05/08/2012
4 recensioniSTAMMI VICINO…
Correva. Senza fermarsi, senza vedere.
Persone che lottavano, incantesimi che volavano liberi, senza un cacciatore e senza una preda.
Correva. Senza fermarsi, senza vedere. Che importanza aveva? Le immagini erano sempre le stesse. Dolore, sofferenza, morte.
Ricacciò indietro le lacrime. Non doveva neanche pensarci.
Svoltò. Un altro corridoio pieno di morte.
Fu spinta da parte dalla folla di duellanti. Avvertì il ferro di una ringhiera contro il corpo, la bacchetta ancora stretta nella mano.
Lo sguardo scivolò giù per le scale, cadde a terra e si fermò.
Per un breve attimo si rasserenò. Era vivo! In difficoltà, sì, ma fortunatamente vivo.
Aveva le spalle contro una parete e cercava disperatamente di respingere un Mangiamorte. Doveva aiutarlo.
Schivando qualche incantesimo riuscì a raggiungere la cima delle scale, ma la folla le impediva di scendere i gradini di marmo.
Puntò la bacchetta e urlò con rabbia –Stupeficium!-
Il Mangiamorte finì a terra, schiantato.
Confuso, l’uomo guardò in alto. –Tonks!-
Dopo un po’ la donna riuscì a raggiungerlo. Si gettò tra le sue braccia. –Remus! Oh, Remus, non immagini quanto abbia avuto paura… Temevo di perderti…- Gli occhi si fecero lucidi, spaventati e felici.
-Tonks, dov’è Ted?-
-Non preoccuparti, sta bene. E’ al sicuro con mia madre.-
-E tu dovresti essere con loro.- replicò leggermente stizzito. –E’ pericoloso qui, devi tornare a casa…-
Lo interruppe. –Ma non capisci, Remus? Io ti amo e voglio stare al tuo fianco, che sia in un prato fiorito o in un campo di battaglia. Vinceremo e torneremo insieme da Ted, oppure morire; moriremo insieme, combattendo per il futuro del mondo magico e di nostro figlio.-
Lupin la strinse forte a se. Capiva che era inutile tentare di farla tornare a casa. –Allora stammi vicino e non ci accadrà niente.-
Si presero per mano e corsero nella Sala d’Ingresso con la testa china.
Un paio di occhi iniettati di sangue. Un getto di luce verde.
Lupin lasciò la mano di Tonks e la spinse.
Qualche attimo di smarrimento. Si mise a sedere, stordita e impaurita. Attorno a lei la Sala ruotava vorticosamente in un turbinio di luci gialle, rosse, azzurre, verdi.
Si rese conto di avere la mano sinistra libera.
Guardò dritto davanti a se.
Un urlo disumano.
Disperata, avanzò carponi fino a raggiungere un corpo privo di vita. Sapeva che non sarebbe tornato indietro, ma ignorò quella vocina maligna dentro di se.
Lo abbracciò. –Remus! Remus alzati, torniamo a combattere!-
Lo strinse con più forza. –Remus, ti prego, non lasciarmi. Non ce la farei senza di te…-
Avvertì un movimento sospetto e scattò in piedi.
Un Mangiamorte le stava davanti. Riconobbe in lui l’assassino di Lupin.
Alzò la bacchetta con decisione.
Un istante, uno solo.
Si accasciò con gli occhi colmi di lacrime.
Lupin le era vicino, le loro dita si toccavano.
Erano morti insieme.
Ora non potevano più soffrire.
Good Morning!
Ecco qui l'ultimo capitolo! (per il momento ;) )
E' un po' diverso rispetto al resto della raccolta perché questo è stato scritto per primo (da qui è nata l'idea di Innocent Blood e di altre due raccolte che posterò appena potrò!) e tutti gli altri dovevano seguire questa impostazione. Ma non ci sono riuscita e ho scritto cose più introspettive.
Personalmente questo capitolo mi piace, ci sono affezionata, spero recensiate in tanti!
Grazie a tutti quelli che hanno seguito la mia storia, dalla prima all'ultima shot, e grazie a coloro che hanno recensito.
A presto, prestissimo!
Cuore Solitario