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Autore: nessunoinparticolare    31/07/2012    0 recensioni
Alison lasciò andare la sua mano, come spesso succedeva per paura di essere vista da qualcuno. Segreti, segreti, segreti. La sua vita era questo ma, quella volta le dita sciolsero l'intreccio per quella che sarebbe stata l'ultima volta.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alison DiLaurentis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Alison non era mai piaciuta la pioggia, quel fenomeno atmosferico modificava, plasmava la terra e il mondo in un modo che Alison non poteva controllare. E lei odiava quando qualcosa sfuggiva dal suo controllo. La costringeva a mettere gli stivali di gomma, l’impermeabile e a portare l’ombrello, ma non quella volta.
“ahi” disse ridendo. Lei e Lucas correvano sotto il suo cappotto verso la macchina di lui, affondando tra le foglie e il fango. Ma a loro non importava.
“Scusa” le sorrise lui. Appena Lucas aprì la macchina si buttarono dentro e richiusero velocemente le portiere. Scoppiarono a ridere e si guardarono per un po’, godendo ognuno dell’esistenza dell’altro.
Risero molto quella sera, almeno all’inizio. La festa di Noel Khan era stata formidabile come tutti gli anni e aveva offerto molti luoghi appartati per lei e Lucas. Si erano incontrati a metà serata: bisognava farsi vedere ben distanti all’inizio, quando tutti erano sobri. Poi si poteva cominciare a bere insieme. E lo avevano fatto, eccome.
“Spostati, dai, guido io” Alison guardò seria Lucas, prima di scoppiare a ridere senza motivo.
“Hai bevuto quanto me, la macchina è mia e conosco meglio la strada” disse mentre fissava il cruscotto pensando a dove infilare la chiave. Alison notò il suo sguardo vacuo e finalmente prese posto al volante.
Dopo l’iniziale tensione dei primi kilometri la guida fu quasi piacevole e Ali riprese a ridere a ogni parola che Lucas pronunciava, mentre lui fissava la strada con sguardo divertito. Erano a due kilometri da Rosewood quando Alison non badò al segnale di rallentamento subito prima di un incrocio. Un fremito percorse Lucas dalla nuca fino alla base della schiena, che lo fece rizzare sul sedile ed aggrappare alla maniglia della portiera.
“Ali rallenta!” . Lucas stava perdendo colorito.
Alison sembrò del tutto disinteressata a lui, guardava dritto di fronte a lei, il piede premuto sull’acceleratore. Una strana ombra di crudeltà fece capolino nei suoi occhi, Lucas lo notò.
Accadde tutto in pochi secondi. Lucas si girò verso la strada, spaventato dalla sua ragazza. Da dietro un’ombra uscì un’anziana signora dall’aria stanca. In mano aveva un cestino e con sé trascinava diversi sacchetti di plastica.  Era ormai a metà della strada e Alison per evitarla avrebbe dovuto buttarsi nel ripido e fangoso fosso al lato della strada, oppure schiantarsi contro il muro che si ergeva lungo la strada.
L’alcol, la paura e la pioggia le fecero perdere la testa, le articolazioni e i muscoli non avrebbero risposto ai comandi se anche il cervello di Alison fosse riuscito ad elaborare qualcosa. Un enorme fragore, puzza di carne bruciata e lei e Lucas che corrono sotto la pioggia prima che la macchina potesse esplodere.
La donna era sotto la ruota anteriore sinistra, colpita diagonalmente, i sacchetti e il cestino riversi e mezzi distrutti a terra. La macchina sembrava non volesse esplodere. Non era un film, dopotutto. Lucas corse verso di lei, con i capelli impastati dal sangue e la bocca dall’alcol. “Respira! Ali, è viva! Chiama subito il 911”.
Lei stava fissando la donna come se stesse guardando un barbone per strada. Pietà, disgusto  e un po’ di inquietudine, ma non sembrava sentirsi colpevole. “Chiamiamolo” disse con voce distante “ma poi andiamocene subito via di qui”.
Lucas non sapeva cosa dire, i pensieri lo stavano sopraffacendo. Dopo aver chiamato i soccorsi, Ali si soffermò sull’anziana donna. Fissò il ciondolo che aveva al collo – una grossa A dorata- e penetrò gli acquosi occhi di lei, cercando di decifrarli. Lucas riconobbe in lei lo stesso sguardo che aveva in macchina.
“Bel ciondolo” le aveva detto, prima di salire in macchina con lui.
Altro, di quella notte, Lucas ricordava veramente poco.
Una leggera pioggerellina picchiettava sui vetri della sua camera mentre lui ricordava con un libro in mano, anche se si era scordato di che volume si trattasse.  Si girò per non guardare la pioggia. La odiava da quella notte. Strinse a sé il libro e una solitaria lacrima gli rigò una guancia. Alison era sparita da più di un anno e non era mai stata così presente. Ripensò a quello che gli aveva detto il giorno in cui scomparve, a come aveva pensato di tornare con lei. A come gli aveva detto che Courtney aveva scoperto dell’incidente, quando era rimasta chiusa nel capanno. Forse se fosse morta nessuno lo avrebbe saputo…scacciò quel pensiero dalla mente e rimase deluso da se stesso. Per pochi secondi era stato una persona orribile, gli succedeva. Come quella notte. Era quasi stato un assassino. Un ragazzo a cui dispiace uccidere gli insetti un assassino. Pensò a tutte le carte della clinica di Lorane nel capanno e si chiese perché Alison non le avesse bruciate o fatte sparire.
Ripensò allo sguardo truce di Ali, che non le si addiceva.  Non sapeva nemmeno se quella donna fosse morta o meno. L’idea che Ali la conoscesse era terrificante e plausibile al tempo stesso. Si convinse a girarsi nonostante la pioggia e, quasi con delusione, scoprì che aveva smesso di piovere.
*
Aria uscì a grandi passi dal capanno per vedersi con Emily, Hanna, Spencer e una certa Maya.
Sbuffò dato il terreno un po’ fangoso per via della pioggia e si trascinò fuori dalla boscaglia. L’espressione di Caleb le era piaciuta più di quanto potesse immaginare. Certo, era uscita allo scoperto ma prima o poi sarebbe accaduto. Inoltre, non vedeva l’ora di dirglielo, di sbattergli in faccia che la sua amichetta era un’assassina. Magari non un’assassina ma lui doveva sapere quello. Tastò il grosso ciondolo dorato che aveva al collo e sorrise, prima di intravedere Hanna camminare verso di lei.
Angolo dell’autrice.
Non ho resistito a postare subito questo capitolo, dato che mi sembrava molto importante. Ecco che vengono a galla nuovi segreti e che se ne scoprono di nuovi…spero che la piega che la storia sta prendendo vi piaccia.
M.
  
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