Anime & Manga > Soul Eater
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Autore: Leke_96    28/07/2012    1 recensioni
Maka fissò con astio la cartina, erano trenta minuti che lei e la sua arma giravano a vuoto per le vie di una città quasi dimenticata dal mondo intero, a dire la verità era stato un vero e proprio miracolo riuscire a trovare un ufficio turistico in quel luogo.
-La tieni al contrario- la informò la sua Falce, fissando la cartina da dietro la sua spalla.
[...]
Il Kishin spalancò la bocca pronto a staccarle la testa a morsi, la strega chiuse gli occhi aspettando la fine… che non arrivò mai.
Con uno sforzo sovrumano aprì lentamente un occhio, giusto per vedere un ragazzo con i capelli bianchi e una lama al posto del braccio, tra lei e il demone.
FF su Soul Eater ambientata tre anni dopo la serie animata, Ashura è stato sconfitto, ma la pace del mondo sta per essere sconvolta di nuovo...
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ci sono dubbi…- disse Stein fissando il foglio delle analisi –Questa bambina è per metà strega… e per metà arma-
 
 
 
 
Era passata una settimana da quando Yomi era arrivata a Death City e a parte gli incontri traumatici con alcuni amici di Soul e Maka (quali Black Star e Kid) e con il professor Stein che non vedeva l’ora di vivisezionarla, era andato tutto liscio.
Il Sommo Shinigami le aveva perfino fornito un braccialetto d’argento a forma di serpente che fungeva da scudo dell’anima, per cui dopo lo scompiglio iniziale si era risolto tutto per il meglio.
La vita della piccola strega aveva assunto una nuova routine: Maka e Soul si svegliavano la mattina presto e andavano a scuola fino al primo pomeriggio e lei restava a casa con Blair, il loro “quasi animaletto domestico”, una gatta dai poteri magici, che le insegnava alcuni piccoli trucchi di magia.
Ovvio però che non restava mai troppo tempo da sola con Blair, e dopo un po’ di tempo arrivava la vecchia e tranquilla vicina di casa, che da brava vecchietta di 86 anni si metteva d’impegno e le faceva da nonna.
Quella mattina però, per sfortuna della finestra della camera di Soul, la sveglia trillò più presto del solito, svegliando la Falce della Morte, che la scaraventò fuori dalla finestra urlandole addosso tutti gli epiteti poco carini di questo mondo.
Inutile dire che se non si fosse svegliata proprio tutta Death City, almeno la metà aveva sentito gli strilli acuti lanciati dal ragazzo.
Maka quella mattina dovette lavorare molto per far alzare l’arma, e dopo averlo Maka Choppato due volte nel giro di pochi secondi finalmente, per la gioia di Blair, che aveva i timpani fracassati dagli urli della coppia, uscirono di casa diretti alla Shibusen.
-Allora piccola Yomi che cosa vuoi fare oggi?- domandò Blair alla bambina saltando sul tavolo dove stava facendo colazione.
-Volevo esercitarmi con l’incantesimo della levitazione- rispose la piccola, scendendo dalla sedia e portando la tazza nel lavandino.
Anche se il suo aspetto non ne dava l’impressione, la piccola strega era perfettamente in grado di badare a se stessa.
Yomi, infatti, aveva i capelli color carbone legati in due crocchie alte da dei nastri rossi, due occhi color zaffiro grandi ed espressivi, ed un visetto snello che le dava l’aria di una tenera bambina innocente.
Peccato soltanto che lei avesse dovuto imparare a reggersi sulle proprie gambe fin da quando aveva appena quattro anni, e anche se ora si sarebbe potuta godere un’infanzia relativamente “normale” con Soul e Maka, non si era mai dimostrata troppo dipendente da nessuno dei due.
-Miao!- fece Blair stiracchiandosi e muovendo pigramente la coda –Brava piccola Yomi- saltò sul divano e si acciambellò pronta a godersi il suo pisolino mattutino.
Yomi prese un cucchiaino di metallo da dentro il cassetto della cucina e andò in quella specie di “camera improvvisata” che i due padroni di casa avevano allestito per lei, in una stanza inutilizzata dell’appartamento, in attesa di un momento di quiete per sistemarla meglio.
Si sedette sul letto a gambe incrociate e chiuse gli occhi.
-Pumkin Pumkin Smeshin Pumkin! Levitazione Sospesa!- recitò la formula accompagnandola con un elegante movimento del dito, il cucchiaino si alzò tremolante dal materasso, lo tenne sospeso per un paio di minuti davanti ai suoi occhi, poi lo lasciò ricadere sul copriletto.
La bambina lo guardò soddisfatta, chi avrebbe mai detto che sarebbe riuscita a far levitare un cucchiaino?
 
 
 
 
 
Maka, Soul, Liz, Kid, Patty e Tsubaki fissarono con un enorme gocciolone dietro la nuca, il loro amico Black Star, saltare su uno degli enormi aculei color rosso fuoco che spuntavano dal teschio della facciata della scuola.
Era da venti minuti che l’assassino andava avanti a blaterare di quanto fosse Grande e Forte, e che presto avrebbe trasceso gli Dei.
Tutti gli altri studenti, si erano stufati dopo i primi trenta secondi e si erano diretti verso l’interno dell’edificio, pure Crona se ne era andato, tremando al solo pensiero di quello che gli aveva fatto Black Star l’ultima volta che aveva provato a fermarlo.
Loro invece no!
Loro si erano arrampicati fin su quel dannato affare e stavano tentando (inutilmente) di tirarlo giù.
Dopo l’ennesimo rimprovero di Soul, l’ennesimo urlo di Kid e l’ennesima richiesta di Tsubaki, Maka si decise a fare quello per cui era nata, ovvero: Maka Choppare, con un enciclopedia sulle anime di 1200 pagine, chiunque fosse così cretino da andare avanti per venti minuti con discorsi che non stavano ne in cielo ne in terra.
Black Star crollò svenuto sull’aculeo, Maka annuì soddisfatta, mentre Tsubaki sospirava e si accingeva a “raccogliere” il proprio Maestro d’Armi.
Ci misero più tempo del previsto a scendere da quell’aculeo, a causa di Black Star che non dava più segni di vita.
Strano…
La loro attenzione venne attirata da due ragazze che si aggiravano circospette per il cortile della scuola.
-Hey- Kid le chiamò, le due si voltarono di scatto, dimostrando di essere due ragazze della stessa età di Maka o comunque poco più grandi.
Una aveva i capelli castani raccolti in una coda alta con alcuni ciuffi che le incorniciavano il viso, aveva gli occhi color oro e l’ideogramma della parola orgoglio tatuato sotto l’occhio destro.
La seconda invece aveva i capelli color rosso sangue lasciati sciolti lungo le spalle, e gli occhi color verde bosco e portava un piccolo orecchino a cerchio nell’orecchio sinistro.
-Siete studentesse nuove?- domandò cortese Tsubaki.
-Si- rispose quella con i capelli rossi –Piacere io mi chiamo Mirajane, e sono l’arma della scorbuticona qui presente!- disse indicando con un dito la sua compagna.
-Kim- disse semplicemente l’altra ragazza.
-Piacere, io sono Tsubaki- si presentò la camelia, poi incominciò ad elencare anche tutti gli altri –Lui e Death The Kid, per gli amici semplicemente Kid-
-Piacere!-
-Loro sono Liz e Patty-
-Ciiiiaooo!-
Liz le salutò sorridente con un gesto della mano.
-Lui è Soul…-
-Yo-
-E lei è Maka!-
-Piacere di conoscervi-
-E quello svenuto…- disse indicando Black Star sulle spalle di Soul –È Black Star-
-A proposito possiamo muoverci? Il Dio qui pesa…- si lamentò Soul, insomma era troppo poco fico portare in spalla un idiota del genere.
-QUALE DIO?- sbraitò Black star ripresosi dallo svenimento.
-Oh ti sei ripreso…- disse Soul contento, allargò le braccia e raddrizzò la schiena col risultato che l’assassino crollò al suolo sbattendo forte l’osso sacro.
-COME TI SEI PERMESSO DI FARMI CADERE??- sbraitò buttandosi addosso a Soul.
-VUOI LEVARTI DI DOSSO PAZZO ASSASSINO CHE NON SEI ALTRO??-
-Ma che fanno?- domandò Kim con un gocciolone in testa.
-I deficienti…- rispose Maka alzando le spalle, successivamente si sentì il rumore di una lama che sbatte per terra e Soul volò addosso alla Mestra della Falce.
-MA DICO SEI CRETINO???- sbraitò all’indirizzo dell’azzurro che rideva trionfante –RINGRAZIA DI ESSERE MIO AMICO O TI TAGLIAVO IN DUE SENZA ESITARE!!-
-TU TAGLIARE IN DUE ME HAHAHAHAHAHA!!!!-
-Trattenetemi perché sto per ammazzarlo!- disse in un sussurro Soul, Tsubaki si premurò di afferrarlo per le spalle prima che ammazzasse veramente il suo Maestro, mentre Liz aiutava Maka a rialzarsi.
-Sapete quando fa così diventa ancora più insopportabile di Kid quando ha le sue nevrosi!- ringhiò Maka massaggiandosi il fondoschiena dolorante.
-Nevrosi?- domandò Mirajane stranita.
-È fissato con la simmetria…- rispose Liz.
-Aaah che bella parola… simmetria!- e così anche Kid cominciò a vaneggiare cose senza senso sulla simmetria finché…
-Beh però tu non sei tanto simmetrico con quelle tre strisce bianche in testa…- disse Mirajane senza pensarci.
Kid si bloccò nel bel mezzo di un discorso filosofico sulla simmetria e si accucciò in un angolo avvolto da un alone nero borbottando cose tipo: -Sono un essere ripugnante- o –Non merito di esistere- e poi –Sono il Dio della spazzatura- e ancora –Non merito di essere chiamato Shinigami- ecc, ecc.
-Ma che ho detto?- domandò Mirajane fissando preoccupata il ragazzo.
-Lascia perdere fa sempre così…- rispose Liz, poi si avvicinò al suo Maestro d’Armi e tentò di consolarlo, mentre Patty si rotolava per terra dal ridere.
-…PERCHÈ IO SONO BLACK STAR! IL PIÙ GRANDE ASSASSINO DI TUTTI I TEMPI!!!-
-Strano che non abbia detto Dio…- commentò Soul per nulla interessato a quello che stava dicendo il suo suddetto migliore amico (aveva sentito l’ultima frase per puro caso)
-Hai detto assassino?- domandò Kim per la prima volta interessata.
-ESATTO!!- urlò il ragazzo.
-Sai anche io sono un assassina- disse la ragazza, calò un silenzio di tomba.
-Sei una maestra d’Armi d’Assassinio?- domandò Tsubaki sorpresa.
Kim fece un leggero cenno d’assenso con la testa.
-È la migliore!- s’intromise Mirajane sorridendo, gli altri sei ragazzi, Kid incluso spalancarono la bocca, poi si voltarono a rallentatore verso l’assassino, che stava tremando da capo a piedi.
-Come hai detto?- domandò Black Star, Mirajane non fece nemmeno in tempo a rispondere che Black Star cominciò ad urlare –SONO IO IL MIGLIORE QUI NON DIMENTICATEVELO!!-
-Si Black Star ora smettila e andiamo in classe…- disse Tsubaki tentando di fermare per l’ennesima volta il suo super egocentrico Maestro.
-Posso sapere chi ti credi di essere per dire di essere il migliore?- domandò Kim.
Per la seconda volta in pochi minuti calò un silenzio di tomba, lei e Black Star si squadrarono come cane e gatto.
-IO SONO IL GRANDE BLACK STAR!! COLUI CHE è Più GRANDE DI UN DIO!!-
-Mi è venuta un’idea- disse Kim rivolta al ragazzo con un sorrisetto divertito sulle labbra –Vediamo cosa sei veramente in grado di fare-
-Non vorrai azzuffarti già il primo giorno di scuola vero?- le disse Mirajane incrociando le mani dietro la schiena.
-E perché no? Tanto vale vedere di che cosa sono capaci… no?-
-Mah… come vuoi allora- in un lampo di luce verde Kim stringeva tra le mani un alabarda, dal manico d’argento ricamato con alcuni simboli tribali, la lama da scure era d’acciaio ed era sormontata da una cuspide (punta di freccia) color verde scuro.
-Mi stai lanciando una sfida?-
-Tu che dici?-
-D’accordo allora! Tsubaki, modalità Lama Incantata!-
-Black Star io non…-
-Coraggio, non vorrai tirarti indietro vero?-
Tsubaki sospirò, poi come per Mirajane in un lampo color arancio era tra le mani dell’assassino con la forma di una katana d’acciaio nera.
I due si squadrarono per un paio di secondi, poi Kim balzò in avanti facendo roteare l’arma sopra la sua testa, quando fu davanti al ragazzo menò un fendente poderoso.
Se Black Star non avesse avuto i riflessi pronti si sarebbe di certo ritrovato la lama dell’arma conficcata nella spalla, a causa della velocità dell’assassina, ma per sua fortuna riuscì a scartare di lato all’ultimo momento e a lanciare la katana dritta sulla schiena della sua avversaria.
La lama non raggiunse mai la schiena della mora, che mentre si trovava ancora a mezz’aria piantò la cuspide nel terreno e la utilizzò per effettuare una rovesciata, nel giro di pochi secondi si trovò lontano almeno una decina di passi dal ragazzo.
-Sei veloce- commentò Black Star, un ghigno divertito gli solcò il volto.
-Anche tu non scherzi- replicò Kim con la stessa identica espressione del suo avversario.
-Va bene allora facciamo sul serio! Tsubaki, modalità kusarigama!- la ragazza si trasformò in un arma costituita da due falcetti legati alle estremità da una pesante catena, uno dei due falcetti cominciò a scivolare attorno alle caviglie dell’assassino, continuò ad attorcigliarsi finché non ebbe compiuto tre giri attorno al Master delimitando un area di circa un metro e mezzo.
Black Star nel frattempo se ne stava in piedi con gli occhi chiusi, due dita vicino alla bocca (stile ninja) e il secondo falcetto alla stessa altezza della spalla, dove faceva bella mostra il tatuaggio della stella.
Kim presa un po’ in contro piede da quella strana mossa cominciò ad aggirarsi attorno al ragazzo con fare circospetto, i suoi piedi al contatto con il terreno non producevano alcun rumore.
Entrambi i due assassini avevano celato magnificamente la loro presenza, tanto che se fossero stati in un luogo poco illuminato, nessuno dei restanti cinque ragazzi sarebbe stato in grado di individuare la loro posizione.
La ragazza fece qualche giro attorno alla catena prima che questa schizzasse alla velocità della luce e la afferrasse alla caviglia, scagliandola in aria.
Kim si ritrovò immediatamente raggiunta da Black Star, che ora teneva in mano un ninjato, l’assassino la colpì con un forte pugno nello stomaco, la ragazza fu scaraventata verso terra, fortunatamente riuscì a girarsi e ad atterrare sui piedi anche se il forte contraccolpo e il pugno di Black Star la costrinsero ad accasciarsi al suolo con un braccio premuto sullo stomaco.
-Allora ti è bastato?- domandò Black Star.
-Ah ma non essere ridicolo!- Kim si rimise in piedi, anche se a fatica –Mirajane, trasformati in frusta!- disse alla sua arma –D’accordo!- acconsentì l’alabarda, Kim la lanciò in aria, e in un attimo l’arma ricadde tra le mani della sua Mestra sotto forma di una frusta, con l’impugnatura color verde scuro larga abbastanza per una sola mano.
-Quindi anche la tua arma è Muta Forme?- domandò Black Star preso alla sprovvista.
-Esatto, e non hai ancora visto tutte le su forme!- ribatté la mora, fece partire un colpo di frusta, che colpì il pavimento vicino ai piedi dell’azzurro.
-Bene allora!- Black Star stava andando su di giri, era da tanto che non faceva un combattimento del genere, e quella ragazza gli stava dando un bel po’ di filo da torcere.
Prima che riuscisse a compiere qualche mossa però, Kim attorcigliò la frusta attorno alla lama del ninjato, e incominciò a tirare verso di se.
Ci furono un paio di minuti di un estenuante tiro alla fune, poi una nuvola di fumo pervase il “campo di battaglia”, in quell’ attimo di distrazione dell’assassina Black Star riuscì a liberare Tsubaki e a nascondersi tra il fumo causato dalla sua arma.
-Mirajane, trasformati in katana!- ordinò la mora, un terzo lampo di luce verde e pochi secondi dopo stringeva tra le mani una katana con la lama d’acciaio lucido.
-Stai attenta- si raccomandò Mirajane.
-Non preoccuparti, lui non è l’unico che può usare il fumo a suo vantaggio- rispose in un sussurro appena udibile l’assassina prima di incominciare a camminare veloce e leggera dentro la nuvola di fumo.
Dal canto loro Soul, Maka, Kid, Liz e Patty erano riusciti ad uscire dalla nuvola di fumo con non poche difficoltà, ed ora la osservavano sugli scalini che conducevano dentro la Shibusen.
-Secondo voi chi vincerà?- domandò Maka.
-Boh prima avrei detto Black Star ma ora…- rispose Kid scambiando uno sguardo preoccupato con la ragazza.
-C’è un problema- disse improvvisamente Soul.
-E cioè?-
-Se Black Star dovesse utilizzare l’Eco dell’Anima con Tsubaki in modalità Lama Incantata, lo scontro finirebbe davvero male!-
-Vediamo come procede lo scontro, se poi sarà necessario interverremo!- replicò kid, in quel momento si sentì il rumore di due lame che si scontrano tra loro, e tutto il fumo venne spazzato via da un onda d’urto di dimensioni più che rispettabili.
I due assassini menavano fendenti continui, colpendo con furia l’arma dell’avversario, incrociarono le lame e per un paio di minuti restarono immobili, lottando l’uno contro la forza bruta dell’altro.
Fu soltanto quando Kim, con un’abile mossa riuscì ad allontanare la Lama Oscura dalla sua arma, che entrambi gli assassini balzarono all’indietro ansimanti.
-Che ne dite di piantarla?- domandarono Tsubaki e Mirajane, tutte e due con il fiatone a causa dei continui scontri e cambi di forma.
-E lasciare l’incontro a metà?- domandò Back Star –Questo non è da noi Tsubaki-
-Vuoi veramente lasciare l’incontro a metà?- chiese Kim –Non è nel nostro stile Mirajane-
-Kim... siamo alla pari- replicò la katana.
-È vero Black Star- le diede man forte Tsubaki.
-Oh sciocchezze!- dissero all’unisono i due assassini, per poi guardarsi truci.
-Va bene…-
-Okay…-
Le due armi si rassegnarono all’idea di dover combattere ancora per un bel po’ di tempo.
Per loro fortuna però lo scontro fu fermato dal professor Sid, che si stava veramente stufando del baccano causato dai due assassini.
Dopo una bella lavata di capo i due ragazzi abbandonarono ogni istinto omicida e si strinsero la mano, con enorme sorpresa dei restanti sette.
-Beh devo ammettere che non te la cavi male!- disse Kim.
-Anche tu non sei male, ma se avessi fatto sul serio non avresti avuto scampo!- ribatté Black Star.
-Abbassa la cresta nemmeno noi abbiamo dato il massimo, e poi… Mirajane può contare ancora su una trasformazione… e tu non sai quanto diventi forte con quella-
-Calma, sai che se avessi usato l’Eco dell’Anima non avresti avuto scampo?-
-Sbruffone!- i due scoppiarono a ridere tra lo stupore generale, successivamente anche le due armi scoppiarono a ridere, mentre gli altri si limitarono a sorridere.
-Ora possiamo andare a lezione?- domandò Maka pronta per passare ore e ore seduta su un banco di scuola a prendere appunti o altro.
-A proposito voi in che corso siete?- domandò poi rivolta alle nuove arrivate.
-Nel corso CrescentMoon-rispose Mirajane.
-Che coincidenza, anche noi!- esclamò Tsubaki.
-Davvero?-
-Si-
-Beh allora saremo compagni di classe, tanto vale andare d’accordo no?- disse Kim con un sorriso.
-Hey, non ti avevo mai vista così allegra…- Mirajane sembrava sorpresa –Che ti prende?-
L’assassina fece spallucce –Allora ci fate vedere dov’è l’aula?-
 
 
 
Angolo degli psicopatici:
 
Me: Oddio… ho finito… <-- è distrutta
Kim: Stai bene?
Me: Mica tanto… sono stanca morta e ho mal di testa a causa degli urli di quell’idiota *indica Black Star sul lampadario*
Tutti: Ti capiamo benissimo!
Me: Però potete dirmi una cosa? Ma Crona è maschio o femmina??
Tutti: … ……. …………… O.O
 
No a parte gli scherzi, davvero, Crona è mascio o femmina? Perché nell’anime sembra maschio, ma nel manga Medusa dice miA figliA!! E va beh che lo sto leggendo on line però non credo che possano aver sbagliato così palesemente no?
Comunque ci vediamo al prossimo cap:    L’esercito di Kishin! Una nuova missione insieme dopo tanto tempo?
 
P.S. aggiornerò sempre fra 5/6 giorni!
P.P.S ringrazio: Mizune_Chan, Otakugiirl, Maoko e Ranfyc per le bellissime recensioni, spero che anche questo capitolo vi piaccia ^^
  
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