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Kurt 16:47 Blaine, daaaai, rispondimi! Sono già 3 giorni che non mi parli, sto da solo qui all’ospedale!

Kurt 16:50 Blaine, lo so che li leggi i messaggi, non sono mica stupido. Fai il broncio solo per una questione di orgoglio, e così fai la figura del bambino!

Blaine 16:51 stare da solo vuol dire stare braccio a braccio con dave?

Kurt 16:51 allora vedi che sei vivo?

Blaine 16:42 rispondi alla domanda.

Kurt 16:43 no, dave è in ospedale, ma non con me. È nella sua stanza.

Blaine 16:45 cosa gli è successo?

Kurt 16:46 l’hanno pestato a sangue, perché un suo amico l’ha visto con me, e l’ha detto a tutti.

Blaine 16:47 oddio..

Kurt 16:48 devi sapere solamente che io non l’ho baciato, mi ha baciato lui e così si è liberato di un grande peso. E a me ha fatto capire quanto ti amo. Mi sembra presto dirlo così ma è vero. Da quando ti ho visto la prima volta, quando mi sono svegliato.

Blaine 16:50 allora potevi pensarci due volte prima di far entrare dave.

Kurt 16:51 Blaine, sta zitto e vieni qui, che mi manchi da morire. Domani è il mio compleanno e mi dimettono, e vorrei che tu mi facessi questo regalo. :D

Blaine 16:52 veramente ti dimettono??

Kurt 16:53 yess.. sono passati 5 mesi, eh! D:

Blaine 16:54 oddio vengo subito, per oggi ti perdono!

Kurt 16:53 oddio, grazie, Blaine, sei il miglior ragazzo di sempre!

Blaine 16:54 vabbè, dove vengo? All’ospedale o a casa tua?

Kurt 16:55 oh, vieni all’ospedale, così mi aiuti a fare le valigie.

Blaine 16:56 ooogay! (?)

Kurt 16:57 AHAHAHAH no. xD

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Stavo diventando paranoico. Dalla prima volta che ci eravamo visti, Blaine non mi aveva mai visto tirato a lucido così,
con i jeans stretti e la camicia bianca.
A dire il vero, ora quei jeans non erano più così stretti, erano larghi. Ma faceva niente, erano sempre jeans.
Mi stavo mettendo un ultimo strato di lacca quando la porta si spalancò e io vidi mio padre.
Lui scorse la mia scintilla di delusione negli occhi e mi chiese: “stavi aspettando qualcuno?”
“No, no, è solo che credevo fosse l’infermiera che mi portava da mangiare, ho fame.”
“si, si, tu non me la racconti giusta.”
“è vero!”
“no, che non è vero. Stavi aspettando qualcuno, un maschio.”
“problem?”incrociai le braccia.
“no, per la miseria!” rise, perché aveva capito che aspettavo Blaine.
“se è per me, per questo che quel ragazzetto non è venuto più a trovarti, puoi anche chiamarlo e dirgli di aiutarti a
fare le valigie. Non mi comporterò come un padre superprotettivo verso una ragazzina di 14 anni!”
“ah, ecco. Bhe, Blaine sta venendo qui. Avevamo litigato ma ora abbiamo fatto pace. Per favore fammi il piacere di non terrorizzarlo.” Ammiccai un sorriso, e il signor Hummel, da me comunemente chiamato papà, uscì dalla porta dicendo:
”ehi, è arrivato il tuo amichetto!”
“detto bene, papà.”

Saltellai dalla gioia, e cominciai a cantare Last Friday night,  che tanto piaceva a Blaine, e mi lisciai i pantaloni aderenti bianchi.
Una volta erano stretti, ma ora ero dimagrito, e mi andavano un po’ larghi.
Erano gli stessi pantalone che piacevano a Rachel.. Gia, Rachel! Quando era innamorata persa di me, mi aveva letteralmente assalito, per poi chiedermi scusa.
Di certo quei pantaloni non l’avevano aiutata.
Dopotutto erano sempre jeans, e mi ammiravo nello specchio come un narcisista. Ballavo, finché alle orecchie non mi giunse una risatina irritante,
quella risatina inconfondibile di Sebastian, che avevo imparato a riconoscere dalle ripetute visite alla mia stanza d’ospedale.
“Che cavolo ci fai qui?” avevo di sicuro tralasciato una nota acida nella mia frase, perché lui mi rispose subito:
“Che caratterino! Volevo solo vederti, per vedere se stavi bene, e a quanto pare stai benissimo.”
“si, domani mi dimettono.”
“allora, Kurt, dimmi, perché pavoneggi davanti allo specchio tutto tirato a lucido mentre canti last Friday night, e balli come una gallina in calore?”
Rideva, e il suo sorrisetto soddisfatto mi irritava da morire.
“chi sei tu per giudicare il mio modo di ballare?”
Poteva essere bello quanto gli pareva, ma se non staccava le manacce dal MIO ragazzo di avrei staccato le dita una a una.
(ok, stavo diventando violento.)
“Stavo semplicemente commentando.. ehi, bei jeans.”
                                                
                                                                                             *****
Kurt 17:54 ehi, Blaine, non per farti innervosire, ma qua ci sta Sebastian che fa commenti sui miei jeans..jens. vieni immediatamente.

Blaine 17:56 sto proprio vicino alla porta. D:
                                                                                        *****
“Seb, è meglio che te ne vai.. ci vediamo.”
“Uff, che sfortuna.. vabbè, ci vediamo alla McKinley!
“Oh, ti trasferisci alla McKinley? Bella notizia.. ma ora vai.”

Appena uscì dalla porta vidi Blaine, e io mi lanciai direttamente sulle sue labbra.
“quanto mi sei mancato, cavolo, quando ti impegni ti fai desiderare”
“amo quando mi cogli di sorpresa così”
“ora facciamo le valigie, per favore.”
“Solo un minuto!”
“ok.. fatti abbracciare, dai!”
“anche tu mi sei mancato da morire Kurt”

angolo autrice ritardataria :3
ok, anche io mi sono fatta desiderare LOL, ma non ero a casa, oppure non avevo ispirazione, e per accendere il pc ci sono volute più di 2 settimane era rotto.
Vi prometto che il prossimo capitolo arriverà moto presto :D
Ok, ora ciaaauz (?)