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Autore: YallaYalla    27/07/2012    3 recensioni
... lui le scostò una ciocca di capelli rossi dalla faccia e piano le sussurrò: "Sei bellissima."
Lei tentò di spostare lo sguardo, ma gli occhi di Scorpius erano una calamita per i suoi. Lei lo vide avvicinarsi, avvicinarsi sempre di più alla sua faccia, ormai le punte dei nasi si toccavano, chiuse gli occhi aspettando quello che sarebbe successo e...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley | Coppie: Rose/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Mentre la macchina procedeva lenta nel traffico di Londra e Hugo gridava al padre di muoversi o avrebbero perso il treno, Rose aveva l'aria assorta e guardava la città fuori dal finestrino. Vedeva auto, pullman, persone a piedi ma non faceva caso a niente... sarebbe anche potuto passare un unicorno e lei non lo avrebbe minimamente notato. Pensava solo al momento in cui avrebbe rivisto Scorpius e a tutto il tempo che avrebbero passato insieme nel treno per Hogwarts.
Nell'ultima lettera che aveva ricevuto, lui le aveva detto di essersi fatto ricrescere i capelli e la prima a cui lei aveva pensato era quale sensazione avrebbe provato a metterci le mani dentro.
Eccola lì, la stazione di King's Cross, si trattava di raggiungere la barriera del binario 9 ¾ e di arrivare al treno, e finalmente avrebbe incontrato Scorpius.  Il malumore di suo padre ne era testimonianza, mentre lei spingeva il suo carrello impaziente di arrivare alla barriera il padre si fermava a osservare i dettagli della stazione, a chiedere informazioni inutili ai babbani o a far finta di allacciarsi le scarpe, tutto pur di ritardare l'incontro di sua figlia con Scorpius Malfoy.
«Ron, è la quarta volta che ti abbassi per allacciarti le scarpe e ancora non ha capito che hai i mocassini... che non hanno lacci».
«Eh? Ah, sì, giusto».
«Ti vuoi sbrigare? Dobbiamo raggiungere il binario!»
«Sì, tesoro, arrivo».
Eccolo lì, il passaggio tra il binario 9 e il binario 10, accesso alla banchina d'attesa per l'espresso per Hogwarts. E Scorpius era dall'altra parte di quel muro di mattoni rossi!
Rose cominciò a correre per la stazione e si lanciò verso il passaggio, incurante dei babbani intorno a lei.
«Rose, aspettaci!»
«Ron, lasciala andare, è grande ormai».
«Non abbastanza da scegliere i suoi amici da sola».
«Ti riferisci a Scorpius, vero?»
«Certo!»
«Cos'hai contro quel ragazzo? È gentile, dolce, e manda sempre un gufo per i nostri compleanni».
«Ma è il figlio di Malfoy!»
«E con questo?»
«Ricordo solo io quello che ha fatto Malfoy?»
«No, Ron, anche io ricordo, ma Scorpius non è Draco e merita un'occasione per dimostrare che il sangue è solo un liquido e non forma il carattere di una persona».
«Mah, comunque se tocca mia figlia lo uccido lo stesso».
Ron faceva il duro, ma in fondo anche a lui Scorpius sembrava un bravo ragazzo... ma non lo avrebbe mai ammesso davanti alla sua famiglia.
Intanto Rose aveva attraversato il passaggio e cercava disperatamente segni di Scorpius tra la folla che occupava la banchina. Ma per quanto cercasse, lui non appariva da nessuna parte... quando all'improvviso qualcuno, da dietro, le mise le mani sugli occhi e le sussurrò all'orecchio: «Indovina chi sono!»
Non c'era bisogno di tirare a indovinare, lei sapeva perfettamente chi era lui. Scorpius Malfoy, Serpeverde, sesto anno, il suo unico, grande, migliore amico Scorpius!
Senza dire una parola, lei si girò di scatto e gli gettò le braccia al collo. Lui ricambiò e la strinse forte a se. Lei gli mise tutte e due le mani nei capelli biondo cenere e annusò il suo profumo che aveva il suo collo... Quel momento era perfetto! Quindi non poteva durare molto.
«Ehm...»
«Oh, papà... ehm... c'è Scorpius, hai visto?»
«Sì, l'avevo notato».
«Salve, signor Weasley, signora Weasley, Hugo!»
«Ciao, Scorpius» risposero quasi in coro madre e figlio, mentre il padre si limitò a un "buongiorno" di circostanza.
«Chissà dov'è Harry con Ginny?! Dovremmo andarlo a cercare, non pensi, caro?»
Hermione capiva sua figlia molto bene e desiderava lasciarla un po' da sola con Scorpius, e far allontanare soprattutto Ron.
«Penso che tu abbia ragione, andiamoli a cercare... Ci vediamo dopo, Rose».
«Vieni, Hugo, andiamo a cercare James e Al!»
«Arrivo, mamma. Ciao, Scorpius».
E prima di sparire tra la folla Ron lanciò uno sguardo nella direzione dei ragazzi che conversavano senza accorgersi di lui che li fissava.
«Stai benissimo con i capelli lunghi, anche se pensavo che dopo l'incidente con la superpalla gomma al terzo anno avessi rinunciato a farti crescere i capelli».
«Ci avevo pensato, ma quest'estate ho avuto un ripensamento e me li sono fatti ricrescere, e ho anche deciso di stare alla larga da tutti i tipi di gomme».
«Ahahah! Scorpius, mi sei mancato tantissimo quest'estate!»
Rose non avrebbe mai pensato di dirglielo, ma quando era con lui si dimenticava di tutto.
«Anche tu mi sei mancata, scimmietta» e la guardò fissa con i suoi grandi occhi verdi.
Un fischio acuto indicò che il treno stava per partire e che loro dovevano sbrigarsi, visto che non avevano nemmeno fatto salire i bagagli.
«Corri, Rose! Vai a salutare i tuoi mentre io faccio caricare i bagagli. Ci vediamo dentro!»
«Va bene, Scorpius».
Rose si mise a correre verso la massa di capelli rossi che riconobbe come sua zia Ginny, i suoi genitori non dovevano essere molto lontani da lei.
«Ciao mamma, ciao papà, ciao zia Ginny e ciao zio Harry!»
Dopo aver salutato in un lampo la sua famiglia, si gettò nel treno alla ricerca di Scorpius. Lo trovò in uno scompartimento quasi alla testa del treno. Lo scompartimento era vuoto, quindi ci sarebbero stati solo loro due... sperava!
  
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