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Autore: Nana Kudo    29/07/2012    3 recensioni
“che cosa mi succede? E ME LO CHIEDI PURE?! Sherlock Holmes di qua, Sherlock Holmes di là.. SEI UN MANIACO SHINICHI! UN MANIACO DI SHERLOCK HOLMES!” rispose una Ran che ormai aveva perso il controllo.
(tratto dal 1° capitolo)
piccola collezione di fic sulla coppia ShinxRan, sono tutti "missing moments" tratti da prima e dopo la trasformazione di Shinichi in Conan.
se l'introduzione vi ha incuriositi almeno un pochino allora non rimane che leggere e farmi sapere!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                  Quella gita al mare
                                                                           (P.T.)

 
 
“NO!!!!!!!!! Ran ti prego non lasciarmi da solo!!!!!!!
“Papà finiscila per favore! So che ti mancherò, ma non c’è bisogno di farne una tragedia! In fondo domani sarò già di ritorno!” rispose imbarazzata Ran, notando che Shinichi e Sonoko stavano osservando (ridendo) la scena.
“mancarmi?! Cos’hai capito?!” rispose Kogoro.
“come scusa? Allora perché non vuoi che parta?” chiese stupita la figlia.
“chi mi cucinerà pranzo e cena? Chi pulirà la casa? Ran, tu non puoi lasciarmi questa responsabilità!”
“papà!” urlò lei seccata svincolandosi dalla presa del padre. “ esistono i ristoranti se è per questo! E poi potresti chiamare la mamma,sai!”
“non se ne parla! Io non chiamerò quella donna per nessuna ragione al mondo!”
“ senti papà, loro due si stanno annoiando ad aspettare e ad assistere a questa scenetta , quindi lasciami andare!”
In realtà è divertente
“e và bene” disse lui sospirando, “ma se quel marmocchio di un detective prova solo a”
“papà!” urlò lei tutta rossa in viso. Shinichi poteva anche lamentarsi della madre, ma suo padre non era da meno! Ci teneva davvero molto a metterla in imbarazzo di fronti ai suoi amici!
“ci vediamo signor Mouri!” disse la giovane ereditiera tra le risate.
“eh… stia tranquillo signor Mouri, mio figlio non torcerà un capello alla sua Ran” disse Yukiko per rassicurare il detective.
“lo spero proprio, perché altrimenti farebbe una brutta fine” rispose lui con lo sguardo verso il ragazzo che era intento a guardare fuori dal finestrino seccato.
TSK! Quell’uomo ce l’ha proprio con me! E mai possibile che dopo tutti questi anni ancora non mi sopporti?!
“hey Kudo-kun! Problemi con tuo suocero?” lo stuzzicava Sonoko una volta che la macchina fosse qualche metro distante dall’agenzia.
“quante volte devo dirti che non è mio suocero!” sbotto Shinichi mentre stava pian piano diventando un pomodoro.
“certo certo” risposerò in coro l’ereditiera e Yukiko.
“Shin-chan, almeno coi tuoi cari puoi essere sincero, no?”
“mamma!” urlò lui con una punta d’imbarazzo.
“Ran tu che ne dici? Sei dalla parte del tuo maritino o di tuo padre?” disse sempre la ragazza con quel suo tono irritante.
“Sonoko finiscila!” urlarono all’unisono Shinichi e Ran.
 
“ah! Che bell’aria fresca!” disse la karateka mentre stirava le braccia.
“wow quanti bei ragazzi! Prevedo un milione di conquiste!” esclamò l’amica mentre con un binocolo osservava i ragazzi sulla spiaggia.
“Sonoko, volevo ricordarti che siamo quì per rilassarci, e non per fare conquiste!” le bisbigliò Ran imbarazzata: erano all’entrata di una spiaggia, e l’atteggiamento dell’ereditiera dava talmente nell’occhio che addirittura Yukiko fingeva di non conoscerla quando qualcuno glielo chiedeva.
“tu parli perché hai Kudo, ma io che non ho nessuno cosa dovrei fare? Restare a guardarvi mentre vi comportate da sposini?” rispose seccata.
“quando la finirai con questa storia!?”
“mai mia cara, mai!” finì lei con una risata malefica.
Quella è letteralmente fuori di testa…
 
Era una giornata di metà agosto, il sole splendeva alto nel cielo e le spiagge erano affollatissime.
I ragazzi avevano deciso di andare insieme a passare una giornata al mare per allontanarsi dallo stress e il caldo insopportabile della città per quell’aria fresca e pura.  Visto che il luogo era abbastanza lontano, si sono fatti accompagnare da Yukiko che era da sola a casa col figlio, dato che era appena tornata da sola dall’America per via di un “litigio” col marito: era stufa del fatto che stava fuori fino a tardi con gli amici, e così senza dirgli niente è tornata in Giappone.
Shinichi era sdraiato sulla sdraio mentre leggeva un libro di Sherlock Holmes (neppure al mare poteva rinunciare al suo amato detective), Ran accanto a lui si era addormentata mentre prendeva il sole.
Yukiko era letteralmente sparita, mentre Sonoko stava già facendo conquiste.
Quella ragazza è letteralmente una causa persa…
 
Dopo aver finito di leggere, il ragazzo poggiò un attimo il libro sul tavolino, e voltandosi iniziò ad osservare l’amica che continuava a dormire beatamente.
Com’è carina…
Si soffermò a guardarla senza mai stancarsi, era uno spettacolo per i suoi occhi, e per nessuna ragione al mondo avrebbe mai voluto svegliarla.
Chissà che cosa sta sognando…
E con una mano iniziò ad accarezzarle il volto che aveva ancora delle piccole briciole di sabbia sul viso.
Ma come tutte le cose belle, pure quella era destinata a finire.
“hey Kudo-kun! Carina la tua mogliettina, vero?” lo stuzzicò Sonoko con quel suo irritante sorriso.
“Sonoko finiscila!” sbottò lui rosso ma sempre con tono basso in modo da non svegliare Ran.
“oh giusto, non dobbiamo svegliare la tua cara mogliettina…” continuò lei con quel suo tono che dava sempre più fastidio al detective.
“Sonoko io ti” ma non finì la frase perché la ragazza accanto a loro si svegliò disturbata da quel litigio.
“ragazzi… che stà succedendo?”
“ti sei svegliata! Che peccato e Kudo?” rispose l’ereditiera, mentre Shinichi si tratteneva a stento dal prenderla a schiaffi.
“finiscila!”
“perché ti scaldi tanto?”
“ehm, ragazzi…”
“quando la finirai con questa storia degli sposini?!”
“mai! A meno che non mi presentiate i documenti per il divorzio!”
“Sonoko smettila!” urlò Ran stufa di quel litigio.
“e va bene, vi lascio soli allora!” finì l’amica per poi andarsene come se non fosse successo niente.
“io quell’oca non la sopporto più! Dovevamo per forza portarcela dietro?!”
“e dai Shinichi lascia perdere” cercò di calmarlo Ran. “comunque, perché dovrebbe essere un peccato per te il fatto che mi sono svegliata?” nel dirlo arrossì leggermente, seguita poi dal ragazzo che iniziò a borbottare cose indecifrabili.
“io, ecco… non lo so. Chiedilo a quell’oca il perché” rispose rosso mentre l’altra lo guardava confusa.
“non ti credo”
“io ti ho detto la verità!”
“e va bene, farò finta di crederti allora”
Si rimisero ai loro posti e osservarono la scena davanti a loro: il sole stava ormai tramontando.
Avevano visto milioni di tramonti in tutta la loro vita, ma quello era decisamente il migliore.
“è bellissimo” disse Shinichi sottovoce, come se non volesse farsi sentire dalla ragazza accanto a lui.
“c-che cosa?!” non ci credeva, quelle parole erano veramente uscite da quel maniaco di Sherlock Holmes??
“ il tramonto, è bellissimo” si, ora ne aveva la certezza, anche il suo amico era andato come Yukiko e come Sonoko, forse era l’aria del mare che gli dava alla testa?
Lui si girò di scatto guardandola negli occhi, in quegli occhi cosi belli in cui lui si perdeva sempre, mentre nella sua mente iniziava a chiedersi come avesse fatto a trattenersi per tutti questi anni. E senza accorgersene la sua bocca iniziava a parlare da sola.
“Ran, devo dirti una cosa” il suo sguardo era serio, tanto che la ragazza si girò a guardarlo con fare interrogativo ma allo stesso tempo moriva dalla voglia di sapere cosa volesse dirle.
“ dimmi”
“Ran, io ti…” ok, solo una parola, tre lettere, e tanto coraggio: stava per dichiararsi in quel momento così romantico, così perfetto.
“ t-tu mi?”
“i-io t-ti voglio bene” rispose lui senza volerlo.
Baka! Come si fà a sprecare un momento così perfetto e romantico come questo?!
Baka! Baka! Baka!
Ma i suoi pensieri furono interrotti dalla voce della ragazza:
“ti voglio bene anch’io” rispose sorridente lei per poi mettersi a ridere. “sei buffo sai!”
“cosa?”
“sei così serio, dovresti vedere che faccia hai fatto quando me l’hai detto!”
“Baro”
 
“Shin-chan io ti ammazzo! Come si fa a sprecare un momento talmente perfetto come questo?! Cretino!!”
Continuava a borbottare intanto la madre con un fazzoletto tra i denti dietro un cespuglio che si trovava vicino ai ragazzi.
“cretini! Cretini!” la seguì Sonoko, mentre dall’altra parte potevano sentire delle risate che accompagnavano l’uscita di scena del sole.
Meglio così, almeno oji-san non mi ammazzerà…
 
Konnichiwa!!!! ^^
Anche oggi sono qui a rompervi le scatole con questo nuovo capitolo! xD
Tornando seri, come vi sembra questo quinto chappy?
Ci ho messo un po’ a pubblicarlo perché il pc non me lo voleva più aprire e così mi sono messa a riscriverlo da capo, mi dispiace!!! Spero mi perdonerete!!
le frasi in corsivo sono tutti pensieri di Shinichi nel caso non si fosse capito.
Ora passiamo ai ringraziamenti:
in anzitutto grazie 1000 a Just a little wizard, mangakagirl e shinichi e ran amore per aver recensito lo scorso capitolo. Grazie! Grazie! Grazie!
Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite e nelle seguite.
E dulcis in fondo (si dice così? Sinceramente non sono una cima in francese ^^”) grazie anche a chi legge soltanto. Ci vediamo al prossimo capitolo!!!
 
XXX,
Black_Princy
 
   
 
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