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Autore: harold styles    27/07/2012    8 recensioni
-Naomi, so che sono stato uno stupido, un coglione, e chi più ne ha più ne metta, ma credimi, quando sono con te mi sento un ragazzo migliore, mi hai cambiato, con le ragazze che ho avuto in passato non ho mai detto o fatto una cosa del genere, perché l’unica ragazza in grado di far battere il mio cuore sei tu. Solamente tu. -
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo quattro.
«You stole my heart»

 

-Giuro, non sopporto la tua amica.- disse Zayn, non appena mise in moto la sua macchina.
-Forse lo fa perché ci tiene a me..- sussurrai.
Lei odiava Zayn perché lo considerava un puttaniere, poiché  ci aveva provato con tutte le ragazze dell’istituto, ma io mi fidavo di lui, mi piaceva e non potevo farci nulla.
Zayn non disse nulla, si limitò sulla a guardarmi dolcemente, accarezzandomi una gamba.
Dopo una ventina di minuti arrivammo di fronte a casa sua. Ma che casa, era un vero e proprio castello!
Il cancello era bianco, e appena lo aprii ci ritrovammo davanti a un immenso giardino all’inglese, ben curato. In lontananza si vedeva anche una piscina e un trampolino.
Insomma, alla famiglia Malik non mancavano i soldi.
Rimasi a bocca aperta, guardando la sua mega villa.
-Ti piace?- chiese il moro, sorridendo.
-Mi piace? La amo questa casa. – ammisi.
Mi prese per mano e mi avvicinò a lui. I nostri visi, distanti di due centimetri si scontrarono, così come le nostre labbra e le nostre lingue. Il tutto formava una specie di magia, che già amavo.
Quando ci staccammo ci guardammo per un tempo indefinito. I suoi occhi castani e profondi su i miei occhi azzurri, di ghiaccio.
-Entriamo?- chiese. Annuii sorridendo ed entrammo.
Anche l’interno della casa non era per niente male. Appena entrati ci trovammo in un salotto largo e spazioso, ogni mobile era di stile moderno, con colori scuri, come i divani neri in pelle e i mobili sempre scuri in legno. Al centro c’era un grande tavolino basso in vetro, e sopra c’erano un paio di foto incorniciate, ma non riuscii a capire chi rappresentavano.
-Vado un attimo in bagno, fai come se stessi a casa tua. – mi disse Zayn. Così mi sedetti sul divano, guardandomi in giro. Mi trovai di fronte a quelle foto sul tavolo.
C’era una bella signora, dai capelli lunghi, marroni e lisci. Aveva un sorriso stupendo e  due occhi castani. La donna era rappresentata non solo in quelle foto incorniciate, ma anche su dei quadri che riuscivo vedere in cucina. Sopra al caminetto, di fronte al divano e il tavolo c’era anche una grande foto, con un bambino che doveva avere due o tre anni, con affianco sempre quella donna.
-Quella era mia madre.- mi disse Zayn da dietro. Non mi ero nemmeno resa conto che lui fosse in salotto.
Si avvicinò e mi abbracciò da dietro, facendo aderire il suo petto alla mia schiena.
-Che le è successo?- chiesi.
-Purtroppo le malattie peggiori capitano alle persone migliori..- disse. Sentii come se stesse piangendo. Mi voltai e istintivamente lo abbracciai, stringendolo forte.
Lo capivo, entrambi eravamo senza le persone più importanti della nostra vita, tutti e due soffrivamo.
-Mi manca, non sai quanto, era una donna meravigliosa, dolce e generosa, la madre migliore di tutto questo pianeta.- una lacrima cadde sulla sua guancia ma subito se l’asciugò con il dorso della mano.
Presi il suo viso con le mani, cercando il suo sguardo.
I suoi occhi erano lucidi e arrossati. Mi faceva tenerezza in quello stato. Era bellissimo anche così e capii che lui non era un ragazzo arrogante e antipatico, bensì un ragazzo che aveva solo bisogno di sfogarsi, di parlare dei suoi problemi e di ciò che gli faceva del male, come la perdita della madre.
Lo baciai, con tutta la passione che potevo, con tutto l’amore che provavo nei suoi confronti, con tutta la voglia che avevo in quel momento.
Le nostre lingue si cercavano, si rincorrevano. Le mie mani finirono tra i suoi capelli e le sue sulla mia schiena.
Senza staccarci andammo sul divano. Mi fece stendere e lui sopra di me, continuando ad esplorare la mia bocca.
Il mio cuore batteva come non mai, il mio stomaco era invaso da elefanti che ballavano la salsa.
Gli stavo per togliere la maglietta, quando lui mi bloccò.
-Andiamo in camera mia.- sussurrò. Annuii e prese in braccio, baciandomi ancora.
Salì le scale, cercando di non farci cadere. Arrivammo di fronte ad una porta bianca, la aprii con un calcio e la richiuse allo stesso modo.
Mi fece scendere e fece aderire al muro, così da potermi privare della maglietta e dei jeans tutto in una volta. Rimase a fissarmi per qualche secondo e mi rivolse un sorriso malizioso.
Cambiai posizione, facendolo appoggiare al muro. Gli tolsi in mezzo secondo la maglietta,  e notai i suoi tatuaggi che lo rendevano ancora più sexy. Gli slacciai la cintura, facendogli cadere per terra i jeans, così rimase solo in boxer, e i pensieri poco casti si impadronirono del mio cervello. Lo baciai sulle labbra, arrivando al collo e lasciai qualche scia umida su i suoi addominali e mi soffermai anche su i suoi tatuaggi. Mi fece rialzare e mi portò  sul letto, inarcai la schiena non appena sentii le sue mani sul gancio del reggiseno. Quando me lo tolse cominciò subito a baciarmi il seno, a volte me lo leccò anche, facendomi gemere molto forte.
Mi baciò il collo per molto tempo, poi scese giù, al seno, alla pancia, ventre e si abbassò ancor di più per raggiungere il mio interno coscia. Lo baciò e finalmente mi tolse gli slip, lo stesso feci io con i suoi boxer.
Prima di entrare in me mi guardò negli occhi, come per chiedere il permesso. Come risposta lo baciai con foga e nel frattempo mi penetrò facendomi quasi  urlare, all’inizio per il dolore, ma poi per il completo piacere.
Alternava le spinte veloci a quelle lente, per prendere fiato.
Passammo molte ore in quel modo, fin quando entrambi arrivammo al massimo del piacere e Zayn si accasciò al mio fianco, tutto sudato.
Il mio cuore continuava a battere forte e nella camera si sentivano solo i nostri respiri affannati.
Il pakistano aprì le braccia per accogliermi, così appoggiai la testa nell’incavo del suo collo, mentre lui mise il braccio sulla mia spalla.
E così ci addormentammo.

[…]

Erano quasi le sei, e mi svegliai di colpo, per nessun motivo. Però mi ricordai di avere la scuola, così decisi di alzarmi facendo molta attenzione, senza far svegliare Zayn.
Presi tutte le mie robe e le indossai. Rimasi in piedi fissando Zayn che dormiva. Era bellissimo, con i capelli tutti scompigliati, la bocca socchiusa, e aveva mezzo corpo coperto da un solo lenzuolo.
Era stata una buona idea andare a letto con Zayn Malik?
In fondo ero stata più che bene, mi ero sentita alle stelle, e quella fu la prova che ero davvero cotta per quel ragazzo.
Provavo qualcosa per Zayn.
Amore?
Non potevo dirlo, lo conoscevo da poco. Ma di sicuro se avrei passato altro tempo con lui sarei finita con l’innamorarmi.
E di questo avevo paura, paura di essere respinta un’altra volta come quando stavo con Freddie, e non volevo ripetere quell’esperienza, per nulla al  mondo.
Lasciai un messaggio su un foglietto a Zayn, caso mai si fosse preoccupato per me.

“Se non mi vedi vuol dire che sono a casa mia, tra un po’ ci vediamo a scuola. Sono stata benissimo stanotte. Ti adoro.”

Appoggiai il foglio sul cuscino su cui dormii io e me ne andai a casa.
 
-Allora sei viva!- urlò Louis, non appena mi vide entrare.
-Così sembra.- dissi, buttandomi a peso morto sul divano.
-Dove. Cavolo. Sei. Stata. – scandii ogni parola, come per farmi prendere paura.
-Non. Te. Ne. Frega. Nulla. – sorrisi strafottente.
-Si invece, mi sono preoccupato! Harry mi ha detto che sei uscita con Malik. Che avete fatto?- chiese, guardandomi come un assassino.
-Ripeto: Non te ne frega nulla. Sono affari miei.- mi alzai, ormai scocciata da quella situazione. Mi chiusi in camera e mi riaddormentai.
Sentii all’improvviso la sveglia suonare: erano già le sette, che palle.
Sbuffando sonoramente mi alzai per fare una doccia veloce e appena uscii e indossai la divisa della scuola. Mi truccai leggermente sugli occhi e me ne andai di casa non appena finii di preparare lo zaino.
 
Arrivai di fronte alla scuola e trovai seduta sulle scale Effy, mentre fumava come al solito la sua sigaretta. Mi avvicinai e andai a sedermi al suo fianco.
-Hai da accendere?- chiesi, come lo fece lei il primo giorno in cui ci incontrammo.
Non mi rivolse nemmeno uno sguardo e mi passò l’accendino. Accesi la sigaretta e aspirai il fumo.
-Io davvero non capisco, cosa c’è di male se frequento Zayn?- dissi dispiaciuta. Lei mi guardò finalmente.
-Non ti devi fidare di lui! Si è fatto tutta la scuola, e tu sei la prossima sulla sua lista.- rispose.
-Eppure non mi sembra così, che so, forse è cambiato.-  lei ridacchiò.
-Non cambierà mai quello lì, fidati. –
-No, non mi fido. Io sto bene con lui, e non vedo il motivo per cui tu dovresti comportarti in questo modo. – mi alzai e mi misi di fronte a lei. –se lui mi fa soffrire a te che ti frega? Tanto fa soffrire me, non te. Io voglio solo che tu capisca la mia situazione. Credo che Zayn mi piaccia davvero, ma non voglio litigare con te. Anche se ci conosciamo da poco mi sono affezionata!- dissi tutto d’un fiato.
Lei rimase a fissarmi, senza dire niente.
-Io mi preoccupo per te, perché ti voglio bene!- disse dopo un po’, alzandosi.
-Non farlo, ti prego, non ce ne bisogno.- sorrisi e l’abbracciai.
-Scusami.. – sussurrò Effy.
-Non fa niente. – proprio in quel momento la campanella suonò e tutti gli studenti entrarono in classe.
Appena arrivai di fronte alla classe trovai Zayn che parlava con Niall e Liam, appoggiato alla porta. Rimasi per un attimo a guardarlo e poi decisi di andargli incontro.
-Ehi..- sussurrai. Lui mi vide e sul suo volto comparve un grande sorriso.
-Ciao bellissima..- disse prendendomi dai fianchi.
-OOOK, noi ce ne andiamo!- disse Niall, portandosi Liam in classe.
Ridemmo e ritornammo subito a guardarci.
-Hai visto il biglietto stamattina?- chiesi.
-Si..- mi baciò dolcemente sulle labbra. -..sono stato bene anche io..- sorrise. –Benissimo.- aggiunse.
Io arrossii non poco e lui se ne accorse.
Mi accarezzo una guancia e lasciò un bacio su di essa.
-Entriamo?- dissi poco dopo, notando che stava arrivando la professoressa. Lui annuii e insieme entrammo in classe.

[…]

Finite finalmente le quattro ore andammo tutti alla mensa. Io non mangiavo dal pomeriggio del giorno prima, poiché la sera la  passai con Zayn.
-Ti siedi con noi?- chiese Liam, indicando Zayn e Niall al suo fianco.
-Ehm.. si arrivo subito. – volevo invitare anche Effy, altrimenti si sarebbe arrabbiata di nuovo.
-Effy! Vieni a pranzare con me, Zayn,Liam e Niall?- chiesi. Mi guardo scioccata.
-Ma anche no, rimango da sola.-
-No, tu ora vieni con me. – la presi il braccio e mi guardò malissimo. –Ti preeego!- sbuffò.
-E okay. La prima e ultima volta.- risi e la portai al tavolo dei ragazzi.
-Oh, una nuova arrivata.- disse Niall sorridendo. Effy lo fulminò con lo sguardo e cominciò a mangiare il suo piatto in silenzio.
Mi sedetti  tra Zayn e Effy e cominciai a sgranocchiare qualcosa anche io, come tutti gli altri.
Sentii all’improvviso qualcosa toccare il mio ginocchio scoperto. Abbassai lo sguardo sotto il tavolo e vidi che era la mano di Zayn.
Lo guardai divertita e misi la mia mano sopra alla sua, facendole intrecciare. La mia era fredda, mentre la sua era calda e morbida.
Credevo di essere innamorata.
Dovevo preoccuparmi?


 

Look at me!

Aloha!
Sapete quanto ci ho messo per scrivere questo capitolo?
Calcolate che sto al computer dalle 11.30 di stamattina :')
Vabbè dai, non volevo farvi aspettare, vi adoro troppo uu
RECENSITE OPPURE NON CONTINUO.

ps. seguitemi su twitter, sono @raawrharold

#muchlove :*

  
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