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Autore: Mama we re All full of Lies    29/07/2012    1 recensioni
Niente.
Niente, Fred.
Non ricordarti di me con questo sorriso amaro. Riesco a sentire il sapore dell'acido sulla lingua. Scivola in gola. Tocca gli organi, brucia dentro. Ho ingoiato tutto il nostro fuoco.
Accompagna le tue mani sugli occhi e quando le toglierai sarò andato via.
Non ti darò nessuna ragione per cui piangere, odio le tue lacrime.
Anzi...odio le lacrime.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Oggi la famiglia Weasley è in lutto. 
L'idea di seppellire un corpo in giardino è tanto stupida, però secondo papà aiuta a far sentire il defunto vicino a noi vivi. 
Cazzate. 
In effetti, sono cazzate.
Guardati attorno, nessuno ride. Mamma non smette di piangere, era crollata a terra ieri e si trascinava di peso graffiando il terreno con le mani. 
Ginny ha smesso di parlare. 
Bill ha deciso di rimanere qui ancora per un po'. Non è affatto cambiato. Ricordi? Buttava tre paia di occhi su ognuno di noi. 
Ron nasconde il volto sulla spalla della sua ragazza. Finalmente se n'è trovata una.
Papà non riesce a guardarti. 
Scusalo, Fred. È solo scosso. 
Per fortuna non puoi vedermi nemmeno tu. I nostri volti rilassati dal piacere sono svaniti nel nulla. 
Il nostro romanzo non è piaciuto. Lo hanno bruciato.
Non mi resta che buttarmi nel vuoto. Per poco non salto sulla bara. 
Sulla tua bara. 
Quella lapide che porta il tuo nome mi pesa tutta sul cuore. Rimpiangerò sempre il fatto di non essere riuscito a proteggerti. La tua voce urlerà nella mia testa ogni notte, è la mia punizione.
Adesso sarai arrabbiato con me. Hai ragione Fred, non sono riuscito a mantenere le nostre promesse. 
In quella bara dovrei esserci io con te. 
Io al posto tuo, magari. 
Ieri ho dato ascolto al mio cuore. Eppure dovevo farti almeno promettere che se fosse andato male qualcosa, saresti andato avanti. Senza di me. 
Eppure ci siamo scambiati solo baci. Abbracci. Vita. 
Quella che ancora ti attraversava dalla testa ai piedi. Quella che attraversava anche me. 
Te ne sei andato, adesso. E ti sei portato via anche la mia anima, perché non mi sono mai sentito così vuoto. 
Se è uno scherzo non è divertente. 
Avanti, Fred. Ti sto aspettando. Alzati. Esci da quella scatola di legno e ridi, salutaci e dicci che era solo un brutto scherzo. 
...Ma non succede nulla.
Se non esci ora finirà l'aria, là dentro. 
Mi accorgo che sono solo un egoista. Ti voglio perché sento di essere morto. Però riesco a camminare, a piangere, a crollare. Tu invece non riesci nemmeno a sorridere. 
La verità è questa: tu sei chiuso tra otto pareti di legno, io ti sto guardando dall'esterno mentre ti calano in una fossa. 
Papà mi ferma appena in tempo, proprio mentre stavo per saltarci dentro. Perché si, lo stavo per fare sul serio.
Mi saluti nella mia testa con il tuo sorriso che amo tanto e che mi hai riservato anche mentre crollavi a terra, con il tuo volto che amo tanto, con le tue battute, i tuoi modi di fare, le tue idee che amo tanto. 
Adesso che ho perso tutto, perché tu sei il mio tutto, non posso che parlare di te al presente. Perché sarai morto per gli altri, ma non per il sottoscritto.
Ti sento accanto a me. Sei freddo e mi tieni la mano. Ti guardi mentre sparisci sotto un cumulo di terra. 
Cominci a piangere ma nessuno sembra vederti. 
Mi volto verso di te e piango pure io. Sei morto sorridendo, ma dentro di te piangevi. Lo sapevo.
Sei un fantasma, o forse esisti solo nella mia testa. 
Adesso siamo soli. Gli altri restano dietro di noi. 
Mamma urla di dolore.
Mi cedono le gambe e mi ritrovo davanti alla tua lapide. Ti inginocchi accanto a me, adesso mi rendo conto che non posso più dirti che andrà tutto bene.
Rimpiango di non avere con me un coltellino o uno scalpello per cambiare quel nome. Poggio la testa sulla pietra e rabbrividisco. Mi stai ancora guardando cercando di capire cosa mi passa per la mente, ma è meglio se non lo sai.
Sfioro la tua mano, il tuo braccio, vorrei annullare nuovamente le distanze tra di noi, ma papà mi aiuta a rialzarmi e mi trascina in casa. 
Forse con il tempo mi passerà. Con il tempo mi lascerò andare. 
Sento che sto iniziando a svanire. Ed ogni giorno mi sveglierò sempre più trasparente. 
Poi, mamma e papà smetteranno di vedermi. E anche tutti i nostri fratelli e la nostra sorellina. E si dimenticheranno di me. E allora saremo di nuovo uguali.
Ti saluto con un sorriso, perché è l'unica cosa che so ancora fare. 
Il cuore mi trema quando vedo che ricambi.
 
 
Ti prego, aspettami.
 
 
 
 
 
 
 

 
...Si xD 
Okay, per la vostra gioia lo strazio è finito. 
Più la rileggo e più mi sembra che non sia George a parlare. 
Dettagli.
È la mia prima ff sul mondo di HP e si, ammetto che non è il massimo, ma ho provato a cavarne fuori qualcosa di accettabile. 
Sembra strano, ma ci ho creduto, per una notte, di essere riuscita a scrivere qualcosa di buono.
Dedico tutto alla Mia May, che spero leggerà nuovamente.
E... nulla. Volevo quasi quasi aggiungere un terzo capitolo.
Poi ho detto meglio di no. 
Ringrazio comunque tutti, e chiudo, tra un po' scrivo più qui che della storia stessa.
 
Mama
  
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