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Autore: niallskin    28/07/2012    0 recensioni
la storia si concentra su due ragazze, Jess e Hannah, e alla loro vita a LOndra, insieme ai ragazzi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Cassie era assorta nei suoi pensiari, quando il cellulare squillò, un messaggio. Era Spencer, la sua migliore amica.

da: spencer.
"oi scimmia, sei sveglia?
"
Cassie sorrise, le piaceva quando lei, la chiamava scimmia. Le si addiceva quel nomignolo.

a: spencer.
"certo, ero solo nella vasca a pensare allo stronzo. Tu sai chi.
"
Inviato.

Uscì dalla vasca, un po' infreddolita.
Prese il suo accappatoio color lilla e se lo avvolse addosso.
Si sentiva ridicola con quell'accappatoio, con disegnato dietro un orsacchiotto con in mano un cuoricino.
Si infilò velocemente le mutande, indossò i pantaloncini di jeans e la canotta a righe.
Un look che le donava moltissimo, mettendo in risalto il suo fisico e le sue forme.
Uscì dal bagno, erano le 9:30.
-cazzo,cassie,è tardissimo- pensò.
Mentre scendeva le scale, sentì il campanello suonare.
-vado ioooo!-gridò la ragazza.
Si ritrovò davanti un biondino, dagli occhi azzurri e dalla pelle chiara.
-posso entrare?-chiese lui con un mega sorriso.
-c-certo-balbettò lei, confusa.
-grazie-rispose lui facendole l'occhiolino.
Lei lo seguì con lo sguardo, per poi posarsi sul padre, che affettuosamente, salutò il ragazzo.
-salve signor stuart-
-buongiorno niall- salutò, girandosi verso Cassie, che intanto assistiva alla scena con uno sguardo interrogativo.
-oh, lei è mia figlia, Cassie!-
Niall si avvicinò alla ragazza, e porgendo la mano verso di lei disse:
-piacere niall-
-io sono cassie-
-cassie lui è il figlio di allyson-proseguì il padre-si trasferiranno da noi-disse sprizzando gioia da tutti i pori.
Una notizia che lasciò di stucco Cassie, non immaginava che il padre avesse preso certe decisioni senza dire niente alla figlia.
Si sentì ferita, proprio da lui, suo padre.
-vabbè, io esco, vado a scuola- comunicò Cassie, con un nonsochè di freddo.
Si voltò verso l'uscio e imboccò il sentiero che la portava direttamente a casa di Spencer.
Mentre camminava nervosamente, sentì che qualcuno dietro di lei ansimava.
Si girò quasi di scatto, il cuore le si fermò in gola.
Sudava.
Sforzandosi con gli occhi vide un ragazzo piegato in due, che respirava a fatica.
Lo riconobbe dalla sua folta chioma bionda.
-che cazzo ci fa qui?-disse tra sè e sè.
Per non sembrare sgarbata lo raggiunse.
-ehi, ma ti sei per caso impazzito?- lo rimproverò lei.
-volevo solo accompagnarti a scuola- si giustificò lui facendo la faccia da cucciolo.
-bhè, allora smettila di ansimare e seguimi- disse alzando il tono.
-agli ordini capitano-accennò un sorriso, il biondino.
Lei si volse verso la vietta, e accennò anche lei un piccolo sorriso.
Non voleva farsi vedere mentre sorrideva, non voleva apparire debole.
In pochi minuti raggiunsero la residenza dei signori Gomez.
Cassie suonò il campanello, e una voce femminile le rispose.
- sì, chi è?-
- sono cassie ornitorinco!- esclamò lei in modo scherzoso.
-ahahaha, scimmia, ora ti apro- 
-aspetta, ho qui con me un'amico, posso farlo entrare?- chiese lei, guardando Niall, che sorrideva nervoso.
-certo bellezza, entrate!- chiuse il citofono con una risata leggera.
La villetta di Spencer era molto lussuosa, lei, almeno se lo poteva permettere.
Salirono le scale in fretta, uno per uno, per i gradini di marmo, che componevano una bellissima scala a chiocciola.
Da piccole lei e Spencer adoravano quella scala, alcune volte si fingevano principesse, e degne del loro titolo, scendevano la scalinata con classe.
Erano bellissime, anche se avevano solo 13 anni.
Appena raggiunserò l'ultimo scalino, Cassie fu assalita da un caloroso abbraccio, tipico di Spencer.
Quando notò il ragazzo alle sue spalle arrossì un poco, si staccò da Cassie e si presentò di fronte ai suoi occhi color dell'oceano.
-piacere spencer- agitando la sua mano sul viso del ragazzo.
-piacere, io sono Niall- sul suo viso sbocciò un sorriso, che gli illuminò tutto il viso.
Ancora una volta Spencer arrossì, non era solita farlo, questo è certo.
Ad un tratto dalla camera di Spencer uscì Josh.
Josh, il ragazzo perfetto che tutte le ragazze vorrebbero.
Alto, bellissimo, sexy e soprattutto impegnato con lei, Spencer.
-amore, vieni- disse Specer guardando Cassie con gli occhi a cuoricino.
-e lui chi è?- domandò Cassie, un po' confusa.
-vedi, lui è Josh, il mio ragazzo!- disse con voce calda.
-jooooosh!- urlò Niall.
-hey biondino!- gridò Josh a sua volta.
Si abbracciarono, forse già si conoscevano.
-ma-ma- voi vi conoscete?-chiese Spencer un po' spaesata.
-certo- puntualizzò Niall- josh è il batterista della nostra boyband- chiarì il biondo.
-i one direction?- domandò Cassie sgranando gli occhi.
-già- niall era talmente orgoglioso dei ragazzi, che non la smetteva di parlarne.
Tutti e quattro rimaserò in silenzio, nessuna delle ragazze avrebbe potuto immaginare che quei due misteriosi ragazzi facessero parte di una boyband.
Per non parlare di loro, i one direction.
Cassie non ci poteva credere, era assurdo.
Il suo fratellastro, o quasi, era Niall, Niall Horan.
Il biondimo amato da tutto il mondo.
In effetti Cassie notò la sua bellezza, la noto nei suoi occhi, nel suo sorriso.
Ma soprattutto nella sua semplicità.
Tutte queste notizie in una giornata sola, la distrussero.
Anche se erano le 10 del mattino.
A rompere il silenzio un po' imbarazzante, fù Sophia, la mamma di Spencer.
-ciao tesoro- salutando Cassie.
-buongiorno signora Gomez- abbozzò un sorriso.
Il più bello che potesse esprimere dopo una mattinata come quella.
La giornata passò tranquilla, liscia come l'olio.
Conobbe meglio Niall, tenne d'occhio Josh.
Non avrebbe mai voluto veder la sua migliore amica soffrire, tantomeno per colpa di un ragazzo.
Avrebbe solo tenuto d'occhio un po' quel tipo.
Era un bravo ragazzo, questo non poteva non tenerne conto, ma in fondo tutti i ragazzi sono uguali.
Come Eric.
-smettila di pensare a lui- si rimproverò-è solo uno stronzo.
Tutti questi pensieri le rimbombavano nella testa.
Le faceva male, molto male.
Ma senza pensarci arrivò a casa, suonò e le aprì una ragazza, lei non sapeva chi fosse, ma temeva che fosse Lei.
Poteva essere Allyson?
  
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