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Autore: Luna Malfoy    03/05/2004    10 recensioni
Bacchette alla mano, rabbia nel cuore, in mente solo un forte desiderio di vendetta... la seconda guerra contro Voldemort è incominciata... e solo il coraggio, lo spirito di gruppo, la loro forza e i loro sentimenti, riusciranno a condurre il corpo battlemage Sunrise in questa battaglia... dove non esistono nè vinti, nè vincitori... ma solo vittime e carnefici. || Omesso l'epilogo, si salta direttamente ad NpS 2.0
Genere: Azione, Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Nata per soffrire 

(...the war...)

 

Capitolo 1

MUOVO LE ALI DI NUOVO... 

 

I raggi di un pallido sole, appena sorto, picchiettarono fastidiosi sulle palpebre serrate di Luna. Lentamente, trattenendo a stento uno sbadiglio, allungò una mano sulla fredda superficie su cui era distesa,  riscoprendo sotto di sé un gelido, quanto duro, pavimento di pietra. Sollevò la testa, scostando con una mano un ciuffo di capelli neri da davanti agli occhi, ancora chiusi per il sonno, e sorreggendosi con l'altra. 

Aveva di nuovo dormito all'aperto. D'altronde come avrebbe potuto pensare di dormire nella zona riservata ai Serpeverde? Ogni volta che vi entrava, Draco Malfoy era là, disteso sul divano di fronte al camino spento, o seduto su una poltrona della vecchia Sala Comune, intento a leggere Dio solo sa cosa. 

Si strofinò gli occhi assonnati e aggiustò alla meno peggio il mantello nero sulle spalle, per poi gettare uno sguardo veloce allo spettacolo che si stagliava di fronte a lei, sull'alto della torre di astronomia e dirigersi all'interno del Castello per lavarsi e indossare l'uniforme dei battlemage. 

 

* * * 

 

Harry sgranò gli occhi all'improvviso, destato da uno dei soliti incubi, uno dei tanti che lo assillavano da un po' di giorni, impedendogli un sonno veramente tranquillo. Un dolce peso gli premeva sul petto e scostando il volto, notò quello pacifico e rilassato di Ginny, amorevolmente addormentata su di lui. Un dolce sorriso le curvava le labbra, accompagnata chissà da quali splendidi sogni. 

 

"Già sveglio?" Gli domandò con voce pacata, mantenendo ancora lo sguardo serrato, apparentemente ancora nel mondo dei sogni e in realtà più che sveglia. 

 

Il ragazzo sorrise, passandosi la mano libera tra i capelli, ancora più incasinati del solito. "Come... già? Lo sai che ore sono pigrona?!" 

 

Ginny sorrise, stringendogli un braccio all'altezza dell'addome e posando, comodamente, una gamba sulle sue. "Vuoi farmi... yaaawn... credere che tu invece lo sai?" 

 

"Effettivamente no!" Ammise senza problemi, provocandole una risatina. "...ma suppongo sia molto tardi lo stesso, sai com'è... noi battlemage siamo abituati a sveglie 'serie', mica come voi ricercatori! Quindi... se sua maestà la principessa, si degnasse di spostare il suo 'fin troppo grazioso' corpicino dal mio, riuscirei ad acquistare la calma necessaria ad alzarmi, senza creare spiacevoli conseguenze!" 

 

La rossa scoppiò a ridere, avvicinandosi maggiormente al caldo corpo disteso al suo fianco, coperto da un semplice completo boxer e maglietta neri. "Calma necessaria, dice? E cosa... se è lecito domandarlo... attenterebbe alla sua 'calma'...?" 

 

Harry inghiottì scherzosamente. "Questo, ad esempio." Affermò, indicando sotto le coperte la vicinanza dei due corpi. "Anche se... ora che ci penso... neanche io noto tutto questo gran problema!!" Una risatina della ragazza ruppe il momentaneo silenzio della camera, prima che il giovane la prendesse tra le braccia e la portasse sotto di lui per... torturarla con un po' di solletico mattutino. 

 

In momenti come quello, dove le loro vite erano quanto mai in pericolo, piccole cose come il sorriso della sua Virginia, erano le uniche a sollevargli il morale, prima che la giornata 'reale' cominciasse, facendolo tornare coi piedi per terra, di fronte ad una realtà, che non piaceva a nessuno. 

 

TOC TOC

I due si paralizzarono di colpo, zittendosi. 

 

"C-chi è?" Domandò Harry, posando istintivamente una mano sulla bocca della bella rossa sotto di lui e voltandosi ad osservare in direzione della porta di quella che, una volta, era una delle camere dei dormitori maschili di Grifondoro. 

 

La voce di Ron, ancora lievemente arrochita dal sonno, giunse alle loro orecchie come un campanello di allarme. "Sono io Harry, posso entrare?" 

 

A tale richiesta, entrambi i giovani auror si gettarono giù dal letto, raccogliendo quanti più indumenti di Ginny possibile -quelli che aveva portato con sé la sera prima, intrufolatasi nella camera del fidanzato- e nascondendoli sotto al letto, mentre la ragazza stessa si andava a nascondere nel bagnetto della stanza. "U-un attimo Ron!! Non sono vestito, ti apro immediatamente!!"

 

"Uh no no, fai con comodo Harryno caro!" Borbottò il rosso con voce sarcastica. "Non ci tengo proprio a vedere i tuoi... preziosi beni... di primo mattino, mi bloccherebbe l'appetito sul nascere!"

 

Harry alzò gli occhi al cielo, sbuffando, prima di controllare che ogni cosa appartenente alla sorella dello spiritosone fosse sparita e affrettarsi ad aprire la porta. "Ma come siamo allegri stamane, Lenticchia!" 

 

Ron inarcò un sopracciglio. "Amico, due sono le cose." Affermò alzando indice e medio della mano destra. "O la vicinanza con Malfoy ti sta mandando in pappa il cervello [piegò il medio] o hai urgente bisogno di una che te la dia [e poi l'indice]!!" 

 

Il battlemage dai capelli sconvolti scoppiò a ridere, piegandosi in due e posando le mani sulle ginocchia, in un tentativo di sorreggersi da caduta certa. "Certo che noi non abbiamo modo migliore di iniziare la giornata, che parlare di scopate e Draco Malfoy, vero?" Anche il compagno finì per cedere alle risate, facendosi largo tra l'amico e la porta ed entrando di prepotenza nella camera. 

 

"Ma... hai lasciato la doccia aperta?" Chiese curioso, avvicinandosi alla porticina del bagno. "...sei un vero disastro, amico mio!!" 

Intuendo la pericolosità dell'azione del rosso, Harry lo richiamò a gran voce, frapponendosi poi tra lui e la porta. "Non sono un disastro, io... sei tu che hai fatto irruzione in camera mia, prima che potessi chiudere l'acqua della doccia. Se non sbaglio te l'avevo detto che non ero presentabile!!"

 

Ron aggrottò la fronte. "Come siamo acidi di primo mattino! Ci credo che nessuna ti si porta a letto... hanno paura della reazione del giorno dopo!!" Harry si batté una mano sulla fronte, in segno di disperazione. 

 

"Ti lascio fare la doccia in santa pace!!" Si congedò poi, uscendo dalla camera e salutandolo con un'alzata di mano. "SBRIGATI!!" Gli urlò poi, dal corridoio dei dormitori. 

 

In quel momento un leggero TLACK, richiamò la sua attenzione verso la porta del bagno, rivelando la presenza di Ginny, avvolta in un accappatoio bianco, con l'aria di chi aveva appena visto un fantasma.

 

"E'... è andato via?" Mormorò spaventata, chiudendo con le mani la veste di spugna. Il ragazzo annuì piano, avvicinandosi e stringendola tra le braccia. "No... amore, son fradicia, ti bagnerai!!" 

 

Il monito di Ginny però servì a poco, Harry la strinse ancora più forte, infischiandosene persino delle fredde gocce d'acqua che colavano dalle ciocche rosso fuoco, andando a bagnare la maglietta nera del completo e appiccicandogliela sulla pelle. "Sono stufo, Gin... dobbiamo dirglielo... non riesco più a mentirgli... mi fa male..."

 

La rossa spalancò gli occhi, passandogli una mano nella chioma ribelle. "Hai ragione... fa male anche a me. Glielo diremo, d'accordo." Lo sentì annuire contro il suo collo.

 

* * *

 

Le note di una canzone, si diffondevano prepotenti, nel piccolo bagno di una delle vecchie stanze dei dormitori femminili di Serpeverde. Un piccolo stereo portatile, dotato di lettore CD, prettamente babbano, aveva trovato posto su un ripiano accanto allo specchio.

 

Il vapore acqueo, sprigionato dal getto caldo della doccia, si andava depositando ovunque, lasciando una leggera patina opaca a copertura di qualsiasi cosa incontrasse e il lento scrosciare dell'acqua, accompagnava fedele le note della canzone, coprendo qualsiasi altro suono. 

 

D'improvviso, le note si spezzarono e tutto tacque, ad eccezione del rumore della doccia. Luna allungò una mano alla manopola, chiudendo il getto e afferrando un accappatoio rosso, appena fuori la cabina. 

Si meravigliò non poco di scorgere, in mezzo alla leggera nebbiolina, una figura imponente, ferma accanto al lettore CD. 

 

"Che ci fai qui?" Domandò un po' seccata e decisamente molto perplessa, voltandogli le spalle. L'interlocutore parve non aver voglia di rispondere alla domanda e si limitò a scostare dagli occhi, un ciuffo biondo, con fare annoiato. "Ho detto... che ci fai qua?"

 

Draco sbadigliò, appoggiandosi alle mattonelle della parete e incrociando le braccia al petto. "Ho sentito -per l'ennesima volta- questa merda dalla mia camera, e siccome è un mese che sopporto te e la tua musica, ho deciso che era ora di porre un freno a questa cosa!" 

 

Luna si voltò indispettita. "Punto primo, non osare definire la musica che ascolto 'semplice merda', è rock... ti è tanto difficile imparare una parola?! Ah già, ma dimenticavo che tu ti sei fermato alle Sorelle Stravagarie... tsk, cosa pretendo?!" 

 

"Ehi, vacci piano!! Per tua norma e regola, il rock lo ascolto anche io!" Affermò Draco con voce tranquilla. "...ed effettivamente la canzone di oggi, non era male... paragonata a quella cosa che tu definisci industrial e ascolti tutti i giorni!"

 

La ragazza scosse la testa, spazientita. "Me ne frego di cosa pensi sui miei gusti. Fermo restando che la tua opinione mi pare mutata, dal momento che fino a neanche un anno fa, ascoltavi con me questa merda." Gli rammentò acida. "E comunque, punto secondo... vedi di non intrufolarti più nel bagno, mentre mi sto facendo la doccia, non mi piace che tu mi veda in queste condizioni!!" 

 

Draco scoppiò a ridere, tornando poi serio in un lampo e gelandola col suo sguardo, grigio come un cielo nuvoloso. "Devo ricordarti, mia cara, che ti ho vista in condizioni ben... peggiori?" La provocò, avvicinandosi con fare malizioso e accarezzandole una guancia col dorso della mano. "Anzi... dovrei dire migliori!" 

 

Luna gettò uno sguardo alla mano, puntando poi gli occhi verdi sui suoi. "Cos'è, Draco...? Siamo tornati ai bei vecchi tempi? Quando ti divertivi a stuzzicarmi ed umiliarmi?" Sbottò, scostando con un gesto secco la mano dal suo viso. "C'è solo un particolare che ti sfugge... però. Non sono più la stupida ragazzina che soffre per quello che le dici."

 

"Ma davvero?" 

 

"Già... e un'altra cosa... il tuo dolore, la tua rabbia... non provare a sfogarla su di me! Ho momenti neri come te, ma questo non mi dà il diritto di far soffrire le persone che ho intorno!!" Sibilò nervosa, afferrando lo stereo e uscendo dal bagnetto, diretta nella camera. 

 

Il biondo battlemage la osservò per un po', interdetto e indeciso sul da farsi. Qualche minuto dopo, la seguì, arrabbiato per quelle affermazioni sul suo stato d'animo. "Cosa ne sai tu, di come sto? Razza di stupida ragazzina presuntuosa!!"

 

Lei non lo guardò neppure. Sistemò il lettore sul comodino e lo accese, con volume ridotto, afferrando poi dall'armadio la divisa del corpo battlemage. "Stupida ragazzina presuntuosa eh?! Stai diventando monotono Malfoy... ora, se non ti dispiace, esci da quella porta... e non rompermi le scatole."

 

"Ro-romperti le scatole?" Tartagliò l'altro, stringendo i pugni lungo i fianchi. "Ma come osi??" 

 

Lo sguardo di Luna si indurì ancor di più. "Cosa non ti è chiaro in quello che ho detto?!" Un sorriso sadico spuntò sulle belle labbra rosse e il dito medio della mano destra si alzò, in direzione del biondino. "Fuori, Malfoy!!"

 

"NON VADO PROPRIO DA NESSUNA PARTE!!" Strillò Draco, in preda alla collera. Furibondo avanzò di qualche passo, afferrandola per le braccia e sbattendola contro la parete. La ragazza inghiottì a fatica, cercando di recuperare la razionalità e fermare quel gioco. L'ennesimo.

 

"Ora basta!! Sei davvero stancante con questi giochetti da due soldi!! Sempre i soliti, mi hai rotto!! Mollami Draco!!"

 

"NO!"

 

Luna digrignò i denti, facendo scattare la mandibola per il nervoso. "Ho detto mollami!! Mollami!! Moll-" La sua frase fu interrotta a metà, non appena le labbra calde e morbide del soldato premettero sulle sue. Cercò di dimenarsi, per liberarsi da quella morsa, inutilmente. 

 

In preda a un forte travaglio interiore gettò le braccia dietro la nuca del biondo, stringendo maggiormente i loro corpi. Avvertì un amaro sospiro contro la sua bocca e un istante dopo le mani del ragazzo che la accarezzavano. Le aveva aperto l'accappatoio con estrema facilità. Cercò di reprimere la voglia di piangere e gli mordicchiò il labbro inferiore, partecipando sempre più attivamente a quel gioco di tortura. Le note della musica che Draco tanto detestava, li accompagnarono anche quando caddero sul letto e per tutta la durata del gioco. 

 

Più tardi, Luna cercava di recuperare un aspetto decente allacciandosi l'accappatoio, mentre osservava, col volto chino e lo sguardo -solo in apparenza- puntato sul letto, il biondino che si alzava dal letto, indossava nuovamente la divisa un po' sgualcita e usciva dalla stanza, sbattendo la porta.

 

A quel punto poteva farlo. Sì, poteva sfogarsi. Le lacrime che aveva trattenuto sino a quel momento, per semplice orgoglio, ricaddero leste sulle sue guance, fermandosi solo a contatto col lenzuolo. 

 

* * *

 

Hermione irruppe nella ex Sala Grande, sotto lo sguardo di Silente, Remus Lupin e Sirius Black, accompagnata dalla professoressa McGranitt, Ryta Falck e Lynn Wolf, carica di libri e pergamene. Tutto il materiale necessario alla riunione di quella mattina, prima dei turni di sorveglianza, dislocati un po' ovunque ad Hogsmeade e nella Londra Babbana, alle porte del mondo magico. 

 

"Buongiorno a tutti!!" Salutò frettolosamente, lasciando cadere la pila di tomi e scartoffie su una delle tavolate della Sala, quella che un tempo apparteneva a Corvonero. I presenti ricambiarono il saluto, ma l'aria tesa e un po' preoccupata che c'era la lasciò perplessa qualche istante, prima di decidersi a domandare cosa accadesse.

 

Intervenne Lupin, mentre osservava Lynn e Ryta, prendere posto insieme all'ex insegnante di Trasfigurazione, accanto all'anziano preside. "E' che..."

 

"Buongiorno!!" Esclamò ad alta voce Ron, seguito da Harry, mentre faceva irruzione nell'immensa Sala, interrompendo il discorso del licantropo e prendendo posto accanto alla sua ragazza, con affianco l'amico. 

 

Hermione scosse la testa e aspettò qualche minuto, prima di chiedere all'uomo di continuare, giusto in tempo prima che entrassero prima Ginny e poi Luna. "Manca Malfoy...." Esclamò stupita la ragazza dai riccioli color miele, guardando in direzione del portone.

 

"Forse tarderà qualche minuto..." Commentò Luna, incapace di trattenersi. Con un gesto fluido sedette accanto a Ginny, ignorando le facce interrogative dei presenti. "L'ho incrociato nei corridoi, mi sembrava un po'... strano e quindi suppongo che voglia starsene un po' per i fatti suoi..." Mentì.

 

Né Harry, né Hermione parvero convinti della spiegazione resa dall'amica, ma preferirono non fare domande. Lupin si schiarì la voce e riprese il discorso. "Ecco... vedete, oggi... oggi è esattamente un mese che... la madre di Draco è stata assassinata, temiamo alcune sue reazioni."

 

Istintivamente Luna sussultò, portando la mano destra sulla sinistra e accarezzando la sottile fedina che aveva al dito. Ecco perché hai avuto quell'atteggiamento... cercavi conforto... peggior cosa non la potevi fare, Draco. Non puoi infilarti nel mio letto ogni volta che soffri, perché in questo modo dopo soffrirò io... e da chi mi andrò a rifugiare allora?

Sospirò, distogliendo lo sguardo dalla tavolata e prendendo un lungo respiro. 

 

"Comunque, non siamo qua per parlare esclusivamente di questo problema." Intervenne Sirius. "Dunque, oggi i turni dobbiamo raddoppiarli... una fonte certa ci ha detto che Voldemort ha un certo progettino, per la giornata di oggi. Purtroppo però non sappiamo dove e quando... quindi questo ci costringe ad impiegare il maggior numero di truppe."

 

In quel momento fece il suo ingresso in Sala, Draco. Sul suo volto non c'era la benché minima traccia di dolore, sconforto o angoscia. I suoi occhi grigi erano freddi e penetranti come al solito e il suo portamento fiero, tipico dei Malfoy. 

 

"Ah buongiorno Malfoy!" Lo salutò ironica Ryta. "Stavamo giusto assegnando i turni per oggi!" 

 

"Sì..." Continuò Sirius. "Come stavo dicendo... allora vediamo... tu Harry andrai in pattuglia con Ron, dovrete farvi un giretto verso King's Cross, non vogliamo certo che venga rasa al suolo, proprio adesso che sono terminati i lavori di ristrutturazione! Giusto?" I due annuirono. "Tu Hermione, andrai con Lynn e Ryta dalle parti del Ministero della Magia, lì dovreste trovare altre pattuglie... il dispiegamento in quelle zone è notevole, ma voi siete certamente più in gamba di quelle mezze cartucce!" Il volto della ragazza si fece serio. 

 

Silente prese la parola. "Dimenticate forse che va controllato anche il S. Mungo?!"

 

"Affatto Silente." Esclamò Remus. "Di quello se ne occuperanno Malfoy e McPhee, ricorda... Draco... che Luna è ancora inesperta, per quanto brava e che è affidata a te, quindi fai molta attenzione!! Per quanto riguarda noi due andremo in giro per la Londra Babbana, mentre diremo a Duval e Hayden di controllare le strade di Diagon Alley! Considerato che un numero consistente di auror pattuglia Hogsmeade, direi che siamo apposto, no?" Il gruppo di persone annuì. Draco e Luna, con espressione poco convinta. 

 

* * *

 

Ormai era qualche minuto che gironzolavano per i corridoi dell'ospedale magico, senza mai rivolgersi la parola e rompendo il silenzio di tanto in tanto quando, all'improvviso, si illuminavano i loro ciondoli e i componenti degli altri gruppi avevano qualcosa di urgente da riferire. Tra loro due, però, non c'era la più piccola traccia di dialogo. 

 

"Per..." Parlò Draco, con voce incerta. "Per ciò che è successo stamattina... io... ecco, come dire..."

 

"Non fa niente!" Lo interruppe Luna. Il ragazzo si voltò a guardarla, ma lei aveva lo sguardo rivolto dalla parte opposta, in direzione delle camere lungo il corridoio ospedaliero. "Questo non significa però, che ogni volta che avrai una giornata 'no', potrai risolvere i tuoi pensieri, infilandoti nel mio letto e colmando i tuoi vuoti con il sesso... o almeno... non con me. Non sono una puttana Draco, sono un battlemage... e per quanto ti risulti difficile capirlo... ho dei sentimenti anch'io!" Borbottò abbassando il volume sulle ultime parole. 

 

L'ex Serpeverde la guardò ancora un po', per poi voltare lo sguardo altrove. "Tranquilla, nessuno violerà più la tua intimità... ti stavo giusto dicendo che... è stato tutto un errore." Affermò deciso. "Un madornale errore!"

 

Lei respirò a fondo, cercando di reprimere il colpo ricevuto. Fu pochi secondi dopo, attraversando la zona pediatrica dell'istituto, che la tensione parve sciogliersi, quando si trovarono di fronte alla grande vetrata, dietro la quale spiccavano i corpicini addormentati dei neonati. 

Una forte sensazione di calore invase il cuore di Luna, che si ritrovò a sorridere con gioia, dinanzi a quello spettacolo della natura. Con passo fermo e lento si avvicinò al vetro, appoggiandovi le mani e guardando con più attenzione quel mucchio di cullette, dove giacevano -chi addormentato, chi in lacrime, chi intento a ciucciarsi il ditino- un folto numero di bambini. Uno spettacolo che scaldava il cuore. 

 

"Muoviti!" La richiamò la voce strascicata alle sue spalle. "Non abbiamo tempo da perdere." Ma lei non lo ascoltava più. La sua attenzione era stata catturata da un bambino, molto simile ad un angioletto, placidamente cullato tra le braccia di Morfeo, dolcissimo con i suoi sottili ciuffetti biondi sul visetto paffuto e le manine aperte a formare piccole stelline, in cerca di qualcosa nel sonno, probabilmente la pelle della sua mamma. 

 

"Vieni a vedere..." Fece Luna, voltandosi a fissarlo, con un sorriso commosso sulle labbra. "Vieni a vedere questo cucciolotto, guarda..." Gli indicò la figurina bionda, distesa in una culletta dalle morbide lenzuola azzurrine. "Si chiama... Tom... c'è scritto sul lettino. Non è un amore?!"

 

"Tsk..." Fu la sola risposta del cinico Draco, che riprese a camminare, dandole le spalle. "Te lo ripeto, muoviti... altrimenti ti lascio qui!"

 

Mentre avanzava lungo i corridoi, ascoltando con attenzione i passi della ragazza che lo seguiva, l'immagine di quel bambino gli tornò alla mente, facendo riemergere in lui ricordi dolorosi. Un sorriso isterico comparve sul suo volto, mentre con sforzo immane, cercava di trattenere il suo essere, per non piangere e non mostrare debolezza. Doveva riuscire a salvare la faccia... soprattutto di fronte a lei. 

Ricordando però quei momenti di pace, attimi della sua infanzia, in cui era presente anche la sua adorata madre, gli parve di sentirsi di nuovo vivo. Gli sembrò di rinascere, di vedere tutto sotto una luce diversa. 

 

Doveva lottare per sua madre. Doveva vendicare il suo assassinio. Doveva riprendersi ciò che gli era stato tolto. 

 

 

Continua…

 

 

Ed eccomi di nuovo qui, con il sequel di Nata per soffrire (...the beginning...)!! Sono stata abbastanza veloce?... Spero di sì ^^'' Questo è solo un piccolo capitolo di introduzione, ovviamente. Per chi non l'avesse capito, ci troviamo nel presente che descrivevo nei primi capitoli della storia precedente, ed esattamente, un mese dopo la notizia della morte di Narcissa e del ritorno di Luna, quando i ragazzi, sono già stati trasferiti ad Hogwarts, nuova sede del quartier generale del corpo battlemage Sunrise.

 

Il titolo, come potete vedere... è Muovo le ali di nuovo... Si tratta del titolo di una canzone -che io adoro- dei Tiromancino. Ora... è probabile che un po' di canzoni, fungeranno da titoli dei prossimi capitoli, vi avviso, nel caso lo notaste anche voi con l'andare del tempo :)

 

Ringrazio infinitamente chi ha commentato la fine della storia precedente e vi invito a recensire anche questa, per farmi sapere cosa ne pensate!!

 

Con questo, vi do appuntamento al prossimo capitolo!!

 

RECENSITE, MI RACCOMANDO!! :D

 

Luna Malfoy

 

   
 
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