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Autore: ehisistah    30/07/2012    10 recensioni
«Scusami.» mi disse lui, mentre mi raccoglieva un paio di libri che erano caduti a terra.
«Non sono monca, faccio da sola.» dissi strappandoglieli dalle mani.
Poi li ammucchiai di nuovo nella mia borsa e me ne andai a passo svelto.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo cinque.

«Ariana, c'è un problema.» mi disse mia madre quella mattina mentre mi stropicciavo ancora gli occhi.
Avevo dormito benissimo, e sembrava anche una bella giornata. «Non rovinarmi la giornata.» le sussurrai ancora addormentata.
«La giornata ancora non è iniziata, comunque, stanotte dovrai andare a dormire da qualcuno.»
«Cosa? No, no e no, mi lasci a casa ma non vado a dormire da nessuno.» le dissi decisa. «Io non sto tranquilla.»
«Dai mamma, quando avevo tredici anni mi lasciavi da sola fino a mezzanotte, ora che ne ho quindici posso rimanere per una notte da sola no?»
Mi alzai dal letto sorridendo, come fossi sicura di averla convinta. «Se ti chiamo però rispondi.» mi raccomandò prima
di uscire di casa per andare al lavoro.

«Ehi amore, ho una notizia grandiosa.» mi disse Niall alla fine delle lezioni. «I miei oggi non ci sono davvero stavolta.»
'Fermi tutti, no.' «Senti biondo, stiamo correndo.» gli dissi abbassando lo sguardo. «Perchè ieri si e oggi no?» Già, perchè?
«Non lo so, davvero.» gli dissi. «E allora andiamo.» disse lui trascinandomi per un braccio.
«Siamo arrivati giusto?» chiesi davanti alla villetta che sembrava la stessa di ieri. «Esatto, vieni?» disse prendendomi per mano.
«Non ti ho detto una cosa.» continuò sedendosi sul letto della sua stanza, poco distante dal salone. «Dimmi.»
«Ti amo.» 'Biondo strafigo seduto sul letto cosa hai detto?' «Non scherzare.» dissi sedendomi accanto a lui. «Dico davvero.»
Come faceva ad amarmi già? Cioè posso capire un 'mi piaci', un 'hai un bel sorriso', un 'sei bella' e tutto, ma un 'ti amo' è tanto cazzo.
«Ma come fai già ad amarmi?» Lui mi guardò a lungò, poi mi stampò un bacio, uno di quelli che in pochi giorni era diventato essenziale.
«Non lo so, ti amo e basta.» «Non posso dire di amarti anche io, mi dispiace.» 'Bella risposta, si, bella risposta proprio.'
Mi stampò un bacio, un altro, un altro, e ancora un altro.
«Non mi importa.» disse continuando a stamparmi baci. «Quando ti bacio è come se fossi investito da un unicorno.» Non ci credo.
«Dio ma cannati di meno biondo.» gli dissi scoppiando a ridere. «Non prendermi in giro, dico davvero.» disse facendo finta di essersela presa.
«Scusa ma sto immaginando un unicorno che ti investe.» dissi non riuscendo a trattenere le risate. «Bene, allora non ti chiedo quello che ti volevo chiedere.» 'Mi hai fregato, lo ammetto.'
«Su scusa.» dissi baciandolo. «Okay, stanottevuoidormirequi?» mi chiese tutto d'un fiato e diventando rosso in viso.
«Oggi è l'anniversario dei miei.» continuò. «Rimarranno a cena fuori e poi andranno a 'dormire' in un hotel qui vicino.»
'Sono nella merda.' «Io non lo so... è presto.» gli dissi prendendo coraggio.
«Ho detto dormire, solo dormire.» disse sorridendo e cercando di convincermi.
«D'accordo, passo a prendere delle cose a casa e torno.» ecco, mi aveva convinta.
«Si, ma con tua madre?» mi chiese mentre uscivo da casa. «Tu non preoccuparti, non avrei accettato se non fossi stata sicura di poter rimanere.» gli dissi mentre ero ormai fuori.

Bussai alla porta un paio di volte, poi mi venne ad aprire. «Pensavo mi avessi dato buca.» mi disse abbracciandomi. «Sono due ore che sei fuori.» o cazzo aveva ragione. «Dio scusami, comunque ora sono qui.»
Mi fece entrare, poi mi indicò il bagno e andai a cambiarmi. Non avevo veri e propri pigiami, non ne usavo mai.
Di solito a casa dormivo con una lunga maglietta che mi copriva almeno la metà della gambe, ma non mi sembrava proprio il caso di portarla.
Così optai per delle culotte elasticizzate che avevo trovato in un cassetto e una canottiera che non indossavo da tanto.
«Pensare che sei la mia ragazza.» disse vedendomi uscire dal bagno. 'aww, la sua ragazza.'
Andai a stendermi sul letto ripensando a tutto quello che sarebbe potuto succedere quella notte. 'No, non succederà niente chiaro?' Quando anche
Niall venne a sdraiarsi mi sentii più tranquilla, subito poggiai la testa sul suo petto. Eravamo entrami in silenzio.
Ma non in un silenzio di quelli imbarazzanti, di quando non sai cosa dire, si trattava di un silenzio giusto.
«Sento il tuo cuore battere.» sussurrai. «Batte solo per te.» mi sussurrò poi lui nell'orecchio.
Avvicinai le mie labbra alle sue, poi mi spostai verso la guancia e gli diedi un piccolo morso. «E' bello morderti.» gli dissi.
«Si però fai piano.» disse lui sorridendo. Continuavo a mordergli con delicatezza prima la guancia, poi il labbro, era così bello.
«Ho sonno.» mi disse lui. Guardai l'ora che segnava la sveglia sul comodino, l'una e mezza. Il tempo passava così in fretta quando ero con lui.
«Ma tu dormi vestito?» gli chiesi mentre andavo in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. «Mi vergogno del mio pigiama, poi sto comodo anche così.» mi rispose quando fui tornata.
«Se dormi in boxer non mi scandalizzo.» scherzai. «Non è una cattiva idea.» disse sorridendomi.
«Cosa?» gli chiesi perplessa. «Dormire in boxer.» 'Cattiva idea invece.' «Guarda che scherzavo.» gli dissi mentre si slacciava i pantaloni e si toglieva la maglietta. «A quanto pare tu però no...» gli dissi quando ormai era in boxer. Si sdraiò di nuovo vicino a me e io poggiai di nuovo
la testa sul suo petto mentre lui iniziava ad accarezzarmi i capelli.
Stavo così fottutamente bene con lui, lui mi faceva sentire davvero bene. «Adesso mi viene sonno anche a me.» dissi ridendo.
Allora lui mi diede un ultimo bacio prima di augurarmi la buonanotte. «Ti amo.» gli sussurrai poco prima di addormentarmi.

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Non ho scritto tantissimo vero?
Ditemi che non sono stata noiosa lol
con una recensione non vi cade il dito c: #js.
GRAZIE PER LE UNDICI RECENSIONI AL
CAPITOLO PRECEDENTE, GRAZIE DAVVERO.

sono su twitter qui.
just for youuuuuu.
  
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