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Autore: 20maggio2013    29/07/2012    8 recensioni
Il sole stava calando ed era ora di tornare a casa. Casa, la potevo davvero chiamare così? Nonostante fossero ormai passati dieci anni io ancora non la consideravo la mia casa.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23 Giugno 2002, Londra, Inghilterra.
 
Il sole splendeva quella mattina più che mai. Il lago era piatto, e c’era un lieve vento che mi accarezzava il viso.
‘’Charliee, facciamo un gioco?’’
‘’Che gioco?’’
‘’Facciamo che chi arriva per primo alla casa sull’albero vince!’’
‘’Uhm, ok!’’
Iniziai a correre più veloce che potevo, ma lui era comunque più veloce di me.
‘’Non ce la farai mai!Ahahah’’
‘’Si che ce la farò!Ti conviene stare attento!’’
‘’Ahahahah!’’
Mi piaceva tanto giocare con lui, era il mio migliore amico. Ci conoscevamo da quando eravamo piccolissimi, ed erano 10 anni che facevamo tutto insieme, come se fossimo una sola persona. Lo adoravo, non avrei potuto immaginare la mia infanzia senza di lui.
Stavo correndo molto, troppo veloce, così inciampai in un ramoscello. Caddi per terra e iniziai a lamentarmi della gamba che mi faceva male. Vidi il mio amico girarsi preoccupato verso di me e venirmi incontro.
‘’Charlie,tutto bene?’’
‘’Oddio aiutami, per favore..La gamba mi fa male! Non riesco ad alzarmi!’’
Si avvicinò e mi tirò per il braccio, aiutandomi ad alzarmi. Appena fui in piedi iniziai a correre come non mai, e arrivai alla casetta.
‘’Ho vintoo!’’urlai
‘’Non vale! Charlie, fermati! Così non vale!!’’
‘’Troppo tardi! Ahahahah’’
Mi raggiunse contorcendosi per le risate e insieme salimmo nella casa. Era una semplice casetta di legno come tante, ma era nostra, nostra e di nessun altro. Era il nostro piccolo segreto, nessuno doveva toccarla.
‘’Charlie, devo dirti una cosa.’’
‘’Cosa?’’
Lo vidi prendere un anellino di plastica, probabilmente l’aveva preso da sua sorella.
‘’Mi vuoi sposare?’’
Avvicinò l’anello alla mia mano e mi guardò.
‘’Si!’’ Lo abbracciai così forte che credo non riuscisse neanche a respirare. Purtroppo una voce ci interruppe.
‘’Charlotte! Charlotte scendi dalla casetta e vieni subito a casa, dobbiamo parlare!’’
Era mia madre, cosa doveva dirimi?
‘’Io devo andare..ci vediamo domani per il nostro matrimonio!’’
‘’Ciao Charlie!’’
Tornai a casa correndo, volevo sapere di cosa doveva parlarmi mia madre.
‘’Mamma sono a casaa!’’
Nessuno mi rispose, ma sentivo dei passi nell’altra stanza. Vidi delle valigie sparse per tutta la casa. Tre biglietti. USA, New York. 24 Giugno. 6:20. Non poteva essere.
 
 
12 Aprile 2012, New York, America.
Il sole stava calando ed era ora di tornare a casa. Casa, la potevo davvero chiamare così? Nonostante fossero ormai passati dieci anni io ancora non la consideravo la mia casa. I miei genitori mi ci avevano portata perché mio padre aveva avuto un’offerta di lavoro, ma io la odiavo. Volevo Londra, il lago dietro casa, la casetta sull’albero, il mio migliore amico. Era lui la cosa che mi mancava più di tutte.Non eroa casa, senza di lui.
Stavo per mettere piede sul marciapiede della Fifht Avenue, quando un individuo mi arrivò addosso. Aveva una cartina in mano, un turista.
‘’Mi scusi signorina! Scusi davvero..io..io non l’avevo vista!’’
Abbassò la cartina lasciando il suo volto scoperto. Era bellissimo.Cercai un modo per iniziare a parlare.
‘’Non si preoccupi..è un turista?’’
‘’Non proprio..Mi sono appena trasferito’’
‘’Oh, e da dove viene?’’
‘’Londra’’ Lo disse con un tale sorriso, e che sorriso, che sembrava che a momenti gli sarebbero spuntati gli arcobaleni da dietro la schiena. 
‘’Anch’io sono di Londra’’ Risposi, con lo stesso sorriso. Che coincidenza.
‘’E cosa ci fa qui, se permette?’’
‘’Mi sono dovuta trasferire qui dieci anni fa..motivi di famiglia..ma mi dia pure del tu!’’
‘’Dieci anni fa..Capisco..’’ Aveva un’aria pensierosa, come se qualcosa gli sfuggisse.
 
‘’Allora ti va di andare a bere qualcosa, ehm..’’
‘’Charlotte!’’
‘’Ti va di andare a prendere qualcosa, Charlotte?’’
‘’Certo..’’ Lo guardai, non sapevo ancora il suo nome. Aveva un viso conosciuto, ma proprio non lo ricollegavo a nessuno.
‘’Zayn’’
Zayn, Zayn, era lui. Il mio piccolo migliore amico, che non avevo neanche salutato prima di partire. Quel giorno continuava a tornarmi in testa da dieci lunghi anni, come avevo potuto non riconoscerlo? Eppure avrei dovuto capirlo dai suoi profondi occhi nocciola, e quei bellissimi capelli neri come la pece. E il suo viso..mio Dio il suo viso. Era diventato meraviglioso.
‘’Zayn, sei proprio tu?’’
‘’Si, Charlie,sono io.’’
 
 
 
‘’Due caffè, grazie’’
‘’Subito signore!’’
Mi guardò. Non riuscivo a tenere il suo sguardo fisso sui miei occhi.
‘’Perché..perchè sei andata via?Perchè non sei neanche venuta a salutarmi?’’
‘’Non è stata colpa mia..Mio padre aveva avuto un’offerta di lavoro qui e sono partita subito! Non ho neanche avuto il tempo di realizzare che non ti avrei più rivisto, che non avrei rivisto la casetta e il lago..che avrei lasciato la mia Londra’’
‘’Dopo che sei andata via, sono stato male. Ho passato mesi cercando di trovare un nuovo amico, ma non ce l’ho fatta. Sei sempre stata unica. Dovevamo sposarci, io e te.’’
‘’Lo so, non l’ho mai dimenticato.’’
Uscii piano il ciondolo della collana che indossavo dalla maglietta, era il suo anellino.
‘’Tu..tu lo hai ancora?’’
‘’Certo, come potrei buttarlo via? Mi ha causato qualche problema, si, ma è la cosa più cara che ho.’’
‘’Che problemi ti ha causato un anellino di plastica?’’ Disse accennando un sorriso. Se lo avesse fatto ancora, sarei anche potuta morire.
‘’Bhe,il mio ultimo ragazzo mi ha lasciato per questo.’’
‘’Come? E perché?’’
‘’Perché quando mi ha chiesto chi me l’aveva regalato, io ho risposto: l’uomo più importante della mia vita. Non ha capito, ed è andato via.’’
‘’Mi dispiace tanto, io non credevo che..’’
‘’Non è colpa tua. E, comunque, io quel matrimonio lo aspetto da dieci anni. Non ti ho mai dimenticato, Zayn.’’
Mi avvicinò a se e in un secondo mi ritrovai con le mie labbra sulle sue, come una calamita. Ora ero felice, ero con l’uomo più importante della mia vita. Ero a casa.

 

HOLA! :3

Questa è la mia prima One Shot, che ne pensate? Ci tengo tanto, quindi recensite pleaase (?)


Adios c:
  
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