Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: K_Theta    04/08/2012    5 recensioni
Questa FF ha come prottagonista un ragazzo Whoviano che vede e sente il Maestro, lui segue sempre i consigli del Maestro perchè sogna di diventare come lui.
Presto incontrerà un ragazzo su internet con lo stesso "problema" ma che al contrario vede e sente il Dottore.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Master - Simm
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

An almost perfect day

 

 

 

 

Crudeli, i miei genitori sono crudeli.
Ho due settimane di sospensioni e per tutto questo tempo non posso nemmeno uscire di casa, l' unica cosa che mi fa restare in contatto col mondo è il mio portatile...
Bella consolazione, la mattina sono tutti a scuola e io l' unico cretino chiuso a chiave in camera finchè i miei sono a lavorare, patetico.
-E' questo che devo passare?- Urlai ma non ci fù risposta -Maestro! Rispondimi.-
Non comparve, gettai furioso sul letto il Topolino che avevo in mano e mi sedetti davanti alla scrivania deciso a collegarmi ad intenet, su facebook non c' era nessuno proprio come avevo pensato ma la mia pagina su Doctor Who aveva qualche notifica.
Una pagina intitolata "Sento il Dottore" mi aveva scritto che voleva conosciermi o meglio l' aveva scritto l' admin, la pagina mi piaceva davver molto, sembrava che il ragazzo o la ragazza in questione sentisse davvero il Dottore come io sentivo e vedevo il Maestro.
-Ciao...- Inviai un messaggio alla pagina sperando che l' admin fosse on line.
-Buongiorno!- Rispose poco dopo e mi sentii incredibilmente sollevato.
-Mi piace molto la tua pagina.-
-Anche la tua è molto bella- Il titolo che gli avevo messo, Doctor Who {Whovian}, non mi piaceva molto ma era l' unico che mi accettava ed era il più bello tra i tanti che avevo pensato.
Restammo a parlare per un paio d' ore prima di scambiarci i numeri di telefono e i nostri profili di facebook, mia madre tornò a casa per mezzogiorno lo capii dal rumore alla serratura.
-Vieni giù che è pronto il pranzo.-
-Prima devo andare in bagno, sai restare quattro ore chiuso in camera non fa bene alla mia vescica ma non ti preoccupare che due ore fa l' ho fatta dalla finestra.-
La superai senza nemmeno guardarla negli occhi e me ne andai dritto in bagno, mio padre non era ancora tornato a casa lui lavorava fino a tardo pomeriggio ma era l' unico che mi capiva davvero, non mi aveva sgridato ma mi aveva punito anche se so bene che l' aveva fatto soltanto per compiacere mia madre... Madre, non la definirei proprio una madre, piuttosto un' aguzzina.
Dopo pranzo mi fiondai in camera e questa volta fui io a chiuderla a chiave, non avevo voglia di vedere mia madre e sicuramente lei non aveva voglia di vedere me.
-Ora basta ignorarmi, vieni fuori ho bisogno di te!- Ancora una volta nessuna reazione -Ti supplico Maestro.-
-Ecco, la supplica è una cosa che mi piace.- Mi disse il Master comparendo nella stanza -Che vuoi?-
-Fammi compagnia, sono solo.-
Lui roteò gli occhi sbuffando -E va bene, cinque minuti però.-
-Non mi hai mai detto che fai nella mia testa.-
-Hai presente camera tua? Ecco la tua testa è casa mia quindi mi godo la pace.- Si distese sul mio letto guardandosi un po in giro.
-Ti voglio fare vedere una cosa.-
-No per carità, preferisco vivere!- Mise in avanti le mani per esortarmi a restare fermo.
-Non intendevo quello!- Mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania, il portatile era ancora aperto e mi riconettei a facebook. -Vieni a vedere.-
Lui si alzò e si avvinò al portatile -Cos'è che devo vedere?-
-Questo.- Indicai la pagina del ragazzo, si chiamava Andrew, che avevo conosciuto quella mattina.
-Sento il Dottore...Pensi che...?-
-Non lo so, potrei fare delle ipotesi per vedere se si innervosisce o roba del genere.-
-E' connesso?-
Diedi una breve letta alla lista di persone on line e lo vidi -Si eccolo!-
Il Maestro prese una sedia e si sedette accanto a me ma prima che potessi contattare Andrew bussò mia madre.
-Kiran apri!-
Mi alzai di malavoglia e andai ad aprire la porta -Che vuoi?-
-Con chi stavi parlando?-
Mi voltai a guardare se il Maestro era ancora li ma si era alzato e stava venendo verso di me -Con nessuno.-
-Ti ho sentito parlare, parlavi da solo?-
-Ma che zuccherino tua madre, chi è tua nonna Godzilla?- Chiese sarcastico il Master
Sfortunatamente scoppiai a ridere cosa che irritò molto mia madre -Ora sei anche pazzo, ridi da solo?-
-No mamma, ho ripensato ad una battuta...-
-Mh...Con chi stavi parlando, allora?- Insistette lei.
-Te l' ho detto con nessuno.-
-Non prendermi in giro Kiran, te lo chiedo per l' ultima volta poi ti porto via il pc.-
-Non puoi! Ti ho detto che ero zitto.-
Lei mi scoccò un' occhiata furiosa e se ne andò sbattendo la porta che io chiusi di nuovo a chiave.
Il Master restò seduto accanto a me seguendo ogni frase che ci dicevamo io ed Andrew, scoprimmo anche che eravamo della stessa città e decidemmo di incontrarci alla scadere della mia punizione. 
Dopo cena pregai il Master di restare con me, non mi andava di restarmene solo, accettò dopo aver sbuffato parecchie volte ma secondo me si stava affezzionando, ancora non capivo perchè e come era venuto da me, se era reale o soltanto il frutto della mia pazzia ma qualcunque cosa fosse era sempre con me.

Due settimane dopo...

-Ma perchè mi hai costretto a venire?- Chiese il Master seguendomi verso il luogo dell' appuntamento.
-Perchè ho bisogno di te, dai ti prego non mi sparire.- Sapevo che se avrebbe davvero voluto tornare dentro di me lo avrebbe già fatto da un pezzo ma se gliel' avessi detto l' avrebbe fatto sicuramente.
Andrew era già li che mi aspettava, l' avevo visto in foto quindi non fu difficile riconoscerlo.
-Ciao..- Lo salutai imbarazzato.
-Ciao..- Ovviamente lui era imbarazzato quanto me se non di più.
Non riuscii a capire il perchè ma si mise una mano sulla spalla come se qualcuno gli avesse poggiato sopra una mano per tranquillizarlo.
Il Master restò sempre vicino a me anche quando iniziammo a camminare, Andrew mi raccontò di lui, della sua vita e della sua sfrenata passione per Doctor Who, io gli parlai di me, avevo molta voglia di dirgli del Maestro ma se l' avessi fatto se ne sarebbe andato di corsa.
Ci fermammo in un bar.
-Da quant' è che segui la serie?- Gli chiesi dopo che arrivarono le nostre coca cole, eravamo seduti su un tavolino per quattro, avevamo avuto la stessa idea ma per me era soltanto un pretesto per non far stare in piedi il Maestro altrimenti se ne sarebbe tornato nella mia mente.
-Un paio d' anni, tu?-
-Anche.- Gli sorrisi, lui mi sorrise era davvero molto simpatico.
Inarcai un sopracciglio, si era voltato verso la sedia vuota che aveva accanto come se ci fosse qualcuno, annuì al vuoto e si voltò verso di me; quando notò la mia espressione arrossì pesantemente.
-Cosa stavi facendo?- Gli chiesi.
-Hai mai avuto un amico immaginario?- Mi chiese, non capii cosa centrava e mi voltai verso il Master, se ne stava fermo a braccia incrociate a guardare Andrew come per leggergli dentro.
-Non esattamente...- Non consideravo così il Maestro, per me era reale perchè io lo vedevo e lo sentivo, un amico immaginario ce l' hai nella mente.
-Se ti dicessi che io ce l' ho ma che non è esattamente immaginario, che faresti?-
-Ti direi che ce l' ho anche io...-
-Che cosa?- Non si aspettava quella risposta ma non mi diede il tempo di rispondergli -Io vedo il Dottore, è quì accanto a me ma solo io lo posso vedere, non so se sono pazzo ma...- Non riuscì a finire, si mese la testa fra le mani e si voltà di nuovo verso la sedia vuota -Sto bene grazie.-
-Io vedo il Maestro!- Gli dissi tranquillo.
Mi fissò come se fossi un angelo venuto dal cielo, anche per lui sembrava impossibile aver trovato un altro pazzo che vedeva un signore del tempo, parlammo di quello che passavamo, ogni tanto ci voltavamo a guardare i nostri rispettivi Time lord finchè non arrivò l' ora per entrambi di rincasare.
Decidemmo entrambi di marinare la scuola la mattina dopo per rivederci, quando rincasai la sera mia madre stava seduta sul divano in lacrime.
-Oh Rassilon! Mamma che succede?- Corsi verso di lei abbracciandola, non ero più arrabbiato con lei.
-Papà...ha avuto un...un incidente.- Disse in lacrime.
-Che cosa?- Mi voltai verso il Maestro mi stava guardando ma con grande solievo la sua espressione mostrava che gli dispiaceva per me.
-Aiutami ti prego, non so cosa fare.- Pensai guardandolo, non potevo parlargli quando ero con altri e per fortuna lui sentiva i miei pensieri.
-Non sono un mago, non c' è niente che io possa fare...-
Sparì, ritornò dentro di me lasciando me da solo con mia madre.



Nota autore: Spero che questo secondo capitolo vi piaccia è molto più lungo del primo perchè il primo era quasi un' introduzione ^^"
                      Se recensirete il capitolo avrete in omaggio una batteria di pentole! (?)

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: K_Theta