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Autore: lepty    13/02/2007    1 recensioni
All'anniversario per la morte di Silente i bicchieri trasformati in Passaporte portano tutti i presenti in Sala Grande in una grande prateria, dove Harry incontrerà Voldemort per l'ultima volta....
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Tom Riddle/Voldermort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA FINE DI TUTTO

LA FINE DI TUTTO

 

Un’aria cupa aleggiava sulla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, e ciò sembrava testimoniato da grossi nuvoloni grigi che piangevano grandi gocce di pioggia.

Nella Sala Grande di solito riempita dalle grida e dalle chiacchiere allegre degli studenti, l’atmosfera era triste. Molto triste.

Dal soffitto pendevano grandi vessilli neri con due grosse lettere grigie: AS. Quella sera dopotutto era l’anniversario della morte di Albus Silente, preside della scuola, ucciso l’anno prima durante uno scontro con i Mangiamorte da uno di essi fintosi pentito: Severus Piton.

La nuova preside, Minerva McGranitt, stava tenendo un lungo discorso in memoria del defunto:”….era il miglior preside e amico….”.

“Solo colpa mia, è stata solo colpa mia” stava dicendo Harry a bassa voce seduto al suo posto a Ron ed Hermione.

“No Harry, non colpa tua, non potevi far niente,proprio lui ti aveva pietrificato affinchè  ti salvassi. Sapeva quello che faceva. Non roderti l’anima” replicò Hermione

“ Hermione ha ragione Harry” sussurrò Ron “Silente è morto per mano di quel vigliaccone di Piton, ma adesso probabilmente sarà sereno pensando che tu un giorno lo vendicherai” aggiunse il rosso, ma vedendo la faccia di Harry dopo la sua allusione allo scontro finale con Voldemort, preferì stare zitto”

“…. E ora un brindisi ad Albus Silente ragazzi” concluse la McGranitt.

 Tutti i bicchieri furono sollevati nel medesimo istante, anche dai Serpeverde riluttanti.

Fu un attimo, i presenti in sala provarono un grande senso di vuoto sotto i piedi,e un momento dopo si ritrovarono scaraventati su un prato bagnato. Professori e studenti si alzarono chiedendosi dove fossero finiti.Videro solo una sconfinata prateria.

“Cos’è stato?” chiese Hermione ad Harry e Ron guardandosi intorno timorosa

“Una Passaporta” rispose Ron deciso, che queste cose le riconosceva al primo colpo.

“Non una Ron, tante,tantissime. I bicchieri erano le Passaporte. Tutta la scuola è arrivata qui, ma mi piacerebbe sape…”

Un fruscio sempre più insistente aveva attirato l’attenzione di tutti, che alzarono le teste. Scope; una cinquantina, cavalcate da figure incappucciate di nero.

La cicatrice di Harry cominciò a bruciare .

I loschi figuri atterrarono senza il minimo rumore. Faceva male la cicatrice; Harry pensò di svenire.

Non tolsero i cappucci, ma non avevano comunque bisogno di presentazioni. Mangiamorte.

Quello in capo alla fila però scoperse la testa. Per Harry non aveva bisogno di presentazioni neanche questo, la testa gli scoppiava, aveva capito.

La faccia del Signore Oscuro era bella, capelli corvini striati d’argento incorniciavano la sua faccia pallida, i suoi occhi scuri risaltavano di una cattiveria estrema, e la sua bocca rossa era increspata in un ghigno.

“ Bene, bene,bene”,fece scorrere la sua faccia su tutti i presenti; quando vide Harry si fermò un secondo, e il suo sorriso si fece più cattivo, ma cercò oltre.

Finalmente in fondo al prato vide una figura che correva. Arrivò con la testa abbassata e baciò i piedi di Lord Voldemort: “Bellissimo lavoro Mastro Gazza, le passaporte erano perfette, cercherò di ricompensarti ma non ora, non abbiamo tempo.Ti basti sapere che ti sei gudagnatoil titolo di miglior Mangiamorte”

“…Gazza…” sussurrò la McGranitt

“Si, proprio lui, splendido Magonò, nevvero?” disse l’interpellato sorridendo malignamente.Smise di parlare ad un cenno di Lord Voldemort, che rivolto agli incappucciati disse. “Sapete quello che dovete fare, voglio solo tutto il settimo anno di Grifondoroe la McGranitt”

Lampi di luce verde.Decine di corpi che cadevano in silenzio.Morte, dolore. Tutto accadde in un attimo.

Il Signore Oscuro si voltò verso i tre amici, i ragazzi del settimo anno di Grifondoro e la McGranitt. Le facce di questi erano stupefatte e piene di dolore,dalla facce delle ragazze colavano grosse lacrime, piangevano in silenzio per paura.

Gazza con un ghigno si ripuliva la bacchetta nella tunica quasi avesse ucciso le sue vittime con armi da taglio.

Voldemort si godette l’immagine di quel gruppetto sparuto davati a lui e poi disse sarcasticamente: “Sto facendo questa cosa non perché mi piaccia,ma perché da questi corpi arriverà tutta l’energia che mi porterà al potere, al culmine del mio potere. Anche voi farete la loro fine, ma in modo diverso, mi servite, dovreste esserne orgogliosi, soprattutto perché morirete nel giorno stesso del vostro caro Albus Silente. Ma che facce son queste?? Su, su, io sarei felice” poi aggiunse rivolto a Harry “ tu però morirai per ultimo, ti riservo sempre un trattamento speciale, ti voglio molto bene” a queste parole piene di sarcasmo Hermione strinse il braccio al ragazzo.

“ Non ti preoccupare signorina Granger, non vedrai la sua fine, ma lui la tua” e a un cenno i Mangiamorte lanciarono Maledizioni Cruciatus, che colpirono tutti, tranne Harry.

Tutti i colpiti caddero a terra in preda a spasmi di dolore.

Alla vista di quello scempio al ragazzo si “sciolsero le ginocchia” come si dice, aveva perso ogni briciola di coraggio. Gosse lacrime sgorgavano dai suoi occhi smeraldini.

Voldemort si godette quella sofferenza visiva per ben cinque minuti, finchè stancamente puntò la bacchetta contro Harry e esclamò: “IMPERIUS”

Le urla dei torturati si spensero e gli occhi del ragazzo divennero vitri, si voltò e vide il Signore Oscuro che gli ordinava: “Uccidili tutti”

Come un robot si voltò e si diresse verso i corpi che si contorcevano in spasmi di dolore. Gli passò davanti senza riconoscerli.

Neville, Seamus, Dean Thomas… non li conosce, mai visti. Lampi di luce verde

Lavanda, Calì… mai viste. Lampi di luce verde

Un’adulta, la McGranitt…chi è? Lampo di luce verde

Ne mancano due, Hermione e Ron..mai sentiti nominare. Lampi di luce verde

Harry si voltò verso il suo comandante, ma lui non lo guardava, prendeva a calci i corpi, ridendo malignamente con i Mangiamorte, che interagivano allegramente, si divertivano come bambini che calpestano le formiche.

Harry si guardò intorno.Tanti corpi, solo corpi, due corpi…

Chi erano? Li aveva già visti…si ricordava il nome di quello con i capelli rossi..anche quello della ragazza con quel bel viso e i capelli castani che lo incorniviavano.. Ron…..Hermione. Si, ora li ricordava…erano i suoi amici, migliori amici. Ora giacevani lì, morti,uccisi da lui senza motivo. Come aveva potuto?

Si voltò e vide che Voldemort non gli prestava attenzione, si inginocchiò e accarezzò i capelli dei due… intorno giacevano anche i suoi amici di dormitorio, la sua professoressa, tutti uccisi da lui, e poi altri corpi uccisi dai mostri incappucciati che li prendevano a calci.

Harry fu preso da un senso di rabbia e di dolore che sgorgavano in odio; eccolo lì il fautore di tutto, bello, bello ma malvagio che aveva preso perfino in giro il vecchio preside defunto, certo, defunto, sennò non avrebbe avuto il coraggio di farlo..vigliacco…

No, non gli avrebbe permesso di prendere a calci i corpi dei suoi amici.

E tutti i suoi sentimente sfociarono in un urlo forte e disumano. Voldemort si voltò con tutti i suoi seguaci, stupefatto da quel suono allucinante; non ebbe tempo di proferir parola che lui e il ragazo furono messi in contatto da una scintilla; sì, l’urlo aveva avuto tanta potenza che la Maledizione Imperius era stata trasferita da colui che l’aveva subita a colui ce l’aveva fatta.

Il Signore Oscuro ebbe la stessa reazione di Harry. Quest’ultimo non seppe spiegarsi perchè era successa questa cosa, ma accortosi che Voldemort avrebbe fatto tutto ciò che gli avrebbe detto ne approfittò:

“ Uccidili...tutti” disse indicando i Mangiamorte. Questi smarriti si inginocchiarono ai piedi del loro signore inutilmente. Lampi di luce verde. Cadderro i potenti amicidel Signore Oscuro, Gazza compreso.

Aveva appena finito il suo triste operato, ma Harry non ebbe pietà:”E adesso uccidi te stesso”. Lampo di luce verde. E questa fu la fine del Signore Oscuro, dopodichè anche Harry cadde,stremato.

Quando si risvegliò non capì dov’era, ma riprese coscienza di sè non appena vide lo scempio intorno a sè. E pianse a lungo.Pianse chinato sui corpi dei suoi amici migliori, e pianse anche gli altri corpi.

Non si accorse che ogni sua lacrima andava a posarsi su un corpi defunti.

Abbracciò Ron ed Hermione. Le lacrime avevano colpito anche loro.La forza dell’amore e dell’amicizia.

Tutti i corpi si stavano muovendo e rianimando come dopo un lungo sonno. Ma lui non se ne accorse se non quando una nota voce maschile protestò.” Ehi Harry, mi stai facendo male, non stringere troppo anche se so che mi vuoi bene”

Il ragazzo mollò di colpo il corpo di Ron. Anche Hermone Si riprese e sussurrò debolmente: “Cos’è successo?”

“ Tutto è finito Hermione, non ti preoccupare” e strinse piangendo in un’altro abbraccio gli amici.

Lampo di luce rossa, forza dell’amore

Lampo di luce verde, questa volta forza dell’amicizia.

 

 

 

Questa è la mia seconda fanfic, erano due giorni che me la stavo preparando, spero che vi piaccia, recensitemi mi raccomando.....( A prop, la mia prima fanfic è “ La rosa più bella” una storia romanticissima, vi consiglio di leggerla!!!!)

  
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