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Autore: fullnanamoon    02/08/2012    10 recensioni
Che Grimmauld Place numero 12 fosse un posto un po' tetro sia da fuori che da dentro era opinione di tutti.
[...]
Se poi si contava, l'aria polverosa, il quadro della terrificante mamma di Sirius Black che urlava con tutta la voce che aveva in corpo e ogni tipo di sorprese animalesche (tra cui ogni specie di ragno, Ron teneva prontamente in tasca una paletta e un disinfestante), allora potevi ritenerti fortunato se non morivi di allergia e se non ti prendevi un infezione a causa di un un morso di un ignara creatura.
Questa fanfiction è per la coppia che più amo: Fred/Hermione.
Non voglio fare niente di molto romantico, in effetti non vedo Fred molto romantico, è per questo che ho deciso di scriverla abbastanza in modo comico.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Ripeto: GRAZIE!
Le vostre recensioni sono magnifiche, grazie di cuore.





Dopotutto Hermione si sentiva davvero fortunata.
Davvero.
Abitava in un covo di parrucchieri (vedi voce George Weasley con i capelli rosa, Ginny Weasley con i capelli viola melanzana e Kreacher che saltellava per la casa con le trecce rosse), abitava con amici a cui era cresciuto il naso di tre centimetri (Ron), un uomo serio e adulto che creava i peggio scherzi (Sirius) e un rosso, che per quanto fosse solo un amico le spuntava in mente in continuazione (Fred).
Eppure, con tutti questi disastri, a lei non era successo niente, un bel nulla, un accidenti.
C'era di mezzo La Cricca Granger e La Cricca Weasley, certo, quello era un enorme disastro e aveva in mente di affogare nella vasca George, ma dopo questo, andava tutto bene.
Andava peggio a Fred, quello era sicuro, non aveva più i vestiti e nemmeno George si ricordava dove li aveva messi, « la casa è così grande, chissà, non me lo ricordo... » dopo questo, Fred gli aveva rubato i vestiti e chissà per che non si ricordava nemmeno lui dove fossero i vestiti.
Così i due gemelli viaggiavano per casa in mutande, e la cosa, aprite bene gli orecchi, non la infastidiva nemmeno un pò, nemmeno un pochino.
E per quanto le costasse ammettere, non erano niente male, soprattutto Fred. Fred.
Ormai, da un mese, quel nome le suonava fin troppo familiare, forse perché nel sonno Ginny si alzava e negli orecchi le sussurrava: « Fred... Fred... Amore... ».
Fu solo minacciando di attaccarle sulla fronte la sua spilla da Prefetto che Ginny smise di sussurrarle Fred come uno spirito.
O forse perché... perché... ne era certa, Ginny le aveva infilato degli Artigli di Drago nel panino, lei non poteva, non doveva avere quei pensieri nella testa.
« Ginny ammettilo! Hai infilato degli Artigli di Drago in quel panino al salame! ».
« No Hermione, ho solo infilato degli Scarafaggi al Grappolo » e sorrise, sorrise in un modo che ricordava fin troppo bene Fred.
Hermione la guardò, le venne tutto su « GINNY! » puntò la bacchetta su di lei.
L'espressione di Ginny vagava dal terrorizzato all'impaurito, ormai i suoi capelli stavano schiarendo, erano solo di un delicato viola orchidea e il suo umore era un po' migliorato.
Solo perché Fred entrò in camera (in mutande) urlando di voler assistere al mutamento della pelle della sorella che Hermione (la sua faccia poteva assomigliare vagamente al colore dei capelli di Fred) abbassò la bacchetta e la infilò nella tasca.
Per caso aveva detto che a lei non era successo niente?



Ron Weasley proprio non riusciva a capire.
Tutti quei ghigni, le parlate sottovoce. E sembrava che lui fosse l'unico a non capire.
E anche chiamarlo Nasone. Che senso aveva?
Si fissò il riflesso allo specchio. Dopotutto il suo naso era norma... UN MOMENTO!
« FRED! GEORGE! ».
Crac! i gemelli si Materealizzarono nella camera.
« Ron, spicciati, dicci tutto ».
« COSA ACCIDENTI AVETE FATTO AL MIO NASO? » e lo indicò, spiaccicandosi il naso sulla punta delle dita (cosa che lo fece assomigliare enormemente a Dudley).
« Nien... » si guardarono in faccia, con le pupille di fuori. Se ne erano completamente dimenticati.
Accidenti.
Loro due avevano lasciato vagare il fratello per casa con un naso sproporzionato.
Crac!.
« COSA PENSATE? DI ANDAR VIA? SONO VOSTRO FRATELLO! ».
« No moccioso, babbano! Sei stato adottato, e non meriteresti nemmeno di avere una famiglia! Hai l'acconciatura più disastrosa che abbia mai visto! » urlò Kreacher alla porta, puntando minacciosamente un dito ossuto e sfoggiando la sua nuova pettinatura, quella volta si era fatto un mostruoso ciuffo laccato.



Hermione non era riuscita a guardare per molto tempo Fred negli occhi, tutte le volte che lui le rivolgeva parola lei diventava di un bel rosso mattone.
Non ci riusciva completamente ancora, era una cosa quasi impossibile.
Tutte quelle voci false la innervosivano da morire.
E ora che doveva iniziare la scuola tutto le sembrava un tormento.
Le frasi che si sarebbe dovuta sorbire, le battute sarcastiche, che nemmeno Sirius riusciva a regalarle.
Esatto, tutti si divertivano alle spalle di Hermione. Si chiuse in camera, prese un libro e se lo ficcò davanti al viso. Non si mise nemmeno a leggerlo, fissava lo stesso punto con la stessa intensità in cui Harry fissava Cho.
« Granger, non so, ma stai cercando di evitarmi? ».
Hermione represse a fatica un urlo.
Perché, accidenti, Fred era sdraiato nel letto e, miracolo, era vestito.
« Hai trovato i vestiti? ».
« Sì, George aveva chiesto di nasconderli a Kreacher, ho messo poco a fargli dire la verità, l'ho minacciato di levargli la piastra ».
« Povera creatura ».
« Ma non hai risposto alla mia domanda ».
« Io non ti sto evitando ».
« Distogliere lo sguardo da me, scappare appena entro in camera e perfino, Merlino, cercare il posto più lontano da me a tavola si chiama evitarsi ».
Fa che siano tutti giù, Merlino, ti prego, farò di tutto, mangerò una scatola di Doxy... « Allora dimmi Granger, perché ti stai innamorando? ».
Fa che Sirius stia mangiando, fa che Kreacher stia mostrando a Ginny il suo ciuffo... Un momento.
« IO NON MI STO INNAMORANDO! ».
Fissò indignata Fred e si tirò indietro un ciuffo di capelli (cosa che avrebbe fatto saltare dalla gioia Kreacher).
« Perché negare l'evidenza? ».
« Io non sto negando nessuna evidenza ».
« Oh ma dài, Hermione, tu mi ami » si avvicinò pericolosamente a lei, fece un balzo all'indietro.
« E ti piace quando passeggio in mutande ».
Merlino, fa che stiano ancora mangiando il pasticcio di carne e che Molly abbia tirato un dolce grosso, molto grosso...
« Mi ami talmente tanto che stai sperando che nessuno salga le scale per disturbarci ».
« Fred, stai facendo un grosso sbaglio ».
E poi successe, senza preavviso lui la baciò. E lei non si mosse di un centimetro.
E la porta si aprì. Entrò un orda di gente, George, Ginny, Ron, Harry, Sirius e Tonks.
« Hermione! Lo sai che sono riu.. PER IL CANE A DIECI ZAMPE DI MERLINO! ».
A Ginny cadde il pacchetto di dolciumi (che era riuscita a rubare alla madre) e la bocca, come quella di tutti i presenti, si aprì in una smorfia di stupore.
« IO NON CI CREDO! » esclamò Ron, gli era venuto un trauma infantile.
« Gemello... » George dovette aggrapparsi al letto.
A Tonks i capelli stavano cambiando in ogni colore al secondo, talmente era sbalordita.
Kreacher balzò in camera strepitando cose che assomigliavano molto: « anche se vi siete baciati, i miei capelli sono comunque più belli ». Sirius afferrò l'Elfo e lo lanciò al pianerottolo di sotto.
Hermione fece uno scatto che assomigliava terribilmente a un salto di un coniglio.
« NON E' COME CREDETE, NON CI STAVAMO BACIANDO ».
« No, insomma, avevate le bocche incollate come se vi avessero rifilato un incantesimo di Adesione Permanente! » esclamò Harry.
Ron boccheggiava, « oh per favore, portate Ron a fare una passeggiata, è diventato verde ».
George fissava il fratello negli occhi, i loro sguardi parlavano.
« No, veramente, era... ».
« Un bacio ».
« Proprio bello ».
« Ci avete lasciato sbalorditi, se volete vi lasciamo la stanza libera questa notte ».
« SIRIUS BLACK! ».
« Mi ritiro, spero che sia un maschietto... ».
« BLACK, FUORI DI QUI! ».
La gente scomparì, anche Fred scomparve, si dileguò a dire la verità.
Rimase Ginny e la sua espressione non era cambiato di un millimetro.
Hermione ficcò la testa sotto il cuscino.
« HO BACIATO FRED WEASLEY! HO BACIATO TUO FRATELLO! ACCIDENTI A MERLINO, HO BACIATO... ».
« Tappati un po' quella bocca Hermione, devo memorizzare l'immagine nella mia testa, mio fratello che bacia la mia amica... mio fratello che... ohhhh, come volete chiamare vostra figlia? ».
« GINNY! ».
« Era così per dire! ».
« Meno male ».
« E comunque, un'altra Ginny non sarebbe male... ».
« GINNY WEASLEY! ».




Spazio a me: che ve ne sembra! Recensite in tanti, alla prossima!
  
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