Ciaoooooo
a ttt!!!
Iniziamo dicendovi che qst è la nostra prima fanfiction, speriamo ke vi
piaccia, mi raccomando commentateeeee! La storia è nata dalla nostra mente
malata e malefica (siamo in due una malata l’altra malefica) Diciamo che la
nostra protagonista ci riflette entrambe, abbiamo tante altre storie in
cantiere, quindi se qst longfiction vi piacerà forse le pubblicheremo,
altrimenti ci eclissiamo…una di qst diventerà un fumetto (forse)… cmq
adesso vi lasciamo alla lettura (era quasi ora) un bacione a ttt commentate,
commentate, commentate….kissoniiiiiiii!!! Ale²
Il professore aprì violentemente la porta di casa e perquisì tutte le stanze,
in preda alla disperazione; scese le scale che portavano al laboratorio in cui
trovò sua figlia, seduta per terra, appoggiata al muro e con il volto coperto
dalle mani. “Tesoro?” la ragazza si voltò verso il padre con il volto rigato
dalle lacrime. “E' successo, vero?” il padre l’alzò e la prese in braccio, la
portò fuori dalla casa correndo. Di colpo risuonò l’allarme in città, il
professore si voltò dietro di se: il più grosso incendio che mai avesse visto
divampava per la città. Si fermò improvvisamente e mise la ragazzina a terra.
“Devi scappare…vai il più lontano possibile…vai da tuo zio, lui saprà come
fare” “No papà! Dove vai? Ti uccideranno!” “Li ho creati io! La responsabilità
di tutto questo è solo mia!” la ragazzina non tratteneva ormai le lacrime, che
cadevano a fiotti dai suoi immensi occhi “Piccola mia tieni questo!” l’uomo le
porse una chiave “Con questa potrai farcela, potrai batterli, ma sta attenta:
non devi mai e poi mai usare questi poteri da sola, ti porterebbero alla
morte…un simile potere non può essere sopportato da un corpo umano singolo…devi
cercarne un altro…hai capito?” “Si…” l’uomo le chiuse la mano e le baciò la
fronte “Addio, piccola mia” si girò e corse via, verso il centro della città.
La ragazzina rimase lì ferma per qualche istante, osservando la figura del
padre farsi sempre più lontana, poi si mise la chiave in tasca e corse via.
Ryan era fuori al balcone del cafè Mew Mew. Il vento gli scompigliava i capelli
biondissimi e gli occhi azzurri erano fissi verso il parco, aspettando che
qualcosa o qualcuno arrivasse. Niente si mosse e, dopo un po’, si ritirò in
camera. Spense il computer, che teneva vicino al letto; la testa gli faceva
male. Scese velocemente le scale e si diresse in cucina. Kyle era in piena fase
lavorativa: stava preparando una torta enorme alla panna. Dall’esterno non si
avvertivano rumori: segno che il cafè non aveva ancora aperto. “Come mai le
ragazze non sono ancora arrivate?” “Lo sai, con il liceo i loro orari di
lezione sono più lunghi, il cafè deve aprire più tardi” “Ma Berry e Paddy
potrebbero venire, no?” “Berry è andata a fare una consegna e Paddy ha troppo
da fare a casa per venire qui tanto presto” Ryan si diresse verso Kyle, che gli
porse una tazza di tè fumante “Un’altra notte in bianco…giusto?” Ryan non
rispose e si sedette al tavolo, prese il giornale e cominciò a leggerlo,
sorseggiando l'infuso caldo. “Veramente pensi che tutte queste stranezze che
stanno capitando a Tokyo siano opera degli alieni?” “Ci sono stati degli
avvistamenti di mostri; hanno attaccato anche due ragazzi, ma non penso siano
alieni” Kyle si sedette vicino a lui “Allora che cosa sono?” “Non ne ho idea…
ma sicuramente non sono chimeri, li avremo rintracciati più facilmente”
il pasticciere bevve d’un fiato il suo tè e ritornò alla sua torta “Pensavo di
assumere un’altra cameriera, per aprire prima il locale e dare una mano alle
ragazze: Pam non c’è mai e Mark è ancora a Londra, senza parlare di Lory che
ormai è perennemente impegnata con lo studio” Ryan fissò Kyle torvo “Una nuova
cameriera? Beh… si può fare, ormai le Mew Mew non si fanno vedere da
parecchio... nessuno potrà più risalire a noi” “Allora se non ti dispiace
metterò l’annuncio oggi stesso” “Fai come vuoi” Ryan si alzò e si diresse verso
le scale “Dove vai?” “A farmi una doccia e poi a lavorare...” “Non sei cambiato
di una virgola...” “Mh?” “Smetterai mai di lavorare per dedicarti un pò a te?”
“Come fai tu?” Kyle sorrise “Touché, mi hai colpito!” Ryan sorrise, salì per le
scale e aprì la porta della stanza. “Una nuova cameriera, eh?”
Ariciao…lo sappiamo che vi rompiamo, ma ci teniamo a fare delle
precisazioni: la storia è ambientata un anno dopo Tokio MewMew a la mode, poi
le due scene di sopra sono ambientate a distanza di sei anni. Speriamo che il
prologo vi abbia incuriosito… Più commentate più scriveremo prima il
seguito…BUAHAHAHAHAH (io vi avevo avvisato che era malvagia!!!) CIAUZZZZ!!!
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