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Autore: Hanial    28/07/2012    2 recensioni
Siamo nel dopo guerra, finalmente sembra la pace tanto desiderata è stata raggiunta, ma qualcosa sembra voler turbare la vita di tutti gli shinobi.
Ma di cosa, o chi si tratta? Una nuova minaccia incombe sugli abitanti di Konoha e di tutti gli altri villaggi.
La storia contiene spolier rispetto all'anime.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Scusate ma la voglia di vivere le vacanze è troppo grande, così ci ho messo un pò per scrivere questo capitolo..Spero vi piaccia :D

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L'entrata di casa Hyuga era proprio davanti a me, all'inizio avevo pensato di entrare come avevo sempre fatto ma pensando alla reazione di Neji di poco prima non mi sembrava il caso, quindi decisi di entrare furtivamente cercando di non farmi vedere da nessuno.
Salii sopra un albero e incominciai a saltare tra i rami senza fare rumore, quella famiglia era esperta nel percepire il chakra quindi al minimo suono si sarebbero attivati e in più dovevo sperare di riuscire a vedere Hinata da una delle finestre, altrimenti sarebbe stato tutto inutile.
Ispezionai le varie stanze fino a quando non vidi due donne una dai lunghi capelli corvini davanti a una più grande di lei con i capelli più corti ma dello stesso colore, intenta a sistemarle il kimono. Mi fermai in attesa che la seconda donna uscisse, sapevo che visto da fuori avrei dato l'impressione sbagliata, chissà cosa avrebbero pensato i parenti di Hinata se mi avessero visto fuori la sua finestra ad aspettare che lei finisse di vestirsi, mi avrebbero di certo dato del pervertito, feci spallucce, non mi interessava molto del loro pensiero, volevo parlarle, questa era l'unica cosa importante.
Finalmente la donna con i capelli più corti le fece segno con la mano ed uscì dalla camera, era il mio momento!
Saltai giù, proprio davanti alla sua finestra e le bussai, riuscivo a malapena a vederle il volto per quanto era alto il davanzale in legno, si voltò e corse verso di me.
Che ci fai qui? Devi andartene
Sembrava turbata ma imperterrito scossi la testa in segno di negazione,
Devo parlarti.
Lei si guardò intorno per vedere se stesse arrivando qualcuno,
Non è il momento giusto.
Era seria e preoccupata, ma non avevo intenzione di demordere,
Ci vorranno solo pochi minuti, ti prego..
Feci la faccia da cucciolo, sapevo di avere ancora un minimo ascendente su di lei e avrei fatto il possibile per parlare.
Si guardò nuovamente intorno, ma perchè aveva così tanta paura che mi vedessero? Io mi ero nascosto per evitare discussioni con Neji, ma non pensavo di dover temere anche il resto della sua famiglia. Sospirò e abbassò le spalle in segno di rassegnazione,
Aspettami fuori, arrivo subito.
Il mio volto si illuminò e alzai un pollice mentre ritornavo sui rami, uscire sarebbe stato più facile che entrare visto che non dovevo più cercarla.
Un ultimo salto ed eccomi dove lei mi aveva detto, poggiai le spalle al muro e chiusi gli occhi, ci avrebbe messo un pò di più soprattutto perchè aveva dato l'impressione di non voler essere vista da nessuno.
Eccomi..
Sobbalzai sentendo la sua voce, mi voltai e rimasi pietrificato.
Davanti a me non c'era la solita Hinata, ma una donna bellissima.
I capelli che solitamente teneva sciolti erano raccolti a tuppo e il suo corpo non era più coperto dalla solita divisa ma era avvolto da un chimono lilla con disegni e orli viola scuro.
Sentii il cuore scoppiare per la troppa velocità e le parole bloccarsi in gola, era stupenda!
Mi si avvicinò aggrottando un pò le sopracciglia,
Terra chiama Naruto, ci sei?
Scossi la testa e ripresi a respirare regolarmente,
S-Si.. E' solo che.. Cioè.. S-Sei..
Mi guardava con faccia contorta, non riusciva a capire cosa volessi dire e sembrava attendere che io mi spiegassi meglio,
Sei bellissima.
Aprì un pò la bocca sorpresa, arrossì visibilmente e si portò una mano sul volto come per nasconderlo,
Ehm.. Grazie..
La sua voce mi ricordò per qualche istante la vecchia Hinata, quella di un tempo che per la timidezza faceva fatica a parlare, ma questa illusione durò ben poco.
Cosa dovevi dirmi?
Era tornata seria e io dovevo fare lo stesso, mi aveva già detto di non avere molto tempo.
Si ecco, volevo dirti cosa mi è appena successo.
Lei mi guardò con espressione ancora più seria, era interessata,
Dopo che ci siamo salutati sono andato nel bosco e..
Fui interrotto bruscamente dalla voce di uno che fino a poco tempo fa consideravo un amico,
Ancora tu?!
Mi voltai verso l'entrata e vidi Neji, anche lui in kimono, venire verso di noi e prendere Hinata per un braccio per poi tirarla a sè.
Non sai mai quando è il momento di arrendersi vero?
Strinse ancora di più Hinata, come per dirmi "lei è mia", ma non era così vero? Non poteva essere così.
N-Neji, lui..
La zittì con una semplice occhiata e lei fu costretta ad abbassare la testa,
Non mi interessano le scuse, torna subito in casa!
Non rispose, si voltò semplicemente verso di me con aria dispiaciuta e rientrò.
Inconsciamente iniziai a correre verso di lei per fermarla, ma il mio "amico" mi si mise davanti impedendomi il passaggio,
Sei testardo vero? Mi sono stancato di vedere come Hinata ti corre dietro e fa di tutto per fare in modo che tu la reputi indispensabile. Mettetevelo bene in testa: lei è mia!
Mi afferrò dalla parte davanti del colletto per spingermi indietro, in maniera tale da dare maggiore enfasi al suo discorso,
Sappi che ogni volta che cercherai di incontrarla io te lo impedirò!
Detto ciò tornò dentro, mentre io rimasi lì con occhi sgranati e bocca aperta incredulo, con quelle ultime parole, pronunciate con rabbia, che risuonavano ancora nella mia testa.
LEI E' MIA!
Era davvero così? No, io non potevo permetterlo, avrei fatto di tutto per vederla e avere spiegazioni da lei, non potevo perderla senza lottare.
Misi le mani in tasca e tornai a casa prendendo a calci i sassi che trovavo lungo il mio cammino, il pensiero dell'incontro fatto il pomeriggio era svanito, nella mia testa risuonavano solo quelle parole accompagnate dallo sguardo di Neji pieno d'odio nei miei confronti, ma tutto ciò svaniva in confronto a quello di Hinata che esprimeva solo tristezza.
Strinsi i pugni, ora che mi ero accorto di lei stavo già per perderla.
Andai avanti così fino a quando una mano non si posò sulla mia spalla e senza pensarci mi girai e feci un balzo all'indietro pronto all'attacco.
La figura davanti a me alzò le mani, come per dire "vengo in pace" e mi sorrise,
Ah..E' lei maestro..
L'ero-sennin mi guardò con aria confusa,
Cosa vuol dire "Ah, è lei..”
Pronunciò le mie parole imitandomi come un tempo era solito fare,
E' da tempo che non riusciamo a parlare io e te da soli e pensavo ti avrebbe fatto piacere rivedermi, ma evidentemente..
Si sentiva che non era arrabbiato e che stava solo scherzando, tuttavia in quel momento non ero in grado di reggergli il gioco, volevo stare solo, passare almeno cinque minuti senza problemi, ma era chiedere troppo in quel villaggio.
Le chiedo scusa..
La mia voce non era la solita, non riuscivo ad essere spensierato come un tempo.
Mi mise un braccio intorno al collo e incominciò a camminare portandomi con sè.
Mi dispiace per quanto è successo prima, ma comprenderai che per noi è quasi inverosimile credere che esista un nemico che solo tu sei in grado di vedere e sentire..
Annuii, non avevo la forza per controbattere, così lo lasciai parlare.
Vorrei aiutarti Naruto, ma abbiamo bisogno di qualcosa di concreto per poterti dare il nostro supporto, spero comprenderai che..
Lo fermai prima che potesse dire altro, ero già distrutto, non avevo bisogno di sentirmi dire che le persone a me più care mi credevano pazzo.
Non si preoccupi, capisco come stanno le cose e anzi mi dispiace avervi fatto perdere tempo con questa storia.
Non alzai la testa per guardarlo, non mi andava, ero già abbastanza arrabbiato e vederlo non mi avrebbe di certo aiutato.
Se non le dispiace dovrei andare..
Lo sentii sospirare, sembrava rassegnato, ma allo stesso tempo sembrava volesse rimanere fermo nella sua decisione, così senza dargli il tempo di rispondere accelerai il passo e riuscii a lasciarlo alle mie spalle.
Svoltai prima a destra e poi a sinistra, conoscevo quelle strade a memoria, sebbene dopo l'attacco di Pain fossero state rinnovate il piano di base era sempre quello.
Salii le scale e arrivai davanti la porta del mio appartamento quando,
*Boom*
Sembrava fosse caduto qualcosa, ma se io ero fuori cosa, o meglio chi, poteva essere stato?
Esitai prima di aprire, da una parte volevo vedere chi ci fosse, ma dall'altra sentivo che dietro quella porta avrei visto qualcosa che mi avrebbe sconvolto.
Deglutii, non potevo cedere ai miei presentimenti, strinsi la maniglia e feci tre respiri profondi per darmi coraggio, bene ero pronto.
Spalancai la porta facendola sbattere al muro, non ero riuscito a controllarmi, gli avvenimenti di quel giorno interminabile si erano tutti accumulati e sentivo dentro di me che stavo per esplodere, ma quel giorno non era ancora finito.
Bentornato!
Mi voltai verso sinistra e lo vidi disteso sul mio letto, con le gambe accavallate e con lo sguardo rivolto verso il soffitto.

Pensi davvero sia stata la scelta giusta?
L'uomo con i capelli bianchi incrociò le braccia tenendo lo sguardo fisso sulla donna bionda che intanto era intenta a guardare fuori dall' enorme finestra.
L'Hokage sospirò, portandosi una mano alla fronte e scuotendo la testa,
Giusta? Pensi ci sia qualcosa di giusto contro un nemico come questo?
Jiraiya chiuse gli occhi, non riusciva a capire il ragionamento della donna, ma non poteva fare altro che assecondarla, in fin dei conti lui non aveva avuto altre idee.
Quindi sai chi dovrà affrontare?
Voleva capirne di più, ma la donna scosse la testa
No. So solo che il suo potere potrebbe fare dal male a Naruto.
Sulla faccia di entrambi si poteva leggere la preoccupazione, per il giovane.

Strinsi i pugni, era un sogno? Ancora brutte notizie? Non sarei riuscito a sopportarne di più,
Cosa ci fai qua?!
Sorrise senza guardarmi in faccia,
Non sei contento di vedermi?
  
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