Perdonate il ritardo, ma aspettavo l'ispirazione.
Ormai mi sono rassegnata al fatto che va e viene come vuole.
Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia.
Personalmente non mi entusiasma, perciò se il vostro giudizio fosse positivo vi chiedo di lasciarmi due righe di recensione, tanto per dare un senso a questa storiella, almeno voi (:
Aspetto i vostri commenti, enjoy (:
un bacio
Chantal93
Hermione salì le scale della Torre di Grifondoro e una volta arrivata al quadro della Signora Grassa, non dovette nemmeno cercare una scusa plausibile per farsi aprire senza conoscere la parola d'ordine, che la donna si rivolse a lei in tono cordiale, “Signorina Granger, che piacere rivederti. Spero il tuo ritorno basti a mettere in riga quei disgraziati di Potter e Weasley. Oh, ma che sbadata, dovrai ancora andare a depositare i bagagli.”
Così dicendo si fece da parte per far passare Hermione, “ Su, entra, e sveglia quei pigroni dei tuoi compagni, non ho ancora visto nessuno da questa mattina. È sempre un piacere intrattenermi con te, cara.” “Lo farò. Arrivederci.”
La ragazza attraversò il vano dietro al dipinto e le si presentò davanti agli occhi uno scenario alquanto singolare.
La Sala Comune era affollata come non l'aveva mai vista; chi la occupava erano decine e decine di ragazzi che giacevano addormentati per terra, sui divani, sulle poltrone, sulle sedie, vicino al camino, appoggiati al tavolo imbandito, sparsi per tutta la stanza, tutti profondamente assopiti.
Tutto ciò le ricordava la storia della Bella Addormentata; sua mamma gliela leggeva sempre quando era piccola prima di andare a dormire, era la sua preferita, ma nessuno sapeva perché. Hermione credeva che un giorno anche lei, dopo essersi addormentata a causa di un sortilegio, sarebbe stata svegliata dal suo bel principe.
Un po' se ne vergognava ma, in modo particolare da quando aveva scoperto l'effettiva esistenza della magia, nonostante fossero passati anni e lei fosse cresciuta e si fosse fatta donna, le capitava ancora di desiderarlo, sognava di essere svegliata dall'uomo della sua vita.
Si riscosse dai suoi pensieri, e decise di venire a capo della causa di quella improvvisa sonnolenza a Grifondoro.
Cercando di non svegliare nessuno, la ragazza si avventurò nella Sala Comune, e una volta rintracciata Ginny tra la folla, dopo aver scavalcato molti corpi e assunto le pose più improbabili nell'intento di non calpestare nessuno, riuscì ad raggiungere l'amica.
La scosse lievemente, “Ginny... Ginny...” “mmh...” “Ginny... Sono io, Hermione...” “Herm...ione... Ragazzi...c'è Her...mione” e sembrò ricadere pesantemente nel sonno, da cui si scosse improvvisamente poco dopo, “HERMIONE!”
“Sì, tranquilla, sono io... Ciao Ginny, ben svegliata. Mi toglieresti una curiosità, come mai c'è l'intera Casa addormentata in Sala Comune?”
“Buongiorno... Sei arrivata da tanto?”
“In effetti sono torna-”
“Aspetta, come addormentati?! Oddio Hermione, la tua festa!”
“Di che festa parli?”
“Avevamo preparato una festa per il tuo arrivo... Ci lavoravamo da più di un mese, era tutto perfetto, avevamo predisposto un buffet, e poi eravamo riusciti a portare gli alcolici, e la musica, le luci, e finalmente eravamo riusciti nell'incantesimo insonorizzante...” la rossa aveva iniziato a singhiozzare “Ti abbiamo aspettata per tutta la notte, e alla fine ci siamo addormentati e la sorpresa è saltata... Scusa Hermione...”
“No, Ginny, non piangere, possiamo sempre rimediare... Forza, sveglia gli altri e obliviami, si può aggiustare tutto.”
“Ormai sarebbe inutile, riorganizzare tutto sarebbe impossibile...”
“Non ci pensare, apprezzo molto il gesto, davvero. Adesso corri a prepararti, su, che dobbiamo andare a pranzo. Io intanto sveglio gli altri.”
* * * * *
L'intera Casata di Godric Grifondoro fece rumorosamente il suo ingresso in Sala Grande giusto in tempo per il dolce.
Hermione era riuscita a salutare Ron ed Harry e ora che aveva risolto il mistero della sparizione di massa dei Grifondoro si sentiva molto più sollevata.
Aveva già dimenticato gli avvenimenti della mattina.
Starnutì più volte nel corso del pranzo, ecco cosa succedeva a quelli che si ostinavano a dormire con le finestre aperte d'inverno. Se l'era cercata.
Insieme ai suoi amici si avviò ad Erbologia, che avevano in comune con Serpeverde.
La classe era stata divisa in gruppi da cinque: Hermione era in gruppo con Harry, Ron, Neville e Seamus; Draco invece era con Zabini, Nott, Parkinson e Greengrass.
Ad ognuno era stato assegnata una diversa serra, quindi Hermione dovette rimandare il primo incontro faccia a faccia con Draco, limitandosi a rivolgergli un timido sorriso, ricambiato con un cenno dal biondo.
Il viso della ragazza si illuminò, e Ron si ritrovò a chiedersi più volte cosa potesse trovare Hermione di così esilarante nel trapiantare piante carnivore.
* * * * *
Finite le lezioni pomeridiane, il Trio dei Miracoli, presto raggiunto da Ginny, si avviò verso la Sala Grande per la cena.
Ricordandosi solo in quel momento della rosa ricevuta la mattina, Hermione ringraziò l'amica per il bel pensiero, lasciandola parecchio disorientata, dal momento che non sapeva a che cosa si riferisse.
Pensando che parlasse della mancata festa di benvenuto, rispose che ogni tanto serviva anche a lei qualcosa per staccarsi dai libri. Questa fu la volta di Hermione di rimanere confusa.