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Autore: Onnie    30/07/2012    1 recensioni
Ambientata dopo la sconfitta di Tobi. La dura battaglia ha procurato gravi perdite al villaggio e la scomparsa di Naruto non migliora l'animo dei suoi abitanti. Il suo ritorno è segnato da grandi cambiamenti anche nell'animo stesso del ragazzo. Alcuni eventi lo perseguiteranno e per seguire i suoi sentimenti di "amore" abbandonerà tutto per...
Mi fermo o spoilero tutto u_ù Buona lettura e recensite. (non siate troppo crudeli è la mia prima Fan Fiction, ma le critiche sono sempre ben accette^^ se non troppo aggressive)
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Abbiate pietà di questa povera principiante che si cimenta nella scrittura di una FF :)
Vorrei aggiungere che il precedente capitolo, questo capitolo e probabilmente anche il prossimo, sono un'introduzione per spiegare la situazione generale in cui il nuovo personaggio crescerà :)








All'ospedale ormai la situazione si era decisamente calmata. In due settimane tutti i feriti si erano ripresi quasi completamente, o almeno stavano abbastanza bene per tornare dalle proprie famiglie. Kakashi era serenamente sdraiato nel suo lettino di ospedale, ad aspettare la giornaliera visita dell'Hokage per controllare le sue ormai perfette condizioni fisiche. Il motivo per cui volesse restare in ospedale era noto a tutti ormai, si godeva le sue meritate vacanze vegliando sul dormiente Naruto che, dopo la pesante botta di sedativi che gli erano stati somministrati per fermare il suo tentativo di fuga poco prima di una operazione, se la prendeva comoda e passava i giorni dormendo. Il via vai di gente in quella stanza di ospedale era continuo, stavano tutti aspettando il risveglio del biondo addormentato nel lettino, anche se gli unici ad avere il permesso di stare li notte giorno a vegliarlo erano Hinata, il finto malaticcio Kakashi, e Sakura che doveva controllare regolarmente le condizioni di Naruto e riferire tutto all'Hokage. L'attesa era davvero snervante. Sembrava quasi che il biondo passasse volutamente tutto quel tempo a dormire per prendere in giro coloro che aspettavano il suo risveglio.
-Maestro Kakashi...si ricorda qualcosa della battaglia?- esordì Sakura, ormai stufa di aspettare il risveglio del bell'addormentato senza fare niente. -Non si sforzi troppo se non ricorda...ha preso un brutto colpo dalla testa.-
-Se ti devo dire la verità Sakura...no, non ricordo niente.- concluse quasi così la conversazione, lanciando prima un'occhiata al letto del ragazzo, per vedere se dava segni di risveglio, e poi tornò al suo libro con l'intento di finire di leggerlo. -Sono sicuro che quando si sveglierà Naruto saprà soddisfare ogni tua domanda.-
Sospirò dunque tornando a fissare Naruto. Il ragazzo, proprio in quel momento, fece una smorfia simile ad un piccolo sorrisetto. Alzò una mano al celo e cerco di afferrare qualcosa, ma non trovando niente la ributtò sul letto. Poco dopo, russando, tirò a se la coperta e la abbracciò, tornando a dormirei in pace e tranquillità. Una piccola vena iniziò a pulsare sulla fronte di Sakura facendosi sempre più grande mentre osservava il pigro fare del ragazzo evidentemente libero dagl'effetti del sonnifero.
-Naruto! SVEGLIATI!- gridò la ragazza dai capelli rosa andando a prendere le spalle del ragazzo per scuoterlo con forza.
Il biondo intanto però non accennò ad aprire gli occhi, nonostante lo scossone
 -Ancora altri cinque minuti e mi sveglio, promesso- esordì con voce flebile e assonnata tirando ancora a se le coperte e riprendendo a russare in modo abbastanza rumoroso.
-TU MALEDETTO BASTARDO!-
Le maniere di Sakura come al solito non erano delle più dolci e, preso Naruto per il la manica del pigiama, lo sollevò in aria e lo scagliò verso la parete su cui poggiava la testiera in ferro del letto d'ospedale. Il colpo fu talmente forte che il biondo finì con lo sfondare ben 4 musi prima di riuscire a fermare la sua corsa. Il naso del ragazzo iniziò a sanguinare per via delle dolci maniere della kunoichi che, con passo rigido e aggressivo, si avvicinava sempre di più pronta a dare il colpo di grazia al suo amico.
-C...cosa ho fatto questa volta Sakura-chan?....-era evidente confuso.
Ci mise qualche secondo a mettersi in piedi sulle proprie gambe, ma la cosa fu inutile dato che ci pensò l'amica a tirarlo su impedendogli di toccare con i piedi per terra. -Stai fingendo di essere in fin di vita! Ci stai prendendo in giro, ammettilo! Sono giorni che vegliamo su di te in attesa di un segno di vita e tu invece di svegliarti inizi a russare come un....come un....ecc...ecc...-
-Sa...Sakura-chan ti prego fermati, se continui così finirai per ucciderlo.....-cercò di intervenire Hinata allungando timidamente una mano verso la ragazza. Questa si girò fulminandola e Hinata si nascose dietro Kakashi alla ricerca di protezione. Evidentemente non era solo Naruto quello che si spaventava davanti al piccante caratterino della ragazza  dai capelli rosa.




Diverse ore dopo
L'arrivo dell'Hokage calmò i bollenti spiriti di Sakura e Naruto ebbe finalmente la possibilità di spiegare la sua versione della storia. Era evidentemente confuso. L'unico a conoscere la verità su tutto era la volpe ma preferì non esprimere alcuna opinione sulla questione. A Naruto invece venne raccontato l'enorme sforzo impiegato nelle sue ricerche e questo non fece altro che alimentare la sua ammirazione nei confronti di Hinata.
-Uhm...Nonna Tsunade spiegami una cosa. Hai detto che uno Shinobi mi ha riaccompagnato a Konoha portandomi in spalla, ma....beh....-prese qualche secondo per porre la fatidica domanda che tanto lo tormentava. Con un dito si punzecchiava la testa come a dover riflettere sul modo in cui porre il suo quesito -chi è?-
Fu silenzio assoluto su quella questione. La paura di vedere di nuovo Naruto volare via dalla finestra alla ricerca del suo "salvatore" fu paralizzante per tutti i presenti. L'aria nella stanza diventava sempre più tesa e l'hokage, onde evitar complicazioni, si limitò ad uscire dalla stanza. Poco dopo, come se fosse del tutto naturale, Kakashi la seguì per chiederle informazioni sull'accaduto, alla fine anche lui non poteva immaginare chi fosse l'eroe misterioso.
-Sakura, ti aspetto tra dieci minuti al palazzo dell'Hokage- Concluse Tsunade salutando con un cenno Naruto e lasciando l'ospedale, seguita sempre da Kakashi.
-Bene! Naruto più tardi tornerò a trovarti-
-Ma ma....che ho detto?- Si rivolse dunque verso l'ultima rimasta in camera, Hinata che, quando il giovane le rivolse la parola, arrossi improvvisamente -Hinata ti senti bene?-
-Si si si sto bene...-come al solito aveva una voce molto flebile, probabilmente per l'emozione. Sicuramente l'Hokage l'aveva fatto di proposito. Lasciarla da sola con Naruto...era l'ultima cosa che si aspettava. -Naruto...perdonami..-
-Mh?-Il biondo inclinò leggermente la testa mentre ascoltava il dire della fanciulla. Sporgendosi dal letto si avvicinò alla Hyuga e le poggiò la mano sulla fronte. -Sei sicura di non avere la febbre? Deliri!- esclamò dunque avvicinando ora le labbra alla fronte di le per essere sicuro di non essersi sbagliato a "misurare" la temperatura con la mano -No....stai bene- concluse ora abbassando il volto in modo da poter vedere la Kunoichi negl'occhi e lentamente anche lui arrossì.
-Sto...sto bene. Sono solo delusa di non essere riuscita a trovarti...mi dispiace- continuò assumendo un espressione più seria e abbassando il volto come ad evitare il suo sguardo, ma questo, con delicatezza le cinse il viso con le mani, e le alzo il volto per poterla osservare negl'occhi e sorrise. In quel momento tutte le ansie di Hinata scomparirono in un attimo -Naruto io ti...-
Il ragazzo aveva già sentito quelle parole uscire dalla sua bocca una volta. Era quasi morta per lui e questo non poteva dimenticarlo. Aveva dimostrato per lui un coraggio indescrivibile senza però mai cambiare il suo splendido carattere. Come aveva fatto a non notarla prima? Eppure l'ha sempre avuta davanti a se. Dell'ultima battaglia ricordava ben poco, sopratutto della fine, ma era sicuro che l'ultimo suo pensiero era rivolto ai suoi amici, a Sasuke, Sakura e a Hinata. Così, prima ancora che lei potesse ripetersi avvicinò il suo volto a quello di lei e chiuse gli occhi mentre le loro labbra si incontravano in un dolce bacio: il loro primo bacio.
La reazione di Hinata fu un misto tra sconcerto e liberazione. Era felice finalmente di conoscere i veri sentimenti di lui, sempre se questo non fosse solo un effetto ritardato dei sedativi somministrati al ragazzo. Nonostante il dubbio e l'incertezza fossero impercettibilmente presenti nel suo animo si rilassò lasciandosi andare al dolce momento. Si sentiva finalmente libera e felice.




Intanto dall'Hokage si discuteva animatamente per la punizione di colui che aveva riportato Naruto al villaggio. Entrare in quella stanza in quel breve periodo di tempo sembrava un suicidio. Sakura e Tsunade sembravano sul punto di uccidersi mentre Kakashi osservava la questione da lontano, continuando a leggere il suo libro. Tanto ormai era sicuro che Tsunade avesse già trovato la "soluzione" al dilemma e quella lite era scatenata solo dal'immaturità e cocciutaggine di Sakura.
-Vi ha salvato la vita, vi ha difesa!- gridò Sakura battendo con forza una mano sulla scrivania dell'Hokage
-E con questo? Rimane un traditore. Ha abbandonato il villaggio per la ricerca di potere e ha confessato più di una volta di voler uccidere Naruto. Non credi sia sufficiente per punirlo?!-
-Signorina Tsunade con il dovuto rispetto, non credo che una persona a cui non importa niente del villaggio avrebbe tentato di salvare il proprio Kage e poi...-
-Poi cosa, Sakura? Sei solo accecata dall'amore che provi verso Sasuke. Se lo lasciamo a piede libero per il villaggio non appena incontrerà Naruto inizieranno una lotta all'ultimo sangue.-
-Ma è cambiato, ve lo posso dimostrare. Se gli date una possib...-contestò Sakura ma venne repentinamente interrotta da un colpo di tosse di Kakashi. L'uomo che, inizialmente, non voleva avere niente a che fare con la risoluzione di quella questione si sentì quasi in obbligo di intervenire ora.
-Tsunade capisco la tua preoccupazione ma non credi che la presenza stessa di Naruto e Sasuke nello stesso villaggio sia di per se un pericolo? Hinata non terrà il segreto per sempre, e lo stesso vale per Sakura...-continuò dunque alzando la testa per osservare il volto della bionda finalmente seduta alla sua scrivania. -Io lascerei decidere a loro la risoluzione delle questioni personali, anche se i dispiace molto dirlo. Va però ammesso che ha tentato di rimediare agl'errori compiuti aiutando lei contro Madara, riportando Naruto al villaggio e consegnandosi agl'ambu di Konoha di sua spontanea volontà- Inarcò un sopracciglio sapendo di aver colpito nel segno quando vide l'hokage con le mani conserte intenta nel riflettere sulla questione.
-Va bene....ma ciò non toglie che lui verrà necessariamente punito.- continuò a rimanere in quella posizione finché due ambu, una volta bussato alla porta, entrarono chiedendo gli ordini da eseguire. -PORTATEMI L'UCHIHA!- gridò dunque con tono imperativo. Sakura stava sudando freddo per il terrore. Sperava che non accadesse niente di sgradevole, sperava che Tsunade non chiedesse la testa di Sasuke su un piatto d'argento.
Il giovane entrò nella stanza incatenato all'tezza delle caviglie e dei polsi. Sakusa si portò subito al suo fianco ma questo non la degnò di uno sguardo. Non perse tempo a guardarsi intorno, osservò solo Tsunade con aria tranquilla e decisa. La donna era ancora distratta, presa dai suoi pensieri, quando il ragazzo entrò e, notata la sua presenza, non perse altro tempo in chiacchiere.
-Sasuke Uchiha ti verrà applicato un sigillo per bloccare momentaneamente la tua innata e il tuo chakra. In base al tuo comportamento deciderò come procedere. Hai qualcosa da dire?- Domanda piuttosto retorica quella della bionda.
Il ragazzo scollò la testa spostando momentaneamente l'attenzione su Sakura, non reagì alla sua visione, non proferì parola, la osservò solo con aria soddisfatta.
-Potete andare- fece così segno con la mano per indicare agl'ambu di scortare il prigioniero nella sua cella.







amy99: Grazie. A dir la verità non credo avrei postato il secondo capitolo se non avessi letto la tua piccola recensione :) Grazie ancora.
  
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