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Autore: niniell95    02/08/2012    1 recensioni
Il bicchiere volò in aria e andò a finire su Sandy, e sul ragazzo che aveva appena investito con il suo corpo.
Il cappuccino ancora caldo mascherava la sua identità, ma non per Sandy, che a malapena riusciva a respirare dall’emozione. Come si faceva a non riconoscere quegli occhi così lucenti ed eternamente belli?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si asciugò il volto con una mano, rimanendo senza parole.

“Ti vuoi togliere per favore?!” fece lui, alquanto infastidito.

Lei sgranò gli occhi e non se lo fece ripetere più di una volta. Il ragazzo si alzò in piedi con aria superiore, sotto lo stupore delle gente che iniziava a riconoscerlo. Si grattò la fronte, scostando un poco lo zuccotto di cotone che gli nascondeva i riccioli.

“QUELLO È HARRY STYLES!” gridò una ragazza salita appositamente su un tavolino del bar per attirare l’attenzione di tutti.

Lui si girò nervosamente di scatto verso quella gente che stava tirando fuori gli smartphone alla velocità della luce, prese per il braccio Sandy e iniziò a correre verso l’uscita.

Corsero per un po’ senza dirsi una parola, finché non furono sicuri che tutte quelle persone uscite dal bar appositamente per inseguire Harry non se ne fossero andate. Svoltarono per un vicoletto.

Harry era interamente addossato al muro e respirava faticosamente. La testa spostata un po’ all’indietro e gli occhi fissi in quelli di lei.

Sandy si trovava appoggiata al muro di fronte, con le braccia tese che facevano pressione sulle ginocchia. Anche lei aveva lo sguardo posato su quello del ragazzo.

Lui si soffermò sui suoi occhi grigi, grandissimi e rari, nonostante fossero coperti dai lunghi capelli biondi ramati che si erano scompigliati a causa della corsa.

Furono attimi di puro e incantevole silenzio, attimi i cui sembrava che qualcuno avesse liberato delle coloratissime farfalle nei loro stomachi. 

“Scusa io…non so perché ti ho trascinata fino a qui…”disse finalmente Harry, rompendo quella calma che stava diventando quasi imbarazzante.

“Oh…tranquillo, anzi scusami te per…beh, mi dispiace non l’ho fatto apposta credimi!” cercò di difendersi Sandy, che ormai aveva perso il controllo. 

“Dai, farò finta che tu mi abbia offerto la colazione!” scherzò lui, facendo comparire un bellissimo sorriso sulla faccia costernata di Sandy. Restò per un attimo a bocca aperta, finché non sentì il suo cellulare squillare.

“Paul! Che succede??…ah, capisco…si si, arrivo subito!” riagganciò e si girò subito verso la ragazza che ancora sorrideva senza motivo.

“Mi dispiace non poter continuare a parlare con te ma…devo scappare!” le disse veramente risentito.

Senza pensare alle conseguenze che poteva portare nella vita della ragazza appena conosciuta, si avvicinò a lei e le lasciò un piccolo e innocuo bacio sulle sue labbra candide e inesperte che non avevano mai baciato prima d’ora. La guardò ancora per un po’ negli occhi come per imprimere il suo sguardo nella sua memoria. Si distaccò un po’ da lei e improvvisamente come era arrivato, se ne andò.

 

Sandy vagabondava senza meta per Londra, con il cappuccino che le ricopriva i capelli e le lasciava qualche macchia sulla sua camicetta e sui suoi short di jeans chiari. Aveva la testa altrove, non pensava a niente. Non le interessavano neanche le chiacchiere dei passanti, che non perdevano occasione per soffermarsi a spettegolare sul suo stato pietoso.

Nella sua testa c’era solo un pensiero, solo una figura. Harry Styles.

All’improvviso, lo squillo del suo telefono la fece rinsanire, riportandola nella realtà. Jenna era preoccupata del suo ritardo, e Sandy si era completamente dimenticata della festa del suo compleanno quella stessa sera.

Si alzò dalla panchina di legno su cui si era seduta, e affrettando il passo, cercò di ritrovare la via di casa.

 

Erano tutti lì: zii, nonni, cugini. La casa era piena di parenti e di regali, la piccola sala da pranzo in quel momento sembrava ancora più piccola del solito. La grande tavolata era pronta, e qualcuno già mangiucchiava qualcosa dell’antipasto.

Sandy dopo aver salutato tutti, si andò a fare una doccia veloce, e si rimise in sesto. Indossò un abitino leggero con trama floreale e si andò a sedere a capo tavola. Iniziarono subito a mangiare.

La serata passò velocemente, e lei si dimenticò del tutto di quel pomeriggio. Amava la sua famiglia, e la sua famiglia amava lei. In un attimo arrivò il momento della torta. Tutti si prepararono con i regali in mano, pronti a porgerli alla dolce ragazza che era entrata a far parte delle loro vite in una angusta notte di temporale 18 anni fa.

Scartò vestiti, gioielli, borse…e rimase davvero felice a vedere che anche se non aveva amici, c’era sempre la sua famiglia che le voleva bene.

Mentre gli invitati si trovavano occupati a parlare nel salotto, accompagnati da un bicchiere di champagne (comprato apposta per l’occasione) Sandy era seduta su una poltroncina posta sul bancone che dava sulla strada. La zone più bella di quella casa.

“Ma guarda che bel panorama che si vede da qui!” commentò la nonna, facendola sobbalzare.

“Eh già, ti toglie il respiro…” rispose Sandy, persa nei suoi pensieri.

“Cosa fai qui fuori da sola?? Vatti a divertire, esci! È il tuo compleanno, fa quello che fanno tutte le persone comuni della tua età!” 

“Io non sono una persona comune. Da quando sono nata la vita mi ha odiata. Solo una cosa bella mi è successa in questi 18 anni, incontrare voi. La mia famiglia…” disse Sandy abbassando lo sguardo e facendo fuoriuscire una lacrima.

“Beh, ti confesso una cosa…le persone comuni sono monotone. E il fatto che tu non sia una di loro, vuol dire che fa di te una persona speciale. Come la stella che nel cielo brilla più di tutte. Perché non brilla come le altre? Perché è più bella e più incantevole delle altre!”

“Si, ma è sola...”

“Naah, ma che sciocchezze! Ogni stella ha la sua costellazione. E la tua siamo noi tesoro.” Affermò la nonna, piegandosi un poco con la schiena, facendo pressione sul bastone. Allungò una mano e accarezzò il volto di Sandy.

“Ti voglio bene…” disse Sandy, bloccando la mano della signora anziana sul suo viso. La nonna sorrise, appoggiò un foglio sul piccolo tavolino del balcone e mentre rientrava in casa, sulla soglia della porta disse:

“Hai scartato i regali di tutti, ma ti sei dimenticata del mio!” sorrise e come se non sentisse affatto i suoi anni, si mise a ridere e a scherzare con i suoi parenti.

Sandy fissò quella busta, identica a quella che la stessa mattina aveva visto sul tavolo. Si mise a ridere, pensando a quello che ci avrebbe trovato dentro. La nonna le faceva sempre lo stesso regalo. Un fantastico biglietto, e qualche soldino da spendere per lei. Era contenta però quando riceveva la sua solita busta, la faceva sentire indipendente avere in tasca quei 20€  che la dolce signora si metteva da parte con tanta fatica.

Presa la busta se ne andò in camera sua: voleva leggere quel biglietto in santa pace.

Si buttò sul letto e l’aprì delicatamente. La sorpresa fu più grande di quanto si aspettasse.

Non c’erano soldi, ma un fogliettino blu e verde di carta. Lo tirò fuori lentamente, sgranando gli occhi e mettendosi in ginocchio sul letto. Ci sarebbe andata, avrebbe incontrato i One Direction nel concerto della prossima settimana. Non riusciva a respirare, non riuscire a parlare…non riusciva a piangere. L’emozione era troppa, troppa da farla cadere a testa bassa sul cuscino. Lo strinse fortemente, e facendo cadere qualche lacrima, si addormentò.

 
CIAOOOO :D
Chiedo umilmente perdono per il ritardo ç_ç
Spero che questo capitolo vi piaccia, e che recensirete in molte! Vorrei sapere cosa ne pensate :)
Grazie a chi mi segue, e a chi legge :D
Bcio xx

*BigLove* <3
  
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