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Autore: fabulouis___    28/07/2012    5 recensioni
«Com'è possibile, Louis, com'è possibile rovinare un'amicizia così?» urlai di getto, scacciando via le lacrime «è tutta colpa tua, Louis! Perché mi hai baciata tre anni fa, perché lo hai fatto?»
«Dimentica quel giorno, Quinn.»
«Non posso dimenticare il giorno più bello della mia vita, Louis.» sibilai, mentre una lacrima mi rigava il viso.
Louis accarezzò dolcemente le mie guance, sentivo il suo respiro affannato sulla mia pelle, i suoi occhi lucidi color del mare fissi sui miei.
«Ti amo, Quinn. Più di qualunque altra cosa.» sussurrò solamente, poggiando delicatamente le labbra sulle mie.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUINTO CAPITOLO 

 

«Quinn, finalmente» sorrise Harry, sulle sue guance si formarono delle deliziose fossette «vieni, entra»
Si mise da parte per farmi passare, dopodiché mi guidò in salotto, dove sul tappeto era accucciata una bimba concentrata nell’agitare un trenino-giocattolo a mo’ di panna-spray.
«Lei deve essere Mary!» esclamai trionfante, inginocchiandomi accanto a lei «ciao, io mi chiamo Quinn, e tu?»
«eli» disse, non degnandomi neppure di uno sguardo.
«Non fare la scema, Quinn» sospirò Harry «devo parlarti»
Mi tirai su svogliatamente, di fronte al riccio che stringeva imperterrito le braccia al petto.
«Che succede?»
chiesi, schioccando ripetutamente la lingua.
«Forse è meglio che ti siedi»
mugolò lui, indicando il pouf alla sua destra.
«Così mi preoccupi» mormorai, fiondandomici sopra (sopra il pouf, non sopra Harry).
«Louis ed Eleanor si sono lasciati» disse tutto d’un fiato, guardandomi terrorizzato per la mia papabile reazione.
Lo fissai inebetita, poi scoppiai in una fragorosa risata.
«Dovevi dirmi solo questo?» borbottai «mi hai chiamato alle cinque del pomeriggio e fatta venire a casa tua per dirmi questo?»
«Pensavo ti interessasse»
mormorò, incupendosi «ehm, vuoi qualcosa da bere?»
«Un bicchiere di coca non mi dispiacerebbe» risposi, sistemando un ciuffo di capelli scappato alla coda di cavallo «oppure mi va bene anche un bicchiere d’acqua»
Harry ammiccò e si diresse in cucina, dove vi rimase per una decina di minuti, ragion per cui a un certo punto decisi di raggiungerlo, pronta a tirare un colpo di mazza all’assassino barra ladro barra maniacA – non fate caso al fatto che io non abbia una mazza, o magari immaginate che io sia cintura nera di taicuandò (so benissimo che non si scrive così, ma non mi va di cercare su Google, anche perché non sarebbe una cosa intelligente da fare mentre c’è un assassino barra ladro barra maniaca in cucina).

«Uatà!» urlai, tirando un calcio secco alla porta. Peccato che non ci fosse nessun assassino barra ladro barra maniaca. «È-è tutto apposto?» chiesi, più delusa che sollevata.
«Che droga usi?»
«Che stai facendo qui, da un quarto d’ora?!» sbottai.
«Bè, ecco..» sibilò, voltandosi intristito verso di me «non c’è né coca e né acqua, ho cercato dappertutto ma non ne trovo»
Scoppiai a ridere copiosamente.
«Idiota» ridacchiai «bè, se non hai nient’altro da dirmi potrei anche andare»
«Sì, cioè no, ehm..» balbettò imbarazzato, pestando convulsamente i piedi sul pavimento «mi devi aiutare, Quinn, sei l’unica ragazza che conosco di cui mi posso fidare, e..»
Lo fissai con sguardo interrogativo, sbattendo ripetutamente le palpebre. Harry fece una smorfia, passò una mano sulla fronte imperlata di sudore, dopodiché si decise a parlare.
«Ti ricordi di Cassie?» chiese, strizzando gli occhi.
«Uhm, no»
risposi dopo averci pensato un po’ su «chi sarebbe?»
«Quella ragazza carina alla festa di Lou che è rimasta tutto il tempo a chiacchierare con Lottie e Marika, vi siete anche presentate, è quella che ha vinto alla gara di karaoke»
Annuii lentamente, non riuscendo a capire dove volesse arrivare. Che volesse confessarmi di averla ingravidata? Ma, sinceramente, non credo volesse aiuto proprio da me, una sconosciuta che gli aveva dato del procione al primo incontro e che aveva tirato un calcio alla porta della sua cucina credendo ci fosse dentro un serial killer.
«Mi ha chiesto di uscire insieme questa sera»
«E’ un appuntamento?» chiesi, incrociando le braccia al petto.
«Dovrebbe, andremo al Dora’s, è una ragazza davvero dolce e piuttosto simpatica» disse.
«Allora qual è il problema?» chiesi. Pur impegnandomi, non riuscivo a capire: se era davvero una ragazza dolce e simpatica, e pure carina, perché Harry il playboy aveva bisogno del mio aiuto, per conquistarla? A patto che fosse davvero questo, il problema.
«E molto probabilmente ci baceremo»
disse con riluttanza «e.. io non ho mai baciato nessuna ragazza» continuò con un tono di voce più basso.
Strabuzzai gli occhi: lui, Harry Edward Styles, il cantante di una popolarissima band, il famoso ricciolino sexy, non aveva mai baciato una ragazza?
«Scherzi? Cioè, se è uno scherzo complimenti, sei davvero credibile » chiesi, con fare ironico, ipotizzando un sorriso. Ma, notando lo sguardo serio di Harry e gli angoli della sua bocca spinti all’ingiù, capii che diceva sul serio e assunsi uno sguardo serio, forse il più serio che avessi mai avuto prima d’ora.
«Non sono il ragazzo che tu pensi che io sia»
disse, stupendosi di aver elaborato una frase così complicata. Lo conosco da soli due giorni, ma ho già capito che non è proprio il tipo che inizia a parlare e non la smette più, tutt’altro. Diciamo che è uno di poche parole. «Credimi, Quinn» mormorò Harry con voce rauca.
“Che stia per scoppiare a piangere?” mi chiesi, quasi intimorita dal pensiero di Harry in lacrime, a battere i piedi a terra come un bambino che vuole le caramelle.
«Dicevo» continuò, cacciando via i miei pensieri «mi piace molto,  credo sia più di una cotta, e.. non voglio fare una brutta figura con lei, sputandogli addosso o qualcosa del genere» Ridacchiai, immaginando la scena: la ragazza che gli si avvicina lentamente, passando le dita tra i suoi riccioli castano cioccolato, lui le sussurra ‘Ti amo’ e, boom, un grumo di saliva le centra l’occhio. Disgustoso, terribilmente disgustoso.
«Posso, ehm, baciarti?» disse, socchiudendo gli occhi «è solo per esercitarmi, capisci? Ti scongiuro, non lo verrà a sapere nessuno. Farò tutto per te ma, ti prego, aiutami»
Io rimasi immobile, con gli occhi strabuzzati e la bocca aperta a ‘O’. Mi sarei immaginata di tutto, ma non che mi chiedesse un bacio. Era sconvolgente, cavolo!
«Harry, mi dispiace tantissimo, davvero, ma ci conosciamo da due giorni e mi sembra un po’ affrettato baciarci, anche se per finta..» mormorai dispiaciuta, ma nello stesso tempo fiera di essere stata chiara e precisa «Scusami, davvero, ma non provo nulla per te, sarebbe una stupidaggine bac-..»
Per i successivi venti secondi non capii più nulla.
Vidi soltanto il suo viso avvicinarsi d’impeto a me, i suoi riccioli sfiorarmi con delicatezza la fronte, e le sue labbra posarsi con dolcezza sulle mie.
Non era uno di quei baci che cadevano nel volgare; era un bacio dolce, uno di quelli che si scambiano i bambini che, poi, ritraggono le labbra disgustati.
Era come se stessi sognando: non riuscivo a muovermi, a respirare, a dire qualcosa e neppure a tirarmi indietro.
Sentii che, in fondo, quel bacio non avrebbe cambiato nulla, anzi, sarebbe passato nel dimenticatoio e tutto sarebbe rimasto come prima.
«Louis»
sibilai, senza rendermene conto, dopo essermi ritratta da lui.
Il ragazzo mi lanciò un’occhiata con sguardo interrogativo, ma fortunatamente – o forse no? – squillò il campanello, che interruppe quel momento così imbarazzante.
Harry andò al campanello e sussurrò ‘Pronto?’ al citofono, quasi infastidito. Che fosse infastidito perché quel trillo aveva interrotto brutalmente il nostro stupido ed insignificante bacio?
«Oh, hai ragione, è proprio Louis!» ridacchiò, più che altro per il nervosismo, abbassando svogliatamente – o così mi faceva credere - la maniglia.
Non avevo i raggi-x e, sicuramente, non ero veggente.  
In quel momento avrei semplicemente voluto che fosse Louis a poggiare le labbra sulle mie, rendendomi la donna più felice dell’Universo.
Perché dovevo dimenticare l’unica persona che amavo e che avrei amato fino a quando il Fato non ci avrebbe diviso?

-

 

Ed ecco che Quinn si mette nei guai. Harry, ragazzo cattivo :c
Ma Harry che non ha mai baciato una ragazza? AHAHAHAHAHAHAHA questa cosa fa paura, sul serio (?)
Per tutti quelli che appoggiano la Louinn (chiamiamola così, dai), tra cui me AHAHAHA: state tranquilli, tra Quinn e Harry non succederà più nulla. E poi si vede che è innamorata di Louis, no? uu
Però per la Louinn dovete pazientare ancora un po’, perché se no la ff si concluderebbe in cinque capitoli ç_ç
Grazie mille per le recensioni, le seguite, le preferite e le ricordate. Se siete arrivati/e a questo punto, che ne dite di lasciare una recensione?
P.s. le vostre recensioni sono jgkdsjkds, siete dolcissime e gentilissime, grazie mille ♥
-lu (:


   
 
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