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Autore: _Lilo    01/08/2012    0 recensioni
Infilai le cuffiette dell’iPod e posai lo sguardo sul finestrino: si vedeva il cielo limpido, salimmo di quota e sotto di noi comparvero delle nuvole, sembravano zucchero filato e trasmettevano un senso di morbidezza. Per quasi un’ora e mezza furono lo scenario predominante, poi quel bianco scomparve e si intravidero pian piano enormi tappeti d’erba di diverse tonalità di verde: l’Inghilterra era del mio colore preferito.
*
Tratto dal capitolo 8: 
Ci guardammo senza dire niente per una decina di secondi scrutandoci a vicenda con gli occhi; mi ricordai, però, che papà mi stava aspettando.
<< Scusa ma devo andare, mio padre mi sta aspettando >> dissi dirigendomi verso la porta.
<< Aspetta, non mi hai detto nemmeno come ti chiami…>>  disse afferrandomi per un braccio.
<< Giorgia, mi chiamo Giorgia. Tu? >> gli chiesi girandomi.
<< Liam >> mi rispose con un sorriso.
Se volete saperne di più, leggete la storia :3
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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If happy ever after did exist...

Quella mattina mi svegliai con il sorriso sulle labbra a causa del messaggio di Liam, la notte sognai di nuovo il principe azzurro; che dire, credevo di avere una cotta per quel ragazzo. Camilla si era svegliata prima di me, quindi corsi in bagno, mi lavai e mi vestii, prendemmo la borsa e ci richiudemmo la porta alle spalle. Scendemmo per fare colazione con il resto della famiglia e mentre stavo addentando un cornetto caldo con la nutella, sentii il cellulare vibrarmi in tasca, subito lo estrassi cercando di non farmi notare dai miei genitori e riapparve sullo schermo l'immagine della sera prima: * Buon giorno Giò, che programmi hai per oggi? :) *; era di Liam. Qualcosa nel mio stomaco si mosse e non era il cornetto, visto che gli avevo dato solo un morso.
<< Riccardo dopo allora andiamo a lezione da Patrick? >> chiesi a mio fratello.
<< Sì Giorgia, è tra mezz'ora >> mi rispose bevendo il suo cappuccino.
Inviai un messaggio a Liam informandolo della lezione di scii che credevo sarebbe durata massimo un'oretta. Finimmo la colazione e uscimmo dallo chalet diretti allo stabilimento per le attrezzature.
<< Mi raccomando ragazzi, fate attenzione! >> ci rimboccò mio padre severo per poi dirigersi con gli altri alla navetta che li avrebbe scortati ai mercatini.
Mio fratello ed io gli assicurammo che sarebbe andato tutto bene, niente pazzie o stupidaggini. Arrivammo giusto in tempo per la lezione proprio mentre  Patrick faceva un annuncio.
<< Bene, oggi vorrei portarvi in pista, credo che siate tutti pronti per quella dei principianti, vi va? >> ci chiese con tono retorico.
Inizialmente eravamo tutti un po' perplessi sull'affrontare le gelide piste, però in fin dei conti non era per quello che ci eravamo iscritti al corso? Bene, dovevamo farlo, era ora. Guardai Camilla che era diventata più bianca della neve, le sorrisi incoraggiandola e lei riprese un po' di colorito. Riccardo e Claudia invece erano euforici, soprattutto Riccardo che aveva sempre voluto provare.
<< Dunque adesso per raggiungere la pista abbiamo bisogno di prendere la funivia. Qualcuno l'ha già fatto? >> riprese indicando i seggiolini dietro di noi.
Nessuno rispose, se non due o tre persone che alzarono la mano. Ci ordinò di prendere gli scii in spalla e di seguirlo; arrivammo e ci mettemmo in fila per salire sui seggiolini, io e Camilla poiché imbranate aspettammo di vedere tutti salire e alla fine fu il nostro turno. Camilla subito ci riuscì, io invece stavo per cadere come un salame visto che non avevo poggiato bene il piede. Quando anche noi fummo in sella Patrick ci avvertì che saremmo dovute scendere alla prima pista, quella di colore blu, ovvero quella per i principianti, altrimenti la funivia ci avrebbe portate a quella rossa.
Il viaggio durò circa dieci minuti e in quel lasso di tempo raccontai a Camilla dei messaggi tra me e Liam.
<< Quanto è dolce >> esclamò lei alla fine facendo la faccina da cucciolo.
<< Lo so ed è la cosa che mi ha sorpreso di più. Sai dopo quello che è successo con Jacopo, le sue bugie, la sua distanza improvvisa, devo ammettere che ho creduto così tutti i ragazzi, ma a quanto pare Liam è diverso o almeno lo sembra >> dissi pensando ai nostri sguardi e mi spuntò un sorriso.
E se davvero Liam era quello giusto, quello di cui mi sarei potuta fidare, il ragazzo dolce e sincero che credevo estinto ormai? Magari con lui avrebbe potuto funzionare, non sarebbe stata un'avventura, forse era sul serio diverso. Mentre ero immersa nei miei pensieri sentii Camilla urlare il mio nome, ma il suono proveniva da lontano, così distolsi lo sguardo dalle montagne innevate e Camilla non era più seduta accanto a me. Mi stava chiamando da terra facendomi dei segni con la mano per  dirmi di scendere, ormai però ero già diretta all'altra pista.
<< Cami aspettami lì, ti raggiungo dopo essere scesa alla pista rossa! >> le urlai cercando di prestare attenzione questa volta. Pensavo che la pista fosse vicina e invece non era così; stetti un quarto d'ora a scrutare il paesaggio bianco, ma niente di niente, il vuoto. Cominciai ad andare nel panico, certo il paesaggio era bello, ma questo silenzio persistente mi incuteva ansia. Stavo pensando che non sarei mai arrivata, quando da lontano lessi la scritta " Red " e tirai un sospiro di sollievo ringraziando Dio.
Scesi il più accorta possibile dal seggiolino, ero in piedi con gli scii in spalla, ma all'improvviso questi mi sbilanciarono e caddi all'indietro impotente di combattere la forza di gravità. Come nei film avevo scavato una fossa abbastanza profonda che delimitava il mio corpo e come se non bastasse avevo anche il viso ricoperto di neve gelida!

Cercai di alzarmi aiutandomi con gli scii però scivolai e mi ritrovai nella stessa posizione di prima, quando due mani presero le mie braccia e mi tirarono su delicatamente.
<< Ehi pupazzo di neve! >> esclamò Liam sorridente togliendo la neve dal mio viso. Le sue mani erano davvero delicate, lisce, morbide. Lo guardai negli occhi e lui ricambiò lo sguardo intensamente.
<< Ehi >> riuscii a sussurrare cercando di limitare la mia espressione da ebete.
<< Sai sei carina ricoperta di neve, ma ti preferisco senza >> disse lui ridendo e io feci lo stesso.
<< Sono imbranata Liam >> gli confessai dandomi una riordinata.
<< Mi piaci anche per questo >> sussurrò lui prendendomi la mano. Seguii con lo sguardo le nostre mani incrociarsi e poi guardai i suoi occhi nocciola, così caldi da riscaldarmi il cuore.
Mi aveva davvero detto che gli piacevo oppure la neve sulla fronte mi aveva ghiacciato il cervello? Wow, non lo avrei mai creduto possibile e invece...quel ragazzo era meraviglioso, davvero. Mentre continuavamo a tenerci la mano e a fissarci negli occhi, udii Camilla chiamarmi, così di malavoglia mollammo la presa e la mia migliore amica mi abbracciò così forte da farmi mancare il fiato.
<< Mi stai strozzando! >> proferii con la voce quasi stridula.
<< Oh, scusami Choco, ma mi sono preoccupata, non sapevo perché ci avessi messo tanto e poi ho incontrato questi ragazzi che mi hanno accompagnata >> disse tutto d'un fiato indicando quattro ragazzi dietro di lei.
Il più alto dei quattro aveva un maglione a righe, poi c'era una ragazzo con i capelli biondi e degli occhi azzurri davvero stupendi, un ragazzo con i capelli neri e di carnagione più scura e infine un ragazzo dai capelli ricci con dei mega occhialoni da scii che gli raccoglievano i capelli per evitare che gli coprissero il viso.
<< L'abbiamo vista agitata e le abbiamo chiesto il motivo >> spiegò il biondino.
<< Ci ha raccontato dell'accaduto e ha fatto il nome di Giorgia >> continuò il ragazzo con il maglione a righe.
<< Inevitabilmente abbiamo capito che era la tua Giorgia, Liam >> finì il ragazzo con i capelli neri.
Li guardai un po' stranita, poi mi girai verso Liam e gli sorrisi: ero la sua Giorgia.
<< Ehm, sì...grazie ragazzi >> li ringraziò << Giorgia questi sono Louis, Niall, Zayn e Harry >> continuò presentandomeli e ci scambiammo un saluto con la mano; anche Camilla si presentò, quando il ragazzo con gli occhialoni da scii parlò.
<< Perché  non state urlando? >> ci chiese con voce scocciata e sorpresa allo stesso tempo. Camilla ed io ci scambiammo uno sguardo interrogativo che poi rivolgemmo a lui.
<< Scusa e perché dovremmo farlo? >> ribattei confusa visto che davanti avevo un normale ragazzo in tuta da scii.
<< Forse per i tuoi capelli ricci? O almeno travestiti da ricci? >> disse Camilla e sia io che gli altri quattro facemmo un risolino. In effetti erano tutto fuorché  ricci.
<< Ha ha divertente! - rispose offeso - Noi siamo i One Direction! >> finì altezzoso. One Direction? Dove lo avevo già sentito quel nome? Ah si, la boy band emergente di cui mi parlò Johanne a mensa.
<< Ah sì, una nostra amica ce ne ha parlato >> disse Camilla senza darci tanto peso.
<< Harry non mi pare il caso di fare così >> lo rimbeccò il ragazzo con i capelli neri. Per evitare di continuare la discussione, notando che Camilla era pronta a replicare qualsiasi affermazione del finto riccio, decidemmo di andare alla baia per prendere una cioccolata calda. Durante il tragitto chiesi a Liam che problema avesse Harry e lui mi spiegò che era fatto così, voleva essere adorato dalle fan dopo la popolarità che avevano acquistato all'uscita di X-Factor. Ero curiosa anche di sapere come mai si trovava alla pista rossa e lui mi spiegò che Niall, il biondino, l'aveva convinto ad andarci.
Eravamo giunti alla radura innevata, antistante l'entrata della baia, dove giocavano tutti i bambini con le slitte e costruivano i pupazzi di neve, che qualcosa di gelido mi toccò la schiena; mi girai e vidi Camilla che rideva con una palla di neve in mano. Volevo vendicarmi, così presi della neve, l'appallottolai e gliela lanciai, lei però si abbassò e per sbaglio colpii Louis. Lui si voltò e mi fece una faccia strana ma divertente, modellò una palla di neve e voleva ricambiare il colpo, ma io mi scostai e prese in pieno petto Liam. Cominciammo così a tirarci enormi e gelide palle di neve alla cieca, tanto che beccammo anche gli altri tre, che invece di arrabbiarsi, presero le palle di neve ed ebbe inizio la battaglia.
Corsi per cercare un tronco dove ripararmi; Liam lo vide prima di me e tirandomi per un braccio ci nascondemmo. Eravamo vicinissimi perché  la circonferenza dell'albero era molto piccola, riuscivo a sentire il suo respiro caldo sul collo. Sfortunatamente Zayn, il ragazzo dai capelli neri, ci vide e ci colpì in faccia, così uscimmo per vendicarci e trovammo Harry a terra mentre Louis lo colpiva insistentemente con le palle di neve. Ci mettemmo a ridere e dopo un po', visto che ormai eravamo fradici, entrammo nella baia e ordinammo le cioccolate.
<< Scusatemi per prima, ho esagerato >> disse Harry quasi tra i denti, forse era troppo orgoglioso per scusarsi.
<< Figurati >> dicemmo in coro io e Camilla.
<< E' stato divertente! >> esclamò Louis e Niall gli diede il cinque.
<< Voi che fate stasera? >> ci chiese Liam.
<< In verità non lo sappiamo, stiamo con i nostri genitori e quindi credo che usciremo con loro, come mai? >> risposi curiosa.
<< Perché stasera vorremo uscire e ho pensato di invitarvi >> mi spiegò sorridente e timido allo stesso tempo.
Avrei tanto voluto uscire con lui, sarebbe stato fantastico, già lo sapevo! C'era un solo problema, anzi problemone: i miei genitori non mi avrebbero mai lasciato uscire con un ragazzo più grande e famoso per di più.
<< Lo vorrei tanto, ma i miei non so se mi danno il permesso >> ripresi triste.
<< Potremmo chiedere a tuo fratello >>  mi consigliò Camilla posando la sua tazza.
Giusto, Riccardo mi avrebbe potuto aiutare; del resto mi aveva coperta più volte, dovevo chiederglielo.
<< Buona idea Cami! - la ringraziai - Facciamo così: se riesco a convincerlo  ti mando un messaggio e ti do' la conferma. Precisamente dove dovremmo incontrarci e a che ora? >> chiesi a Liam.
<< Beh, dove vuoi, anche qui se ti và verso le 20.30, poi andiamo con la macchina di Louis >> mi spiegò.
<< Ok, allora rimaniamo così >> gli dissi dandogli un bacetto sulla guancia e salutando gli altri con la mano, visto che la lezione di Patrick probabilmente era finita e noi dovevamo posare l'attrezzatura.
<< Dove ti eri cacciata  Giò? >> mi chiese mio fratello arrabbiato non appena tornammo allo chalet.
<< Non ti arrabbiare Riccardo, ti spiego tutto ma devi promettermi di non dire niente a mamma e papà, d'accordo? >> gli promisi supplicandolo. Lui ci pensò per qualche istante, poi rilassò il viso e annuì. Gli spiegai tutto sin dal principio: l'incontro con Liam a scuola di canto, quello che era successo oggi e infine l'immenso favore che doveva farmi.
<< Mi fa piacere che tu abbia conosciuto un ragazzo e credo anche di poterti aiutare stasera, ma a una condizione...>> disse serio.
<< Qualsiasi! >> gli assicurai ormai pronta a tutto.
<< Voglio conoscerlo, e anche la sua band >> finì deciso.
Mi sembrava giusto che lui volesse sapere chi frequentassi, così gli dissi che andava più che bene, adesso dovevamo solo trovare una scusa per i miei.
<< Non preoccuparti per questo, ho già in mente un piano: semplicemente gli dirò che andiamo in centro a fare una passeggiata per i mercatini e tu e Camilla venite con noi, vedrai che accetteranno senza problemi >> mi assicurò facendomi l'occhiolino.
Come aveva detto lui i miei genitori non fecero storie e ci diedero il permesso per uscire, volevo saltellare dalla gioia ma mi trattenni e mi diressi in camera  per farmi una doccia visto che ero ancora umidiccia; in seguito presi un jeans scuro, la camicetta marrone, il cardigan largo color panna e infine la mia adorata pasmina con le foglie autunnali. Non volevo indossare chissà cosa anche perché da quello che mi aveva detto Liam sarebbe stata un uscita normalissima, niente di che. Arrivammo alla baia alle 20.25 e aspettammo i ragazzi con  Riccardo molto avido di conoscerli; era sempre stato molto protettivo, però si fidava di me.
<< Ciao Giorgia >> mi salutò Liam con i bacetti sulle guance. Io ricambiai e gli presentai mio fratello. Parlarono mentre aspettavamo Harry,  che aveva fatto tardi a causa dei sui ricci,  e quando ci fummo tutti Riccardo mi avvicinò per farmi sapere le sue opinioni.

<< Abbiamo chiacchierato e credo sia un ragazzo apposto, sembra maturo e molto educato e cosa più importante non ci prova spudoratamente con le ragazze appena conosciute, quindi per me va bene >> mi disse felice.
<< Grazie Riccà, ti voglio troppo bene >> esclamai contenta e lo abbracciai forte. Io amavo mio fratello.
<< Però ti avverto: se prova solo a farti soffrire, dovrà vedersela con me >> aggiunse protettivo.
Stavamo per avviarci, quando Liam si fermò e andò da Riccardo; quando tornò ci disse che aveva invitato anche lui e Claudia e a Riccardo fece piacere così poteva controllarmi, ma senza interferire o farmi sentire in imbarazzo.
La macchina di Louis era enorme, un fuoristrada scuro e anche se un po’ stretti ci entrammo tutti: Louis alla guida, Harry accanto a lui, dietro al centro  io con Camilla in braccio, alla mia sinistra Zayn, Liam con Niall in braccio e alla mia destra, invece, Riccardo con Claudia seduta sulle sue ginocchia.
<< Dobbiamo stare attenti a non attirare l'attenzione ragazzi, ricordate zio Simon che ha detto >> ricordò Louis ai ragazzi. Giustamente essendo famosi  le fans erano pronte a strappargli autografi e foto senza farli respirare.
Parcheggiammo e quando scendemmo subito i cinque ragazzi infilarono i cappelli e le sciarpe cercando di coprirsi sia per il freddo sia per non essere riconosciuti. Giungemmo ad una pista di pattinaggio su ghiaccio e come una bimba rimasi a fissarla meravigliata mentre gli altri prendevano i pattini. Non ne avevo mai vista una, solo quella per i roller. Avrei sempre voluto andarci e Liam senza saperlo mi ci aveva portata.
<< Ehi Giò vieni a mettere i pattini? >> mi chiese Camilla e subito andai per infilarli.
Eravamo all'entrata della pista e vidi Liam un po' in difficoltà, così gli presi la mano, lui mi guardò un po' stupito come feci io il pomeriggio e lo aiutai ad entrare in pista.
<< Stai tranquillo è facilissimo, basta aprire le braccia e piegarsi leggermente sulle ginocchia. In questo modo non dovresti cadere >> gli spiegai mostrandoglielo. Lui mi imitò, ma stava per scivolare, così mi affrettai ad afferrarlo e ci mettemmo una di fronte all'altro.
<< Non preoccuparti, ci sono io qui >> lo rassicurai sorridendo incoraggiante. Lui ricambiò lo sguardo e si avvicinò a me. Eravamo a pochissimi centimetri di distanza quando udimmo Niall ridere e girandoci vedemmo la scena: Harry a terra schiacciato da Louis, entrambi cercavano di alzarsi, ma era inutile. Così cominciammo a ridere tutti quanti e dopo inutili tentativi anche loro due risero. Zayn li aiutò a rialzarsi e continuammo a pattinare.
<< Liam ti aiuto io: muovi i piedi come fossi una formichina, passi piccoli piccoli >> gli consigliai.
<< Certo maestra! >> disse lui tentando. Io facevo lo stesso all'indietro, visto che il pattinaggio era l'unico sport che praticavo e che mi veniva piuttosto bene. Fatto il giro della pista, lui si appoggiò alla ringhiera e mi disse che si era stancato, così io ne approfittai per farmi un giro da sola: non c'era poi tanta differenza tra la lama e le rotelle, solo che ovviamente alcune figure che potevi svolgere con i roller per la lama cambiavano.
Si erano fatte le 21.50 e tutti e nove avevamo fame, così camminando per le stradine di Gstaad trovammo un ristorantino che sembrava carino, Riccardo e Claudia chiesero se c'era posto e così ci accomodammo. Mangiammo piatti tipici e quando fummo pieni, pagammo il conto e uscimmo. Appena mettemmo piede fuori, c'era una calca di ragazzine urlanti con poster e un bagliore di flash.
<< C'hanno trovati, dannazione! >> urlò Zayn per sovrastare il fracasso. Ritornammo dentro e indugiammo qualche secondo per decidere come uscire senza essere inseguiti.
<< Scusi avete una porta sul retro? >> chiesi al cameriere. Lui ce la indicò e piano paino uscimmo nascondendoci dietro i bidoni dell'immondizia.
<< Ma come hanno fatto? >> si chiese Harry incredulo.
<< Non eri tu quello che voleva essere assalito da fan urlanti? >> sbottò Camilla con fare di sfida.
<< Certo, ammetto che mi piace, ma non quando vogliamo rilassarci e comportarci come persone normali >> ribatté  lui deciso.
<< Non mi pare il momento di discutere, troviamo un modo per arrivare all'auto, perché stare dietro i bidoni dell'immondizia mi fa venire da vomitare! >> concluse Louis e così iniziammo a correre diretti al parcheggio.
Fortunatamente nessuna delle fans ci seguì e non c'era traccia di altri flash. Finalmente arrivammo allo chalet e Liam ed io fummo gli ultimi a salutarci.
<< Non male come primo appuntamento, eh? >> dissi scherzando.
<< Le fans  sono così, non si arrendono se non ottengono qualcosa >> continuò lui scrollando le spalle.
<< Mi sono comunque divertita >> gli dissi abbracciandolo. Volevo farlo da tanto, dal sogno dove lui era il mio principe; non si ritrasse, anzi mi strinse a sé e quell'abbraccio per me valeva tanto: mi dava il calore di cui avevo bisogno, la fiducia nei confronti di un nuovo ragazzo, mi rassicurava...insomma significava tanto.
Prendemmo l'ascensore e salimmo al mio piano visto che lui stava all'ultimo.
<< Buona notte allora >> gli augurai anche se mi dispiaceva lasciarci.
<< Notte Giorgia >> riprese lui con lo stesso tono vista la sua espressione un po' triste.
Gli diedi un bacio sulla guancia e richiusa la porta alle mie spalle. Rimasi appoggiata al legno scuro per un po' ripensando alla giornata trascorsa insieme, infilai il pigiama e mi addormentai, sognandolo.
*
*
*
Finalmente ho scritto questo capitolo! Ci ho lavorato per tre giorni cercando di trovare le parole giuste, mettendo insieme le idee e come al solito immedesimandomi nel personaggio! :) Nel capitolo precedente avevo scritto che sarebbe stato divertente, spero che leggendolo vi faccia ridere, non ho saputo fare di meglio! :)  Rispetto agli altri è un po' più lunghetto...questo perchè venerdì parto per le vacanze e non so se riuscirò a scriverli e a pubblicarli con regolarità, quindi ho pensato di lasciarvi con un capitolo più corposo ;) Mi pare strano siceramnete  essere arrivata già al tredicesimo, all'inizio non sapevo se ci sarei riuscita hahaha. Comuqnue voglio ringraziare una mia cara amica che mi ha dato dei consigli su come proseguire, voi tutte che leggete i miei capitoli, preferirei sempre qualche recensione in più, ma mi accontento anche solo delle vostre letture,  mi auguro che vi piacciano e vi facciano sentire le protagoniste della storia. Diciamo che il compito di una buona storia è quello di far appassionare chi la legge e  fargliela vivere, per quanto possibile sia, in prima persona! :D
Spero di ricollegarmi al più presto, vostra Lilo 

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