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Autore: shesnameless    28/07/2012    1 recensioni
Spense la sigaretta e guardò il cielo scuro sopra di lei. Le piaceva la notte, la rilassava, la faceva pensare chiaramente. Era tutto così assurdo: si domandò come la vita poteva averle giocato uno scherzo così infame e inaspettato. Beth non era una dal cuore fragile, anzi. D'altronde lei era conosciuta per questo: era 'quella' che non si aspettava mai niente, perchè andava a prendersi sempre cio' che voleva, 'quella' che non diceva mai chi era, 'quella' che camminava sempre a testa alta, 'quella' che diffidava da tutto. Eppure qualcosa era cambiata nella sua vita, una cosa che nemmeno lei si sarebbe aspettata. Ma c'erano riusciti lo stesso dannazione, erano riuscita a stravolgerla. Se lo avrebbe raccontato un'anno prima al suo migliore amico, o al suo fratellastro, le persone più importanti della sua vita, nemmeno loro ci avrebbero creduto. Ormai i giochi erano fatti.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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What that fuck?!





Scesi e vidi l'insegna della gelateria. Yogurtland. Calma beth andrà tutto bene, basta che non andrai in escandescenza, che non manderai a fuoco il locale, che non litighi con il padrone, e tutto andrà a meraviglia. Ok, ero molto tragica. 
Entrai Haloa?”  
Silenzio. 
C'è nessuno?”
Silenzio tombale. I ladri stanno arrivando a rubarvi tutti i gelati uhuuuu” 
Non arrivava nessuno.  
Diedi un'occhiata intorno: il muro era bianco con dei disegnini fantasiosi di gelati e frappè, sul lato destro c'erano anche delle poltrone rosse che si riunivano al centro a dei tavolini bianchi lucidi per mangiare del gelato quando si era in compagnia sicuramente. Tutto era arredato con gusto, niente da ridire. Anche le vaschette dei gelati con il gelato dentro erano lì.
Mi avvicinai al grande divano rosso e mi ci spaparanzai sopra. Avrei aspettato anche tutto il pomeriggio se fosse stato necessario. Insomma, qualcuno doveva pure venire. 
Ehm ehm” tossirono. 
Mi girai e trovai un uomo sulla quarantina, alto e brizzolato. Era vestito con una tuta, perciò supposi che fosse l'uomo delle pulizie, non era la donna delle pulizie? Vabbè questo era uomo. 
Oh, salve” mi alzai. 
La gelateria è ancora chiusa, se vuoi un gelato passa tra un'oretta, per il frappè dovrai aspettare stasera.” puliva le poltrone con uno spruzzino e un panno bianco. 
No cioè, era proprio fuori strada. No senta, non sono venuta qua per il gelatino” dissi io quasi sarcastica. Quasi, perché l'altra parte era un po' incazzata. Per chi mi aveva preso? Per un'adolescente 'ritardata' che voleva il gelatino anche se fuori c'era una scritta bella grossa con scritto “CHIUSO”? A quei livelli non ci ero ancora arrivata fortunatamente. 
Alzò lo sguardo su di me “Ah no?” 
No” ribattei ovvia. 
Allora che cosa vuoi?” 
Tossii Sono venuta qui per il colloquio con il capo della gelateria.. dove posso trovarlo?” mi guardai intorno per cercare l'ipotetica figura di questo benedetto capo. 
Sono io.” disse quello là dietro di me. 
Sbarrai gli occhi, non ci potevo credere. Era lui. prima figura di merda con il mio (forse) futuro capo. 
Go Beth, go.  
Rimasi un attimo ferma mentre ripensavo alla figuraccia fatta poco prima, poi mi risvegliai. Cacciai una risatina idiota, dovevo recuperare in qualche modo, se ce l'avrei fatta insomma. 
Mi avvicinai a lui “Oh molto piacere, Beth Richards” gli strinsi la mano. 
Beth?” chiese scettico. 
Beth è il mio diminutivo, mi chiamo elizabeth” dissi con noncuranza. 
Allora elizabeth.." bene, questo già mi chiama Elizabeth, e no eh. Odiavo chi mi chiamava Elizabeth, solo Liam poteva farlo. 
Beth.” lo corressi. 
Si, beh, hai esperienza in questo settore?” Ma che domande erano? Ora anche per fare la gelataia devi essere specializzata? 
Non credo che ci voglia una laurea nel mettere un po' di gelato sopra un cono” risposi scettica. 
Lui ricambiò la mia battuta con sguardo accusatorio. Che avevo detto di sbagliato? 
Si strinse nelle spalle “Okaaay.. chi ti ha mandato qui?” domandò mentre abbassò lo sguardo su alcuni moduli. 
Un mio amico mi ha detto che c'era questo colloquio per un lavoro in gelateria, così... non mi sono tirata indietro” dissi cercando di essere esauriente. 
Sembrava molto preso da quei fogli, credo che non mi stesse nemmeno a sentire. Tutti io li trovavo questi oh. 
Capisco...” sciveva qualcosa sul cellulare. 
Silenzio. Incrociai le braccia. 
Ok ne avevamo ancora per molto? 
Hai già un lavoro?” riprese. 
Rimasi un attimo sorpresa dalla domanda. “Lavoro nello Starbucks del centro da quasi due anni..” risposi dubbiosa. Si ok, ma che c'entrava?
"E quanti anni hai?"
Storsi la bocca "Venti." 
E come mai vorresti lavorare in un gelateria?” 
Voglio lavorarci, non le basta?” chiesi quasi irritata. Uno dei miei tanti difetti era quello che perdevo subito la pazienza. Non mi resi conto che stavo picchiettando il piede per terra, se ne accorse e sorrise beffardo. Che si rideva? 
Mi guardò “E se ti dicessi che abbiamo già un'altra persona?” era serio. Mi stava prendendo in giro? Questo era decisamente troppo. 
Mi sta prendendo in giro?” chiesi innervosita. Molto innervosita. 
Affatto” rispose tranquillo. 
Calma Beth, calma. Ti sei solo catapultata qui per fare questo dannatissimo colloquio con questo deficiente che ha già un altro a lavorare. Calma. 
Lei ha già un altro a lavorare e mi ha fatto tutte queste cazzo di domande?” chiesi cercando di mantenere la calma. Allora questo era veramente ritardato. 
Mi guardò sorpreso, forse non si aspettava quel tipo di risposta, beh non mi conosceva, se mi stava prendendo per il culo non me ne sarei rimasta zitta. 
Mi sorrise “D'accordo Elizabeth, sei assunta.” 
Ehm? Che? Ero assunta. Aprivo la bocca in cerca di qualcosa da dire e la richiudevo. Ero felice si ma anche sorpresa, prima mi aveva detto che c'era già un altro a lavorare, adesso invece il lavoro era mio. Si ma rimaneva il fatto che mi ha presa per il culo alla grande. Sorrisi scettica. 
Allora grazie.. ehm?” EHM?? non sapevo il nome di quell'uomo. Seconda figura di merda. Stava diventando un per caso un vizio? 
Mi chiamo james, e sono il tuo capo. Vediamo di dettare un po' di regoline signorina prima di cominciare, ok?” 
Roteai gli occhi. sapevo cosa intendeva. 

Allora a domani Beth!” sorrideva a 4780349033 denti. 
Sisi a domani.” usci di corsa fuori. ADDIO, no a domani. Presi la macchina per tornare a casa. Quel James mi aveva spiegato tutto: quando attaccavo, quando staccavo, a che ora era la mia pausa pranzo, come funzionava la cassa (ma quello lo sapevo già) e quant'altro. 
Tutto tranquillo, ma poi finita l'allegra chiacchierata se n'è uscito con un 'perchè non diamo una bella pulitina al locale ELIZABETH?'. 
Già Elizabeth, perché no? Cosa c'è di meglio nel pulire un locale da sola? Avevo la schiena a pezzi, cazzo. Lui era uscito per andare da qualche parte, avevo fatto tutto io. E questo non era nei patti, nemmeno me li pagherà questi straordinari, figuriamoci. Avevo i nervi a fior di pelle. 
Era tornato da poco e l'ho congedato subito. Non mi andava di litigare anche con il mio nuovo capo. Mi conoscevo troppo bene, gli avrei fatto ricordare tutti i suoi parenti defunti.



Tornata a casa mi infilai direttamente sotto la doccia fresca. Uscita mi fece uno chignon disordinato e mi misi una maglietta larga scura e una slip per stare comoda.
Erano le 9. Avevo fatto tardi anche quella sera. Pensai di cucinarmi al volo della pasta alla carbonara, avevo bisogno di carboidrati. 
Così apparecchiai per me e accesi la televisione in attesa che la pasta cuoceva. Intanto mi affacciai sul balcone di casa mia e mi accesi una sigaretta. Ero distrutta, la schiena non la sentivo più, dannato James e i suoi giri di parole. Alzai lo sguardo aspirando: da lì riuscivo a vedere tutta Los Angeles, era da mozzare il fiato. Vivere al quattordicesimo piano di un palazzo aveva i suoi vantaggi. Era piena di luci, così grande. Per me era la città più bella del mondo. Ne ero innamorata. Quella sera era così tranquilla, così silenziosa, era piacevole.Ne avevo davvero bisogno. Io e il silenzio. Il silenzio ed io. Mi rilassai piano aspirando lentamente il fumo. Che pace.
TOOOC TOOOOC
CHI E' LA MERDA CHE HA SUONATO. VOGLIO UCCIDERLO. VOGLIO DECAPITARLO. VOGLIO SPARARGLI. ORA. Che dio reprima questi istinti omicidi.
Mi diressi di corsa alla porta fumante, chiunque era volevo farlo fuori. “MA CHE CAZZ...” mi frenai di botto. Ma che dico, ho tirato un freno a mano a 200 all'ora.
Ciao Beth.”
Sbarrai gli occhi “LIAM?!” non realizzai per un momento. Magari stavo sognando.
Si Liam chi sennò?” mi chiesi lui indagatore con un sorrisino.
Rimasi immobile e lo guardai da capo a piedi, era bellissimo. Dall'ultima volta che ci siamo visti non era così.
ODDIO LIAAAAAAAAAAAAAAM!” mi catapultai su di lui facendolo barcollare. Era lì. Dopo un anno lo stavo abbracciando, non potevo crederci. Un'anno fa ero partita per Londra per vedere come stava, come si trovava all'università. Adesso era lì.
Ehi ehi ehi, anche tu mi sei mancata.” mi strinse a se.
ODDIO LIAM, IO, CIOE' MI SEI MANCATO DA MORIRE, NON ME L'ASPETTAVO” stavo piangendo dalla felicità. Oddio io non piangevo mai.
Anche tu mi sei mancata Beth, tantissimo e poi te l'ho detto che avrei fatto...”
Liam zitto zitto zitto, voglio solo abbracciarti, ce la fai a non parlare per un minuto?” chiesi in lacrime felice.
Si mise a ridere “Ok sorella abbracciami quanto vuoi” allargò di nuovo le braccia e mi buttai su di lui felice.
Mi era mancato da morire il mio fratellino. Anzi, fratellastro, il figlio di Jane la moglie di papà, già era proprio lui. Era un anno che non lo vedevo, e un anno era tantissimo per me, un'eternità. 

Eravamo rimasti tutta la sera a parlare di lui, che cosa ha fatto in questo ultimo periodo a Londra, e ho scoperto che si stava laureando come avvocato, ne rimasi alquanto sorpresa. Mancavano pochi esami, sapevo che Liam era un secchione nato. Ero davvero felice per lui, almeno si sarebbe creato una posizione stabile. Papà e Jane stavano bene, anche loro erano orgogliosi di Liam, chi non lo sarebbe stato?
Allora,a te come va la vita?” 
La vita? Come sempre Liam, uno sballo.” 
Cioè?” chiese.
Cioèè.. ho trovato un altro lavoro”
Ah, quale sarebbe?”
efvlateria..”
Eh?”
GELATERIA.”
"Tuo padre e mia madre lo sanno?" Eccolo lì, papy Liam pronto all'azione.
"Perchè dovrebbero saperlo Liam? so badare a me stessa." dissi calma.
"Certo Elizabeth lo so benissimo che sai badare a te stessa, ma magari tenerli aggiornati su quello che fai non sarebbe male." 
Sorrisi dolcemente "Liam voglio bene a mio padre e a tua madre, davvero, ma ho bisogno dei miei spazi, lo sai."
Mi sorrise "Certo che lo so. Comunque hai la mia benedizione: le gelaterie mettono pace, mi sento felice quando ci vado!” disse con aria felice.
Mi stava prendendo per il culo? No perché volevo capirlo. Lo guardai male.
Che c'è?” domandò confuso. Cambiai espressione lo guardai da capo a piedi. Indossava una camicia di jeans con i pantaloni chiari e delle nike bianche. Sembrava così.. maschio? “Sei più figo payne.” dissi ammiccando.
Oh ma davvero?” sorrise impacciato e si avvicinò al lavandino.
Mh già,ce l'hai una fidanzata? Perché se ce l'hai io sono gelosa, sappilo.” replicai scherzosa mentra asciugavo i piatti.
Già ce l'ho.” disse rassegnato.
AH, e come si chiama la soggetta?” chiesi con un pizzico d'interesse.
Danielle.”
Salutamela.” Si mise ad asciugare i piatti anche lui.
Te la farò conoscere.” 
Mah.. meglio di no”  dissi scettica.
Perchè?” 
Perchè.. sai che Juliet fra poco si diploma?” sviai il discorso. 
Davvero?” chiese emozionato. Lala ti ho fregato Payne. Liam ha sempre avuto una cotta per Juliet, ma solo io lo sapevo. Una volta gli ho organizzato anche una specie di incontro spciale in un locale per i miei 18 anni (chiamatemi cupida), ma poi la cosa è andata a morire quando lui è partito per Londra. 
Già sono contenta per lei, si è sacrificata molto questi mesi. Ma è sempre la solita stronzetta tranquillo.” 
Ah come te allora” mi spintonò.
Ammiccai Lo prendo per un complimento” 
ceerto.. e Niall come va?” Liam era anche uno dei migliori amici di Niall, quando è andato a Londra Niall frequentava la stessa scuola, perciò frequentava anche Liam quelle scimmie dei suoi vecchi amici. Un senso di nausea si fece largo in me al pensiero. Horan doveva smettere di parlarmi di loro. Mancava poco che me li sognassi la notte senza volto. Mi immobilizzai.
Mi senti scuotere “Hey tutto bene?” domandò preoccupato. 
Mi ripresi “.. sisi, è che Horan mi ha riempito la testa di un mucchio di cazzate, non ce la faccio più a sentirlo.” gesticolai con finto divertimento senza rendermi conto di quello che avevo detto.
E cioè?” chiese divertito. 
Merda. Mi ero scavata la fossa con le mani.  Dovevo dirglielo? Dovevo dirgli che oggi Niall è andato a prendere i suoi amici, nonché amici di liam, all'aeroporto? Mi avrebbe rincretinito anche lui? 
Mi passai una mano sulla fronte “ehm...” Pensa Beth, pensa. 
Ehm?” mi imitò.
Me ne pentirò, lo so. 
E' andato.. a prendere in aeroporto i vostri amici oggi..” mi grattai la fronte.
Rimase un attimo a pensarci Quali amici?” 
....ehm, quelli del liceo” dondolai sui talloni. TI PREGO FA CHE NON SCLERI.
Sbarrò gli occhi “CHE COSA? GLI AMICI DEL LICEO? DELLA BROMLEY? MA CHE STAI DICENDO?” 
Ecco quello che volevo evitare. 
Ok ci vado piano così non si emoziona (?) 
Mh si -tossii- oggi pomeriggio è andato a prenderli, dovevo andare anche io, ma avevo il colloquio cos..” 
Mi saltò addosso e prese il mio viso tra le mani ODDIO BETH TI RENDI CONTO? LI RIVEDRO'!” urlava eccitatissimo. Ecco un'altra teenager che li idolava. UH CHE NERVI. 
Mi divincolai “Si ok stai calmo Liam, ci ha pensato già qualcun'altro a rincoglionirmi con sti tizi, non ti ci mettere anche tu.” presi una sedia e mi misi seduta.
Anche lui ne prese una e si mise seduto difronte a me, mi fissava negli occhi concentrato “BEH MI E' VENUTA UN'IDEA.” 
Cioè?” sbadigliai. 
Andiamo da Niall ci saranno sicuramente anche loro! Posso comprare qualcosa da bere o da mangiare! Oppure andare in qualche locale, insieme! Andiamo!” si alzò contento per dirigersi alla porta. 
Mi fermai a metà sbadiglio e lo rincorsi “DICO MA SEI IMPAZZITO? NIALL E JULIET STARANNO DORMENDO, GUARDANDO UN FILM.. FACENDO COSE IMBARAZZANTI -azzardai- NO LIAM.” lo strattonai davanti la porta.
Ma perché non mi sono stata zitta? Ecco il pentimento che arrivava piano piano. 
DAII BEETH, SONO SOLO LE.. -guarda l'orologio- MEZZANOTTE!” Mezzanotte che cosa vuoi che sia? 
EMBE' A MEZZANOTTE SECONDO TE QUELLI STANNO SVEGLI PER TE? LIAM CHE TI SEI FUMATO? NIALL STARA' GIA' RUSSANDO.” 
No, quelli staranno festeggiando, manco solo io! Ti prego, ti prego ti prego portami da loro!” chiese supplichevole. Ma quello era davvero Liam? No perchè stava sclerando come una bimbominchia.
LIAM CAZZO RIPIGLIATI, E' TARDI VAI A DORMIRE.” strillai e mi avviai in camera mia esterrefatta.  
NO, io ci voglio andare.” mi seguì. Oddio ma perché da 'adorabile' è passato a 'ragazzina esaurita'? 
Allora ci vai da solo perché io sono stanca morta e voglio dormire. Buona notte.” Strinsi i denti e mi buttai sul letto alzando la coperta per coprirmi tutta la testa.
Ah è così? Non vuoi portare tuo fratello dai suoi migliori amici? Eh? Sai mi deludi Beth così, vengo qui per rivederti, faccio la strada per te,ho i miei impegni ma io vengo lo stesso, e tu? Tu che fai? Mi dici che i  miei amici sono qui e non mi ci porti nemmeno! BEH GRAZIE ME NE RICORDERO'! E poi n...” 
LIAM HO SONNO, POSSO DORMIRE? POSSO?!” urlai isterica. 
Mi guardò male BUONA NOTTE.” sbatte la porta. 
Rimasi come una deficiente a fissare la porta incazzata. Che palle, era appena arrivato e già ci stavo litigando, ECCHECAZZO. Tutta colpa di quei babbuini dei loro amici. Strinsi i pugni. E' ma se li avrei incontrati gli metterò le mani addosso quanto è vero iddio. Già li odiavo. 
 “Allora vogliamo dormire qui o c'è in allestimento un circo?!”Adesso anche i vicini rompevano le palle. 
Mi alzai di scatto e mi diressi verso la finestra “SI FACCIA I CAZZI SUOI LEI.” Sbattei i vetri e mi rimisi a letto. Ero molto gentile lo so.





ma siaaaaaaao lol
questo capitolo è nullo, cioè non mi ispira boh, ma dovevo scriverlo ASSOLUTAMENTE.
Beth ha avuto il lavoro yeeee *saltella*
Liam è andato a LA per rincontrare la sorella che gli mancava taaanto. dolcee ** 
Già Liam  è il fratellastro di Beth, ed è amico di Niall e dei babbuini. *sono perfida lo so* 
Io e le mie idee geniali <3

Prometto che sarò più veloce ad aggiornare il prossimo capitolo senza farmi troppe pippe mentali, yo.
Lasciate un commentino se volete <3
(se qualcuno volesse pubblicità mi mandasse un messaggio che gliela faccio)
Bacioni stelle :3 
  
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