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Autore: SamanthaMcQueen    31/07/2012    12 recensioni
La mia prima storia Larry.
Spero vi piaccia. :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11.

Can you see me?

 

Fu un momento che mi sembrò infinito. La pelle bruciava, sembrava quasi lacerarsi ad ogni suo tocco, mi sembrava di star diventando pazzo.
Il suo respiro sul mio collo, le sue mani sul mio petto.. era una sensazione unica, mai provata in vita mia, mi sembrava di star per esplodere. E la cosa buffa era che ne volevo di più, non ne avevo mai abbastanza.
In quel momento non mi importava. Non mi importava nulla; le conseguenze, il rifiuto, il dolore che avrei provato sicuramente dopo sarebbe stato giustificato, perché almeno avrei potuto assaggiare qualcosa di lui, sentirlo mio anche solo per un attimo, per quanto falso quel momento potesse essere.
Poi però, quando la mia mente aveva totalmente perso il controllo, ecco che qualcosa mi riportò alla realtà. Un suono tonfo, deciso, fastidioso.
Era come se avessi appena aperto gli occhi, e non potei fare a meno di spingerlo via, notando cosa stava per succede. Certo, sentirlo così vicino a me era così… era fantastico, ma dopo? Cosa ne sarebbe stato di me?
Come se non bastasse, chi mi trovai sulla soglia di casa? Certo che ero un ragazzo davvero sfortunato. Sfido a trovare qualcuno più sfortunato di me.
-Zayn- dissi senza pensarci troppo, notando il suo sguardo accusatore nei miei confronti.
Lanciò uno strano sguardo verso Louis che non riuscii bene a decifrare, per poi accomodarsi in casa senza degnarlo più di uno sguardo.
-Ma certo, sì sì entra pure..- disse Louis in tono scherzoso.
-Dobbiamo parlare.- bofonchiò Zayn.
-Credo abbiate avuto abbastanza tempo per parlare, se permetti ora vorrei tornare a quello che stavamo facendo prima che arrivassi.-
Il moro si mise a ridere, e io mi girai a guardarlo sorpreso, quanto confuso.
-Penso che invece te ne dovresti andare.-
-Veramente credi che lui preferirebbe stare con te?-
A quelle parole vidi il mio migliore amico sussultare. Il suo solito sguardo beffardo si spense in un attimo, cosa che non era decisamente da lui.
-Piantatela, voi due.- iniziai io, scocciato da quella situazione. Ma perché stavano litigando, poi?
-Non ti intromettere, tu.-
Guardai Zayn confuso, sbuffando. –Siete in casa mia, quindi finchè resterete qua dentro, farete esattamente ciò che vi dico, chiaro?- ringhiai io.
I due mi guardarono riluttanti, sembrava quasi che non stessi parlando con loro, ma con la mia ombra riflessa dietro le loro figure.
Come se non avessi detto niente, i due continuarono.
-Devi stare lontano da Harry, chiaro? So cosa hai in mente, e persone come te mi disgustano.-
Louis lo guardò accigliato, passò lo sguardo su di me, attentamente per poi tornare su Zayn.
-Che ne sai tu di quello che vorrei fare io? Smettila di farti divorare dalla gelosia, non ne vale la pena. Non sei alla sua altezza, non ti considera nemmeno. Io mi farei due domandine, fossi in te.- sfoggiò uno dei suoi sorrisi più furbi quanto maligni, e vidi l’espressione del moro cambiare ancora. Afferrò Louis per il colletto della maglietta, tirandolo fuori dalla stanza a suon di spintoni.
Io ero sconvolto. Non ci capivo più niente, o forse stavo veramente cercando con tutto me stesso di non capire. Sentivo che era cambiato qualcosa, stavo arrivando sempre più consapevolmente ad una verità che avrei voluto vivamente ignorare, ma forse mi stavo solo immaginando tutto, forse ero io e basta.
Inseguii i due che si muovevano per la casa, verso l’ingresso cercando perlomeno di fermarli, mettendomi tra di loro, ma la cosa sembrava non funzionare.
La cosa peggiore era che Zayn era furibondo, lo conoscevo bene, sapevo che perdeva le staffe difficilmente, era sempre piuttosto controllato. E poi Louis con quella faccetta divertita, non aiutava per niente.
Era buffo; insomma, quando il tuo migliore amico arriva a difenderti, bisognerebbe essere contenti, però ero più felice del fatto che Louis non se ne andasse. Se fossimo a parti invertite, vedendo Zayn lascerei perdere, specialmente per una persona di cui non me ne importasse nulla. Quindi forse a Louis importavo un po’? Quella speranza sotto sotto mi faceva sentire meglio, mi faceva sorridere.
Cosa che durò poco, perché prima che potessi accorgermene Zayn aveva alzato il pugno destro, e l’aveva conficcato nello stomaco di Louis.
-Zayn, ma che diavolo stai facendo?!- urlai, anche se tardi. Corsi a tirare in piedi il ragazzo che aveva portato entrambe le mano al petto, cercando di minimizzare il dolore in qualche modo.
Il moro mi guardò dispiaciuto, forse preso com’era non di era reso conto di quello che faceva, ma non era di certo una giustificazione.
Per fortuna non ci mise molta forza, perché Louis si tirò in piedi con poca difficoltà, aveva attutito bene il colpo. Io sospirai, sollevato.
-Non capisci che ti farà solo soffrire? Non capisci cosa vuole da te?-
-Certo che lo so.- dissi io, amareggiato dalla triste realtà.
Alzai lo sguardo, notando che Louis mi stava guardando, e vicino com’era al mio viso arrossii. Non potevo farne a meno.
Presi un respiro profondo, poi continuai. –So che cosa vuole, e non lo avrà. Mi conosci da una vita Zayn, sei il mio migliore amico, come puoi avere così poca fiducia in me? E tu, Louis.- mi voltai a guardarlo –So cos’è successo con Eleanor.- mi limitai a dire quello, e a quanto pare bastò a farlo impallidire di colpo.
-Chi diavolo te l’ha detto?-
-Ho le mie conoscenze.- sorrisi compiaciuto, anche se non era proprio il momento, e lo sapevo bene.
-Chi è Eleanor?- si intromise Zayn di soprassalto.
-Tu fatti gli affari tuoi, cagnolino dei miei stivali.- sputò Louis come un idiota. Certo che era il re della maleducazione quel ragazzo.
-Non sono un cagnolino, e faresti meglio a pensare prima di parlare, a me no che tu non voglia un altro cazzotto in pieno stomaco.-
-Ah, non lo sei? Guarda come ti fai trattare, fossi in te io non riuscirei a reprimere come fai tu i tuoi sentimenti.-
-Non sai niente di me, né dei miei sentimenti, piccolo uomo senza cuore.-
-Ne so molto di più di quanto pensi.-
A quel punto, tornavo a non capirci più niente. –Volete piantarla?! Non ci capisco niente.- sbottai di colpo, esasperato.
-Andiamo Harry, veramente non capisci?-Guardai Louis perplesso, poi lui continuò. –Lascia stare.. ora andiamo via, abbiamo qualcosa di cui parlare.- al che io capii. Eleanor, certo.
Il ragazzo mi prese per un braccio, attirandomi fuori dall’edificio, ma non appena feci un passo fuori di casa sentii la mano calda di Zayn che mi afferrava la spalla.
-Voi non ve ne andate da nessuna parte.- La sua voce era roca, sicura ed autoritaria.
-Hai perso Malik, rassegnati.-
-Harry, non ascoltarlo e vieni qui, dobbiamo parlare.-
Cosa dovevo fare? Non ci capivo più niente, ma perché non mi avevano semplicemente lasciato dormire quel pomeriggio?
A quel punto il moro iniziò ad ignorare Louis, forse capendo che era inutile parlare con lui, non sarebbero mai andati d’accordo. Lo prese con forza e lo spinse fuori dalla porta, chiudendola con impeto, per poi far scoccare la serratura, chiudendo così a chiave.
Fece finta di non sentire i continui colpi e le imprecazioni che venivano da fuori, e con la sua solita camminata decisa venne verso di me, in salotto dove mi ero andato a ‘nascondere’ da quel casino. Mi afferrò per un braccio a mio avviso un po’ troppo forte, e mi tirò verso di lui, trascinandomi quasi a forza al piano di sopra.
Io mi feci strattonare fino alla mia camera, d’altronde non è che potessi fare molto d’altro, data la stretta ferrea sul mio braccio che avrei giurato da un momento all’altro si staccasse.
Louis ci fissava perplesso, ma si rassegnò appoggiandosi alla porta d’ingresso con la schiena, ed aspettando.
Non appena varcammo la soglia della mia stanza, Zayn mi diede uno strattone, facendomi cadere a terra, ma per fortuna riuscii ad aggrapparmi al letto prima di andare ad abbracciare il pavimento. Richiuse la porta dietro di sé e tacque, tacque per minuti e minuti, sembrava non voleva decidersi a parlare.
Le luci erano spente, e le persiane abbassate, entrava solo qualche spicchio di luce dalle piccole fessure della finestra, ma non riuscivo comunque a vedere il suo viso, anche se avevo una mezza idea di che faccia avesse.
Dopo estenuanti minuti, mi decisi a strozzare quel silenzio che stava cominciando a diventare veramente imbarazzante.
-Mi hai fatto male.- Beh, che altro potevo dire? Sentivo ancora la sua mano calda sul mio polso, anche se era già qualche minuto che non la teneva più salda.
Ancora silenzio. Sembrava non volesse nemmeno muoversi, restava soltanto lì, inerme attaccato alla porta nascondendo il viso nella penombra.
-Zayn, perché fai così? Non sei tipo da fare queste scenate. Posso capire che tu voglia aiutarmi, e ti ringrazio di essere arrivato in questo momento, se no non ho proprio idea di cosa sarebbe potuto succedere, però.. questo non giustifica il tuo comportamento.- Sbottai alla fine.
Continuava a restare in silenzio, e dovevo ammettere che iniziava a darmi sui nervi.
-Zayn.- Mi avvicinai a lui, e finalmente lo vidi sussultare.
-Perché lui?-
Lo disse così piano che avevo creduto di essermelo immaginato.
-Scusami? Zay, io..-
-Ti ho fatto una domanda.- sbuffò a denti stretti.
Io sospirai guardandolo, e cercai di pensare bene ad una risposta che avrebbe potuto soddisfarlo, ma.. come spiegargli? Nemmeno io lo sapevo in verità, era così e basta.
-Non si sceglie di chi innamorarsi, succede e.. bisogna accettarlo.- Dissi, avvicinandomi maggiormente alla figura del ragazzo di fronte a me.
-Già, questo lo sapevo anche io.-
Zayn sospirò, e poi notai i suoi nervi stendersi, finalmente si stava rilassando un po’. Sospirai soddisfatto, e mi avvicinai ulteriormente fino a posargli una mano sulla spalla.
Nell’istante in cui si voltò a guardarmi però, non mi trovai di fronte l’immagine che mi aspettavo, il mio migliore amico con lo sguardo fiero e la testa alta, come sempre, ma vi trovai due lacrime a rigargli il viso.
Rimasi perplesso a guardarlo, non l’avevo mai visto piangere.
Non riuscii ad evitare di attirarlo a me ed abbracciarlo, per poi farlo sedere sul letto. Il moro mi stringeva, mi stringeva forte, finchè non smise di piangere.
Lo allontanai appena, per poterlo guardare in viso.
-Che ti succede Zayn? Perché stai piangendo?-
-Davvero non lo sai?- si affrettò a dire lui mentre si passava una mano sulla guancia.
-Beh..- iniziai a pensare, a riflettere sulle sue parole. Insomma, effettivamente in quei giorni era stato piuttosto strano, senza contare la scenata che aveva appena fatto al piano di sotto, e poi si era messo a piangere.. anche il modo in cui le settimane precedenti l’aveva trattato, quella sera sotto le coperte,  il modo in cui l’aveva coccolato.. e la settimana precedente, quando l’aveva guardato in quel modo, in quel modo talmente intenso che pensava l’avrebbe potuto uccidere con una sola occhiata, prima che svenisse.
Iniziò ad accendersi qualcosa, nella mia mente, qualcosa che mai credevo avrebbe potuto immaginare, qualcosa che nemmeno in quel momento credevo fosse possibile davvero.
Il mio cuore iniziò ad agitarsi, senza preavviso, e mi sorpresi di cosa stava accadendo davvero.
Quando il moro mi afferrò le mani, andai in iperventilazione, avevo paura.
-Zayn, io..- ma non mi fece terminare la frase, che sentii le sue labbra pressare con forza sulle mie, quasi volesse entrarmi dentro, e una sensazione che in quel momento non riuscii ad identificare m’invase totalmente. Era.. stupore? Rabbia? Angoscia? Forse un misto di tutte. Ma c’era anche qualcosa, qualcosa che mi attraeva da impazzire, qualcosa che non riuscivo a spiegarmi.
L’unica cosa che riuscii a fare fu spingerlo via con forza, totalmente scioccato, e vedendo i suoi occhi spegnersi ancora di più, se possibile.
Non ci furono altre parole, lo vidi semplicemente voltarsi ed uscire dalla porta, per poi sentire i suoi passi rimbombare sulle scale, e poi un tonfo, sordo e deciso della porta che sbatteva, e più niente.
Io rimasi totalmente immobile, fermo, incapace di pensare a cosa fare d’ora in avanti.
Mi ero perso, il mio mondo si era perso.
 
 
 
 
 
 
 
 





Ed eccomi. Allora, questo capitolo…. è un macello. No seriamente, è un vero macello, non vi dico che c’ho messo per scriverlo, è che.. non sapevo bene come far muovere i personaggi, e alla fine è stato un disastro, ma okay.
Spero che invece a voi piaccia, e che non vi abbia deluso. Essì, un bacio, anche se è stato un bacetto suvvia, senza lingua u.u
L’avevate capito tutti che Zayn era innamorato, tanto D: per cui.. beh, credo che abbiate capito anche cosa ne pensa Hazza, e per quanto riguarda Lou.. beh, per quanto riguarda Louis ho deciso di dedicargli molto spazio nel prossimo capitolo, che prometto sarà migliore di questo. E’ pure corto, boh. ._.
Comunque, ho avuto problemi famigliari e non sono riuscita a connettermi, per cui appena mi sono connessa l’ho pubblicato, suvvia. ç_ç
Ora devo proprio scappare, vi prego lasciatemi delle recensione, anche negative, giuro che se questo capitolo non vi piace lo riscrivo, lo farei volentieri (Y) lololol.
Per cui, fatevi sentire in tante, se volete dare anche qualche consiglio, sono sempre aperta alle idee :3 alla prossima!
°Sam.

  
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