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Autore: MariannaScrive    28/07/2012    6 recensioni
Voglio parlarti di Liam, proprio lui, uno dei ragazzi della band.
Si, quel ragazzo dagli occhi profondi che mi fanno rabbrividire da un computer.
Quel ragazzo dal sorriso rassicurante che mi trasmette gioia e fà arrivare le formiche nello mio stomaco pronte a sfamarsi.
Lui è una persona importante, la prima cosa che mi ha colpito di lui è stata la sua espressione, il suo sorriso.
E' un ragazzo stupendo, ha il cuore grandissimo, e questa è la cosa che amo di più di lui.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario, 
E' passata una settimana e mezzo da quando non ti scrivo, perchè sono successe molte cose spiacievoli..

/Versione Scene.

Mamma: «NON PUOI FARLO!» 
Papà: «Non abbiamo altra scelta...» 
Mamma: «MA NOI CI RIUSCIREMO CON TUTTE LE FORZE»
Ci fù un attimo di silenzio.
Poi lui girò il viso crudo verso lei.
Papà: «Noi..non abbiamo più forze»
Mia madre corse via piangendo.
Ero preoccupata, cosa era successo? Decisi di avvicinarmi a mio padre seduto con le mani fra la testa e parlargli.
Io: «Cos'è successo?»
Papà: «Nulla..»
Mi strinse forte poi continuo'.
Papà: «Marianna, tu sai che ti vogliamo bene?»
Io: «Certo, centra con me?»
Papà: «...Amore, ti piacerebbe stare per un po' in un campo scuola?»
Io:«Voi, vorreste chiudermi in un Collegio? Fuori dal mondo e lontano da Roberta e le mie amiche?»
Papà: «No, non è un Collegio, è un camp» Lo interruppi.
Io: «Papà, ho tredici anni, anche se da poco, ormai certe cose le capisco, tu mi vuoi abbandonare»
Papà: «Non ti voglio abbandonare è solo per un certo periodo»
Io: «Se non mi volessi abbandonare non l'avresti mai fatto.»
Papà: «MA NON CAPISCI CHE A STENTO RIUSCIAMO A COMPRARE UNA MELA!» Mi urlò contro.
Il mio cuore si spezzo', era stato così violento, non riuscivo a perdonarlo.
Mi scesero delle lacrime, poi corsi da mamma. 
Anche lei piangeva, davanti una valigia, la mia valigia.
Io: «Mamma, ti prego, non farlo, non mi abbandonare!» Urlai singhiozzando.
Lei piangendo corse ad abbracciarmi, quello era un 'Non abbiamo scelta'.
Ero a pezzi, volevo scappare, volevo andare da nonna.
La chiamai, avrebbe compreso.
Io: «Nonna, mamma e papà mi vogliono chiudere in un'istituto, aiutami, impedisci loro di farlo, ti prego!»
Nonna: «Amore mio, non posso farci nulla, sono loro i tuoi 'padroni'»
Io: «NONNA, vieni, io ti amo di bene, non mi abbandonare anche tu.» piansi.
Dovevo fare qualcosa..ma la verità è che non potevo.
Dovevo andarmene: abbandonare la mia famiglia, Roberta ed i miei amici.
Mi sdraiai sul letto, iniziai a piangere senza sosta.
Presi tutti i miei poster, e le cose a cui tenevo di più e li misi in valigia.
Lasciai tutte le mie lettere più importanti nello specchio del mio armadio, che si apre.
Non sapevo se qualcuno me le avrebbe bruciate.
I CD li nascosi nella camera dietro la libreria che solo io conoscevo. 
Sarà difficile abbandonarli, ma devo farlo, per me. 
Andai in cucina.
Mia madre piangeva, mio padre aveva la valigia in mano. 
Io: «Quando tornerò?»
Papà: «Fino..ai quindic..» mia madre lo interruppe. 
Mamma: «Dille la verita!»
Mi spaventai, parla papà, dai.
Papà: «...Fino ai diciotto anni compiuti»
Io: «Per ben cinque anni lontana dalla mia famiglia e le mie migliori amiche?» mi scesero tre lacrime.
Mio padre fece cenno di uscire.
Non acconsentii.
Io: «Papà, portami prima da Roberta per l'ultima volta»
Papà: «Non c'è tempo»
Io: «Portami da lei!»
Non gli avevo mai risposto così, ma ero disperata, avevo bisogno di vederla...l'ultima volta.
Mio padre mi ci porto', ma per pochi minuti.
Le spiegai tutto e poi piansi con lei.
Era ora.
Mi portò in questo istituto.
Era grandissimo, poteva sembrare accoglievole, ma a me faceva solamente rabbia.
Avevo in mente solamente le ultime parole di Roberta ed il suo odore:

''Ti manderò tantissime lettere, ti informerò sui nostri idoli,
ti invierò tantissime foto mie e loro, 
e se ci saranno dei concerti ci andrò e ti manderò ogni singola foto e descrizione,
ti aggiornerò sempre se cambierò casa o telefono
così quando uscirai potrai venire da me.
Sii forte, ti amo amore mio.
''

La mia valigia beige e poco curata fù lasciata ad una suora.
Guardai lo sguardo di mio padre e lo strinsi forte per l'ultima volte.
Scoppiai, non avevo mai pianto e sofferto così in tutta la mia vita.
Il suo odore dolce mi abbandono' e mi salutò.
Vidi scendere sul suo volto una lacrima.
Non l'avevo mai visto piangere.
Il grande portone si chiuse e la suora si rivolse a me: 
«Ciao, sono Madre Teresa, mi dispiace moltissimo, vedrai che troverai una nuova famiglia»
Non le risposi, continuai a piangere.
Lei mi abbraccio'.
No, non era quello il tipo di abbraccio che desideravo, no.
La ringraziai comunque,
Poi mi porto' con sé verso la 'mia' nuova camera.
La dividevo con una ragazza.
Non avevo voglia di presentazioni, ma per fortuna Madre Teresa fece tutto da lei.
Madre Teresa: «Lei è venuta tre giorni fà. Si chiama Cristiana, sarà la tua compagna di stanza.
Cristiana, lei è Marianna ed è appena arrivata.
»
Cristiana mi guardo' un'istante in silenzio ,poi mi fece un «Ciao» scarso.
Madre Teresa ci lascio' sole.
Io in silenzio disfai la mia valigia e sistemai le mie cose più preziose nel comodino.
Cristiana vide un mio poster e mi chiese:
«Ti piacciono gli One Direction?»
Rimasi un'istante in silenzio.
Io: «Si, sono i miei idoli, la mia ragione di vita, problemi?»
Cristiana: «ODDIO, porca carota, ma allora non sei una bimba minchia come quelle altre stupide di questo Collegio!»
Io: «Sei una Directioner?»
Cristiana: «Sisisisi, assolutamente vera Directioner»
Io; «Oddio, che bello, mi sei già simpatica»
Cristiana: «Tu ora sei ufficialmente tra le mie best: tu e Harriet, la bambola di Harold»
Io: «Ahahah, che dolce
X: «Marianna, una chiamata per lei.»
Risposi al telefono.

Roberta: «Amore mio.»
Io: «Amoore.»
Roberta: «Allora, com'è? Racconta
Io: «Non ho ancora esplorato nulla, però ho incontrato la mia compagna di stanza.»
Roberta: «E..?» 
Io: «Anche lei è qui da poco, ho scoperto che è Directioner, in più e' simpaticissima.»
Roberta: «Non mi rimpiazzerà, vero? çç» 
Io: «Tu stai male
Roberta: «Già mi manchi..»
Io: «Anche tu..»
Roberta: «Ti chiamo domani bomber.»
Io: «A domani babe.»

Dai, poi non è così male qui.
C'è Cristiana, che già credo sarà faigherrima.
Poi sicuramente incontreremo qualcun'altra faigona qui.
Per ora Crì mi basta.
Ci 'chiamarono' a mangiare con una campanella simile a quella della scuola.
Nessuno faceva confusione, cavolo dovevamo essere delle mummie.
Io e Crì ci guardavamo a volte e ci mandavamo messaggi divertenti, mentre gli altri erano educatissimi, nemmeno ci cagavano.
Il cibo..non è disgustoso.
E' come la mensa delle elementari.
Non è il massimo, ma è sempre meglio di nulla.
Dopo pranzato, feci conoscenza con le altre ragazze.

C'è Catherine, che è una presuntuosa odiosa, che stà in quel collegio solo perchè il padre è a lavoro quindi l'avremo fuori dai piedi ben presto.
Poi c'è Elisa, che è una ragazzina povera ed insicura che corre dietro a Catherine.
Le altre due che corrono dietro lei sono sue amiche viziate come lei, che stanno in quel collegio solo per starle accanto: Line e Vanessa.
C'è Barbara che è una Dark, mette paura solo a guardarla.Si puo' capire perchè è li'.
Poi c'è Rosy, o meglio Rosanna, che è gentilissima con noi, ma molto pettegola con chiunque le passi davanti.
Lisa, Brunette e Anne sono un 'club' a quanto pare, ma a noi non piacciono molto. 
Poi c'è Hannah che è stupenda, è anche molto gentile con noi, ci piace un sacco.
Anche Sofia è buonissima con noi, ed è anche molto bella.
Infine c'è Sara che...non sappiamo molto di lei, stà sempre con Barbara, pertanto la evitiamo.

Quindi le nostre amiche si possono dichiarare Hannah e Sofia.
Forse col tempo ce ne saranno altre, ma ora loro.
Stiamo sempre insieme e ci divertiamo molto.
Le regole poi non sono così male, l'unica che non mi piace è: 

34. ''I ragazzi sono al piano sopra delle ragazze e le allieve non possono assolutamente avere contatti con loro fino all'età di 16 anni.''

Cioè, non sentirò più voci maschili per due anni?
Che ingiustizia, dopottutto tutti i ragazzi sono simpatici e mettono allegria.
Cosa che servirebbe proprio a quelle ochette della Catherine e le sue amichette.
Che rabbia.
Bhè, almeno si possono avere delle amiche.


**
Spazio Autore: 

Bhè siamo già al quarto capitolo, molto triste all'inizio, ma poi si rivela divertente.
Spero solo che vi piaccia e che lasciarete qualche recensione per farmi sapere, sono curiosa, si. 
Dite la verita': Avreste mai pensato che andasse così? 
Ora vi mando un bacione grande grande, vi amo tutte/i voi che la seguite. 

**

   
 
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