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Autore: xalwayshim    04/08/2012    4 recensioni
Salve! Questa è la mia prima FF quindi siate clementi con me. SONO INESPERTA ç_ç
Comunque, questa FF parla di Leah e della sua vita che si intreccerà a quella di Harry. Se volete seguirmi ne sarei mooolto contenta! #MuchLove
''Girai lo sguardo e lo posai sui suoi occhi. Quante volte li avevo osservati, quante volte avevo detto che li amavo, che amavo quel verde in cui ci si poteva immergere e da cui non avevo voglia di riemergere. Tante.''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-..e vi dichiaro: marito e moglie.- annunciò il prete. –Può baciare la sposa.- continuò poi guardando lo sposo. Lui si avvicinò lentamente alla sua amata, adesso sua moglie, e le baciò castamente le labbra.
Al bacio, gli invitati scoppiarono in un forte e affettuoso applauso, che accompagnò l’intera uscita degli sposi dalla chiesa.
-Leah, andiamo?- mi sussurrò Rebecca all’orecchio una volta che gli sposini ebbero varcato la soglia della chiesa.
-Si.- le risposi asciugandomi le lacrime di commozione con i pollici, cercando di fare meno danni possibili al pesante make-up che mi avevano obbligata a portare per l’occasione.
-Non ti ho mai visto piangere, così.- continuò Rebecca passandomi il mio bouquet e iniziando a camminare.
-Così come?- le domandai mentre cercavo di rimandare indietro le lacrime che ancora volevano bagnarmi il viso.
-Di commozione. Cioè, a parte Romeo più Juliet, non ti eri mai commossa più di tanto..- disse ancora.
-Bhè sarà che mi rivedo nella sposa!- le dissi ridendo nervosamente.
-In Marika? Ma se siete diversissime!- commentò lei.
-Non parlo di questo. Dico solo che mia cugina, oggi si è sposata con il suo fidanzato del liceo. Quello per cui ha pianto. E ha pianto tanto.- dissi spalancando gli occhi.
-Si, lo so. C’ero anche io quando Marika piangeva per Brad..- disse quasi esasperata. –Per questo siamo damigelle. L’abbiamo sopportata tanto, tanto tempo.. ed eravamo anche più piccole di lei!- continuò.
-Già.- le dissi capendo benissimo a cosa si riferisse con quel ‘’tanto’’. Lei era stata vicina a Marika quanto lo ero stata io. Come se fosse un’altra cugina, sostituendo Abbie che era troppo piccola per entrare in certi affari di cuore.
-Rebecca, Leah, la sposa vi sta cercando da tre ore!- ci chiamò Debby sulla soglia della chiesa mentre agitava una mano.
Noi percorremmo il resto della navata quasi di corsa e uscimmo fuori dalla chiesa.
-Ragazze sbrigatevi!- ci urlò anche la sposa che già era pronta nell’auto.
Rebecca corse ancora e salì al volo nell’auto, io la raggiunsi più lentamente perché impossibilitata dai tacchi.
-Luh ti muovi?- chiamò ancora Rebecca sporgendo la testa dalla lunga limousine.
-Io ti avevo avvertito che ero impedita sui tacchi, adesso non rompete tutti quanti!- urlai.
Mentre mi affrettavo a raggiungere la sposa percepii alcune risate smorzate provenire dalle mie spalle ma  non me ne curai eccessivamente.
Quando finalmente raggiunsi l’auto e vi salii goffamente, le risate aumentarono, quindi la curiosità di sapere chi fosse la persona che si burlava di me, aumentò.
Poi però l’auto partì mi fu impossibile vedere chi fosse, quindi riportai l’attenzione su quello che accadeva in auto, e vidi Rebecca sorridere guardando il cellulare.
-Messaggino di Lou.- commentai colpendola lievemente con il gomito.
Lei sorrise ancora di più.
-Allora? Che ti scrive?-
-Sta impazzendo per trovare la strada del locale.- disse e mi passò il cellulare mostrandomi la conversazione. Quando l’ebbi letta entrambe non riuscimmo a trattenere le risate e scoppiammo quasi in lacrime ripensando a quanto aveva scritto Louis sulle avventure dei miei amici nella macchina, mentre cercavano il locale.
Quegli otto erano fantastici. Fortuna che sono venuti anche loro al matrimonio, oppure sarebbe stata una palla. In realtà loro conoscevano già Marika, visto che lei e Brad facevano parte della nostra comitiva, prima che lei partisse per l’università, nonostante fossero più grandi.
-Chissà se un giorno farò la tua damigella.- commentò Rebecca posando la testa sulla mia spalla.
-Si, un giorno. Un giorno mooolto lontano!- le risposi.
 
 
-Signorina, mi concederebbe un ballo?- sentii dirmi da qualcuno alle mie spalle. Mi girai per vedere chi fosse il gentile cavaliere che mi aveva invitata a ballare.
E chi poteva essere?!
-Ma certo mio cavaliere.- risposi con tono quasi regale mentre accettavo la mano di Harry e raggiungevo il centro della pista. Quando vi arrivammo posai un braccio sulla sua spalla ed intrecciai  l’altra mano alla sua. Poi cercai di posare anche il mento sulla sua spalla e stranamente ci riuscii.
Ah, i tacchi!
Ok, non sono poi tanto male.
Quanto mi era mancato oggi Harry. Infatti, essendo una damigella, ero stata impegnata tra foto con la sposa e cose varie, in più ci avevano assegnato tavoli diversi perché ero, appunto, una damigella e quindi dovevo sedermi al tavolo della sposa.
-Sai che sei buffissima quando tenti di correre sui tacchi?- mi chiese poi lievemente divertito.
-Eri tu?- gli chiesi come se ce ne fosse bisogno. Lui come risposta rise. Io sbuffai, ma poi lo raggiunsi nella risata.
Ad un tratto tornò serio, e continuò a guardarmi negli occhi.
-Sei bellissima questa sera.- mi sussurrò Harry all’orecchio mentre ancora volteggiavamo in pista.
-Se ti piace tutto questo trucco..- dissi io indicandomi il volto con le nostre mani intrecciate.
-No. Non c’entra nulla il trucco..- mi rispose e io mi staccai leggermente dalla spalla per poterlo vedere meglio.
Quando incontrai i suoi occhi, essi mi sembrarono come illuminare tutto quello che ci circondava e, come al solito, mi ci persi. Ma lui mi portò con i piedi per terra iniziando a parlare.
-Stasera sei stranamente allegra, quasi euforica direi..- ridacchiò. –Non ti ho mai visto sorridere così tanto.- mi confessò sciogliendo la presa dei nostri corpi e prendendomi la mano.
-Dove andiamo?- gli chiesi confusa mentre lui mi trascinava.
Lui non rispose poi si diresse nel prato del ristorante della cerimonia e arrivò fino allo steccato di recinsione.
-Sai che c’è qui vicino?- mi domandò poi come se la risposta fosse ovvia. Io lo guardai confusa mentre lui era intento a scavalcare lo steccato. Poi mi porse la mano e mi invitò a scavalcare.
-Non credo che..- feci per dire, ma poi il suo sguardo mi fece ricredere. –Ok- mi arresi mentre mi toglievo le scarpe dai piedi e mi sistemavo al meglio per scavalcare senza rovinare il vestito e i capelli acconciati per l’occasione.Non che la voglia di rovinarlo non ci fosse, insomma, con tutto il bene che voglio a mia cugina, il vestito giallo canarino se lo poteva risparmiare.
Scavalcai e subito ritornai fra le braccia di Harry che mi condusse fino ad un laghetto.
-Ricordi questo posto?- mi chiese poi.
Io  mi guardai intorno e notai i tratti distintivi di quel luogo, quelle piccole cose che me ne fecero innamorare.
-E’ dove mi hai portato la mattina della sorpresa..- dissi portandomi le mani alla bocca per coprire la grande ‘’o’’ che si era formata.
-Già.- confermò lui.
-Oh, Harry!- esclamai buttandogli le braccia al collo e saltandogli addosso tanto forte da farlo cadere.
Entrambi ridemmo e io mi misi di fianco a lui poggiando la testa sul suo petto. Lui mi strinse ed entrambi spostammo lo sguardo sul cielo.
-Comunque prima ti stavo spiegando perché sei così bella oggi..- mi ricordò.
-Oh, già. Perché?- gli chiesi emozionatissima, più dalla situazione che dalla sua eventuale risposta.
-Le vedi le stelle?- mi domandò poi puntando il dito verso il cielo. Io annuii.
-Diciamo che stasera non hai nulla da invidiare a nessuna di loro.- mi disse poi baciandomi la guancia.
Alcune lacrime rigarono il mio viso. Non erano lacrime di tristezza, ma di gioia. E non erano solo a causa della sua frase. Adesso mi ritrovavo fra le sue braccia. Fra le braccia del ragazzo che avevo sempre amato. Non si può dire che la nostra storia sia stata sempre rose e fiori, anche perché ci abbiamo messo sei anni per dichiararci, ma adesso che abbiamo trovato il nostro posto, nessuno ce lo toglierà.
-Leah.- mi chiamò, neanche ce ne fosse bisogno. –Sai che pensavo?-
-Cosa?- chiesi curiosa.
-Che.. non lo so.. magari un giorno toccherà a noi..- disse timidamente.
-A noi cosa?- domandai confusa.
-Andare all’altare.. Sposarci.- mi rispose come se fosse la cosa più ovvia al mondo. –Tu, ci verresti con me?-
-E’ una proposta, Styles?- gli chiesi scherzosa. Lui rise imbarazzato. Non lo avevo mai visto così in imbarazzo.
-Bhè.. –accennò imbarazzato.
-Si.- gli risposi poi mettendo fine al suo imbarazzo. Lui rimase a bocca aperta, per poi sorridere e tornare a stringermi, stesi sul prato
-Ti amo, Harry.- gli dissi come se fosse la cosa più giusta da dire. E lo era.
-Ti amo anch’io, Leah.- rispose lui.
 ------
Ok, so che volete uccidermi. 
E' un finale che fa pena, assolutamente. 
Ma non è colpa mia ù.ù L'unico modo in cui vedevo il finale era questo, ho anche provato a scriverlo diversamente, ma nulla :/
Perciò, spero non mi uccidiate!
Tornando seri, la storia è finita ç_ç
devo sul serio metterla come completa? Sto piangendo! 
...
Ok, mi sono ripresa, che dire?! 
Come sempre ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite/seguite/ricordata/e quello che c'è poi, e naturalmente ringrazio tutti quelli che hanno recensito.
Un ringraziamento speciale (ora sembro una presentatrice della tv) va' a Life in technicolor che mi ha sopportato durante la stesura della storia, e che mi sta sopportando anche per la nuova storia .. SCUSA! Lo so che sono logorroica. ://
A proposito, non vedo l'ora di leggere la tua recensione aahahah :')
Ora mi dileguo, ma prima vi chiede di recensire. E' l'ultimo capitolo, è l'epilogo, vi prego recensite almeno questa volta *fagliocchidolci* 
Ah, dimenticavo, tra qualche giorno pubblicherò il prologo di una nuova FF, mi farebbe piacere sapere se l'inizio vi piace, altrimenti l'elimino, quindi aspetterò qualche vostra opinione. :))
VI AMO! 
#ProudOfMe xx
   
 
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