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Autore: ShyH    27/07/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction :)
Uno dei componenti dei One Direction che non ha conosciuto il successo, ma che, anzi, dovrà trasferirsi dall'Inghilterra all'Italia. Cosa gli riserverà il futuro?
Per incuriosirvi di più non vi dirò il nome del protagonista maschile (cioè uno dei 1D) per alcuni capitoli...lo so, sono malvagia!! Spero vi piaccia e che non siate troppo cattivi (però voglio tantissimi consigli. Li pretendo!)
Baci,
Shy
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Zayn


-Alla buon ora!- esclamai, quando vidi entrare Harry e Dafne.
Come al solito si spingevano e scherzavano, da buoni amici. Ci avrei messo la firma: quei due sarebbero diventati ben presto qualcosa di più che buoni amici. E il piano non avrebbe funzionato.
-Scusaci, questa pazza si è voluta prendere un gelato e per trovare una gelateria aperta abbiamo dovuto girare mezza Genova!-
-E ci siamo persi!- esclamò Dafne, barcollando e reggendosi ad una spalla di Harry. Sembrava quasi ubriaca.
-E ci siamo persi!- ripetè lui.
-Comunque questa è la mia cena, stronzo!-
-Adesso vuole fare la dieta, la signorina?-
Distolsi lo sguardo. Continuavo a dirmi che il piano sarebbe stato uno schifo, mentre loro si spingevano e facevano finta di piacchiarsi.
Ad un tratto la porta del bagno del garage si aprì e ne uscì Diana.
-Oh! Ehm...ciao- bofonchiò, visibilmente a disagio. Il suo comportamento era molto diverso dalla prima volta che aveva visto Harry. Adesso, per quello che aveva combinato, la sua sfacciataggine era scomparsa.
-Cioa! Diana, giusto?- chiese Harry e Diana annuì.
-Mi ricordo di te.- e le sorrise.
Dafne e mia sorella non si considerarono. Solo uno sguardo, superiore da parte di Dafne, di disprezzo da parte di Diana. Non si erano mai andate a genio.
Il resto del gruppo, che era andato fuori, chi a giocarea a calcio, chi a chiacchierare nonostante il freddo, rientrò per accordare gli strumenti.
-Allora, ragazzi, approfitto di questo momento per dirvi che ho parlato con il mio amico Daniele, della quinta A, per sapere se sabato possiamo esibirci alla festa di Natale della scuola.-
Mentre parlavo l'attenzione era salita e adesso tutti gli occhi erano puntati su di me.
-Daniele mi ha detto che nessun gruppo si è mai esibito ad una festa della scuola e che di solito le assemblee di fine anno scolastico servono a questo. Hanno già prenotato un dj per l'occasione.-
Nonostante l'ansia e la paura di fare una figuraccia che i ragazzi avrebbero avuto (e che avrei avuto anch'io), quella sarebbe potuta essere la nostra unica possibilità, e sembravano molto delusi.
-Però ha detto che lo rimanderanno indietro e prenderanno noi! Naturalmente ci pagheranno meno e forse è proprio per questo che ci hanno scelti, ma possiamo suonare là, ed è questo l'importante!-
Dopo un primo momento in cui tutti rimasero scombussolati, la band al completo sorrise.
Mi ritrovai circondato dalle braccia di Dafne, che mi stringevano in un abbraccio. -Bravo!-
Anche se l'euforia era a mille, rimasi sconcertato da quel gesto: non eravamo così vicini da quando..da quando stavamo insieme. Mi dissi di rimanere freddo, le diedi due pacche sulla schiena e mi scostai.
-Quindi diamo il meglio in queste prove!-

Durante tutte le canzoni, dico tutte, Harry non aveva fatto altro che fissare Dafne. In effetti, quella sera, Dafne cantava veramente al meglio, si esercitava a rendere partecipe il "pubblico" e ammiccava, soprattutto verso Harry. La conoscevo: la sua prossima preda era lui. E, come al solito, la vittima stavo lentamente finendo nella trappola.
Neanche mi accorsi di aver finito le canzoni, così Diana mi mollò una gomitata fra le costole e mi ricordai di avere una cosa importante da fare.
Come se mi avesse letto nel pensiero, Harry si avvicinò. -Zayn, Dafne mi ha detto che devi dirmi una cosa.-
-Sì, andiamo di là, nello sgabuzzino.-
Entrammo e chiusi la porta, vedendo come ultima cosa gli occhi curiosi di Dafne.
-Siediti pure su una cassa.- dissi e ne spolverai una con la mano prima di sedermi.
-Devo dirti una cosa importante, Harry.-
-Sì, dimmi.-
Feci un respiro profondo. -Okay, allora, ascoltami...non interrompermi, d'accordo?-
-Okay, va bene.- disse Harry, divertito.
-Un casino, un casino, Harry...- ed iniziai a parlare. Qualcuno avrebbe dovuto fermarmi, continuavo a raccontare! Ed invece parlai di Alex, del giorno alla spiaggia, dell'incontro in centro, della risata di Alex che aveva fatto andare fuori di testa Diana. Harry si era fatto immediatamente serio, ma non otevo sapere se quell'espressione avrebbe significato rabbia o comprensione.
-Non so...non so neanche perchè ha detto il tuo nome, ad un certo punto ha anche cominciato a dire che gliel'avevo suggerito io, che mi ero nascosto a guardare. Mia sorella non è tanto a posto.- e mi lasciai sfuggire una risata. Ma Harry non reagiva.
-Dovrei fare finta di essere fidanzato con tua sorella?- chiese solo.
-Beh, sì, questo sarebbe il piano. Ma se per te non va bene, glielo dico e si arrangia, lei...-
-Va bene.-
-E-eh?-
-Per me va bene, farò finta di stare con tua sorella.- disse semplicemente.
Ero rimasto stupefatto: non me lo sare mai aspettato. Harry era un mio amico, d'accordo, ma poche persone avrebbero fatto quello che lui aveva accettato senza difficoltà. In fondo, io non lo avevo minacciato!
-Tu...tu veramente...!- mi alzai e lo abbracciai.-Harry, sei un amico!-
-Tranquillo, se si tratta solo di questo!-
-Ci...ci sarebbe ancora una cosa.- sussurrai.
Harry rimase in silenzio, aspettando la prossima notizia. -Dovresti portare mia sorella Diana alla festa di sabato.-

Harry


Sorrisi, mettendomi le mani in tasca e aviandomi verso casa.
Quella ragazza, Diana...che casino! Eppure non riuscivo a fare altro che sorridere. Aveva detto il mio nome a quell'Alex, un montato che avevo visto alcune volte in corridoio.
Ma perchè io? Che c'entro io con lei? Sono un amico di suo fratello, va bene, ma nient'altro.
Era carina. Ora che ero il suo fidanzato (risi ancora al pensiero) e ora che l'allarme che prima si accendeva nella mia testa e che risuonava davanti alle sorelle dei miei amici si era zittito, capivo che era carina.
Vidi casa mia, e per l'ennesima volta pensai se sarebbe rimasta quella per sempre, se sarei tornato a londra, se avrei rivisto i miei amici...
Presi dalla tasca posteriore le chiavi, le infilai nella toppa ed entrai.
-Harry, tesoro, sei tu?-
-No, nonna, sono un assassino che ha appena rubato le chiavi a tuo nipote dopo aver buttato il suo corpo a pezzetti giù da un burrone avvolto in un sacchetto di plastica.-
-Ah, sei quello dell'altro giorno- sospirò lei.
Il rapporto con i miei nonni (ormai non li chiamavo più "i genitori di mia madre") era migliorato, mangiavo italiano tutti i giorni, mi viziavano...cosa potevo volere di più?
-Vado in camera, ok?-
-Ti chiamo per la cena, quando torna tua madre-
Salii le scale e mi chiusi in camera. Presi dallo zaino il libro di italiano, che ero costretto a studiare, per mettermi in pari con gli altri compagni di classe, e mi sdraiai sul letto. Appena trovai la pagina che dovevo studiare, squillò il telefono.
Sospirai e tirai fuori dalla tasca dei jeans il cellulare.
Risposi senza controllare il display.

Lisa


Deglutii a vuoto prima di bussare. Mi venne ad aprire Josh, bellissimo come al solito.
I suoi occhi sinceri mi fecero capire che stavamo facendo la cosa giusta. Vivere nell'ombra, nascondersi e negare non andavano bene. Ne risentivano i miei nervi, la notte la passavo a farmi film mentali su come Harry l'avrebbe presa, su come mi avrebbero additato gli altri se mi avessero visto insieme a Josh: "Guarda, quella si è lasciata scappare quel bocconcino di Styles...".
Josh mi prese per mano e mi portò in cucina.
-Buongiorno, signora Clarks- la mamma di Josh smise di lavare l'insalata, chinta sul lavandino e mi sorrise.
-Oh, ciao, Lisa. Come stai?-
-Bene, grazie- sorrisi di rimando.
-Questo vestito mi piace molto, dovresti metterlo più spesso- sussurrò Josh al mio orecchio, provocandomi un piacevole brivido.
Salimmo le scale in silenzio e mi lasciai cadere sul letto della sua stanza. Josh mi diede un bacio a stampo per infondermi coraggio.
-Sei pronta?-
-Più o meno.-
-Lo so, è una cosa difficile, ma vedrai che Harry capirà. Insomma, non è scemo.- aggiunse.
-Sembra quasi che tu non veda l'ora di perdere il tuo migliore amico.- commentai acida.
-No, non sono impaziente, credimi. Lo sbaglio ormai è stato fatto, ora è troppo tardi. Prima glielo diciamo e meglio è. Via il dente, via il dolore, no?- si sistemò affianco a me, poggiando la testa sulla mia spalla.
-E poi penso al dopo. Il dopo sarà solo nostro, senza più sensi di colpa.-
La faceva facile lui. Anche se non amavo più Harry, non voleva dire che volevo fare la stronza. Ma poi, sinceramente, l'avevo mai amato? Non lo sapevo, ma sicuramente non come Josh in quel preciso istante. Josh era la priorità adesso. Ma come avrei fatto con Harry? ...Se Josh era la priorità, perchè preoccuparmi? Però...
-Lis?-
-Si?-
-Dobbiamo farlo. Via il dente...-
-...via il dolore, lo so, lo so.-
Si alzò e prese il cellulare dalla tasca della felpa sulla scrivania. Si sedette sul letto e cercò ilmio sguardo.
-Allora vado?- chiese titubante.
-Vai, ti prego.-
Adesso la più decisa sembravo io, lui era diventato pensieroso.
-Devo stare in piedi- sussurrai ed iniziai a percorrere a grandi passi tutta la stanza, mentre Josh componeva il numero e metteva il viva-voce. Mi fermai solo quando iniziò a squillare. Ad ogni "tuuu" il mio cuore perdeva un battito.
E poi, finalmente, la sua voce.
-Pronto?- Prima di mettermi con lui, sognavo di sentire la sua voce al telefono, che mi chiedeva di uscire e adesso sentivo solo paura. E' proprio vero che non si è mai contenti.
-Pronto, Harry.- rispose Josh. Si accorse di avere la voce flebile e se la schiarì.
-Ehi Josh, da quant'è che non ci sentiamo!- Harry era entusiasta. Fantastico.
Josh tentò di ridere. -Eh, ehm, già.-
-Allora, cosa mi racconti? Stai tenendo d'occhio Lisa?- ridacchiò.
Mi lasciai sfuggire un lamento. Il colmo. Era il colmo!
-Volevo parlarti appunto di questo.-
Trasalii. Di già? Credevo avrebbe recitato per un po'.
-E' successo qualcosa?-
-No...cioè, si...-
-C'entra Lisa?-
-Si...tu l'hai lasciata qui e...tornerai, Harry?-
Dall'altra parte Harry sospirò profondamente -Non lo so, Josh...mia madre non mi ha ancora detto niente. Ma credo di no...lei ha trovato un lavoro in un supermercato come commessa. Per ora questo argomento è tabù.-
Non sarebbe tornato. Non sarebbe tornato...in realtà lo pensavo da quando era partito.
-E...con Lisa come farai?- chiese Josh guardandomi negli occhi.
-Quello è un grande problema...- sospirò.
-Ma ti manca?- Dall'altra parte silenzio. Trattenni il respiro per tutta la durata dei suoi sopsiri.
-Non so come dirtelo, Josh, ma lei...non lo so. E' come se sapessi di averla lasciata a Londra e di non poter fare nulla perchè non si dimentichi di me, mi sono rassegnato. Ed io...sì, la sto dimenticando.-
Non sapevo se essere felice o delusa.
-Anche lei ti sta dimenticando, Harry.- Josh si scompigliò i capelli: il momento della verità era arrivato.
-Cosa? Te l'ha detto lei?- chiese Harry.
-Sì...lei ha cominciato a sentire qualcosa per un altro...-
Silenzio. -Sono io quell'altro.-
-Tu?- la voce di Harry era incredula.
-Sì. Tu l'hai lasciata qui da sola ed io ho capito che provavo qualcosa per lei. So che è unacosa orribile da dire, ma credo che voi non siate mai stati fatti l'uno per l'altra. Lei vuole lo stesso scusarsi.-
Dopo secondi interminabili, Harry rispose - E tu non ti scusi, Josh?- la sua voce era gelida.
-Io? No, Harry, io no.-
-Perchè?-
-Perchè so di aver fatto la cosa giusta. Tu sei in Italia, è lontano, le relazioni a distanza non funzionano...-
Inutile parlare ancora se dall'altra parte senti solo "tuuu".
Josh mi guardò. -A parte il fatto che avrò speso tantissimo a chiamare all'estero, non è andata tanto male.- disse tirandomi sul letto. Avevo le mani davanti agli occhi umidi.
Come faceva a essere così calmo? Riusciva addirittura a fare le battute. Mi abbracciò, sussurrandomi che avevamo fatto la cosa giusta.
-Anche lui ha detto che ti stava dimenticando.-
-Sì, ma non è con un'altra.- sussurrai con la voce rotta.
-Non possiamo dirlo, Lis. Sai come era Styles prima di mettersi con te...Per quanto ne sappiamo, potrebbe aver recitato e adesso potrebbe essere con una a prenderti in giro.
-Non mi tiri su di morale.- dissi, soffocando comunque una risata.
-Sono felice che tutto sia finito.- mi disse a un orecchio. Lo stesso brivido di prima non si fece attendere.
Risi tra le lacrime. -Ora si ricomincia daccapo. Questo è appena l'inizio.-


Eeeccomi :)
Da quanto tempo non aggiorno? Scusatemi, ma sono incasinata. Ho una vita troppo piena u.u
Beh finalmente ho trovato un attimo di tempo (sapete, domani parto con due mie amiche in vacanza, quindi non so quando potrò aggiornare, spero di riuscirci D:)
Dopo un capitolo di passaggio, ecco per voi un capitolo in cui succedono 2 cose importanti: Zayn parla a Harry, e Lisa esce allo scoperto con Josh (avanti, chi di voi non l'aveva già capito? Troppo scontato .-.) Giornata pesantuccia per Styles, vero? xD
Finalmente c'è il primo "stop the tape and rewind". Credevate che non c'entrasse niente il titolo, vero? E invece no! Tutto calcolato :D
Lisa è la prima che "ferma il nastro e riavvolge"...avete capito il senso?
Spero vi sia piaciuto, a ogni modo :)
Una bacio, Ro ^_^
  
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