Cap. 2: Accetti o hai troppa paura?

Pansy si Smaterializzò appena fuori dal bar in cui aveva appena lasciato Hermione ed era

diretta a casa di uno dei suoi due migliori amici, fuori dal caotico centro di Londra.

La pioggia era quasi terminata, ma l’ aria era satura di umidità e frizzantina, l’ erba del

gigantesco giardino ricoperta da un sottile strato di goccioline che intensificavano il suo

perfetto color verde.

Bussò all’ entrata del grande portone e ben presto, il padrone di casa arrivò ad aprire: Draco

Lucius Malfoy rimase sorpreso nel trovare la sua migliore amica davanti a casa sua dopo un

grosso acquazzone, ma la cosa più strana, e preoccupante, pensava lui, era il suo sguardo.

Aveva sicuramente in mente qualcosa e non era qualcosa di buono "Ciao Pansy, come mai

qui?" domandò il biondino lasciando entrare la ragazza dentro il maniero: Malfoy Manor, la

lussuosa dimora dei Malfoy per eccellenza, era passata a lui da quando i suoi genitori si erano

trasferiti in Francia "Disturbo, Draco?" domandò sempre con quel sorrisetto stampato sulle

labbra sottili "No figurati, ero solo sorpreso di vederti, pensavo che io, te e Blaise ci dovessimo

incontrare domani..." "Lo so, ma non è per questo che sono qui ..." spiegò lei lasciandosi

condurre in una sala da tè "Ah... vuoi qualcosa?" domandò accomodandosi su una poltrona,

curioso ma senza dimostrarlo "No grazie, ho già bevuto" replicò sedendosi di fronte al biondo

"Avrei bisogno di un favore..." iniziò in tono confidenziale "Dimmi pure.." rispose lui aspettando

"Vedi, lo so che il lavoro al Ministero è duro, è duro per tutti in verità, ma una mia amica

vorrebbe imparare a suonare il pianoforte entro quattro mesi, sai per una scommessa che ha

fatto con dei suoi amici, e siccome so che tu sei molto bravo a suonare il pianoforte, mi

chiedevo se non le potessi insegnare qualcosa..." disse con tono convincente, mentre il

ragazzo spalancava leggermente gli occhi "Quattro mesi? È un po’ dura imparare a suonare il

pianoforte in soli quattro mesi..." disse perfettamente controllato "Lo so, ma vedi lei ci tiene

moltissimo, vuole vincere a tutti i costi ed è disposta a pagarti profumatamente.." "Lo sai che i

soldi non sono un problema..." ribattè lui sogghignando leggermente "Scommetto che le

farebbe molto piacere..." disse mentendo spudoratamente "Non ci sarebbero problemi, il

lavoro non è così duro, ma sarà molto dura, ci vorranno tre o quattro lezioni alla settimana di

parecchie ore e non so neppure se ce la farà..." riflettè il giovane biondo "Oh credimi, è molto

portata ad imparare..." lo assicurò lei ricordando la capacità di Hermione di recitare grossi

tomi a memoria "Sì, beh, se è brava ad imparare tutto sarà più facile..." considerò lui "Ma è

così importante questa scommessa per lei? C’è qualcos’ altro in palio che vuole?" "Oh no, è

solo un fatto d’orgoglio, è una ragazza molto orgogliosa, odia perdere..." chiarì subito Pansy

pensando che se Draco avesse saputo di chi stavano parlando gli si sarebbero rizzati i capelli

sulla nuca "Un osso duro..." disse ghignando "Non sai quanto..." disse ripensando ai loro litigi

ad Hogwarts "Comunque, come si chiama?" domandò lui interrompendo il flusso dei suoi

pensieri "Segreto..." sussurrò lei "Come? Non so neanche a chi dovrò insegnare la nobile arte

della musica?" disse divertito dalla situazione surreale che si era creata "No, preferisco che tu

non lo sappia finchè non ti troverai faccia a faccia con lei!" "Allora non lo faccio!" disse

mettendo il broncio solo per vedere fin dove si sarebbe spinta la sua amica "Ah, allora devo

dedurre che ci sia altro dietro, qualcosa di segreto... la paura forse.." disse sapendo di averlo

colpito e affondato.

Infatti lo sguardo del biondo si assottigliò, puntandosi tagliente sulla ragazza "Non ho paura,

Pansy..." disse freddo "Oh immagino... allora accetti... o hai troppa paura?" continuò

imperterrita sorridendo furba "Certo che accetto..." sibilò lui "Perfetto! Credo che vi

divertirete..." disse ridendo tra sé e sé per l’ affermazione "Ho la sensazione che tu mi

nasconda qualcosa di grosso Pansy, mi sbaglio?" domandò lui sospettoso scrutando la figura

della ragazza intensamente "No, io? Figurati..." si giustificò lei cercando di mantenere un’ aria

innocente "Vedremo... comunque questa ragazza è carina?" domandò Draco malizioso "Sì, è

molto carina..." lo assicurò Pansy, dicendo la verità almeno per quella volta: Hermione, in

effetti, era molto cresciuta da quando era ad Hgwarts, i capelli le ricadevano in morbidi boccoli

sulle spalle, la pelle era sempre candida e gli occhi sempre dal colore nocciola-dorato, ma era

cambiato il corpo, più maturo e slanciato e anche alcuni tratti del viso; il carattere era sempre

e comunque il solito, battagliero e fiero.

Quando finalmente tornò a casa sua non poté non lasciarsi andare ad una risata, pensando a

quello che aveva combinato tra quei due e che ci sarebbe stato veramente un miracolo se non

si fossero scannati prima dei quattro mesi.

"Ragazzi!" urlò Hermione rincorrendo due figure che si allontanavano verso l’ uscita del

Ministero della Magia "Hermione ciao!" esclamò Harry voltandosi richiamato dalle urla "Dove

andate?" domandò affiancandoli "Stavamo andando da Accessori di Prima Qualità per il

Quiddich, Harry mi deve mostrare una cosa..." spiegò Ron sorridendo "Oh, sempre Quiddich,

eh?" disse in finto tono severo "Sì... beh, come va con la scommessa?" domandò Harry non

riuscendo a nascondere la curiosità "Io bene, ho già trovato un insegnate, forse..." disse

Hermione soddisfatta "Io mi sto lavorando Annette, sarà mia..." disse sicuro Ron "E tu?"

domandò Hermione rivolta al Bambino-Sopravvissuto "Io... sono sulla buona strada..."

annunciò il moro "Oh beh, siamo tutti a posto!" esclamò Ron "Però io ho la cosa più difficile da

fare!" protestò Hermione riflettendoci solo ora "Ti stai tirando indietro?" domandò Harry

provocatorio "Sai che non lo farebbe mai..." disse Ron in una mezza risata "Infatti!" concordò

la riccia " E poi tu hai anche più tempo..." disse Harry "Ma quello che devo fare io è più

complicato di quello che dovete fare voi!" replicò Hermione "Io no!"si lagnò Ron "Devi baciare

una ragazza, pensa che disastro..." "Annette è una conservatrice, mi toccherà sudare..." "La

piantate di parlare di questa ragazza?!" li interruppe Hermione scocciata "Beh, vedremo chi

vincerà fra quattro mesi!" concluse Ron "Chi è l’ insegnate?" domandò Harry curioso

"Veramente non lo so! Pansy non me l’ ha voluto dire..." confessò Hermione "Ah, se l’ ha scelto

la Parkinson allora... aspettati di tutto!" la redarguì Ron "Infatti è per questo che sono

preoccupata!"disse Hermione ridendo "Non può essere così male..." ragionò Harry prendendo

un po’ di polvere volante "forse sì..." considerò la riccia seguendo il rosso dentro il camino, in

cuor suo però sentiva che sarebbe successo qualcosa di grosso e che non avrebbe potuto

fermare il corso degli avvenimenti.

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