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Autore: MOne_DirV    03/08/2012    4 recensioni
La vita di Karen sta cambiando. Improvvisamente non abiterà più a casa Knight ma a casa HORAN. Cosa sarà Niall? Un fratello, un amico o qualcosa di più? E quel ragazzo, Zayn, con i lineamenti orientali? Perchè è così MISTERIOSO? Cosa nasconde il suo passato?
Riuscirà Karen a scoprirlo e ad aiutarlo? Riuscirà a chiarire i suoi sentimenti per questi due ragazzi?
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilà lettrici! :)

Faccio schifo e pietà (?) lo so. Fra quattro giorni facevo un mese che non aggiorno la storia -_- Però ho avuto un periodo difficile e pensando ai miei problemi non ho avuto ispirazione..Per quanto riguarda questo capitolo..entrerà in scena un nuovo personaggio, non importantissimo ma comunque fondamentale per la storia ;) E presto ci sarà una “svolta” tra Karen e Zayn (direi che ci siamo scocciate di vederli sempre litigare no?). Adesso basta spoiler, mettetevi comode e..Buona lettura!

 
Come ho già detto in precedenza, io mantengo sempre le promesse e non voglio avere debiti con nessuno. Quindi se quella testa di rapa non si fosse deciso ad aprirmi la porta, avrei provato anche a sfondarla. Per quanto ci odiassimo a vicenda, io ero seriamente preoccupata per lui. Perché non si lasciava aiutare? Anch’io sono molto orgogliosa e spesso preferisco far tutto da sola, anche al costo di sfinirmi, pur di non accettare l’aiuto di nessuno. Ma a volte bisogna mettere da parte il proprio ego e far spazio, invece, a ciò che è meglio per noi stessi. Ma testardo com’era, non capiva neanche questo. Avevano ragione Niall e Hope quando hanno detto che aveva la testa dura. Per me questo ragazzo rimarrà sempre un mistero.
 
E mentre mi dimenavo per cercare di farmi aprire questa maledetta porta, i minuti continuavano a passare.
Un quarto d’ora, 20 minuti, mezz’ora, un’ora, due ore..
Adesso basta! Si stava facendo tardi, l’ora di pranzo si stava avvicinando e il mio stomaco iniziava a brontolare. Ero sfinita e affamata. Perché dovevo fare tutta questa fatica per uno che nemmeno mi rispettava o ringraziava? Che vada al diavolo lui, il suo braccio, l’infermiera e le mia generosità.
“Va bene, questa volta hai vinto tu! La forza di volontà viene dopo la fame, e quando sono affamata non capisco più niente..Adesso vado a pranzare, ma non cantare vittoria: verrò a romperti le scatole presto. Con permesso, io ti saluto!”
E proprio quando stavo per cominciare ad incamminarmi verso casa mia, sentii il cigolio di una porta aprirsi dietro di me e una mano bloccarmi il polso destro, impedendomi di procedere.
Quando mi voltai, la mano apparteneva, ovviamente, a Zayn, che sembrava essersi finalmente deciso a farmi entrare, ma era, ormai, troppo tardi: perché non ci pensava prima?
“Ehm..Knight..o Horan, non so come preferisci essere chiamata, mi dispiace averti lasciata tutto questo tempo qui fuori..e ora tu sarai molto arrabbiata credo..ma puoi entrare adesso se vuoi..anzi..devi..non è che mi potresti aiutare con il pranzo?” mi chiese, o meglio, mi implorò.
“Malik, credi davvero che io sia stupida?”
“Sì, te l’ho sempre detto, perché continui ancora a chiedermelo?”
“Era una domanda retorica! Non dovevi rispondere! Mi hai interrotta, dovevo continuare a parlare ma adesso ho perso il filo del discorso.”
“Oh scusa, non avevo capito. Però senti ho fretta: lo cerchiamo dopo questo filo. Mi serve una risposta: mi aiuti o no?” insistette ancora.
Ora quello che mi chiedevo era: si impegnava e lo faceva apposta a irritarmi e a farmi andare su tutte le furie o gli veniva naturale e spontaneo?
“Mi hai lasciata due ore qua fuori a marcire come un cane (anzi, neanche con i cani si è così crudeli) mentre ti “offrivo” tutto il mio aiuto e, adesso che me ne voglio andare e sono a dir poco adirata, tu mi chiedi di entrare? Non sono un burattino che puoi usare quando vuoi tu!” gli urlai in faccia, facendoglielo capire una volta per tutte.
“E poi tu non eri quello che ‘ io so badare a me stesso, non ho bisogno dell’aiuto di nessuno!‘ ?” continuai, imitandolo.
Però quando pronunciai quelle parole, vidi il suo sguardo rabbuiarsi, farsi sempre più triste, quasi pentito. Non so come ci stesse riuscendo ma mi fece quasi..pena?
“Già, hai ragione tu: come ti avevo già detto non ho bisogno del’aiuto di nessuno! Sono cresciuto con la consapevolezza di dover badare a me stesso e ci riuscirò con o senza te! Non so neanche perché ti ho “implorato” di aiutarmi! Voi donne siete tutte così..egoiste! Fottetevi tutte!” espose tutto d’un tratto Zayn.
Contorto il ragazzo..
Che si fosse davvero offeso?
Aaaah, dannato! Quante me ne stava facendo passare!
“Ehi Zayn…non c’è bisogno che tu faccia così..ti chiedo scusa..Avevo promesso che ne avrei pagato le conseguenze e che mi sarei assicurata che non ti sforzassi troppo! Quindi..sono ancora in tempo per aiutarti a cucinare il pranzo?”
Prima mi guardò in cagnesco, ma successivamente sbuffò, dicendomi “Quella a sinistra è la cucina.” che tradotto dal Malikkese significherebbe “Sì, grazie per aver accettato di aiutarmi, questa è casa mia: benvenuta.” o qualcosa del genere.
Stare con Zayn era istruttivo, oltre che irritante: imparavi nuove lingue.
Scherzi a parte, credo che stavo cominciando a capirlo un po’ di più: intendevo ciò che diceva anche se “al di fuori della norma” e cominciavo a comprendere i suoi vari sbalzi d’umore, il che non mi dispiaceva affatto.
 
 
La casa di Zayn era bella, grande e a due piane come quella di Niall (cioè la mia). Era davvero meravigliosa e forse, osservandola bene, era anche più grande della mia, come si ci dovesse abitare un esercito! Al posto di Zayn avrei quasi paura a restare da solo in una casa come questa! E poi, come il padrone, aveva un non so ché di orientale: forse l’arredamento ricco di fantastici quadri e vasi o forse i colori tutti coordinati e le porte quasi tutte scorrevoli e con raffinate decorazioni. Il mistero sula vera nazionalità di Zayn si infittiva ancora di più!
“Zayn, non hai del cibo in scatola, o qualcosa di surgelato? Io a dir la verità non so cucinare molte cose, anzi, se devo essere sincera quasi niente!”
“Povero chi ti sposerà, sei una frana in tutto! Comunque no..ti potrei aiutare io (anche se con un braccio sono solo d’intralcio) ma non sono bravo in cucina neanche io..”
“Bhè però ora che ci ripenso..” cominciai a dire.
“Bhè forse pensandoci bene..” mi seguì a ruota Zayn.
“una cosa che so cucinare c’è: la PIZZA!” affermammo contemporaneamente.
Eravamo entrambi alquanto sorpresi! Abbiamo ripetuto la stessa frase come fossimo telepatici o sincronizzati..come nei film! Fece uno strano effetto, ma dopo qualche secondo mi misi a ridere come una scema e forse anche sul volto di Zayn comparve un lieve sorriso, ma non ne sono così sicura, dato che avevo gli occhi semichiusi per la risata. E poi non credo che Zayn fosse capace di sorridere. Forse era solo tutto frutto della mia mente e non ci feci molto caso.
 
“Bene, dire che dobbiamo cominciare a metterci a lavoro! Dato che non conosco la casa, tu comincia a prendere tutti gli ingredienti, nel frattempo io vado in bagno a lavarmi le mani.”
“Come desidera stupida! E il bagno è di sopra, la prima porta a sinistra.” disse Zayn con il suo solito fare da antipatico, ma ormai era normale amministrazione.
Però mentre salii le scale notai una cosa stranissima: alle pareti erano appesi tre piccole foto. Una ritraeva un signore e una signora in vesti da sposi, probabilmente i genitori di Malik, la seconda era una foto di quattro bambini, un maschio e tre femmine, di cui una forse nata da pochi mesi e la terza invece ritraeva i signori della prima foto e i bambini della seconda.
Il bambino maschio era, senza ombra di dubbio, Zayn, e devo ammettere che era davvero un bambino dolcissimo e veramente adorabile! Il suo sorriso era spensierato e solare..peccato che sia cresciuto.
E a questo punto le bambine dovevano essere le sue sorelle no?
Ecco perché la casa era così grande: la famiglia era abbastanza numerosa!
Ma se viveva in una casa di praticamente tutte donne, perché avercela così tanto con loro? Perché non sorrideva più come in quella foto e come raccontava l’infermiera?
Cercai di non farmi troppi filmini mentali, in fondo non mi riguardava, anche se ero curiosissima di scoprirlo. Quindi continuai a fare finta di niente e stare zitta. Sarei stata indiscreta e non era proprio il momento.
Così mi lavai le mani e cominciammo a preparare due pizze: dato che non eravamo molto esperti entrambi, due semplici Margherite.
Lui preparava gli ingredienti e io li versavo e mescolavo, non era niente di che, ma era la prima volta che “collaboravamo” e la seconda che stavamo così tanto tempo insieme..
“Ti ho già ripetuto che si mescola sempre verso un unico senso: o verso destra o verso sinistra! Quante volte devo ancora dirtelo? E poi tu sapevi fare la pizza..come no!” sbuffò Zayn.
“Mamma mia quanto sei puntiglioso, sembri mia madre! Lei sembra un’adolescente, ma quando si tratta di cucinare, diventa tutta seria e severa!” dissi io scherzando.
Ma lui fece tutto tranne che capire il mio scherzo, anzi. Divenne cupo tutto d’un tratto. E ciò che mi rattristava di più è che non ne sapevo il motivo.
“Ehi Zayn..”
“Che c’è Knig-?” disse voltandosi, ma non gli diedi neanche il tempo di finire la domanda, che gli tirai della farina addosso. Era il mio modo per farlo distrarre un po’!
“Ma tu sei proprio fuori! Sapevo che sei una frana, stupida, rompiscatole..ma non sapevo fossi anche immatura!” urlò lui.
“Non ti sarai mica arrabbiato! Dai, eri così silenzioso che volevo farti agitare un po’!”
“Quello che si dovrebbe agitare invece è il tuo cervello! Magari sbattendolo un po’ ritornerebbe a posto.” ribatté Zayn.
E quando stavo per controbattere, mi tirò anche lui la farina addosso.
“Questo è perché sei una femmina. Questo perché sei testarda. Questo perché sei stupida. Questo perché per colpa tua ho il braccio rotto. Questo perché sei una frana in tutto. Questo perché sei una rompiballe. Questo perché hai iniziato tu a tirarmi la farina addosso e volevo fartela pagare. E modestamente ci sono riuscito bene!” e così dicendo mi tirò sette volte la farina.
“Cazzo quello fuori sei tu! Guarda cosa hai combinato! E’ tutto sporco a terra! E guarda come sono ridotta io! Sembro “la donna focaccina”! Sei un idiota!”
“Hai cominciato tu. E per quanto mi riguarda io sono “un povero ragazzo infortunato”..quindi pulirai tutto tu nel frattempo che aspettiamo che l’impasto si lieviti. Buon lavoro!” disse avviandosi verso il piano superiore della casa.
“Sei uno stron-“ ma non ebbi il tempo di terminare la frase che improvvisamente dalla porta d’ingresso comparve un uomo, alto, abbastanza impostato muscolarmente, con la pelle ambrata come quella di Malik, gli stessi occhi color cioccolato e i capelli corvini, anch’essi come Zayn, ma un po’ più brizzolati rispetto quest’ultimo.
E aveva qualcosa di familiare..Dove lo avevo già visto?
Ma sì certo! Le foto sulle pareti vicino le scale!
“Chi sarebbe lo stronzo?” chiese l’uomo con un’aria alquanto divertita.
“Ehm..no veramente non volevo dire quello! Si sbaglia..davvero!” cercai di rispondere io più rossa di..qualcosa di rosso!
 
Volevo sotterrarmi, sparire, volatilizzarmi! Chissà cosa avrà pensato quell’uomo di me! Ma era impossibile. Fare figure di cacca era ormai nel mio DNA e questa era sicuramente una da aggiungere alla lista. E posso assicurare che tra le tante, era la peggiore.
Dannato Malik e dannata pizza!


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Tadaaaaan! Sì sono ancora io che vi rompo Lol
Volevo ancora scusarmi per questo incoveniente..Mi dispiace davvero tantissimo! Non potete capire come mi sento ç.ç
Però ho avuto davvero un mese brutto, anche se so che questo non mi giustifica..
Comunque sappiate che anche se sono stata "egoiosta" e ho pensato più a me che alla storia, questo non significa affatto che io vi abbia dimenticate!
Vi ho pensato sempre e infatti questo capitolo è frutto di tanti giorni diversi, non l'ho scritto in un unico giorno come gli altri, proprio perchè ogni giorno cercavo di farmi
venire un pò di ispirazione per continuare ç.ç
Io vi ADORO davvero dal profondo de mio cuore e spero che mi capiate..
Non sapete come mi avete reso felice con queste 14 recensioni complessive! *-* In 11 capitoli possono sembrare pochi per chi 14 ce li ha in uno solo,
ma per me significano davvero tanto e ve ne sono molto grata! *-*
Scusate ancora! ç.ç
P.s. per chi volesse seguirmi su Twitter, questo è il mio account @ThanksTwittah ;) Se dite che siete di EFP vi seguirò subito! Mi farebbe piacere parlare con voi al di fuori della storia :3

  
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