Tolsi quelle mani morbide davanti ai miei occhi e mi volai, ma riconobbi già quella voce che mi aveva conquistata.
-“Zayn!”. Eccolo, era lì difronte a me con un sorriso ammaliante. Sorrisi, ma ripensando a all’ultima volta che era partito senza salutarmi il mio sorriso scomparve.
-“Ciao Helena, come stai?”. Mi strinse a se, non ero più abituata a quegli abbracci.
-“Io bene grazie, tu invece?”. Accennai un sorriso.
-“Ora molto meglio, non mi chiedi cosa ci faccio qui?”. Ridacchiò.
-“Cosa ci fai qui?”. Domandai gesticolando con la mano destra.
-“Beh il tour è finito, ed ho deciso di passare la mia vacanza quì… con te!”. Infilò le mani nelle tasche posteriori del suo jeans e guardò in un punto indefinito della hall.
-“Mi fa piacere”. Dissi con un tono di voce basso.
-“A me non sembra, credo che sarei dovuto andare altrove.”. Diventò serio. Prese la valigia e si diresse verso l’ascensore.
-“Aspetta!”. Gli urlai. Lo presi per un braccio e lo feci voltare verso di me. Senza dir niente mi strinsi a lui in un forte abbraccio, Zayn rimase immobile, impassibile; finalmente sentii le sue braccia avvolgermi dolcemente. Rimanemmo molto lì fermi ed abbracciati senza parlare.
-“è tutta colpa tua! Tu te ne sei andato via senza salutarmi Liam che mi ha dato quel regalo da parte tua ci sono rimasta davvero male. Non riuscivo a capire il perché di quella tua decisione”. Sentivo gli occhi lucidi ma cercai di non far scendere nessuna lacrima.
-“Scusami!”. Ci staccammo da quell’abbraccio che sembrava potesse essere eterno.
-“Credo che ti perdonerò. Grazie per questo regalo”. Mi toccai il polso e continuavo a giocherellare con il bracciale.
-“Mi accompagneresti in stanza?”. Mi prepose Zayn. Annuendo salimmo insieme in ascensore. Per pura e casuale coincidenza gli capitò ancora una volta la stanza 123. Aiutai Zayn a sistemare la sua roba e poi ritornai al mio lavoro.
-“Per qualsiasi cosa chiamami!”. Gli sorrisi ed andai via.
Per tutto il giorno rimasi in albergo a svolgere delle ‘faccende’, il più delle volte me ne andavo girando di qua e di là. -“Helena!”. Vidi Zayn salutarmi in lontananza e mi fece cenno di andare verso di lui.
-“Cosa c’è Zayn?”. Chiesi sorridente.
-“Ti andrebbe di uscire questa sera… io e te”.Era dolcissimo quando era impacciato.
-“Perché no! Mi farebbe davvero piacere! Allora vado a cambiarmi, tu aspettami qui”. Gli sorrisi ed andai a cambiarmi. Dopo una decina di minuti tornai e lo vidi seduto sulla poltrona intento a leggere un giornale.
-“Eccomi!”. Dissi ad alta voce, Zayn si voltò e mi venne incontro.
-“Allora andiamo!”. Mi prese per man e mi condusse fuori, davanti a noi c’era un’auto bianca bellissima.
-“E quella macchina?”. Domandai.
-“Ho affittato l’auto per tutto il periodo che rimarrò qui, ti piace?”. Ci avvicinammo all’auto.
-“è davvero bella!”. Dissi aprendo la portiera.
Come luogo per la nostra serata ‘speciale’ andammo in centro che d’estate era pieno di luci e di spettacoli per tutti. La maggior parte dei locali erano pieni, compresi i tavolini fuori, per fortuna trovammo un posticino molto carino. Lì mangiammo pizza in totale pace per così dire, avvolte alcune fan chiedevano di poter fare una foto o un autografo, ma non mi recava nessun fastidio.
-“Scusa per il troppo movimento che c’è attorno al nostro tavolo”. Non credo fosse colpa sua, è il suo lavoro.
-“Nessun problema non preoccuparti”. Sorrisi. Non sapevo fosse un tipo così divertente, per tutta la serata mi fece ridere come non aveva mai fatto nessun ragazzo con cui fossi uscita.
-“Ti va di fare un giro prima di andare? Vorrei vedere lo spettacolo”.
-“Si andiamo, da lì arriva una musica molto carina, anche io avrei voglia di vedere cosa fanno!”. Avvicinandoci a quella musica coinvolgente notai gente che ballava ed un gruppo di cantanti sul un piccolo palco che suonavamo per gli spettatori. Zayn mi prese per mano e mi condusse in mezzo alla gente per ballare. Il modo di ballare di Zayn era molto esilarante, ma sembrava che non se ne importasse. Du tratto si fermò e cercò di riprender fiato.
-“Zayn ti senti bene?”. Domandai.
-“Si, si, sono solo un po’ stanco”. Li porsi l’acqua e bevve tutto dun sorso.
-“Ora andiamo, credo che per un po’ non ballerò”. Aggiunse Zayn
-“Credo che nessun dimenticherà il tuo balletto molto carino!”. Scoppiai in una rumorosa risata e Zayn mi guardò male.
-“Vorresti dire che non apprezzavi il mio ballo?”. Sorrise.
-“Beh eri davvero divertente, non la smettevo di ridere!” Zayn mise il broncio ed andò avanti ed io rimasi lì ferma.
-“Zayn!”. Urlai, gli corsi incontro bloccandolo ma intanto lui rideva.
-“Credevo ti fossi offeso!”. Risi.
-“Non potrei mai con te”. Mi prese la mano e la strinse nella sua. Il cuore mi palpitò ed inizia a diventar rossa.
-“Beh questo mi rende felice”. Sorrisi.
-“Ma guarda un po’ chi c’è! Helena e il suo amichetto”. Mi voltai e rividi quel sporco maiale di Mark dietro di noi.
-“Che cosa vuoi?”. Disse Zayn alzando la voce e posizionandosi davanti a me.
-“Niente, volevo solo salutari, non è vietato!”. Mark aveva la sua solita birra in mano, ovviamente sempre ubriaco.
-“Non apprezziamo la tua compagnia”. Aggiunsi.
-“Helena zitta”. Urlò Mark.
-“Non permetterti di parlarle così è chiaro!”. Zayn continuò a spingermi dietro tenendomi stretta la mano.
-“stai calmo, ora me ne vado”. Mark se ne andò via ridacchiando come uno stupido.
-“Ehi Zayn tutto okay?”. Gli domandai, sembrava nervoso.
-“Si Helena, sto bene, è solo che non mi piace che quello si avvicini a te”. Senza risposta lo abbracciai.
-“Nessuno è mai stato così protettivo verso di me!”. lui ricambiò il mio abbraccio.
-“Ora sarà meglio ritornare a casa, non voglio farti far tardi”. Disse Zayn guardando l’orologio, andammo verso l’auto e indicandogli la strada mi feci accompagnare a casa.
-“Ecco siamo arrivati, grazie alle tue indicazioni siamo arrivati a destinazione”.
-“Si, non vedo l’ora di andare a letto”. Sbadigliai.
-“Allora vai, non voglio farti addormentare in macchina”. Slacciai la cintura di sicurezza ed aprii la portiera. Mi avvicinai a Zayn e gli diedi un bacio sulla guancia, poi mi fissai a guardare i suoi occhi per qualche secondo e mi persi in quell’infinita di lucentezza.
-“Buona notte”. mi sussurrò dolcemente.
-“Buona notte Zayn”. Gli risposi. scesi dall’auto ed entrai in casa con un sorriso stampato sul volto.