Uno di loro mi guardò: aveva due occhi azzurri, sì azzurri, erano bellissimi. Continuai a fissarlo, era davvero bello: aveva un viso tondo, bianco con qualche piccola lentiggine, capelli biondi e un sorriso davvero stupendo, ma i suoi occhi erano a dir poco fantastici, continuai a guardarli, persa nei miei pensieri, e accidentalmente, come un'emerita scema, feci cadere il vassoio e riempii il ragazzo di ketchup.
S: " Oh mio dio scusa, mi dispiace davvero tanto, aspetta che ti do una ripulita " afferrai il tovagliolo e cominciai a strofinare sulla sua maglietta.
?: "Non fa niente, lascia stare, faccio io " Mi tolse la mano e mi sorrise.
Io, rossa come il ketchup, accennai un sorriso imbarazzato...
?: "E' il tuo primo giorno di lavoro, vero? "
S: " Sì, si nota così tanto? ahahah "
?: "Dai su, può capitare a tutti, è stato un incidente!
Come ti chiami? "
S: "Sofia, per gli amici Sofi! "
?: "Oh, piacere Sofi! "
S: "Ah, quindi dovrei già considerarti un mio amico, nonostante la tua maglia sia piena di ketchup? "
?: "Certo! Ahaha! Lavori qui anche la sera?
S: "No, faccio il turno al pomeriggio, il lunedì e il giovedì, anche al pomeriggio, perchè?
?: "Mercoledì sera do una festa a casa mia, ti va di venire? Abito a Dawson street, la casa bianca è la mia! "
Strappò un pezzo di tovaglietta e scrisse il suo numero di telefono
?: "Nel caso hai bisogno, chiama questo numero, ci conto! "
Ancora più rossa di prima afferrai il pezzo di carta
S: "Vedrò di esserci allora!"
Gli feci l'occhiolino e me ne andai...
Sinceramente non lo so dove ho trovato tutto quel coraggio, dopo una figuraccia del genere!
Fissai il bigliettino e chiamai Cecilia per riferirle la notizia....