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Autore: Juliefer    02/08/2012    38 recensioni
-Zayn Jawaad Malik, nato a Bradford il 12 Gennaio 1993, e ancora in vita, si spera per un altro po’,- sorrisi - prometti di essermi sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di volermi bene e onorarmi tutti i giorni della mia vita?- mormorai mentre il mio cuore accelerava i battiti.
Con una calma che mi spiazzò annuì arrossendo e rispose.
-Julie Anne Seekings, nata a Bradford il 17 Ottobre 1994, e arrampicata su di me come una scimmia, prometto sui miei capelli - gli scappò una risatina- di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.-
Mi rivolse un sorriso a 32 denti, di quelli che solo lui è capace a farti e soddisfatta affondai il viso nella sua spalla.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stop the tape and rewind
 

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Lo seguirei anche in capo al mondo.
Ora non esageriamo.
 
Guardavo estasiata le vie di quella maestosa città dal finestrino del taxi.
Non vi ero mai stata prima d’ora e mi sembrava un sogno.
Io, una semplice ragazza di provincia, in una grande metropoli.
 
Come un pesce fuor d’acqua.
Come un gatto dentro un canile.
Come un agnello a Pasqua.
Come una pecora alla fiera della lana.
Come una bistecca in una vasca di piranha.
Si, ok. Abbiamo capito, grazie.
 
I negozi abbondavano e la gente correva da una parte all’altra tutta indaffarata.
Nonostante la grande confusione, era una città pulita.
Il tassista mi faceva delle domande di tanto in tanto.
-Da dove viene lei signorina?- chiese incuriosito. –Non sembra di qui.- si giustificò sorridendo.
Lo guardai dallo specchietto retrovisore.
-Bè si, sono di Bradford, vicino Manchester.- risposi educatamente.
-Ah bene. E qual buon vento la spinge a Londra, se mi posso permettere?- domandò con tono teatrale.
Risi di buon gusto.
-Mmmh…-
Ci pensai un po’ su.
-… l’amore.- mormorai e le mie guance assunsero il colore di un pomodoro.
Il gentil tassista annuì e premette il piede sull’acceleratore.
 
 
 



Arrivai prima del previsto.
Cercai di allungare una banconota al tassista ma senza risultato.
-Non si preoccupi, signorina. Ho fatto il mio dovere. Vada dove la porta il cuore. Buona fortuna!- mi disse facendomi l’occhiolino.
Feci per protestare ma il taxi sgommando era già ripartito.
Con il sorriso sulle labbra, posi il denaro in tasca, mi girai e studiai il posto in cui mi trovavo.
Rimasi allibita. Centinaia di persone erano in fila davanti ad un portone, sorvegliato da due scimmioni.
 
Nel vero senso della parola.
 
Erano sicuramente in attesa per i provini.
 
Che perspicacia, oh! Siamo davanti gli studi di X-Factor, non alle poste.
 
Scrutai attentamente la folla elettrizzata ma della cresta corvina di Zayn non c’era traccia.
Feci qualche passo in avanti intimorita ma mi bloccai poco dopo.
Avevo calpestato qualcosa di duro.
Osservai il tesserino della stampa con l’ingresso autorizzato sotto i miei piedi e ringraziai la mia cara mamma per il lato b che mi aveva fatto.
 




ZAYN’S POV.

Le mie gambe tremavano.
Le mie braccia tremavano.
Le mie labbra tremavano.
Se non avessi messo tutto quel gel anche i capelli non sarebbero restati fermi.
 
Ero a pochi minuti dalla mia entrata in scena.
Sarei uscito da dietro le quinte e avrei affrontato la giuria e il pubblico.
Un ragazzo mi avvertì di prepararmi. Era quasi giunto il momento.
Mi sciacquai i denti con un semplice bicchiere d’acqua.
Era il mio ‘rito di preparazione’ ma non riuscii a completarlo.
Il bicchiere mi scivolò di mano. La vista mi si appannò.
L’avevo sognata tante volte, è vero. Ma mai era sembrata così veritiera.
Camminava tra la gente cercando qualcosa o…
…qualcuno.
Era bella come non mai.
Il suo sguardo incrociò il mio. Eravamo distanti ma avrei potuto giurare che sentivo i battiti dei nostri cuori correre insieme.
All’inizio avanzò cautamente, poi iniziò a correre verso di me.
Non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
Tutta l’ansia di poco prima sparì e una lacrima mi rigò il volto.
Si fiondò nelle mie braccia aperte anche lei con le lacrime agli occhi.
Ci stringemmo così forte da farci male.
Ci sussurrammo tante stupidaggini senza senso. Ma non aveva importanza.
Ci staccammo leggermente. Dischiudemmo le labbra che iniziarono a cercarsi dapprima timidamente poi sempre più freneticamente.
Le nostre lacrime si fusero.
I nostri respiri si coordinarono.
Le nostre lingue si intrecciarono.
Eravamo un’unica persona in due.

Lei era mia e io ero suo.











Trullallero!

Ho riso. Ho pianto. Mi sono messa a saltellare per la casa nonostante già sapessi come andava a finire.
Direte 'Sei mezza pazza?!'.
Eeeeeeeh no. Qui, vi sbagliate.
Io sono pazza tutta intera. Pazza di voi, delle vostre recensioni, dei vostri messaggi, (difficile da ammettere) ma anche di questa storia.
Non ci posso credere, veramente. Questo è il penultimo capitolo. Il penultimo capitolo della mia prima FF :')
Ciò significa che mancano poche pagine e il mio sogno finisce.
Il tempo corre veloce!
Perdonatemi se vi lascio così, senza preavviso, ma non potevo fare altro.
Domani partirò e non mi sembrava giusto lasciare una FF aperta incompleta per più di un mese :(
Poi, insomma, dopo questo bacio.... Era bramato da entrambi e finalmente ha messo in chiaro i loro sentimenti :)
Anyway,

GRAZIE! (Da notare che sta diventando sempre più grande :3)


Non so spiegarlo nel modo giusto ma vi voglio bene :')
Mi dileguo, meraviglie!
Spero di avervi fatto compagnia durante queste settimane C:
SuperLove, IperLove, StraLove (?) ya,
#Giulia xx ♥

   
 
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