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Autore: Muchlove1Dlove    29/07/2012    0 recensioni
Una ragazza italiana di 16 anni realizza il suo sogno di andare nel paese che ama l'Inghilterra...
Lei non lo sa' ma l'aspettano nuovi amori,travolgenti passioni,importanti amicizie,purtroppo anche delle delusioni e ...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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1. Let's start with my dream
30 Settembre
La scuola era già iniziata per tutti ,tutti tranne me. Io ero a casa per preparare le ultime cose per il viaggio.
-Beh allora ciao ci vediamo tra 12 mesi ...
Salutai così tutti i mie compagni, amici, parenti, mia mamma, mio papà, le mie care nonnine e il mio buon fratellone...
Ero un misto di tristezza perché dovevo lasciare tutti loro e il mio dolce paesello nella mia
amata Italia per andare un anno nella fredda Inghilterra che io amavo e per questo ero felice.
Mi ospitava una famiglia in una cittadina un po’ fuori Londra, una certa famiglia Tomlinson...Bah che nome assurdo pensai subito.
Mi ci mandarono perché finalmente dopo anni che li supplicavo i miei avevano trovato i soldi per mandarmici mi pentivo un po’ di questo e mi sentivo in colpa di averli fatto spendere tutti
quei soldi. Comunque mi dissero che sarei andata nella stessa  scuola di loro figlio ma in un altra classe, speriamo solo che sia carino o per lo meno abbia degli amici carini mi dicevo.
Era la prima volta che andavo in aereo che emozione.... mi sedetti vicino al classico uomo d'affari che calmissimo affrontava il milionesimo viaggio di lavoro con solo la valigetta e l'agenda elettronica
Ero tesissima l'uomo che poi si rivelò anche simpatico lo notò
-Tranquilla non succede niente- mi disse con un sorriso sicuri di se’ e di quello che diceva
-Piuttosto mettiti le cuffiette e ascolta un po’ di musica passerà tutto senza che tené accorga- sempre sorridendo mi fece l'occhiolino
-Grazie...-gli risposi con un sorriso un po’ incerto.
In men che non si dica ero atterrata e il signore e la signora Tomlinson mi vennero a prendere all'aeroporto.
erano due persone carinissime che mi accolsero a braccia aperte e con sorrisi con denti perfettamente bianchi...sembravano i genitori della famiglia Mulino Bianco. Speravo che almeno i figli non fossero così.
Lei indossava un vestito da perfetta mamma anni 50 lui semplice con una polo e una giacca elegante. Io invece avevo una maglia grigia e sopra un maglioncino, dei jeans strappati e le mie superga bianche mi sentivo un po’ fuori luogo ecco.
-Ciao cara, siamo i signori Tomlinson-dissero in coro
-Salve, sono Alessia ,piacere-dissi con un sorriso nervoso del tipo "Ma dove sono finita!?".
Poi salimmo nella loro macchina alla “ si, siamo una famiglia perfetta” .
Dopo 10 minuti in macchina tra domande su di me e parlare di quanto sono fantastici i loro figli ero sfinita.
Avevo scoperto che il signor Tomlinson si chiamava Mark e lei Johanna,  ma tutti la chiamano Jay e lei lavorava come giornalista in una rivista di moda lui invece era un medico e lavorava nell’ospedale centrale di Londra…però….
Jay in realtà aveva avuto suo figlio ( il primo) da un uomo chiamato Troy, ma si era risposata subito dopo aver dato alla luce questo figlio con Mark e quindi questo figlio aveva preso il cognome Tomlinson.
arrivammo a casa loro, la classica casa Inglese, da una parte me lo aspettavo...
Comunque arrivati Mark parcheggiò la macchina da famiglia perfetta in garage.
Entriamo e troviamo 4 ragazzine sul divano ad aspettarci
-Allora, Alessia loro sono Charlotte, ma tutti la chiamiamo Lottie, Félicité, che chiamiamo Fizzy e in fine Daisy e Phebe.......
-Piacere Alessia- gli sorrisi loro lo ricambiarono a stento il sorriso ma fa niente non pensavo fossero antipatiche.
-Ci dispiace che nostro figlio non ci sia, ma sta’ poco a casa- mi disse Jay ... beh per lo meno non era un nerd...
-Comunque è già tardi noi dobbiamo andare al lavoro e loro dalla nonna...- erano le 7 di sera non so’ che tipo di ritardo avessero.
-Ci dispiace ma tu dovrai aspettare Louis qui...-Mi disse sempre Jay con una faccia un po’ triste ... così aveva anche un nome il "famoso" figlio con cui avrei dovuto convivere per un anno
-Arriverà tra poco. Tranquilla è simpatico ... ti piacerà...-aggiunse
-Ne sono sicura-sorriso falso.
-Va bene  grazie di aver capito siamo felici che tu sia qui. Camera tua e di sopra l'ultima a sinistra e difronte c'è il tuo bagno-Avevo pure un bagno mio wow .
-Ciao, cara-mi salutarono con un sorriso non so’ se gli piaceva chiamarmi cara o non si ricordassero come mi chiamavo, ma mi stavano simpatici comunque.
-Ciao grazie di tutto-
Peeeeerfetto ero da sola in una casa non mia e stavo aspettando un ragazzo che non conoscevo.
Decisi allora di salire e vedere dove avrei dormito per un anno. Era molto carina ma non era il mio stile, nei mesi che seguiranno la personalizzai anche se il letto purtroppo era singolo.
Raccolsi la mia lunga e mossa chioma nera in una coda e misi tuttaaaaaa la mia roba apposto. Poi  feci un giro turistico della casa. Mamma se era grande... ero stanca allora mi feci una doccia nel MIO bagno perfetto. Dicerto in questa casa il lusso non mancava
Decisi di andare a vedere un po’ di TV inglese ma come al mio solito lo feci con solo un asciugamano addosso...
Di colpo mentre ero su MTV si aprì la porta d'ingresso.
Doveva essere il figlio e io ero con solo un asciugamano addosso oh merda!
Bum!



Ciaooo questo è il primo capitolo! Lo sò non è il massimo però so' già che gli altri saranno migliori (ho già iniziato a scrivergli).
Beh non mi aspetto molte recensioni ma spero almeno in qualcuna...
XOXO Ale.
Twitter:https://twitter.com/cbAle1Direction

 
Facebook:http://www.facebook.com/alessia.campobenedetto
   
 
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