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Autore: Camilla L    29/07/2012    5 recensioni
Mentre non avevo la connessione ad internet non ho perso tempo, nel frattempo ho scritto un po' di cose e tra le altre m'è uscita anche questa: è il seguito di “Io non ho che me stesso e viceversa” e “ Jasper Joshua Cullen” e come quelle FA PARTE DELLA SERIE "IL GIOVANE JASPER"
Qui conosceremo meglio, oltre a Jasper e Rosalie quasi sedicenni, anche alcuni dei personaggi che gravitano intorno a loro...
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Esme Cullen, Jasper Hale, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Jasper, Carlisle/Esme
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il giovane Jasper'
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Ballo d'estate...parte 1...

 

Pov Rosalie

 

Finalmente è arrivata la sera del ballo...non ci posso credere!

Fino a due anni fa non mi sarei immaginata nemmeno lontanamente che un giorno sarebbe toccato anche a me partecipare ad uno di questi balli. Ricordo che, da bambina, guardavo estasiata in tv le ragazze che si preparavano per questi eventi e mi chiedevo se un giorno sarebbe successo anche a me, ma più passavano gli anni, più la mia speranza si faceva vana. Arrivare a compiere i quattordici anni in istituto ti fa credere che una famiglia per te là fuori non ci sia e ogni tua speranza di una vita normale si fa sempre più debole, ogni giorno che passa.

Ricordo la sensazione che ho provato, quando di ritorno dal mio ultimo affidamento, ho scoperto che Jasper era stato adottato. Ero al settimo cielo per lui, ovviamente, nessuno più di lui si meritava una vera casa, ma la tristezza che provavo per me stessa sembrava incolmabile. Più di una volta sono stata sul punto di scappare dall'istituto, non valeva più la pena stare lì, quando l'unica persona che potevo considerare la mia famiglia non c'era più.

Jasper ed io ci siamo trovati bene insieme fin da subito, non ricordo perchè scelsi di parlare proprio con lui, dopo mesi di assoluto silenzio, so solo che, quella fu la scelta più azzeccata che potessi fare. Fingere di essere fratelli ci venne spontaneo, ci faceva volare via con la fantasia in un posto dove non credevamo di poter mai andare: una vera casa!

Forse siamo stati dei bambini un po' troppo pestiferi, ma oltre i piccoli dispetti alla direttrice e a qualche parola detta fuori posto non siamo mai andati. Ci piaceva stuzzicare Miss Mary, anche se alla fine ci rimettevamo solo noi perchè puntualmente venivamo beccati e di conseguenza puniti, ma anche quello faceva parte del nostro voler essere dei bambini come tutti gli altri. Quando Miss Mary ci sgridava ci faceva sentire importanti perchè almeno ci teneva in considerazione; certo non era come essere abbracciati o coccolati da una mamma, ma per due bimbi che non hanno mai avuto niente anche essere sgridati voleva dire che qualcuno si era accorto di noi, qualcuno si era accorto che al mondo c'eravamo anche noi! Credo che, in fondo, Miss Mary l'abbia sempre saputo e che le sia dispiaciuto quando ce ne siamo andati, in fondo siamo stati in quel posto molto più tempo di tanti altri e, anche se non lo ammetterà mai, si era affezionata a Bonnie e Clyde, come ci chiamava sempre lei. Mi farebbe piacere che lei e Nanny Sue mi vedessero in questo momento e penso che manderò loro una delle tante foto che mio padre inizierà a scattarmi non appena uscirò dalla mia stanza.

Ormai i preparativi sono finiti e ora devo solo aspettare il mio accompagnatore. Oggi pomeriggio, mamma ed io, abbiamo cercato su internet un' acconciatura che potessi farmi in casa, dato che non ho avuto il permesso di andare dal parrucchiere e, dopo circa mezz'ora di ricerca abbiamo optato per dei boccoli che partono da una sorta di treccia orizzontale. Nonostante sia dipeso da una punizione, è stato bello fare questo con la mamma e, anche poi farmi aiutare a crearla. La sfuriata che mi ha fatto qualche giorno fa non ha intaccato il nostro rapporto, anche se all'inizio non riuscivo a capirlo, anche queste cose fanno parte del far parte di una famiglia e, come quando ero piccola, so che quando qualcuno mi sgrida è perchè gli importa di me, anche se ora a farlo sono dei genitori veri. Anche papà ha voluto dirmi la sua quando è tornato dal lavoro e ha saputo che ero rincasata con quasi un'ora di ritardo, voleva anche rincarare la dose sulla punizione che mi aveva già dato la mamma, ma per fortuna poi ha cambiato idea, anche se mi ha avvertito che, da ora, pretenderà assoluta puntualità da parte mia che, anche solo pochi minuti, potrebbero costarmi cari!

Quando papà ha visto il vestito che mamma ed io abbiamo scelto per questa sera pretendeva che andassimo a restituirlo, sosteneva che fosse troppo corto, scollato e tante altre cose, poi la mamma è riuscita a convincerlo che stava esagerando e che non ho dieci anni, anche se credo che in questi casi lui sia convinto del contrario. Forse alla mia età mi dovrebbe dar fastidio che mio padre “si impicci” di queste cose, invece a me fa molto piacere: nessuno, a parte Jasper, s'è mai interessato a come mi vestivo o se fossi abbastanza coperta ed ora che c'è qualcuno che lo fa per il solo semplice fatto che mi vuole bene e tiene a me, non posso fare altro che esserne felice.

Mentre sto per uscire dalla mia stanza sento qualcuno che bussa alla mia porta.

-Sorellina, posso entrare?-mi chiede Jasper...in pigiama!

-Certo! Nonno Jasper!-gli rispondo.

-Ehi!-mi riprende offeso.

-Ma dai Jazz, è la sera del ballo e tu te ne stai a casa in pigiama! Se avessi chiesto a nonno Frank di venire con me sarebbe stato più entusiasta di te!-gli dico.

-Che colpa ne ho io se non ho trovato la ragazza giusta da invitare, mica posso venire con te ed Emmett a reggervi il moccolo!-dice lui.

-Scommetto che però papà te l'ha chiesto!-dico, sorridendo.

-Si ed era anche disposto a pagarmi profumatamente, ma non me la sono sentita di farmi odiare da te a vita!-mi spiega.

-Altro che odiarti...avresti rischiato la vita!-ammetto.

-Comunque, a parte gli scherzi, sei bellissima Rose! Emmett è davvero fortunato ad andare al ballo con la ragazza più bella della scuola.-afferma, facendomi commuovere.

-Grazie fratellino...anche se sei di parte!-farfuglio.

-Ma dai...mi fai sciogliere il trucco!-aggiungo poi, mentre tento di salvare il mio mascara.

-Posso abbracciarti o rischio di rovinare qualcosa?-mi chiede poi.

-Tu puoi sempre!-gli dico, gettandogli le braccia al collo.

-Direi che ne è valsa la pena aspettare tutti quegli anni se poi, alla fine, stiamo realizzando tutti i nostri sogni!-esclama mentre siamo ancora stretti.

-E tu desideravi di passare la sera del ballo in casa in pigiama?-gli chiedo.

-Devo la rivincita a papà alla plystation!-afferma, sciogliendo l'abbraccio.

-Ma se non ha ancora capito che la playstation e la Wii non sono la stessa cosa!-dico.

-Prima glielo spiego e poi giochiamo!-aggiunge, sorridendo.

-Wow...che impegno interessante! Non fai prima a dirmi che mentre cercavi di capire quale gemella Suani invitare loro sono state invitate da qualcun altro?-gli chiedo.

-Mi sembra di aver sentito l'auto di Emmett!-dice, uscendo di fretta dalla mia stanza per non rispondermi.

-Si, si scappa...intanto sono loro che sono scappate da te!-urlo per farmi sentire da lui.

Decido di seguirlo e mentre scendo le scale vedo i miei genitori che mi aspettano (direi quasi in lacrime!) davanti all'ultimo scalino.

-Oddio! Non ho fotografato la discesa!-esclama mio padre.

-Ma Carlisle insomma, è tutto il giorno che sistemi la macchina fotografica per non perderti nemmeno un secondo e poi sul più bello non sai cosa fare?-lo riprende la mamma.

-Rosalie tesoro, non è che potresti salire e poi riscendere?-mi chiede papà.

-Ma devo proprio?-chiedo un po' scocciata.

Come se non fossi già abbastanza agitata, ci si mette anche mio padre e la sua poca dimestichezza con la macchina digitale.

-Non è meglio che faccia io papà?-gli chiede mio fratello.

-Credo sia meglio!-afferma mamma.

Mentre riscendo lentamente le scale in modo che Jasper possa fotografare anche i miei respiri suonano alla porta.

-Oh! Per fortuna!-esclamo sottovoce per non farmi sentire dai miei genitori. Non voglio fargli capire che quella delle foto per me è più una tortura che altro.

-Benvenuto Emmett, entra pure!-gli dice mia madre.

-Wow!-esclama lui appena mi vede.

-Ehi! McCarty guarda che quella è la mia bambina...siamo intesi?-gli intima papà.

-E mia sorella!-aggiunge Jasper.

-Non si preoccupi Dottor Cullen gliela riporterò sana e salva e all'orario stabilito, non un secondo di più!-dice Emmett a mio padre.

-E per quanto riguarda te, chi pensi di spaventare con quel pigiama?-chiede invece a mio fratello.

-Ma perchè ce l'avete tutti col mio pigiama? Sto sicuramente più comodo di voi tutti impacchettati.-si giustifica mio fratello.

-Va bene Jasper, ma l'anno prossimo svegliati prima!-gli sussurro ad un orecchio.

Dopo aver abbracciato i miei genitori e aver fatto le ultime foto di rito, usciamo e Emmett da vero cavaliere mi apre la portiera dell'auto per farmi salire.

-Di chi è quest'auto? Non è quella di tua madre?-gli chiedo.

-No, è di Peter! Mi ha concesso di usarla solo per stasera e se gli faccio anche solo un graffio ho finito di vivere!-mi spiega.

-E perchè te l'ha prestata se ci tiene così tanto?-chiedo.

-Sono stato io a chiedergliela, non potevo portarti al ballo con l'utilitaria di mia madre, sapevo che saresti stata bellissima...anche se non così tanto! Sei magnifica!-mi dice dolcemente.

-Grazie!-sussurro, mentre sento il mio viso che sta diventando dello stesso colore dei pomodori maturi!

-Questa è per te! Non sapevo di che colore sarebbe stato il tuo vestito così ho puntato sul bianco, mia madre dice sempre che sta su tutto!-mi dice, allungandomi una scatola trasparente che contiene un'orchidea da mettere al polso.

-Oh! Grazie! Ho sempre pensato che questi fiori esistessero solo nei film!-dico, forse facendo uscire troppo la bimba ingenua che c'è in me.

-Che tenera che sei!-mi sussurra.

-Non sono troppo ingenua?-chiedo, preoccupata.

-No, sei perfetta!-mi risponde.

-E tu sei dolcissimo!-gli dico io.

-E comunque hai fatto bene a scegliere un vestito di questo colore, si intona coi tuoi occhi!-sussurra dolcemente, avvicinandosi a me per fare qualcosa che mi sconvolge ancora di più di quanto non lo sia già!

Lentamente prende il mio viso tra le mani e stampa le sue labbra sulle mie. Sento il mio cuore che batte all'impazzata e il viso che, ormai, sta per andare a fuoco. Non credo che esista qualcuno più felice di me in questo momento. Dopo quattordici anni di avversità, la mia vita ha preso la direzione giusta e, posso dire con certezza che, ora ho tutto quello che desideravo. Se non rischiassi di fare brutta figura con Emmett, in questo momento mi metterei a piangere dalla contentezza e se non avessi la certezza di essere sveglia crederei di essere ancora quella bimba triste che sognava tutto questo davanti alla tv!

Come vorrei poter urlare a squarcia gola: io sono Rosalie Lilian Cullen e sono la persona più felice del mondo!!!




 

 

Questa è la prima parte dell'ultimo capitolo di questa serie di storie, l'altra dal punto di vista di Jasper, la posterò non prima di dieci giorni!!!

Ne approfitto per ringraziare:

NinianeCullen88

Dills Nightmare

Cristalblu

Alice_Nekkina_Pattinson

Sabryepenny

e le loro immancabili e, sempre gentilissime, recensioni!!!

Notte a tutte!!!

Camy

   
 
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