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Autore: LadyDenebola    31/07/2012    3 recensioni
"Bentornata a casa, Violet!" Violet Rosenao, ancora fresca di Mago, torna a Hogwarts come assistente bibliotecaria intanto che sta cercando la sua vocazione. E vi ritroverà anche un professore che non vede da una sera di sette anni fa, e al quale vuole ancora dire molte cose... I personaggi (per loro fortuna) appartengono alla Rowling, io come al solito mi limito a farli soffrire...Buona lettura!^___^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hola a tutti/e! Ebbene sì, alla fine anch'io mi sono fissata con i vampiri (sarà che ho appena finito Dracula ^^), ma vi avevo avvertito che non sapevo ancora come si svilupperà la storia, anche se adesso inizio ad avere un'idea "fissa". Ma questo lo vedrete in seguito (purtroppo per voi XD). Buona lettura!^____^  

Dopo quel giorno, tuttavia, Violet non ebbe altre occasioni per parlare con Piton, né, a dire la verità, nessuno dei due sembrava ricercarle. Violet ogni tanto lo sorprendeva a sbirciarla durante i pasti, con la solita espressione indecifrabile, per poi tornare a scrutare tutta la sala. Violet non sapeva proprio che pensare. Molto probabilmente non gli aveva fatto una buona impressione, perché altrimenti non si spiegava come mai Piton chiacchierava come una persona civile con gli altri professori e ignorava lei. Ogni tanto Violet pensava di farsi avanti per prima, anche con un banale argomento di conversazione... ma poi perché era così ossessionata da lui?!

Gli altri professori scambiavano volentieri due parole con lei, dandole anche consigli sui luoghi più tranquilli dove rifugiarsi a leggere un po', quindi che le importava se Piton non voleva parlarle?

<< Dove sono i manuali di Incantesimi che avevo poggiato qui? >>sbottò Madama Pince strappandola ai suoi pensieri.

Violet la fissò ancora imbambolata, prima di risponderle con freddezza:<< Li ha portati con lei mentre andava a cercare l'Enciclopedia sui Vampiri >>

La Pince sbuffò incollerita.

<< Enciclopedia che tra l'altro non si trova al suo posto! Ed è già richiesta da quindici studenti! Cara >>sorriso falso di routine, << cerca nel registro chi è stato l'ultimo a prenderla, di sicuro ce l'ha ancora lui >>

Non appena si fu allontanata per riprendere i manuali di Incantesimi Violet le fece una linguaccia e iniziò a sfogliare il registro, di nuovo pensierosa. A Difesa erano già arrivati ai vampiri... con un sorriso triste ripensò a quando, sette anni prima, fra i Babbani c'erano stati misteriosi casi d'omicidio e qualcuno aveva ipotizzato si trattasse di vampiri. Lei aveva temuto per la sua famiglia, ma per fortuna non le era mai capitato di incontrare un vampiro, buono o cattivo che fosse.

<< Alyssa Potier >>lesse. Era lei la ragazza a non aver ancora restituito l'Enciclopedia. << Serpeverde del settimo anno. Bene, adesso dovrò anche andare a cercarla! >>Fece per scendere dallo sgabbello ma s'arrestò.

Piton era appena entrato in biblioteca e, con passo deciso, le si avvicinò porgendole un vecchio libro che Violet riconobbe all'istante.

<< Come nuovo >>disse. << Mi ci sono voluti alcuni giorni a causa di alcuni test che ho dovuto correggere >>Alzò le sopracciglia in un gesto di disappunto. << Pensavo che gli studenti fossero più interessati alla Difesa dalle Arti Oscure che alle Pozioni, eppure ho riscontrato in loro una eguale indifferenza >>

<< Era un test sui vampiri? >>domandò Violet.

<< No, quello è fissato per la prossima settimana. Sono proprio curioso di sapere cosa ci scriveranno >>sospirò Piton rassegnato.

<< Sì, stanno tutti cercando l'Enciclopedia sui Vampiri che, a proposito, è in mano ad una studentessa Serpeverde >>. Violet esitò. << Professore, non potrebbe chiedere a quella ragazza di riportarla in biblioteca? >>

Piton la fissò incredulo prima di dire con freddezza: << Rosenao, non è affar mio se uno studente trattiene più del dovuto un vostro libro >>

<< Pensavo solo che avesse più occasioni di me di vederla. A lezione >>aggiunse Violet in fretta, sentendosi incenerire dallo sguardo di Piton.

<< Se è tanto importante va' a cercarla, Rosenao. Dovresti ricordare la strada per i dormitori di Serpeverde, no? >>

<< Certamente >>sospirò Violet, e così mezz'ora più tardi si ritrovò a scendere fino ai sotterranei. Per quanto fosse stata una Serpeverde non le era mai piaciuto starsene là sotto, le aveva sempre dato l'impressione di trovarsi in trappola. E infatti, quando era una studentessa, passava il suo tempo libero nel parco o in giro per il castello.

Arrivata davanti il muro di pietra spoglio che era l'entrata della sua vecchia Sala Comune si ricordò di non conoscere la parola d'ordine.

"Che cavolo! Piton poteva anche dirmela!"

Iniziò a camminare avanti e indietro sparando parole a casaccio, di quelle che potevano funzionare solo per la sua ex Sala Comune.

<< Salazar... Purosangue... Marchio Nero... Superbia... Fieri di non essere Tassorosso... no, eh? >>Violet ci pensò un po' su. Era convinta che le altre Case avevano parole d'ordine più semplici, tipo "peace and love" per Tassorosso, "sapere è potere" per Corvonero e il nome di qualche liquore per Grifondoro, considerando quanto piaceva alla Signora Grassa alzare il gomito. Ma anche loro Serpeverde erano abbastanza prevedibili!

<< E dai! >>esclamò spazientita. << Buio... Orgoglio... ehm, Voldemort? >>

<< Cosa?! >>

Violet si voltò spaventata. Un ragazzo di neanche vent'anni, alto, molto alto, bon i capelli biondi che gli arrivavano alle spalle, la fissava con gli occhi sgranati.

<< Perché hai pronunciato quel nome? >>esclamò lui.

<< Io... be', non ha importanza >>borbottò Violet, imbarazzata. <>

<< Non ci penso nemmeno! >>replicò sdegnoso il ragazzo, incrociando le braccia. << Chi sei? >>

<< Violet Rosenao, l'assistente di Madama Pince. Sto cercando una ragazza di Serpeverde, mi deve ancora restituire un libro >>

Il ragazzo la studiò in silenzio col tipico cipiglio Serpeverde, anche se era ancora piuttosto pallido per aver sentito il nome di Voldemort. Possibile che la gente avesse ancora paura di quel maledetto nome?

<< Chi è questa ragazza? Posso portartelo io, il libro >>

Violet glielo spiegò. Il ragazzo la fece allontanare con le mai sulle orecchie perché non sentisse la parola d'ordine, e tornò due minuti più tardi con l'Enciclopedia sui Vampiri.

<< Quanta segretezza >>commentò Violet. << Anch'io ero una Serpeverde, sai? >>

<< Già, magari di quelli che si sono rifiutati di difendere Hogwarts durante la guerra >>sbottò il ragazzo, e se ne andò senza neanche un ciao.

Quando ritornò nella Sala d'Ingresso già illuminata dalle candele fluttuanti, Violet si sentì chiamare. Una ragazza con lunghi boccoli scuri e un trucco pesante agli occhi la raggiunse di corsa.

<< Quell'Enciclopedia mi serve >>disse senza preamboli.

<< Alyssa Potier? >>Violet ricambiò lo sguardo diffidente. << Non sai che dopo trenta giorni bisogna restituire i libri? >>

<< Ma io non l'ho ancora consultato tutto >>

<< Serve anche agli altri >>tagliò corto Violet, ma Alyssa la trattenne per la camicetta.

<< Mi serve ancora >>ripeté. Non la stava pregando: la sua era una pretesa bella e buona.

"La tipica Serpeverde figlia di papà"pensò Violet con disprezzo.

<< È la regola >>disse liberandosi dalla sua presa.

Alyssa sfoderò la bacchetta e urlò: << Accio! >> e l'Enciclopedia le volò tra le mani.

Violet la imitò, ma aspettò a lanciare un qualche incantesimo. Non poteva attaccare una studentessa, sennò addio lavoro... Alyssa sembrò capire i suoi pensieri perché sorrise trionfante. A quella vista Violet si indispettì di più. Mandò al diavolo le regole e richiamò a sé il libro. Poi, agitando minacciosa la bacchetta, disse: << Non provare a recuperarlo. Conosco più maledizioni di te >>

Alyssa la guardò con odio, ma decise di andarsene senza opporre resistenza. Con enorme soddisfazione, Violet riconsegnò l'Enciclopedia a Madama Pince, ignorando le sue lamentele su quanto tempo ci aveva messo per riprenderlo. Ma tutto quell'accanimento per i vampiri aveva incuriosito Violet, che decise di prendere qualche lettura. Dopo cena, sdraiata sul suo letto davanti ad un fuoco scoppiettante, Violet sfogliò "A cena con i vampiri", "Fratelli di sangue" e altri libri del genere. I vampiri erano gli unici esseri magici a non averla mai interessata molto, e infattti scoprì di non ricordare praticamente niente su di loro.

Aveva iniziato a leggere da poco quando bussarono alla sua porta. Con orrore, si ritrovò davanti Alyssa accompagnata da Piton, che sembrava scocciato.

<< Professore, la signorina mi ha portato via un libro che stavo usando per preapararmi al suo test >>esordì Alyssa senza staccare gli occhi da Violet, che arrossì e spostò lo sguardo su Piton.

Lui ricambiò con crescente antipatia, e l'imbarazzo di Violet aumentò visto che indossava una semplice vestaglia da notte che le arrivava più sopra delle ginocchia.

<< La signorina Potier aveva superato i giorni a disposizione per leggere quel libro >>replicò con voce comunque ferma. << Quel testo serve anche ad altri ragazzi >>

<< Lo so >>rispose Piton. Guardò Alyssa, che si era fatta livida e lo fissava come se l'avesse tradita. << La signorina Potier, spesso, vuole sentirsi ripetere le cose all'infinito, finché non accetta la sconfitta >>

Alyssa fissò entrambi con odio ma sotto lo sguardo di Piton preferì restare zitta e andarsene. Piton tornò a Violet, il volto un po' più rilassato.

<< Non volevo disturbarti, ma Potier sa essere davvero insopportabile. Se avesse fatto una brutta figura davanti a me avrebbe lasciato perdere >>disse.

<< La ringrazio. Quando me la sono ritrovata davanti ho temuto che non me ne sarei più liberata >>.Violet sorrise, di nuovo in imbarazzo.

Piton gettò uno sguardo alla stanza calda alle sue spalle, poi a Violet stessa, che evitò i suoi occhi mentre la squadrava da capo a piedi.

<< Stavi dormendo? >>

<< Cosa? Oh. No, leggevo... ehm, un libro sui vampiri >>rispose Violet.

<< Non sapevo ti interessassero >>ribatté Piton sorpreso.

<< È per curiosità, sa, ultimamente vanno così di moda >>spiegò Violet.

<< Certo, voi ragazze vi lasciate ammaliare subito dai vampiri >>commentò Piton con tono di sufficienza. << Sembra quasi vogliate cadere fra le loro braccia e, anche quando ormai siete sull'orlo del precipizio, non avete abbastanza forza di volontà per ribellarvi. Cosa d'altro canto inutile, data la forza sovrumana dei vampiri >>

Violet lo ascoltò incredula. Ma chi si credeva d'essere?!

<< Non so che tipo di ragazze conosce lei, ma le assicuro che non tutte si lasciano "ammaliare", per quanto uno possa essere affascinante >>sbottò. << E la nostra forza di volontà spesso è superiore a quella di voi uomini! >>

<< Davvero? Ad esempio? >>

<< Le Veela. Anche senza sentire il loro canto, a voi uomini basta guardarle per non capire più niente >>

<< In presenza delle Veela è sufficiente tapparsi le orecchie >>ribatté Piton con un sorrisetto. << E gli uomini di cui parli tu, Rosenao, sono quei ragazzini che in vita loro non hanno mai visto una donna formosa. Un uomo adulto ha in genere più autocontrollo. Voi donne invece, qualsiasi sia la vostra età, vi lasciate stregare dai vampiri. Perfino una donna anziana con un vagone di esperienze alle spalle si lascerebbe mordere >>

<< Be', le assicuro che non è il mio caso >>disse Violet, domandandosi perché diavolo stesse lì in piedi, in camicia da notte, a discutere con Piton di vampiri.

<< Buon per te >>replicò Piton che, da parte sua, sembrava divertirsi. << Perciò, se mai dovessi incontrarne uno non cercheresti in nessun modo di attirare la sua attenzione, giusto? >>

<< Non vedo perché dovrei. So che ci sono vampiri che hanno accettato di convivere con gli umani, ma la prudenza con loro non è mai troppa. Non rischierei di provocarne uno per tutto l'oro del mondo >>

<< Spero per te che tu abbia ragione. Comunque, fra poco dovrò iniziare il mio giro di pattugliamento, quindi buonanotte, Rosenao >>

<< Ancora pattugliate il castello? >>esclamò Violet. << Pensavo che ormai non ci fossero più pericoli >>

<< Il vero pericolo qui sono i ragazzini che hanno voglia di farsi due passi nel cuore della notte >>fece Piton. << Ma tu, per sicurezza, dormi con le finestre chiuse. Non vorrei ti ritrovassi uno strano pipistrello in camera >>


 

   
 
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