Chapter Six: Quel giorno la fortuna non girava intorno a me. Mentre ero troppo occupata a guardare gli occhi di Harold, mi chiesi come non potevo staccargli gli occhi di dosso. " Oh Jonson, ma allora è destino..." Destino? E quello lo chiamava destino quel ragazzo, se non fossi stata una ragazza matura gli avrei sputato in un'occhio. " Certo se questo è destino io sono un'elefante." Gli dissi io, non curante le lui avrebbe potuto sfottermi nei peggiori dei modi. " Cara Allie tu sei un'elefante!" Non feci molto caso alla sua risposta anche perché l'ultima cosa che volevo era essere attraente per lui, perciò poteva pensare ciò che voleva." Harold con le uova che sono li in terra..." dissi indicando il piccolo vassoio contenente le uova " cosa ci devi combinare?" Harry non sapeva esattamente contro chi si stava mettendo. " Sai Jonson, io a differenza tua i dolci li cucino non li compro."....." Mossa sbagliata Harold, adesso vedrai con cosa lo farai il dolce" pensai maliziosa prima di calpestare il vassoio ancora sul marciapiede. Lui mi guardò minaccioso, come se volesse uccidermi da un momento all'altro. " Che cazzo hai fatto, stupida!" Mio Dio semrava un cloun da circo quando si incazzava. " Styles.. primo gli elefanti odiano le uova, secondo i dolci in scatola sono deliziosi, potresti provarli." Ovviamente gli elefanti non odiano le uova, ma tanto Harold non lo sapeva. " Jonson non ti posso vedere giuro! Perciò levati che devo andare a casa. Ah e spero che tu stasera non offuschi la mia vista perché se lo farai ti protrei benissimo versare un drink in testa." Certo che era bambino forte, ma lo aveva il cervello? Bho. " Non ti preoccupare il sentimento è reciproco, e ti conviene non sprecare il drink con un'elefante, non vanno matti nemmeno per quello. Dopo di questo ti saluto e anche io spero di non vederti stasera, un'ultima cosa..le stanze per scopare le hanno spostate al secondo piano non sono più al primo, buon divertimento." Detto questo scavalcai il così detto ostacolo e mi riavviai verso il market. Una volta dentro feci praticamente il giro del supermercato prima di trovare gli scaffali giusti. Ero indecisa sul gusto. " Secondo me per una bellezza così il cioccolato supererebbe ogni aspettativa." Qualcuno dietro di me sconosciuto, aveva parlato, io impaurita pensando fosse un maniaco sessuale incominciai a correre fra la sfilsa di scaffali e non trovando l'uscita di quell'enorme market mi fermai. All'improvviso due mani calde come il fuoco si poggiarono sul mio collo. " Se vuoi stuprarmi a pagamento non ho soldi e sono un travestito." Dissi io prima di girarmi e vedere due occhioni color nocciola che mi scrutavano divertiti. " No tranquilla non voglio stuprare nessuno e anche se volessi non lo farei a pagamento." Era Liam Payne, forse il più maturo del grupetto di Styles ma non che fosse il più simpatico, però non potevo dirlo con esattezza perché non lo conoscevo molto bene. " Comunque piacere io sono Liam, Liam Payne." " Stupido idiota so chi sei." pensai. Nemmeno lui che riconosceva una delle più sfigate della scuola pff. " Ciao Liam io sono Allie, Allie Jonson..penso che adesso tu ti ricordi di me no?" Tutte quelle attenzione adesso che ero cambiata mi infastidivano, prima se andavo in giro la gente mi guardava, non per giudicare bene ma per fare battute davvero patetiche. " Oh Santa Madrina sei la Allie, quella ragazza indifesa della mia scuola?" Ebbene si Payne. " Si sono io. Che c'è? Di punto in bianco, adesso che hai scoperto chi sono, la voglia di inseguirmi ti è passata?" Stupidi ragazzi ricconi. " No anzi, penso che inseguirti adesso sia meglio." Disse ridendo. Era molto sexy a dire la verità quando rideva. " Oh allora è un'onore Payne." In quel momento il mio cellulare squillò e sullo schermo apparve il nome: Josh. Gli riattaccai riprendendo a guardare Liam che era indaffarato a scegliere le gomme da masticare. " Liam ti consiglio quelle alla fragola, sono buonissime." Ero seria, non lo stavo prendendo in giro, anche perché non avrei avuto motivo per farlo. " A cosa devo tutta questa gentilezza Allie?" mi disse mettendomi un braccio sulle spalle in fare amichevole. " Santo Payne perché devi rovinare anche i momenti dove sono beatamente gentile?" gli dissi con tono ironico. Lui mi guardò offesso come se fossi io la colpevole di qualcosa. " Non ho rovinato nulla piccola Al, sai il tuo nuovo aspetto mi acceca carissima" mi disse lui scoppiando a ridere. Non sapevo se mi prendeva in giro o se era serio. " Devo svenire perché è un complimento o devo strapparti i capelli perché mi hai presa in giro?" Chiesi spiegazioni sia a parole sia cercandole nel suo sguardo, che non sapeva mentire. " Bhè sarebbe un complimento, ma se non svieni te ne sarei grato...comunque prenderò quelle alla fragola." mi disse dandomi un bacio inaspettato sulla guancia. " Payne troppo ma troppo dolci. Forze le fragole ti faranno venire il diabete." Scherzai io sul fatto del bacio. " Come posso zittirti una buona volta è Jonson?" Mi chiese chinando la testa da un lato in attesa di una risposta. " Liam tu non puoi zittirmi, anzi sono io che devo zittirmi da sola perché sto parlando con te e io in realtà non vorrei nemm.." non feci in tempo a terminare la mia frase che delle sottili e soffici labbra avevano fatto capolinea sulle mie a differenza delle sue, grasse e spesse. Ero troppo assorta nei pensieri per respingerlo, ma poi presi coraggio e mi staccai da lui con aria minacciosa. " Liam ma che....ti rendi conto di quello che hai fatto? Adesso se lo viene a sapere qualcuno ti dirà come hai potuto baciare una sfigata come me. Ti sei cacciato nei guai da solo." Dissi martellando con il pugno il suo petto. " Sai Allie io non ho paura di quello che possa pensare la gente sul bacio che c'è stato, anche perché non lo verrà a sapere nessuno. E poi penso che alcuni moriranno di invidia." Mi disse accarezzandomi il braccio. " Payne sei un'idiota, un'emerito idiota." Incominciai a ridere coinvolgendo anche lui, fino a quando non mi venne il singhiozzo. " Stupida Al, smettila di ridere e adesso andiamo a pagare questa robaccia." Mi disse lui, prendendomi per il braccio e trascinandomi fino alla cassa. " Non è robaccia Liam, comunque si muoviamoci che sono fuori da 1O minuti di già." Dissi io posando il dolce che avevo preso nel tappeto di plastica che scorreva sulla piattaforma di metallo. " Pago io non ti preoccupare" Adesso Payne faceva anche il gentiluomo ma che onore. " Tranquillo non mi preoccupo." Dissi io ridendo e vedendo che lui si era offesso mi limitai a schioccargli un bacio sulla guancia. Mi squillò di nuovo il cellulare questa volta era un numero a me sconosciuto, decisi allora di rispondere facendo cenno a Liam che se lui doveva andare poteva farlo. *Si? Chi è?* *Stupido elefante sono Harry* *Cosa vuoi te adesso? E chi ti ha dato il mio numero?* *Voglio avvertirti che per farti dimagrire io e il mio amico non veniamo a prendervi stasera e il numero me lo ha datto un uccellino* *E' una notizia stupenda coglione e poi non sapevo che tu avessi un'uccellino...ah adesso capisco, oh alla faccia l'uccellino di Harold parla.. salutamelo. Ciao coglione* Riattaccai e intanto sentivo le risate di Liam che non era andato via ed era rimasto ad ascoltare tutta la nostra conversazione. Uscimmo dal market e io avendo freddo mi sbrigai a salutare Liam. " James io vado fa leggermente freschino, se stasera sei alla festa in discoteca ben venga. Ci vediamo bel fusto." Dissi io ironicamente per poi stampargli un bacio sulla guancia e avviandomi verso casa.