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Autore: Ce_    30/07/2012    8 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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 Sesso, fumo e Rock 'n roll

A GiulyHermy99 che mi sostiene costantemente con le sue splendide recensioni.


Louis Weasley, capelli biondi perennemente arruffati, come per dargli l'aria da ribelle, occhi azzurro Weasley, un metro e ottanta, pelle bianchissima, forse fin troppo, fisico asciutto, fascino veela e carattere puramente Weasley,  era uno dei ragazzi più amati, anzi, venerati dalle ragazze della scuola, insieme a suo cugino, non che migliore amico, James Potter, Scorpius Malfoy e forse, Mark Boot, Corvonero del settimo anno.
 
Louis Weasley amava divertirsi, amava andare in giro con Jj a fare scherzi, o uscire con i suoi amici babbani a bersi un bicchiere di qualcosa in santapaca, si, Louis Weasley amava i suoi amici, più che altro,si potrebbe dire che amava James e no, non era gay, assolutamente, solo che si sentiva legato a Potter molto più che ad altre persone e, soprattutto, in un modo  speciale.
 
Louis amava fare sesso, si, credeva fermamente nel sesso, attenzione, ho detto sesso e non amore, perché Louis Weasley, dall'alto dei suoi diciassette anni poteva vantarsi del fatto che non aveva mai fatto l'amore.
Puro e sano sesso e questo per lui significava prendere una ragazza, portarla in dormitorio, chiudere le tende, scoparsela e mandarla via la mattina dopo, così, come se nulla fosse successo, senza conseguenze e soprattutto, senza impegni e responsabilità.
Sapeva che era ingiusto, lo sapeva bene, ma non riusciva a farne a meno, per lui era come una cura, senza si sentiva solo, forse era per questo motivo che cominciava a pensare di dover far l'amore, una volta nella sua vita, giusto per vedere cosa si prova, giusto per vedere se è così incredibile come dicono tutti, ma doveva trovare la persona giusta e lui non l'aveva ancora trovata.
 
Ah, Louis Weasley amava la musica babbana, rock, il rock era sua passione... Rowling Stones, The Doors, Beatles, AC/DC.. Questi erano i gruppi che riempivano il suo porta cd ed erano sacri, guai a chi li toccasse.
 
Louis Weasley amava le donne, da ciò che si è detto sopra si potrebbe pensare il contrario o che le amava solo per certe cose, ma, secondo lui, l'universo femminile si poteva dividere in due emisferi: le donne e le donne da una botta e via. Queste ultime era quelle che, appunto, si portava a letto la sera, ogni sera una diversa, quelle che si concedevano a lui senza nessuna resistenza, quelle che, se provavi a farci un discorso serio, non avrebbero capito una mazza.
Poi, c'erano le donne e lui amava le donne. Le donne per lui erano quelle ragazze che non si concedevano facilmente, che dovevi lottare per averle, che ti facevano sputare sangue e sudore solo per un appuntamento, quelle ragazze che passavano del tempo in biblioteca, che erano belle per come erano e non per quello che si mettevano addosso, quelle intelligenti, con cui riusciva a parlare di qualunque cosa.
Si, Louis Weasley amava parlare con le donne, ma, per sua sfortuna, lui ancora non incontrava quella donna (escludendo cugine, sorelle e qualche amica, ovviamente), quella che lo poteva rendere felice.
 

Louis si guardava in giro perplesso, era seduto vicino alla finestra e di fronte a lui c'erano Roxanne Weasley, sua cugina e Margaret Jordan-Finningan, figlia adottiva di Lee e Seamus, in biblioteca ed era proprio questo che gli faceva paura, era la prima volta da sei anni che entrava in quel luogo, si stava giocando la sua reputazione.
Le ragazze lo guardavano con un'aria severa, come a dire: "fallo e basta"...
<< Ripetete un attimo.. Cosa dovrei fare, io? >> gli chiese il ragazzo perplesso
<< Oh, no! >> sbuffò Margaret
<< Louis, sei deficiente? È la terza volta che te lo ripetiamo >> sbuffò Rox e gli lanciò un occhiata esasperata << Allora, Fred ha inventato un nuovo prodotto per il negozio che ti fa cambiare colore di capelli a seconda dell'umore, tipo metamorfomagus, hai presente? >> certo che aveva presente, Ted era il ragazzo di sua sorella ed era un metamorfomagus, cavolo  << Ora, però, non ha ancora trovato un antidoto, mi spiego, quando uno si è stufato di vedere i suoi capelli cambiare colore, dovrebbe poter  farli smettere ed è qui che entri in gioco tu e le tue abilità in trasfigurazione.. Ci aiuterai? >> e fino qui Louis ci era già arrivato alla prima spiegazione, quello che proprio non riusciva a capire era per quale motivo non poteva farlo Fred e, soprattutto, perché non era stato lui a chiederglielo?
<< Ok, fino a qui ci siamo, ma la domanda è: perché io? Perché non Fred? E poi, perché me lo state chiedendo voi? Capisco te, Rox, ma Margy? >>
<< Cavolo, sono la migliore amica di sua sorella e.. E.. >> Margaret diventò rossa come un peperone, ma si riprese subito  << comunque, sai quanto è importante per Fred, sarebbe il primo prodotto inventato completamente da lui, l'antidoto non ha importanza, può scoprirlo chiunque, ma il prodotto è quello importante e Fred lo presenterà a zio George, ma non finchè non troverà una soluzione e sai che è troppo orgoglioso per venirtelo a chiedere. Comunque, abbiamo chiamato anche James, arriverà a momenti.. >> Louis si sentì rassicurato, almeno così sarebbero stati in due in quello strazio.
<< Ma io dico, in sette anni non ho mai messo piede qui dentro e voi venite a dirmi che è una cosa importante? In biblioteca non si fanno cose importanti! >> ecco, appunto, era arrivato James e i suoi toni soavi, ora si che erano tutti.. Lo guardò come a dire: io non c'entro nulla!
<< Semplicemente perché ci servono i  libri >> rispose Roxy con tranquillità e le due ragazze si buttarono nell'ennesima spiegazione del loro piano, i due furono costretti ad accettare la proposta.
Come non detto, Louis Weasley non è che proprio amasse parlare con le donne.
 
Quando le ragazze si congedarono, loro rimasero un altra mezz'oretta a fare palline di carta strappate dalle loro pergamene e a lanciarle alle ragazze più carine che si giravano ridendo istericamente, le più tranquille ammiccavano verso di loro.
<< Lou >> lo richiamò James, il volto improvvisamente serio, ok, no, non è uno scherzo, James aveva un'aria seria davvero << Credo, credo di essermi  innamorato >> il moro abbassò la testa come per scusarsi, mentre, Louis era rimasto senza parole.. James serio? James innamorato? Era uno scherzo vero? Bhe, non era divertente! Innamorato?
<< Stai scherzando? >> chiese speranzoso
<< No, purtroppo o per fortuna.. È una cosa che non ho mai provato prima,ma, tranquillo, la nostra vita continuerà come prima.. >> lanciò un occhiata eloquente verso il gruppo di ragazzine dietro di loro e se ne andò senza dargli il tempo di chiedere più informazioni.
Come prima? Come facevano a fare la loro vita se lui era innamorato? Erano due cose che non potevano coesistere, bhe, in realtà, pensava anche che la parole ‘’James’’ e ‘’innamorato’’ non potessero stare nella stessa frase, ma era successo e Louis sentì una parte di se aver paura di perdere James che sarebbe stato troppo occupato con questa lei, l'altra era felice per lui e l'altra ancora non vedeva l'ora di innamorarsi, ma questo non l'avrebbe mai ammesso, Louis.
 

<< Salve, sono Louis Weasley e sesso, fumo e rock 'n roll >>

***

 

 
Ginny tornò a casa verso le sette della sera, dopo una giornata di lavoro al giornale.
Si avviò verso la cucina e cominciò a preparare la cena già avviata quella mattina, Harry le aveva detto che avrebbero cenato insieme, erano settimane che non lo facevano, si vedevano solo la notte, o meglio, dormivano insieme perché  lui rientrava quando lei già era addormentata e se ne andava prima che si svegliasse. È solo lavoro, le aveva assicurato e anche Hermione glielo aveva detto, anche se non era stata molto convincente visto che anche Ron faceva la stessa vita, più o meno, ma almeno lei si vedeva con Krum, ogni tanto e invece lei chi aveva? Solo il suo lavoro e la sua famiglia. Le era passata la rabbia di quella sera in cui era scappata a casa della sua migliore amica, ma forse sarebbe meglio dire che si era nascosta perché era sempre li, pronta ad esplodere e Ginny si sentiva stanca, sfinita, sola, voleva il suo Harry, voleva i suoi figli, ne aveva un bisogno fisiologico.
Preparò la tavola con cura, prese un libro dal salotto, si sedette al tavolo, aspettando l'arrivo di suo marito.
8:30 perfetto, quella era l'ora che le aveva detto.. Ginny ripose il libro sulla libreria, tirò fuori le cose dal forno e le poggiò sul tavolino.
9:00 ancora non era arrivato, forse aveva avuto un piccolo contrattempo
9:30 doveva arrivare, l'aveva promesso, doveva arrivare.
10:00 Ginny aveva le lacrime agli occhi, non poteva credere che le aveva dato buca, un'altra volta e, per di più, non l'aveva neanche avvertita, non poteva crederci. Si alzò dal tavolino affranta, era incavolata nera, non ce la faceva più, andò in camera sua e si mise a letto, ma la rabbia era tornata a galla e si sa, la rabbia fa fare cose stupide, o forse, fa dire solamente cosa si pensa davvero in quel momento.
 
La Weasley sentì qualcosa che le toccava la gamba, qualcosa di freddo, e si svegliò, guardò l'orologio 2:40, si girò dall'altra parte e noto suo marito, la guardava con occhi di scusa, ma lei non ce la faceva proprio a perdonarlo, era una cosa più forte di lei.
Si voltò verso di lui e si mise a sedere sul letto, rivolgendogli uno sguardo pieno di disprezzo e amarezza
<< Ginny... Io >> no, non la voleva sentire un'altra delle sue scuse campate in aria, era stufa di tutto, perché non glielo diceva in faccia? Perché non gli sbatteva contro i fatto che avesse un'altra? Gli piaceva torturarla?
<< No, basta inventarti roba,cominci a cadere nel banale, sei ripetitivo, la tua fantasia è finita e anche la mia pazienza... Ti ho aspettato, l'ho sempre fatto e anche questa volta ti ho aspettato, ho creduto davvero che il lavoro ti impegnasse così tanto, ma non fino a questo punto, ora basta perché questa storia sta diventando pesante e io sto passando per la stupida che non si accorge che il marito ha un'altra. Questa storia finisce qui >> non urlò, Ginny, le parole uscirono dalla sua bocca quasi sussurrate e vide il marito abbassare lo sguardo, ferito, ma non ci fece caso, era lei quella ferita, non lui e che non si mettesse a fare la vittima.
Fece per scendere dal letto, ma Harry la trattenne per il polso
<< Ginny sei fuori di testa? Ci sei solo tu per me e lo sai.. È il lavoro e sai che non posso darti molti dettagli >> cercò di spiegare Potter, ma senza successo, la mente di Ginny era offuscata dal  dolore
<< NO, TI AVEVO DETTO NIENTE PIÚ SCUSE! NON TI CREDO, HARRY. NON SEI PIÚ CREDIBILE. VA DA LEI, VA DA QUELLA POVERETTA. CON ME HAI CHIUSO PER SEMPRE E NON PROVARE A CERCARMI. SEI SOLO UN LURIDO BASTARDO! >> la rabbia, nascosta da qualche parte, uscì tutta insieme e si ributtò contro Harry, Ginny si liberò dalla sua presa e andò verso l'armadio per prendere le sue cose, le lacrime scendevano sul suo viso, era stata tradita, ma quello che le faceva più male è che Harry, quell'Harry che si era alzato e la chiamava, non aveva negato, nulla.
Si girò un attimo verso di lui prima di smaterializzarsi e lo vide con lo sguardo basso, era come se volesse fare qualcosa ma non potesse.
In un attimo, Ginny si ritrovò nel salone della casa di George e Angelina, era il primo posto che le era venuto in mente.
 

***


Un ragazzo con i capelli biondo sporco stava appoggiato ad un albero vicino al lago, solo lui, nessun altro intorno, Albus lo stava spiando da lontano, non trovando il coraggio per andare da lui..
Stava li da quasi un'ora, ma era un Serpeverde e di coraggio non è che ne avesse tanto, ma doveva farlo... Erano passati quattro giorni da quando aveva preso coscienza dei suoi sentimenti e da quattro giorni seguiva Lorcan in qualunque posto lui andasse, senza farsi vedere,  doveva smetterla con quella sceneggiata ed andare.
Albus raccolse tutto il coraggio che aveva dentro di se e si avviò verso di lui.
Si sedette, appoggiandosi al tronco senza neanche salutare, come se la sua presenza fosse del tutto naturale e, del resto, neanche Lorcan disse nulla, continuò tranquillamente con le sue attività.
<< Fred? >> chiese Albus tanto per rompere il silenzio, Lorcan si girò verso di lui, i loro visi erano vicini, troppo vicini, i loro nasi potevano quasi toccarsi, Albus non seppe mai cosa gli passò per la testa in quei pochi istanti, fatto sta che si avvicinò al biondo e si ritrovò con le labbra incollate alle sue.
Quello fu il loro primo vero bacio, primo di una lunga serie, arrivò così, senza preavviso e, soprattutto, partì da Albus, il che era del tutto inaspettato.
<< Non ne ho idea e, in questo momento, non me ne frega niente >> sussurrò Lorcan sulle labbra del moro, rispondendo alla domanda di prima e ripresero a baciarsi, Albus sentiva il sangue sul suo labbro superiore che era stato morso da Lorcan, sentì le loro lingue toccarsi e mettere su una specie di lotta e fu la sensazione più bella che Albus avesse mai provato, si sentì finalmente libero,completo.
Si staccarono di malavoglia, Lorcan appoggiò la sua testa sul petto di Albus che gli circondò le spalle con un braccio e cominciò a fare dei disegnini strani con le dita sul collo del biondo. Poi, raccolse ancora quel poco di coraggio che gli era rimasto, in effetti, era un Serpeverde, ma aveva più coraggio di quanto pensasse e cominciò con le sue scuse.
<< Lorcan, io... È difficile per me, non sono sicuro di nulla in questo momento e tu sicuramente non mi darai le sicurezze che mi potrebbe dare qualsiasi ragazza, ma il problema è che io non riesco a pensare ad altro che a te e mi dispiace averlo negato quando tu me lo hai fatto capire, ma non è facile, la mia famiglia non è come la tua, io non ho una madre come zia Luna, i miei non accetteranno la cosa molto facilmente, un figlio gay non è facile da accettare, ma ora che ho capito cosa provo non posso fare a meno di te, sono sempre li che ti guardo di nascosto e... E...niente, dovevo solo dirtelo. >> Albus tirò fuori tutti i suoi sentimenti e fanculo l'orgoglio, doveva parlare chiaro.
Lorcan, intanto, aveva alzato la testa e Albus si trovò perso dentro a quegli occhi blu scuro, quegli occhi che erano l'unica cosa che lo differenziava dal gemello, quegli occhi di cui, se ne accorse solo in quel momento, non riusciva a fare a meno.
<< Capiranno, Al, sta tranquillo e, se non capiranno, io sarò li con te, sarò per sempre al tuo fianco >> non era un comportamento da Grifondoro, i Grifondoro non erano così sdolcinati, o almeno, così credeva Al, e non sapeva quanto questa cosa fosse sbagliata.
 Comunque, Grifondoro o no, Albus fu molto grato a Lorcan per ciò che gli aveva appena detto, lui sarebbe stato al suo fianco, quella  era l'unica cosa che importava, l'unica cosa di cui Albus aveva bisogno in quel momento.
 

***


James arrivò davanti a quella parete al settimo piano come tutte le sere ed entrò nella stanza che si era appena materializzata davanti ai suoi occhi.
Si guardò intorno e vide che Dominique era già li, la schiena appoggiata al divano, le gambe incrociate, i capelli raccolti in una coda disordinata, il libro sulle gambe e i denti che martoriavano il labbro inferiore.
 A James sembrò la visione più bella del mondo, adorava quella sua abitudine di mordersi il labbro, anche se la sgridava sempre quando lo faceva.
Si avvicinò, si sedette accanto a lei e le spostò una ciocca di capelli ribelli dietro l'orecchio, la bionda si girò verso di lui.
<< Ciao >> lo salutò e lui rispose catturando le sue labbra in un bacio dolce, che sapeva di sangue, del suo sangue.
<< Ti ho detto di non morderti il labbro >> la sgridò bonariamente
<< Ti ho detto di non morderti il labbro >> lo scimmiottò, James scoppiò a ridere e lei lo seguì a ruota, era una risata pura, vera, di quelle che non si sentono molto spesso ed erano le loro.
Ecco perché James era innamorato di lei, perché con lei riusciva ad essere se stesso, si toglieva la sua solita maschera da malandrino e diventava James, solo James Potter quello che, come gli altri maschi Potter facevano da anni, avrebbe fatto di tutto per la donna di cui erano innamorati, anche morire.
E James ne era sicuro, anche Dominique si sentiva se stessa con lui.
Dopo qualche bacio e carezza qua e la James poggiò la testa sul grembo della bionda che continuò a leggere, accarezzandogli i capelli, già arruffati, con la mano libera, il ragazzo si beò di quel contatto.
Spesso, anzi, quasi tutte le volte che andavano li, se ne stavano tranquilli a pensare o a parlare, senza fare l'amore, gli bastava la presenza dell'altro per sentirsi felici.
<< L'ho detto a Louis >> se ne uscì James all'improvviso, rompendo il silenzio e l'atmosfera che si era creata
<< Perché devi sempre rovinare i momenti più belli? Comunque, cosa hai detto a Louis>>
<< Di noi >> rispose lui con finta non curanza
<< DI NOI? >> urlò Dominique fuori di se, si alzò facendo sbattere la testa sul pavimento a James, era furiosa, che cavolo aveva combinato? si chiese il ragazzo mentre si massaggiava la nuca.
<< Gli ho detto solo chemisonoinnamorato.. Basta >> si difese lui alzandosi,  ma, vedendo la faccia perplessa di Dominique, si costrinse a ripetere la frase << gli ho solo detto che mi sono innamorato, non gli ho detto di chi >> ecco qui, l'aveva ammesso, cazzo, James Sirius Potter non poteva ammettere di essere innamorato, non con la lei in questione, che cavolo gli era successo?
Una parte di James continuava a farsi queste domande, l'altra era felice, la cosa era diventata vera, sembrava più vera ora che le aveva detto davvero cosa provava e si sentiva meglio.
Dal canto suo, Dominique restò a fissarlo per almeno trenta secondi, poi gli buttò le braccia al collo... Poteva anche far pensare che fosse una gelida veela, ma era una donna e le donne non resistono ad una dichiarazione del loro amato, è una cosa che sta nel loro DNA. Certo, non era un gran che, ma aveva ammesso di essere innamorato di lei, anche se non esplicitamente, era già un passo avanti
<< Anche io sono innamorata di te >> era passata, la rabbia di Dominique, era solo un ricordo, ripresero a baciarsi con passione, ma la ragazza si staccò di nuovo << io non sono ancora pronta per uscire fuori, magari possiamo dirlo a Lou e Lils, ma devo pensarci, ok? >>
<< Io sono qui, ti aspetterò >> rispose lui, con aria dolce
<< A proposito, se non  la finisci di fare il casca morto con quella stupida di Corvonero ti spezzo tutte le ossa con le mie mani >> Dominique si avvicinò al ragazzo con aria minacciosa e James, in quel momento, ebbe paura, davvero molta.
 
NDA
Salve!
Ecco qui il nuovo capitolo!
Allora, per prima cosa, il titolo, non che la frase di Louis l’ho ripresa dal famoso motto: sesso, droga e rock ‘n roll, però, visto che, nella mia storia, Louis non farà uso di droghe , ma fumerà , ho deciso di cambiarla..
Poi, ho notato che vi piacciono le presentazioni dei personaggi e quindi ho deciso di presentare anche i personaggi minori, voi che ne dite?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ci sono state parecchie svolte, mi dispiace solo per i sostenitori dei vecchietti, ma la situazione era insostenibile e Ginny non ce la faceva proprio più.
Grazie mille a chi mi legge e a chi mi recensisce:
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses
-AleJackson (<3)
Continuate a seguirmi e  a farmi sapere cosa ne pensate.
Un bacio,
Ce_
 
 

   
 
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