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Autore: Luna Malfoy    26/05/2004    8 recensioni
Bacchette alla mano, rabbia nel cuore, in mente solo un forte desiderio di vendetta... la seconda guerra contro Voldemort è incominciata... e solo il coraggio, lo spirito di gruppo, la loro forza e i loro sentimenti, riusciranno a condurre il corpo battlemage Sunrise in questa battaglia... dove non esistono nè vinti, nè vincitori... ma solo vittime e carnefici. || Omesso l'epilogo, si salta direttamente ad NpS 2.0
Genere: Azione, Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2

Nata per soffrire 

(...the war...)

 

Capitolo 2

 

FACCIA A FACCIA

 

"Onestamente non capisco proprio perché le facciano questo..." Borbottò Harry, accanto a Ron, in tenuta babbana, mentre percorrevano uno dei binari della stazione londinese. 

 

Il brusio della folla di persone che andava avanti e indietro in cerca del proprio treno, unito al fastidioso cigolare dei carrelli portabagaglio, coprì appena la voce del battlemage. Ron si scosse da chissà quali pensieri.

 

"Ehm, scusa, dicevi?"

 

Harry inarcò un sopracciglio, grattandosi un momento la fronte per poi tornare a concentrarsi su ciò che gli avveniva intorno. "Che non capisco... perché le fanno questo!" Non gli sfuggì l'occhiata interrogativa del rosso. "Luna dico... che bisogno c'era di mandarla in missione con Malfoy? Voglio dire... sappiamo tutti che situazione c'è tra quei due, rischiano di mischiare le faccende personali con il lavoro." 

 

Il giovane Weasley mormorò un impercettibile "Qui è tutto apposto, passo." nel ciondolo rosso, che aveva al collo, tornando poi a prestare attenzione all'amico. "Harry... penso sia normale che l'abbiano mandata in missione con lui, in fondo... fino a quando non sarà integrata perfettamente... è affidata a lui, lo sai! Certo... da una parte sarei molto più tranquillo se il suo tutore fossi tu, ma... dall'altra so che non possiamo farci niente,  l'ordine viene direttamente dal Generale Falck!" 

 

Il moro spalancò bocca e occhi, fissandolo basito. "Da quando in qua tutte queste perle di saggezza, Ron? Ti hanno forse fatto il lavaggio del cervello?..." L'altro lo guardò offeso. "Cioè... il Ron che conosco io avrebbe digrignato i denti, maledetto Malfoy e il giorno in cui è venuto al mondo e... probabilmente cercato di studiare un modo per togliere Luna dalle grinfie di quello spocchioso!..."

 

"Sì certo, magari con tanto di mantello nero, mascherina e spada alla mano... Harry... sono un battlemage, non il vendicatore mascherato, pronto a correre in difesa di una fanciulla." Lo canzonò Ron, ridacchiando. "Tra l'altro, fanciulla che non credo voglia farsi salvare... tanto meno da Malfoy."

 

"Co-come scusa?" Tartagliò il soldato, rivolgendo una rapida occhiata a chi lo accompagnava e distogliendo l'attenzione dal gruppetto di babbani -probabilmente in procinto di partire- che occupava gran parte del binario 7. 

 

Il rosso si passò una mano tra i capelli, puntando lo sguardo in direzione opposta agli occhi dell'amico. "Ho visto... Malfoy uscire dalla camera di Luna, questa mattina... ero andato nella zona dei Serpeverde, per consegnare alcune carte importanti ad una recluta che alloggia là." 

 

Harry si arrestò di botto, fissando Ron che compiva ancora qualche passo, prima di bloccarsi e girarsi a guardarlo. "E... perché diavolo non me l'hai detto subito?!!" 

 

"Perché non credo siano fatti che ci riguardano, Harry..." Spiegò il ragazzo dai capelli color fuoco, interrompendo un attimo il discorso per afferrare nuovamente il ciondolo e ripetere l'operazione di qualche minuto prima, tranquillizzando il quartier generale. "Sei troppo protettivo con Luna, ammettilo!! Per carità, io ti capisco... il rapporto che hai con lei è molto simile al mio con Ginny, però ecco... insomma... non nego che anche io stamattina sia stato colto dall'impulso di prendere Malfoy e dirgliene ben più di quattro, ma poi c'ho pensato..."

 

"Pensato a cosa?!?!"

 

Ron sospirò, passandosi nuovamente una mano tra i lunghi ciuffi rossi ai lati del viso. "Andiamo Harry, Luna è adulta e vaccinata e per giunta è un auror, capacissima di difendersi in ogni situazione. Inoltre Malfoy è sì un bastardo, ma come ha detto Hermione... prova qualcosa per quella ragazza... non sarebbe mai capace di farle del male." Si interruppe un momento, studiando l'espressione poco convinta dell'amico. "Ohhh insomma!! Se anche... se anche quei due hanno... è successo qualcosa, credo che in fondo l'abbiano voluto entrambi, se la devono sbrigare da soli!! Se poi Malfoy commetterà qualche passo falso di troppo, allora niente e nessuno ci impedirà di punirlo ben bene, no?"

 

L'altro soldato gli voltò le spalle, in silenzio.

 

Un forte conflitto interiore si impossessò dei suoi pensieri. La parte emotiva gli suggeriva di raggiungere il biondino, ovunque si trovasse e ridurlo ad un ammasso di rottami, per fargli capire che non doveva assolutamente toccare e infastidire Luna, in un momento così particolare della sua ripresa. Quella razionale però, dava ragione al suo migliore amico, e gli imponeva calma e sangue freddo. D'altronde neanche per Malfoy era stato un periodo semplice e lui per primo, poteva capire cosa significasse perdere un genitore. Certo... questo non gli dava il diritto di sfogare la sua frustrazione invadendo gli spazi della sua amica. Scosse la testa. Calma. Aveva bisogno di mantenere la calma. 

 

Si girò nuovamente a guardare l'amico negli occhi. "Spero che tu abbia ragione Ron."

 

Il rosso accennò un sorriso e gli batté una mano sulla spalla. "Lo spero anche io, amico mio... lo spero anche io..."

 

"Ahem Ron..?" Intervenne il moro, passandosi la mano sulla nuca in un gesto imbarazzato e storcendo la bocca, con fare nervoso. 

 

L'altro lo fissò candidamente. "Mhm?"

 

Harry si fermò di colpo. "Senti, c'è qualcosa di cui dovremmo parlare..."

 

"Dimmi pure..." Lo esortò curioso, incrociando le braccia al petto e guardandolo dritto dritto negli occhi. "Ti ascolto."

 

"Beh, ecco... no, non qui! E' meglio!!" Precisò un po' balbettante. "E' una cosa un po' delicata e... ehm... preferirei che ci fosse Ginny! Ed Hermione!! Certo!! Anche Hermione!!" Sorrise teso. 

 

L'amico scrollò le spalle, un po' perplesso. "D'accordo, non c'è problema. Sono a tua disposizione, quando vuoi!"

 

* * *

 

-Toc Toc-

 

"Avanti..." Il generale Falck aveva fatto ruotare la sedia, dando le spalle alla finestra e osservando l'entrata nel suo ufficio del comandante Strekon. Questo batté i tacchi con un sonoro tlack e si portò la mano destra alla fronte in segno di saluto.

 

"Riposo... riposo."

 

"Generale Falck, ho appena terminato di discutere la faccenda con Silente e col Ministro della Magia in persona... signore." Esclamò pacatamente, sedendosi sulla sedia rivestita di pelle nera, posta di fronte alla scrivania. "...credo ci sia qualche problema, signore."

 

"Di che problema si tratta?" Domandò con una punta di noia nella voce, congiungendo le mani davanti al volto e posando i gomiti sul tavolo. "...sentiamo..."

 

Strekon si passò una mano nei capelli, sospirando appena. "Ritengono che la missione sia rischiosa. Troppo rischiosa. Non se la sentono di mettere a repentaglio una vita umana in questo modo."

 

"Si tratta di uno dei migliori elementi, il più affidabile.... "

 

"Lo so, signore. Conosco perfettamente la capacità fisica, mentale e logistica dell'elemento, ma... è sull'affidabilità che ho qualche riserva, mi duole ammetterlo." Borbottò il comandante, fissando il suo sguardo negli occhi neri e penetranti del generale, infischiandosene dell'aria alterata e sconcertata dell'uomo.

 

"Niente ma... è un piano assolutamente perfetto! Si proceda... Silente e il Ministro se ne faranno una ragione..." Fece l'altro, accennando appena un sorriso e dando le spalle al suo sottoposto, per tornare a fissare fuori dalla finestra. Strekon scosse la testa, ancora per niente convinto. 

 

* * *

 

Un uomo ammantato di nero bussò più volte alla pesante porta di legno massello, con fare impaziente. Dall'interno, non proveniva alcun rumore, tutto era calmo. Troppo calmo. 

E loro erano in ritardo, non potevano concedersi altri minuti preziosi.

 

"Mia cara... sei pronta?" Domandò con voce sottile, molto più simile ad un sibilo, esortando la donna all'interno della stanza a sbrigarsi e concludere in fretta i propri preparativi. 

 

Pochi istanti dopo la porta si aprì, rivelando la presenza di una giovane vestita da un lungo mantello nero. I lunghi capelli color dell'ebano scivolavano lisci sulle spalle, confondendosi col colore del manto. Gli occhi verdi, brillanti d'astuzia si posarono sul volto dell'uomo dinanzi a lei, e le belle labbra rosse, deturpate da un piccolo neo, si piegarono in un sorriso malizioso. 

 

"Oh, perdona l'attesa zio, ma questo mantello non ne voleva sapere di allacciarsi..." Mormorò con voce infantile, imbronciando appena le belle labbra. 

 

L'uomo sorrise benevolo, porgendole la mano libera dal bastone e afferrando quella piccola e graziosa della nipote. Lo sguardo grigio e tagliente puntato sul visetto dai tratti appena marcati della ragazza. "Non c'è problema, ma adesso affrettiamoci Beatrice. Siamo in clamoroso ritardo e tu sai quanto il Signore Oscuro detesti i ritardatari..."

 

Una risatina civettuola sfuggì alla gola della Mangiamorte. "Oh suvvia zio! Sai bene che il grande Signore Oscuro per me chiuderà un occhio, rilassati!" 

 

"Lo so, mia cara, lo so..." Affermò compiaciuto Lucius Malfoy, percorrendo il corridoio del Malfoy Manor, al fianco della nipote. "Difatti non è per te che mi preoccupavo..." La ragazza sorrise, coprendo con eleganza le labbra con una mano. 

 

Quella sera avrebbe debuttato nella schiera dei Mangiamorte più fedeli di Lord Voldemort. 

Non più semplice pedina. Ora era una delle fidate. Ruoli del genere, altre persone, potevano semplicemente sognarseli, sperare di arrivare ad ottenerli. Lei c'era riuscita.

Avevano organizzato il piano fin nei più piccoli dettagli. Ognuno dei fedelissimi doveva occuparsi di un auror in particolare. 

A Lucius era stata affidata la cattura del giovane Potter, o meglio, lui stesso aveva insistito affinché gli fosse assegnato quel compito, tanto agognato. 

Flitt senior avrebbe dovuto catturare il migliore amico del bambino sopravvissuto, Ron Weasley... un tipetto dall'aria insipida che si dava tante arie perché negli ultimi anni aveva messo su qualche muscolo. 

A sua madre, Bellatrix -che la stava raggiungendo al fianco dello zio in quel momento, salutandola con un tiepido sorriso- era toccato l'ordine di catturare una giovane giornalista, infiltrata negli auror speciali. Una tale... Ryta Falck, figlia del generale dei Sunrise e nota amica dei due ex Malandrini Remus Lupin e Sirius Black, la cui cattura era stata affidata a Peter Minus, affiancati da Tiger e Goyle Senior. 

 

Beatrice scosse la testa divertita. Dubitava che quei tre insieme avrebbero combinato qualcosa di buono, ma del resto gli ordini del Signore Oscuro non erano certo giudicabili, né in qualche modo modificabili. 

 

A lei era toccato il compito più divertente. Avrebbe dovuto catturare una piccola traditrice, Luna McPhee. Suo zio le aveva raccontato della straordinaria somiglianza che le accumunava. E lei non ci aveva voluto credere, almeno, fino a quando non si erano decisi a mostrarle una sua foto e sì, aveva dovuto constatare che effettivamente erano davvero molto simili. Perfetto, aveva pensato, sarebbe stato molto più divertente eliminare -o se proprio doveva, catturare- il suo alter ego.

 

Ancor più divertente e a tratti pure seccante -pensò reprimendo un verso di stizza- era il fatto che questo suo alter ego, possedeva qualcosa che lei pretendeva.

 

...e da che mondo è mondo, Beatrice Lestrange ottiene sempre tutto quello che desidera. 

 

* * *

 

Ryta, Hermione e Lynn camminavano spedite lungo i vicoli che circondavano l'edificio del Ministero. Le pattuglie di guardia all'ingresso erano relativamente affidabili, come aveva spiegato loro Remus, quindi una controllatina più approfondita della zona circostante non avrebbe danneggiato nessuno... anzi. 

 

"Ohhh ma insomma!! Che rottura di scatole!!" Sbottò Lynn, esausta, bacchetta alla mano. "Quei quattro imbecilli là davanti si sorseggiano il caffè e noi qui, a fare il nostro lavoro e il loro!!" 

 

Ryta sbuffò scocciata. "Smettila!! Sai bene che quelle sono semplici pattuglie di auror normali, noi siamo battlemage e oggi quei bastardi hanno programmato un attentato, giusto per tenerci impegnate, tocca a noi occuparcene. Gli altri verrebbero spazzati via con un solo incantesimo più potente!!" Hermione annuì, mentre svoltava dietro l'edificio, impugnando in una mano la spada; aveva appena udito un rumore. 

 

Scattò di lato, facendo spaventare le due colleghe. Inutilmente, si disse, non appena notò un ordinario gatto nero spuntare fuori da un bidone dell'immondizia. Quella tensione la stava uccidendo. Ogni più piccolo rumore, suono, gesto sbagliato la metteva in allerta. 

 

"Hermione, ci hai fatto prendere un infarto!! La vuoi smettere di aggirarti per questi vicoli a mo' di ninja? Mi metti ansia!!" Si lamentò Lynn, rinfoderando il pugnale estratto poco prima, ma mantenendo salda la presa sulla bacchetta. 

 

La ragazza si portò una mano alla coda di cavallo, spostandola dietro la schiena in un gesto nervoso e sbuffando sollevata. "Scusate, ma... lasciamo perdere..."

 

"Qualcosa non va?" Le chiese Ryta con fare materno, posandole una mano sulla spalla. Il soldato in gonnella scosse la testa, sorridendo appena. 

 

D'improvviso Lynn si fece dubbiosa e si voltò a guardare la collega più adulta, con fare indagatore. "Ma tu... non devi uscire con quel bellimbusto di Hayden questa sera?" Hermione trattenne a stento una risata nella mano, per poi voltarsi a guardare il muro che chiudeva il vicolo cieco e tralasciando di osservare la faccia basita e imbarazzata di Ryta.

 

"..ma che diamine di domande mi fai, Lynn? Ti pare il caso... il... il... momento? " Tartagliò la donna confusa, sgranando gli occhi, quasi avesse ascoltato la più grande sciocchezza del mondo. Si sistemò il mantello sulle spalle e fece per voltarsi. 

 

Il piccolo licantropo la bloccò. "E che ho mai detto? Ti ho solo chiesto se era stasera l'appuntamento con... quello!! Hermione, ti sembra che abbia detto o chiesto qualcosa di sconvolgente?"

 

Dal canto suo la ragazza alzò le mani e scosse la testa, mormorando "me ne tiro fuori.."

 

"Ok ok!! Sì... è stasera, ma ora se non ti dispiace, vorrei continuare il turno di guardia, dal momento che manca appena un'ora prima che termini!!" Fece la mora con tono acido, uscendo appena dal vicolo e inforcando la strada principale, dove erano parcheggiate un paio di macchine babbane -modificate con la magia- con a bordo degli auror di vedetta. 

 

"E cosa ti ha spinto ad uscire nuovamente col giovane, petulante, spocchioso, eccessivamente sicuro di sé e profondamente noioso Hayden?" Chiese Lynn maliziosa, girando appena in una mano la bacchetta e giocando con la punta, con le dita dell'altra. 

 

"Forse non è poi tanto noioso..." 

 

"Forse non è poi tanto noioso... a chi vuoi darla a bere Ryta?" Fece sarcastica l'amica, sotto lo sguardo ancor più divertito di Hermione che, pur seguendo con crescente interesse la discussione, fingeva di controllare la strada. "Diciamo che ogni volta che il caro Hayden ti domandava di uscire, nei paraggi c'era sempre... qualcuno...

 

Ryta si mostrò scandalizzata. "Qualcuno? A chi ti riferisci, piccola impertinente che non sei altro?" Lynn ridacchiò, adorava far incavolare la sua amica. Quando era in modalità 'zitella acida' era molto divertente stuzzicarla. 

 

D'improvviso il ciondolo rosa al collo di Hermione si illuminò, immediatamente seguito da quello giallo di Ryta e quello azzurro di Lynn. Un suono cupo e subito dopo la voce di Strekon rimbombò nella strada. 

 

"EMERGENZA! Correte immediatamente a Diagon Alley! E' in corso un violento attacco di Mangiamorte, sul posto troverete già tutti gli altri!! MUOVETEVI!!"

 

* * *

 

Quando Hermione, Ryta e Lynn si smaterializzarono nel centro di Diagon Alley, proprio vicino alla tanto rinomata gelateria -dove erano soliti fare merenda, durante gli acquisti per il ritorno a scuola-, assistettero ad una delle scene più confuse e violente che potessero ricordare. 
Auror e Mangiamorte combattevano senza sosta, non risparmiando incantesimi, maledizioni e semplici armi babbane. Proprio sotto ai loro piedi, si accorsero qualche istante dopo, giacevano i corpi di due incappucciati senza vita. Disgustate, si ritrassero in fretta, andando a confondersi con la mischia. 

 

"Da questa parte!!" Urlò Lynn, immediatamente seguita dalle due colleghe. Una figura ammantata di nero, il volto coperto dal largo cappuccio, si parò loro di fronte. 

 

"Non credo proprio..." Biascicò, puntando la bacchetta contro una di loro. "Tenente Falck, buonasera, è da tanto che non ci si vede, vero?" Detto ciò abbassò il manto, rivelando un volto scavato, appena segnato dal tempo, ma ugualmente molto affascinante. Gli occhi del Mangiamorte, rivelatosi una donna, saettavano di rabbia, mentre scostava la lunga chioma nera dietro la schiena e avanzava puntando l'arma contro la rivale.

 

"Bellatrix..." Mormorò la donna battlemage, deglutendo appena. "...sapevo che ci saremmo riviste... ma mi auguravo che non accadesse tanto presto." L'espressione di disappunto sul volto del soldato infastidì l'altra, che sorrise malevola. 

 

"Me lo auguravo anche io, prima che... mi ordinassero di ucciderti!!" Esclamò beffarda. Hermione e Lynn si fecero avanti, cercando di ostacolare la donna, ma due Mangiamorte -anch'essi incappucciati- furono loro addosso, impegnandole in una lotta che le distrasse, momentaneamente, dalla loro amica. "Bene bene bene... ora che le due rompiscatole sono fuori uso, siamo sole..."

 

Ryta fece una smorfia sarcastica. "Sole?... Siamo circondati da Auror, battlemage e figli di puttana... sole non direi. In compenso... Stupeficium!!" 

 

La Mangiamorte schivò velocemente lo schiantesimo, gettandosi di lato. "Expelliarmus!!!" E per fortuna Ryta non fu da meno. "Vedo che sei più in gamba di ciò che pensavo, Falck... mi ricordavo un tipetto tosto, sì, ma ti credevo una donnicciola di poco valore militare. Credevo che fossi nei battlemage solo per via di... tuo padre..." 

 

L'Auror si agitò, digrignando i denti e portandosi in posizione d'attacco. "Crucio!!!" 

 

Nonostante non si aspettasse una simile mossa dalla donna, Bellatrix riuscì a parare la maledizione con uno scudo protettivo magico, attivato dalla bacchetta. "Ricordati che sei un auror, Falck, non puoi permetterti anatemi di questo tipo..."

 

Ryta scoppiò in una risata gelida, prima di allungare nuovamente la bacchetta verso la nemica. "E qui ti sbagli, mia cara... sono un battlemage!! E non siamo autorizzati a tutto!!" Tornò seria. "Crucio!!"

 

La mora si accasciò al suolo, in preda a spasmi di dolore atroci, contorcendosi e urlando. La sua voce, coperta dal frastuono della battaglia, provocò una certa soddisfazione nel battlemage, che si limitò ad osservarla divertita. "Cosa c'è Lestrange? Non riesci più a muoverti? E' tutto qui quello che sai fare, dannata sgualdrina di Voldemort?" Il suo sorriso si allargò non appena vide l'altra cercare di sollevarsi da terra. "Bene... pensavo fosse diventato tutto troppo facile..."

 

 

"Hermione spostati!!" Harry aspettò che l'amica si abbassasse, infilzando la lunga spada da combattimento nell'addome di un Mangiamorte alle sue spalle, pronto a colpirla alla schiena. "Figlio di puttana... hai finito di vivere..."

 

"Grazie Harry!!" Strillò la ragazza, prima di spostare la sua attenzione su un altro incappucciato, poco distante e lasciarlo a lottare con un altro uomo ammantato di nero, che cedette immediatamente sotto un colpo ben assestato della spada dell'Auror, che gli squarciò il petto, uccidendolo. 

 

"Giovane Potter..." 

 

Harry roteò gli occhi e si voltò, avendo perfettamente riconosciuto la voce serpentina alle sue spalle. Di fronte a lui, un uomo incappucciato, apparentemente uguale agli altri. Solo due particolari -voce a parte- confermarono le supposizioni del ragazzo. Alcune ciocche bionde e lunghe, sfuggite al cappuccio, e un lungo bastone copri bacchetta, tra le mani. Lucius Malfoy. 

 

"Oh! Ma che dispiacere rivederla Malfoy..." Lo salutò Harry, trattenendo in una mano la bacchetta e sfoderando con l'altra la spada che aveva attaccata al fianco. Questa roteò un po' tra le sue mani, prima di fermarsi di fronte all'uomo, diritta e pronta a colpire. "Dimmi, mio carissimo pezzo di merda... di che morte vuoi morire?"

 

Una risata gelida proruppe dalle labbra del Mangiamorte. Risata che non scompose minimamente l'Auror. "Oh ma andiamo Potter, ti credevo più fine, più raffinato, cosa sono queste parolacce? Come si vede che sei cresciuto senza famiglia e senza educazione..."

 

Harry si innervosì, stringendo la presa sulla spada. Sbuffò scocciato e girò su se stesso. Un attimo dopo, un urlo ruppe il silenzio tra i due e sul braccio di Malfoy senior, spiccava un bel taglio netto e sanguinante. "Come si vede che sei solo un lurido figlio di un cane..."

 

Il grido di una donna li fece voltare. Bellatrix era a terra in preda alle convulsioni e Ryta, con un sorriso sadico dipinto sul volto, aveva la bacchetta puntata su di lei, illuminata dal fascio rosso della Cruciatus. Il ragazzo sorrise. "Uh che peccato! Un'altra di voi è fuori combattimento!" 

 

"Non fare tanto il sarcastico, signorino." Tirò fuori l'arma dal bastone, troppo tardi.

 

"Expelliarmus!" Lo disarmò il moretto, soffiando poi sulla punta della bacchetta con fare ironico. "Oh! Ma dov'è la tua bacchetta Lucius!?" Rise di gusto. 

 

L'uomo sorrise malevolo. "Io... ti direi di guardarti le spalle e di guardarle ai tuoi amici." Detto ciò fece un cenno a Bellatrix, appena ripresasi dalla Crucio e si smaterializzarono.

 

Harry si guardò intorno confuso, mentre ai suoi piedi veniva scaraventato Peter Minus e Tiger Senior. Il corpo svenuto di Goyle Senior giaceva poco più in là. Sirius e Remus si stavano sorridendo, stringendosi la mano compiaciuti. 

 

Ottimo lavoro

 

 

La battaglia pareva conclusa e il gruppo si era riunito. Hermione gettò un'occhiata in giro e fissò gli altri, allarmata. "Ragazzi... dov'è Luna?"

 

Un gruppo di Auror si fece indietro, quasi avessero visto un fantasma e in mezzo a loro spuntò la figura di Luna, che indietreggiava, puntando la bacchetta dritta di fronte a sé. Draco guardò chi aveva di fronte, sfoderando l'arma, contemporaneamente a Ron. 

 

"Chi... cavolo sei?" Domandò alla figura incappucciata che aveva davanti. Da sotto il cappuccio, l'unica parte visibile erano i lunghi capelli neri e gli occhi verdi. Erano spaventosamente uguali. 

 

Una risatina divertita sgorgò dalle belle labbra rosse, così simili alle sue. "Ohh ma andiamo Luna, io sono te! Non mi riconosci?" La voce quasi civettuola sembrò colpire parecchio Draco, che la fissò stupito. 

 

"Che ti succede Malfoy?" Gli domandò Harry, vedendolo in difficoltà. Il biondino non rispose. Continuava a studiare le due ragazze, impugnando saldamente l'arma. 

 

"Che vuoi da me?" Chiese Luna, afferrando dalla cinta uno dei pugnali indiani, il tutto in movimenti lenti e accorti, mai perdendo di vista la tizia di fronte a lei. 

 

"Beh ecco..." Mormorò maliziosa la Mangiamorte, avvicinandosi e giocherellando con la bacchetta. "...tu hai qualcosa che mi appartiene! E... come dire... io la rivoglio!" 

 

I presenti ammutolirono. Ron soprattutto, parve irrigidirsi. "Cos'è che avrebbe, che tu rivuoi? Sentiamo!!" Sbottò il rosso. La mora si girò a guardarlo, con aria di sufficienza. 

 

"Tsk... e dovrei venire a dirlo a te, insipido Weasley?" Lo sbeffeggiò. "Lei sa bene di cosa parlo, vero? CRUCIO!" 

 

Luna colta di sorpresa si accasciò al suolo, in preda a spasmi di dolore. Sentiva la testa pulsare e il sangue bruciarle nelle vene. Non riusciva a muovere un muscolo e le tornò in mente quando fu colpita dallo stesso anatema qualche anno prima, ad Hogwarts. 

I suoi amici fecero qualche passo avanti, pronti a difenderla, ma con enorme fatica si risollevò, poggiando le mani sulle ginocchia e facendo loro cenno di bloccarsi.

 

Passò qualche minuto, in cui studiò l'espressione soddisfatta della giovane Mangiamorte, poi prese un forte respiro e provò a parlare. "I-io non ho... niente di tuo. Cosa... diamine vuoi?"

 

La maga oscura calò il cappuccio, rivelando appieno la somiglianza con l'Auror e riprendendo a sorridere divertita da tutta quella situazione. Aveva un che di folle nell'atteggiamento e questo intimoriva un po' tutti i presenti. 

 

Draco sgranò gli occhi. "B-Beatrice!" Sentendo il nome della Mangiamorte, pronunciato dal biondino, Luna si voltò, ricevendo immediatamente una seconda Crucio. 

 

"Basta smettila!! Stupeficium!!" Urlò Hermione, ma la giovane strega fu più veloce ed evitando l'incantesimo, le rilanciò contro lo stesso, schiantandola. Ron corse verso di lei, afferrandola tra le braccia. 

 

Harry si precipitò verso Beatrice, impugnando saldamente la spada e caricando, pronto a colpirla. Questa sorrise maliziosa e allungò la bacchetta. "Congelo!" Gli Auror presenti si trovarono di fronte al corpo gelato del ragazzo, che toccò il suolo con un rumore sordo. 

 

"Bene... ora che siete tutti sistemati..." Si voltò verso Draco, con fare seducente. "Sai cosa devi fare, vero? Altrimenti questa piccola sgualdrina -afferrò Luna per i capelli- e i tuoi insulsi colleghi, moriranno." Terminato di dire ciò, scaraventò il corpo della ragazza lontano e si smaterializzò.

 

Remus e Sirius furono subito accanto al corpo di Harry, scongelandolo con il contro incantesimo, seguiti da un gruppo di medimaghi richiamati col ciondolo e subito materializzati sul posto. Altri due si avvicinarono immediatamente a Luna, a terra, priva di sensi... 

 

Draco le fu accanto, ma una mano sulla sua spalla lo costrinse a voltarsi. Di fronte a lui il volto severo di Strekon, troneggiava in tutta la sua spaventosa autorità. "Che significa tutto questo, Malfoy?

 

 

Continua…

 

 

^^ Ed eccomi di nuovo qua, col secondo capitolo del tanto atteso (!?!) sequel di Nata per Soffrire... spero che stavolta siate soddisfatti, i tempi di scrittura sono stati parecchio inferiori, rispetto agli ultimi capitoli della prima parte della storia ^^' Ho cercato di impegnarmi... ma non è stato affatto semplice.

 

Bene bene bene, che succede dunque?... La nostra cara Luna se l'è vista bella, anzi direi brutta... con la nostra amatissima [ma per favore non diciamo baggianate NdRyta] Beatrice Lestrange. Su su, ammettetelo, vi piace quella ragazza... è profondamente stronza, cordialmente bastarda, ossessionata da Draco, dal potere e dalla morte... adorabile *.* [sto per vomitare sul PC, piantala!! NdRyta] Ok ok, la smetto. XD

 

Beh lungi da me, ovviamente, darvi qualche anticipazione... [io so tutto! io so tutto NdRytaCheVieneBloccataDaUnaBacchettataSuiDentiDaLuna Fa' silenzio tu!! NdLuna], con questo, intendo che dovrete patire per un po' =P


Ma passiamo ora ai fedelissimi, cioè coloro i quali non mi hanno abbandonato [=° grazie, me si commuove], e che continuano a recensire... in fondo è anche per voi che continuo a scrivere, se no avrei già abbandonato...

 

Blackmoony: beh che dire... non è tutto oro ciò che luccica e come puoi ben vedere, c'è qualcun altro che sembra fatto a pennello per Draco ^^ Ovviamente parlo della tro...ehm volevo dire di Beatrice ^^''' 

 

Jenny88: ehm ma per caso hai letto la prima parte della storia? No sai... per capire se hai chiara la situazione e chi è Luna ^^ Giusto per non rispiegare tutto ^^ 

 

Marcycas - The Lady of Darkness: uh *.* quale onore!! La perfidia fatta byte che recensisce la mia storia *me profondamente contenta* Che dire? Il colpo non è avvenuto al S.Mungo, ma come dire... hai preso in pieno uno dei posti cruciali del momento... *me non dice altro* Continua a seguirmi, mi raccomando ^^

 

Ryta Holmes: ullallah!! Che piacere rivederla signora Holmes... o Falck o chicchessia... =D Come vede ho proceduto a scrivere il capitolo prima della partenza, prima del compleanno e prima di tutto ^^ Trascurando persino l'altra storia che sto scrivendo... ops, questo non dovevo dirlo O.O... va beh ormai -.- Bene, direi che per tua immensa gioia *me si scansa per evitare una Cruciatus* la situazione è peggiorata!! ^^ E ancora peggiorerà... ops, manco questo dovevo dire!! >.<

 

Lynn Wolf: ok... premesso che, ti prego, non devi sbranarmi i personaggi, altrimenti si spaventano e non vogliono più far parte dei capitoli... guarda Ginny!! Ho dovuto farla entrare con la forza a fine capitolo, si rifiutava di partecipare!! Draco va beh, sappiamo, se ne frega altamente... ma ti supplico, calma... :\ 

Anche se penso che dopo questo capitolo, Draco non vedrà più la luce del sole... ma pazienza, correremo il rischio [ehi!! Guarda che so difendermi da solo!! NdDraco Ehm... è Lynn, Draco, hai presente? Katana, arti marziali, lupo mannaro... Draco?... Draco?? NdLunaSconsolata]

 

Angele1987: che felicità vedere che continui a seguirmi!! Son contenta che anche il sequel ti piaccia!! Spero che continuerai a seguirmi e a dirmi cosa ne pensi dei futuri sviluppi della storia ^^

 

Vale: che bello!! Allora ti piace anche il sequel!! Sono molto molto contenta :D Grazie del in bocca al lupo ^^ Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento, per quanto non mi è uscito esattamente come volevo io :|

 

Vi ringrazio davvero!! =° Tanta fedeltà alla mia storia, mi commuove profondamente!! Vi aspetto al prossimo capitolo!! =D

 

Prossimo capitolo: Non c'è un attimo di pace... se lo cambio, non vi spaventate, d'accordo? ^^''

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V

RECENSITE SU SU!! COSA ASPETTATE? =D 

Ah!! E leggete la nuova storia [oneshot] che ho appena mandato online! Si chiama Strade ^_^

 

Luna Malfoy

 

   
 
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