne fregavano. Avevano i soldi, donne, tutti gli osannavano... cosa potevano chiedere di più? Potevano permettersi ogni lusso, e droga in quantità... Slash si sfondava dalla mattina alla sera e Duff passava più tempo attaccato alla bottiglia che in sala prove. Ho pensato che io li in mezzo non c'entravo più nulla... in quanto a merda ero peggio di loro, ogni minuto libero che avevo lo passavo al telefono con uno spacciatore ad ordinare roba. Stavo cadendo Cloe, non riuscivo più a rialzarmi. Poi non so... non so come l'ho capito, ma un giorno mi son detto che così non potevo andare avanti. Se fossi rimasto con loro sarei morto, o uscito di testa. Non mi interessava lo show business a differenza loro, e odiavo la persona che ero diventata. Dovevo andarmene... e l'ho fatto"
"Immagino che non l'hanno presa bene"
Izzy rise amaro "Oh, per niente... Axl ha dato i numeri, mi ha maledetto in tutte le lingue e poi mi ha chiamato e ha passato ore al telefono a piangere e a cercare di convincermi a rimanere. So che ha sofferto tanto... ma non potevo cedere. Slash e Duff sono stati più comprensivi, mi hanno dato una pacca sulla spalla e mi han detto 'Hey amico, buona fortuna'... in realtà credo fossero talmente fatti che non avevano nemmeno capito"
"Cos'hai fatto dopo?" vedeva la sua tensione aumentare, e poi teneva gli occhi spesso fissi alla sua pancia, sapeva che quel dubbio lo stava lacerando.
"Sono tornato a Lafayette per un po', avevo bisogno di staccare da tutto e da tutti... poi mi sono deciso a disintossicarmi, e sono andato in un centro. E' stata dura... in certi momenti mi facevo prendere dalla disperazione, ero solo, e avevo paura... ma ce l'ho fatta"
A quelle parole alzò lo sguardo su di lei, e Cloe vide la determinazione nei suoi occhi. Ecco perchè gli sembravano diversi, più vivi. Izzy era pulito, del tutto. Sorrise "Davvero?"
"Si, te lo giuro... non tocco droghe da due mesi... certo, potrei ricaderci, ma posso e voglio farcela"
"Ce la farai"
"Lo spero"
"Non li hai più sentiti?"
"No"
"E... mmm..." esitò a chiederglielo "quella Mandy?"
Sapeva che prima o poi quella domanda sarebbe arrivata. Era chiaro che lei Duff non se l'era scordato "E' una delle tante"
"E' sua moglie"
"Non significa nulla Cloe... ha più corna lei di un alce, credimi... l'ha sposata solo perchè era ubriaco credo, non glie ne frega un cazzo" la ragazza abbassò lo sguardo... non è che ci credeva molto... l'aveva sposata, comunque "Cloe, adesso sei tu che devi parlare" si, adesso toccava a lei.
   
 
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