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Autore: timetosaybyebye    28/07/2012    3 recensioni
RATING PROVVISORIO!
- Sei un'...arma? - chiese Medusa fintamente stupita. Sapeva che lo fosse, da quando avevano ballato.
- Sì. La mia mamma mi diceva che da grande mi avrebbe iscritto alla Shibusen. Sarei potuta diventare una falce della morte. Ma non voglio! Combattere è stupido! - urlò.
...
- Hai ragione. - le accarezzò i capelli e la lasciò in pace. Avrebbe dovuto ricominciare tutto da capo. Ma presto, quella bambina, sarebbe diventata la pedina più importante del gioco.
Death The Kid x un nuovo personaggio.
Enjoy it!
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Death the Kid, Medusa | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Ma buonsalve! Allora, diciamo che questo capitolo mi diverte, perché sputtana tantissimo. xD per non parlare del prossimo. E' già passata una settimana, sì. Probabilmente, vi potrà sembrare veloce, e vi capisco. Spero che vi piaccia il terzo capitolo.
Enjoy it!

 


Like James Bond, I'm like a spy.
 



Anche quel giorno Kid era uscito frettolosamente di casa, lasciando le sorelle Thompson ai loro affari senza dare spiegazioni. Dalla sera con gli altri era diventato strano. Ogni giorno, o almeno quasi tutti, alle 15:50 usciva puntualmente di casa, per chissà dove e tornava alle 19:00, con un grande sorriso stampato in volto. Tutti si chiedevano a cosa fosse dovuta quella felicità, quel sorriso giornaliero che ai suoi amici faceva certamente piacere, ma volevano delle spiegazioni... D'altronde erano migliori amici. "Per stabilire un buon rapporto con le proprie armi, Kid non deve avere segreti!" Si era lamentata Liz, limandosi le unghie. Il giovane, arrivò alla sua solita postazione e guardò l'esibizione che gli si offriva davanti. Presto si sarebbe avvicinato il famigerato test del professor Stein, ma non riusciva a studiare, poiché la sua mente era occupata dal pensiero fisso di quella ballerina. L'aveva vista da vicino solo il giorno che l'aveva incontrata la prima volta. Incuriosito da lei, dal suo modo di ballare, andava ogni qualvolta ci fosse lezione per vederla muoversi così perfettamente. Era l'incarnazione della perfezione, della simmetria. Era... Era cool, come avrebbe detto Soul. O trascendeva gli dei, come avrebbe detto Black*Star. Scosse la testa allontanando pensieri diversi che non parlassero della bellissima ballerina bionda che ormai seguiva da una settimana. Si chiedeva seriamente se si sarebbe mai fatto coraggio e se si sarebbe presentato a lei. Si chiedeva se lei lo schiferebbe o gli sorriderebbe. Death The Kid fissava insistentemente i movimenti fluidi di lei, la ragazza senza nome, la bella, la perfetta... Sospirò, rendendosi conto di quanto stesse diventando rammollito. Infatti, oltre a non studiare, non andava agli allenamenti che Stein aveva loro imposto. Avrebbe dovuto fare decine e decine di corsi di recupero per questo e ne era consapevole. Ma finché non trovava il coraggio di presentarsi alla ragazza, non riusciva a fare nient'altro che guardarla. Le ore passavano in fretta e la lezione finì. Quest'oggi, però, non si era dilungata per le sue solite prove extra. Sospirò triste e il povero Kid tornò a casa. Oggi l'aveva vista un'ora in meno e questo lo faceva dispiacere. Non riusciva a capire perché quella ragazza modificasse il suo umore.
- Sera Kid! - urlò Liz sulla porta appena entrò.
- Ciao Liz. - biascicò piatto, andando in camera. Si stava spogliando per entrare in doccia quando la porta si spalancò.
- Ehi Kid! - urlò Patty. - Che ne dici se... - e la sua voce piano piano si affievolì, rendendosi conto che il suo meister era semi nudo. Richiuse la porta in men che non si dica, arrossendo in viso.
- Allora? Glielo hai chiesto? - domandò la sorella, appena la vide entrare. Silenziosa, scosse la testa buttandosi sul letto.
- Ho visto Kid quasi nudo. - sussurrò con fare sognante e imbarazzato. Patty aveva sempre avuto un occhio particolare per il suo maestro. Era raro che restasse senza camicia se non facesse un gran caldo o se stessero facendo allenamento. Ogni volta però, il fisico di Kid, stupiva la piccola Thompson, facendola arrossire violentemente come una bambina. Liz rise.
- Questa era da non perdere! - commentò l'altra Thompson, prendendo in giro la sorella.
- Non è divertente! Avrei voluto vedere te in quella situazione! - rispose Patty. Liz Sospirò. Sentirono bussare alla porta ed entrambe si misero ritte.
- Avanti! - disse Liz. Era Kid, intento ad aggiustarsi la camicia.
- Cosa volevi... - e strabuzzò gli occhi. - I Vostri libri sono asimmetrici! - urlò, appena posò lo sguardo sui tre libri poggiati sul comodino. Erano le favole che spesso la maggiore delle sorelle leggeva alla minore. Il giovane dio della morte sistemò i libri e si schiarì la voce. - cosa volevi chiedermi, Patty? - ricominciò lui.
- Se volessimo allenarci. Sai è tanto che non lo facciamo e potrebbero assegnarci delle missioni. - rispose Liz. Patty era ancora in imbarazzo per la situazione di prima.
- Avete ragione. - ammise lui.
- Allora chiamo gli altri e ci alleniamo insieme! - rispose Patty, recuperatasi dal suo stato d’imbarazzo. Il maestro uscì dalla loro camera e fece il solito giro di casa per federe se ci fosse qualcosa di asimmetrico.
- Kid andiamo! Altrimenti faremo tardi! - aveva urlato Liz dall'entrata. Lui sospirò e raggiunse le ragazze. Loro si trasformarono in pistola e raggiunsero il solito posto dove si allenavano. Quando videro arrivare il trio, tutti si sorpresero.
- Il figlio del Dio della Morte ci ha degnato della sua presenza! - esclamò Maka. Black*Star, infastidito, lo prese per il colletto della camicia e lo alzò da terra.
- Nemmeno tu puoi permetterti di rubarmi la scena! Io sono Black*Star! Colui che supererà gli dei! - disse, con urlando come suo solito. Lo mise giù e Kid si sistemò.
- Possiamo cominciare, finalmente. - disse Stein. - Oggi si affronteranno Maka e Kid. - i due annuirono e si posizionarono l'uno di fronte all'altro. Soul si trasformò e l'altro meister, invece, afferrò le sue pistole. La prima mossa fu concessa alla maestra della falce che subito si avventò contro l’avversario. Lui, con un salto, evitò il colpo e le sparò addosso. Maka evitò facilmente i colpi e in men che non si dica Kid si trovò a terra.
- Ecco cosa succede a perdere gli allenamenti. - lo canzonò Stein. - Spero tu non stia venendo perché stai studiando.. - continuò lui, aggiustandosi gli occhiali.
- A dir la verità ogni giorno sparisce per andare chissà dove! - spiegò Patty, facendo arrossire Kid.
- Non è vero... - titubò lui, guardando altrove. Le sue armi si ritrasformarono in umane e cominciarono a ridere, prendendolo in giro.
- Ma certo! Gli piace una ragazza! - ipotizzò Soul, cominciando a ridere. Il ragazzo vittima delle prese in giro abbassò il capo, correndo giù per la collina dove si trovavano. Corse giù, arrivando in fretta al parco dove spesso con gli altri giocava a basket. Si chiedeva perché si fosse arrabbiato per quello che avessero detto. Non era forse vero? Quella ballerina gli piaceva e odiava se stesso per non essersi fatto coraggio e aver parlato con lei. Nascose la testa nelle ginocchia pensando a cosa fare. Mentre era immerso nei suoi pensieri, una presenza gli si sedette accanto. Stava per inviare imprecazioni di ogni tipo convinto fosse Black*Star o Soul, ma trovò il viso di Tsubaki di fronte a se.
- Ehi Kid. - disse lei. - Posso capirti. - disse solo, arrossendo appena. Lui la fissò negli occhi.
- Come? - rise imbarazzata.
- A me piace un ragazzo. Con lui sono anche molto unita.. Solo che non glielo dirò mai. Ho troppo paura di un rifiuto. - confessò, sospirando.
- Almeno tu hai un rapporto con lui. - si lamentò. - Io mi limito a guardarla da lontano come uno stalker! - Tsubaki sorrise.
- Devi solo farti coraggio... Domani che ne dici se ci andiamo insieme da questa ragazza? - propose lei, sorridendo. Annui.
- E sia. - I due si alzarono e, quando stavano per uscire dal campo, gli altri cinque li avevano raggiunti, con il fiatone.
- Ehi, scusa amico! - esclamò Soul. Lui fece spallucce.
- Niente di grave. - rispose calmo.
- Ora facciamo una partita a basket? vi prego! - supplicò Patty, saltellante.  Tutti annuirono e, per fare squadre con un numero pari di giocatori, esclusero Liz. Kid era con Tsubaki e Patty. Mentre i restanti Soul, Maka e Black*Star formavano la squadra avversaria. Cominciarono a giocare e, come tutti si aspettavano, la squadra del giovane Shinigami era in vantaggio. Maka era disperata perché ancora non aveva capito come funzionava il gioco e, oltre a urlare cosa dovesse fare, stava ferma in mezzo al campo e, quando erano costretti a passargliela, lei la buttava a casaccio, ma mai verso il canestro. Proprio una di queste volte, la palla arancione si avvicinò ai piedi di una ragazza che Kid conosceva molto bene.
  
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