Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Anjia Anthea Black    27/07/2012    2 recensioni
Ambientata dopo la Seconda Guerra Magica. Draco Malfoy ha deciso di schierarsi dalla parte dell'Ordine della Fenice, tentando di cambiare le sorti del destino e di inseguire un'amore 'impossibile'; i suoi genitori, invece, sono rimasti al servizio di Lord Voldemort.
E' la mia prima fanfiction in questo sito, e devo dire che l'idea mi frullava(?) in testa già da qualche mese, ma non ho mai avuto il coraggio di pubblicarla.
Bene, ora eccomi qui ^^
Genere: Guerra, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Narcissa Malfoy, Remus Lupin | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Avrò cura di te.

Capitolo 9.



Draco correva senza sosta per quella foresta, tanto grande quanto buia. Sentiva delle voci che lo chiamavano, ma non sapeva da dove esse provenissero. Si era perso, ma non voleva rassegnarsi, lui doveva uscire da lì a qualunque costo; doveva affrontare il pericolo, già troppe volte aveva cercato di evitarlo. 
Dopo poco giunse ad una radura, addobbata con ricche composizioni floreali. Le voci nella sua mente si facevano sempre più intense, costringendolo a correre fino al centro di quel luogo, dove vi era radunato un gruppetto di persone. 
" Viva gli sposi! " " Congratulazioni! " Urla festanti echeggiavano in quel luogo incantato, augurando ai novelli sposi una vita felice e senza preoccupazione. 
Hermione e Ron avevano coronato quel giorno il loro sogno d'amore: lui indossava un ricco completo nero, composto da giacca, pantaloni, camicia e cravatta abinata, che dava l'idea di essere costato una fortuna. Hermione invece era un'incanto, avvolta nel suo bellissimo abito di tulle bianco, ricoperto da fiorellini viola e azzurri, mentre i capelli erano sciolti lungo la schiena, adornati da una preziosa coroncina e da un lungo velo. 
Sembravano felici, come non lo erano mai stati. 
Ma Draco no, lui non era felice. Il suo animo tormentato si logorava sempre di più, attimo dopo attimo. 
" Schifosa mezzosangue! Mi avevi giurato che avremmo vissuto assieme tutta la vita, e adesso, adesso ti vedo fra le braccia di quel poveraccio! " 
" Che c'è Malfoy? Sei invidioso? " La voce di Ronald Weasley era più irritante del solito, forse perchè era accompagnata da gesti e da modi di fare assolutamente nobiliari; era l'esatta copia di Draco quando ancora frequentava Hogwarts. 
" Mi dispiace Draco, potevi scegliere fra me e tua madre, e hai scelto lei. " Anche la voce della Granger era cambiata: le ricordava tantissimo quella di Pansy, la bella serpeverde che lo aveva corteggiato per sette anni interi. 
" Mia madre, cosa c'entra mia madre!? " 
" Tempo fa ti venne chiesto di scegliere, fra me o lei. Tu non ci pensasti due volte, e scelsi tua madre. Io rimasi malissimo, ma d'altronde, c'era da aspettarselo, come tutti i Malfoy tu giochi solamente con i sentimenti delle persone! "
" E ora lei dov'è ?! Perchè mia madre non è qui con me ? " 
" E' morta. "
" Morta? Che diavolo stai dicendo Granger? " 
" Tu l'hai uccisa Draco! Te ne sei andato via, lasciandola nelle mani di un medico del San Mungo, un vostro amico di famiglia. Lei si è avvelenata, gli mancavi, lei aveva bisogno di te; e lo stesso valeva per me. Ma io non sono debole come Narcissa, io sono andata avanti, e ho trovato l'amore. il vero amore: Ron Weasley. " 
" No, non può essere vero! No! " 
 " La colpa è solo tua Draco, la colpa è solo tua. " 

****
Draco Malfoy si sveglià di soprassalto, sudato e scosso da quel sogno che l'aveva tormentato per tutta la notte. Le parole di Hermione ancora gli risuonavano in testa: " La colpa è solo tua Draco, la colpa è solo tua. " 
Si alzò e si fece una doccia rinfrescante, per scacciare via quegli orrendi pensieri che assalivano la sua mente, poi si vestì, indossando una semplice maglietta grigia e un paio di Jeans.
Prima di recarsi in cucina, per la colazione, entrò nella camera della madre, costatando che lei era ancora lì, che dormiva profondamente, con un'espressione rilassata dipinta in volto; quindi quello che aveva vissuto la notte precedente, era stato soltanto un sogno. Le accarezzò delicaramente una guancia, facendo attenzione a non svegliarla, poi uscì di soppiatto, chiudendo lentamente la porta. 

La cucina era chiassosa come al solito, ma all'appello mancavano Tonks, Remus e il piccolo Teddy, che si erano concessi una giornata a Diagon Alley, in tutta tranquillità. Draco si sedette accanto a Hermione, l'unico posto vuoto che era rimasto, notando che la mora risentiva ancora della forte discussione che avevano avuto solo pochi giorni fa. Prese un croissant alla crema, appena sfornato da Molly, e gli diede un morso, svogliatamente. 
" Draco, che hai oggi?  Ti vedo piuttosto giù di morale, figliolo. " La faccia paffuta di Arthur Weasley spuntò fuori da dietro alla  Gazzetta del Profeta.
" Nulla che non va, signor Weasley, è soltanto un pò di stanchezza... " 
L'uomo annuì, tornando a leggere il giornale, e tornando a tenere banco nella conversazione, riportando una notizia che aveva letto poco prima. 
" Sapete che Rodolphus Lestrange si è consegnato alla giustizia? " 
" Stai scherzando Arthur, vero? " 
" No Molly cara, è tutto scritto qui. " E mostrò, quasi orgoglioso, la prima pagina del giornale, in cui a caratteri cubitali, svettava il titolo della notizia.
"Oh, per Godric! " - Esclamò la donna, portandosi una mano al cuore. - " E ha rivelato qualcosa di importante riguardo a... " 
" Mio padre? " Draco si intromise subito nella discussione, sentendosi citato in causa. 
" Si, ecco.. di lui e di tua zia.. " Bonficchiò Molly, sistemandosi gli occhiali, per leggere, sulla punta del naso. 
" Rodolphus può aver detto qualunque cosa su di loro, questo non mi interessa. Io voglio soltanto scoprire chi erano gli aguzzini di mia madre e perchè l'hanno ridotta in quello stato. "
Molly e Arthur annuirono, senza aggiungere parola. 


Il pomeriggio Hermione trovò Draco seduto in una panchina, nel giardino che circondava la Tana, con la testa nascosta fra le mani. Infondo, provava compassione per quel ragazzo, non ostante la loro precedente litigata. Draco, per come lo vedeva Hermione, era stato da sempre un ragazzo sforunato: i suoi lo viziavano per colmare la loro mancanza di affetto, suo padre, uno dei più noti Mangiamorte, non era quasi mai presente nella sua vita, e sua madre era troppo fragile per sopportare tutto ciò. Si era ritrovato a pagare per i fallimenti del padre, costretto ad uccidere Albus Silente, e quando, finalmente aveva fatto la scelta giusta, i suoi parenti riducono sua madre in fin di vita, forse solo per il piacere di farlgliela pagare per aver voltato le spalle a suo padre. 
La ragazza gli si avvicinò cauta, come se d'un tratto il ragazzo potesse aggredirla, o lanciarle qualche maledizione. 
" Malfoy, non mi aspettavo di vederti qui. " Esordì titubante, ponendosi di fronte al ragazzo, che proprio in quel momento aveva alzato lo sguardo verso di lei. 
" Granger, che sorpresa, come mai da queste parti? "
" Stavo andando da un mio vecchio amico, ha una scuderia, e ogni tanto vado a cavalcare. Tu invece? "
" Non stavo facendo niente di che, come puoi benissimo costatare. "
" Siamo ancora piccati per l'altro giorno, eh Malfoy? Comunque, se è vero che non hai nulla da fare, che ne dici di venire a cavalcare con me? "
" Beh, Granger.. "
" Non dirmi che non sai cavalcare? " Lo prese in giro lei, con fare scherzoso. 
" Questa è una sfida Granger. Ti dimostrerò di cosa sono capace. " 
" Ci sto Malfoy. "


Una ventina di minuti dopo avevano raggiunto una fattoria, immersa nella natura e circondata da una variegata quantità di alberi. Un ragazzo con i capelli color nocciola, vestito con un paio di pantaloni da cowboy e una camicetta a quadri, corse incontro alla Granger, abbracciandola. 
" Hermione! Che piacere vederti. Mio padre mi aveva detto che oggi saresti venuta a trovarmi.. " Poi il ragazzo spostò lo sguardo su Draco, impeccabile come al solito, e gli lanciò un'occhiata indgatoria. 
" Ah, scusate. James, ti presento Draco! " Disse Hermione, notando le occhiatacce che si lanciavano i due. 
" Piacere, Draco Lucius Malfoy. " Draco tese la mano in direzione del moro, intento a presentarsi, ma ricevette soltanto una bonaria pacca sulla spalla. 
" Malfoy, eh? Quei Malfoy!? " - James iniziò a ridere, sotto gli sguardi perplessi di Hermione e di Draco. - " Da queste parti si dice che la tua cara famiglia non sia poi così raccomandabile. Ora mi chiedo, cosa ci fai tu assieme ad un fiorellino come la mia dolce Herm? "
" Questi non sono affari tuoi! " Rispose minaccioso il biondo. 
" Ragazzi, calmatevi! " - Hermione si interpose fra di loro, notando che la tensione aumentava sempre di più. -  " James ci servono due cavalli! " 
Il ragazzo abbozzò un sorriso. " Subito, Miss! "


Draco non si era mai sentito così libero. Il vento che gli passava fra i capelli, scompigliandoglieli, e il profumo del polline che si disperdeva nell'aria erano qualcosa di estremamente meraviglioso, e lo facevano sentire felice, felice come non lo era mai stato. 
" Ma chi era quello, Granger? " Chiese poi, tenendosi saldamente alle briglie del suo cavallo. 
" Un ragazzo che ho conosciuto al Ministero, quando facevo il mio tirocinio da avvocato.. " 
" Ah... " 
" Tranquillo Malfoy, non è successo nulla tra di noi. " 
Hermione scoppiò a ridere, percependo la gelosia che ribolliva all'interno delle vene del giovane. 
" Che hai da ridere Granger ? " Rispose stizzito lui. 
" Oh, nulla. Ti ricordo solo che sono circa un metro avanti a te. Sto vincendo io furetto, sto vincendo io! "
Draco spronò il suo cavallo, che cambiò improvvisamente andatura, staccando Hermione di un paio di metri. 


" Ho vinto Granger! "
" Non darti troppe arie Malfoy, diciamo che ti ho dato un'enorme vantaggio. " Rispose la ragazza, scendendo da cavallo.
" Tutte scuse Granger, ammettilo che sono un fantino molto più abile di te. "
" Può darsi. " - Hermione legò il suo cavallo ad una steccionata, e fece lo stesso con quello di Draco, poi tirò fuori dalla sua borsa una bottiglia d'acqua e due mele mature. - " Ti va di mangiare qualcosa ? "
Draco annuì, sedendosì accanto a lei. Prese una mela e l'addentò con avidità, gustandosi il sapore asprigno. 
" Stanotte ho fatto uno strano sogno.. "
" Cosa hai sognato? "
" Che tu sposavi Ron. " 
La risposta del ragazzo fu chiara e diretta, tanto da lasciare Hermione senza parole.
" Oh, chissà... magari potrebbe essere un sogno premonitore.. " 
" Mai. Weasley non ti merita. " 
" E tu? Tu mi meriti? "
Il biondo non rispose, continò a mangiare la sua mela. 
" Allora Malfoy, tu mi meriti?! "
" Si. "
" Ah, e cosa te lo fa pensare? Il fatto che sei bello e ricco? "
" No. "
" E allora cosa? " 
" Il fatto che tu mi appartieni, e che io appartengo a te. "
La mora indietreggiò, sbalordita da quella risposta, ma Draco la bloccò per un polso e la avvicinò a se. 
" Mi dispiace per come ti ho trattato l'ultima volta Granger, saprò farmi perdonare... "
" Malfoy, te l'ha mai detto nessuno che sei un .. "
Hermione non riuscì a terminare la frase, che Draco le tappò la bocca con un bacio.  Le labbra di lei sapevano di fragola, morbide e rosee, e il ragazzo provava un immenso piacere nello sfiorarle, morderle, baciarle.
L'amava, ormai era chiaro, ma lei sembrava considerarlo soltanto un'amore adolescenziale, uno di quegli amori destinati a scomparire. 


----
Angolo Autrice: 
Scusate miei cari lettori, ma non ho potuto pubblicare prima questo capitolo per via di alcuni motivi familiari. 
Volevo però ringraziarvi, come sempre, siete fantastici :* 
E come al solito un grazie a lily topa e a Dear Juliet
Dio, ragazzi, vi adoro, a tutti quanti. 

Un bacio, 
Anjia.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Anjia Anthea Black