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Autore: danyazzurra    05/08/2012    22 recensioni
Lily si è dovuta allontanare dal mondo magico e da Scorpius ma non per sua volontà...il destino la costringerà a tornare, ma niente sarà facile...e una minaccia tornerà nelle loro vite !! è una Lily / Scorpius che mi balzava in testa da un po'...spero che leggerete e recensirete !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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James si guardò intorno, i ricordi continuavano a scorrere veloci, come se qualcuno avesse premuto il tasto per velocizzare.
Non riusciva neanche a distinguere le scene davanti a lui talmente andavano veloci.
Dovevano essere le scene di quando Sunday era una bambina.
La vedeva con il padre e la madre, ma tutto andava troppo veloce.
Perché non si fermava?
Dopo qualche minuto si fermò e James respirò, vedere quelle immagini velocizzate, gli avevano quasi dato la nausea.
Guardò davanti a sé.
Davanti a lui, una bambina di dodici anni con la divisa di Tassorosso sedeva in sala grande.
La guardò bene, i suoi capelli biondo ramati, la sua divisa leggermente stropicciata e gli occhi bassi sul suo budino.
Era Sunday.
Ma la vera Sunday, quella adulta, la sua ragazza dov’ era ?
Spostò lo sguardo a destra e poi a sinistra, infine la vide.
Era davanti al tavolo dei Grifondoro e guardava lui, o meglio stava osservando un James di tredici anni che rideva e faceva il buffone con gli amici.
La raggiunse “ certo che cadrà ai miei piedi cosa pensate?” James si picchiò la fronte con la mano, come poteva essere stato così stupido.
Si stava vantando con i suoi amici dell’ ennesima conquista, almeno fosse stata vera, pensò con un sorriso.
Certo gli era sempre bastato poco per conquistare una ragazza, sfoggiare il suo sorriso ed il suo cognome gli aprivano molte porte, ma poi quando arrivava a dover concludere molto spesso si tirava indietro, impaurito all’ idea di impegnarsi e le ragazze si sentivano mortificate pensando di non piacergli abbastanza.
Nessuna si considerava all’ altezza di James Potter e questo gli aveva dato la fama di sciupafemmine, anche se in realtà, forse, era più un parolaio.
“ Non sai chi erano James Potter e Sirius Black ? “ chiese guardando l’ amico con un sorriso furbo.
“ Io l’ arte di amare ce l’ ho nelle vene” si gonfiò in petto, vedendo tutti li sguardi ammirati degli amici.
“ Tre zellini che mi dice di sì subito” disse continuando a ridere.
James avrebbe voluto tirare uno scappellotto al sé stesso tredicenne.
Adesso che aveva quasi trent’ anni e aspettava un figlio si rendeva conto che oltre che immaturo, era anche molto stupido e chissà quante ragazze aveva fatto soffrire.
Se suo figlio a soli tredici anni gli avesse fatto questi discorsi, probabilmente, gli avrebbe fatto il sedere rosso come quello di una scimmia.
“ Sai che ero stupido vero ?” chiese guardando Sunday.
Lei lo guardò ma poi si mosse tornando davanti alla sé stessa dell’ epoca.
“ Andiamo Sunday, non vorrai mica dirmi che hai fatto tutto questo per vendetta” si arrabbiò James.
Sunday lo guardò di nuovo prima di concentrarsi su di sé.
James si vide arrivare con la sua camminata sicura e baldanzosa e si fece una gran rabbia.
“ Ehy Smith esci con me sabato ?” le chiese, con il tono di chi sta facendo un favore enorme.
La piccola Sunday restò con la forchetta a mezz’ aria e lo guardò molto attentamente, prima di voltarsi verso le sue spalle “ dici a me?” chiese stupita.
James rise sedendosi sulla panca accanto a lei, una gamba per lato “ Non c’ è nessun’ altra Smith davanti a me” le disse.
Sunday arrossì  lievemente, probabilmente si stava dando della stupida per aver fatto una figuraccia di quel genere davanti a lui “ scusami” mormorò.
“ allora è un sì ?” chiese pronto, continuando a sfoggiare quel sorriso che incantava tutte le ragazze.
James adulto si chiese come potesse non venirgli mai un crampo alla mandibola, visto che aveva continuato sempre ad esibire quel sorriso.
Sunday annuì e James si alzò “ sabato alle dieci, davanti all’ entrata “ le disse.
Sunday annuì di nuovo e James tornò dai suoi amici.
James ricordava bene quel giorno, quei famosi tre zellini che gli sarebbero rimasti per sempre sulla coscienza.
La scena cambiò “ Dove siamo Sunday ?” le chiese James, anche se forse avrebbe dovuto chiedere quando siamo, visto che il luogo lo conosceva benissimo.
Quando si vide insieme a Sunday, sotto all’ albero vicino al lago nero comprese.
Ricordava quel sabato.
Sunday non poteva ancora andare ad Hogsmade e quindi erano rimasti a scuola, a godersi il sole primaverile.
 “ Ci avviciniamo?” le chiese James, non capiva perché la sua mente indugiava tanto su questi ricordi, ma sapeva che alla fine sarebbero sicuramente serviti, sapeva che se Sunday si stava soffermando su questi ricordi, voleva fargli vedere qualcosa.
Ma che cosa?
Sunday fece qualche passo avanti e James la seguì guardando loro in versione bambina.
“ Cosa vorresti fare da grande?” chiese James, distendendosi sul prato le mani dietro la testa.
Sunday aveva un’ espressione quasi adorante mentre seguiva i suoi movimenti “ non lo so “ disse timidamente “ non ci ho ancora pensato “ continuò senza distogliere gli occhi da lui “ Tu ?” chiese di rimando.
James rise, appoggiandosi su un gomito per guardarla in faccia “ il giocatore di Quidditch, ovvio” le disse sarcastico.
Sunday abbassò lo sguardo sulle sue mani “ ricordo di aver pensato che mi avresti creduto una stupida” la voce della Sunday adulta lo fece quasi trasalire.
Si voltò verso di lei, finalmente parlava “ perché guardiamo questo ?” le chiese.
“ Per capire” rispose lei, prima che i ricordi si offuscassero di nuovo.
James si ritrovò in piedi e nuovamente in sala grande.
Da una parte aveva il sé stesso bambino e dall' altra aveva la Sunday adulta.
Sgranò gli occhi, sapeva cosa stava per succedere “ Non guardiamolo Sunday” la pregò.
Sunday si voltò verso di lui e gli sorrise, James si chiese se questo viaggio all’ interno della sua testa servisse davvero a qualcosa o se fosse il suo modo per giustificarsi per quello che aveva fatto.
“ Esci con la Smith ?” chiese un ragazzo  con la divisa di Corvonero.
“ Potresti avere chiunque ed esci con la Smith?” lo derise.
James guardò il James bambino, gettare un’ occhiata verso il tavolo di tassorosso per essere sicuro che non ci fosse.
“ Ah ah davvero spiritoso “ disse rivolto al compagno.
James e Sunday videro arrivare la piccola Sunday alle spalle di James.
Sorrideva e si stava avvicinando sempre più, videro il ragazzo di Corvonero guardarla prima di tornare a parlare “ cosa ci trovi in lei ?” chiese.
James strinse i pugni, sapeva già cosa avrebbe risposto “ Nella Smith ?” chiese derisorio “ tre zellini” rispose prima di scoppiare a ridere “ Ho guadagnato tre zellini uscendo con lei” aggiunse, senza interrompere la sua risata.
James si voltò verso Sunday e la vide con le lacrime agli occhi.
Possibile che dopo tutti questi anni ancora fosse così ferita?
Il rumore di libri caduti attirò la sua attenzione nuovamente verso i ragazzi.
Vide il piccolo James voltarsi spaventato “ Sunday” mormorò.
La piccola Sunday alzò una mano come per proteggersi.
Il piccolo James mosse un passo verso di lei, ma poi si sentì addosso tutti gli sguardi degli amici e si fermò.
La piccola Sunday scappò e il piccolo James scoppiò a ridere “ cosa credeva?” chiese facendo ridere tutti.
James però sapeva che non stava davvero ridendo, che stava soltanto cercando di restare nei canoni del suo personaggio, ma che in realtà con Sunday era stato davvero bene.
“ Io ci avevo creduto” disse Sunday, continuando a fissare le spalle della piccola che scappava.
“ Io ero uno stupido” disse James non sapendo cosa aggiungere.
I ricordi si mossero di nuovo e passarono diversi ricordi veloci prima che si fermassero di nuovo.
“ E’ uno stupido “ un ragazzino biondo con la divisa di Corvonero stava parlando con Sunday in sala grande.
James si guardò un attimo intorno, erano passati mesi, era l’ inizio del nuovo anno scolastico.
Guardò il tavolo dei Grifondoro e vide una piccola Lily, sorseggiare il suo succo di zucca, poi spostò lo sguardo al tavolo dei Serpeverde e vide Albus e Scorpius seduti a parlare e Scorpius alzare ogni tanto lo sguardo su Lily.
James sorrise leggermente “ Hai capito Malfoy” mormorò tra sè, era proprio stato amore a prima vista.
“ Non posso credere che ti abbia trattato così “ le disse quel ragazzo.
“ Sei la ragazza più buona e dolce che conosca” continuò.
James sentì la rabbia accendergli le guance, sapeva che era assurdo, ma era geloso di un ricordo.
Non fece in tempo a dire niente che i ricordi si mischiarono di nuovo.
Erano nel parco del castello ed era passato di nuovo qualche mese, a giudicare dal fatto che Sunday inossava sciarpa e cappello.
Sunday camminava a fianco di quel ragazzo biondo di prima “ che ne pensi di sua sorella?” le chiese.
Sunday strusciò le mani l’ una contro l’ altra per tentare di riscaldarle, prima di voltarsi verso di lui “ non la conosco, ma sarà la solita Potter “ sentenziò con una smorfia.
Il ragazzo biondo si tolse i guanti e glieli diede “ tieni o alla fine ti cadranno le mani “ le disse con un sorriso.
James si voltò verso Sunday, non riusciva più a capire cosa volesse fargli vedere.
Cambiarono di nuovo scenario, questa volta Sunday e il suo amico biondo erano in biblioteca.
Sunday piangeva cercando di nascondersi dietro lo scaffale “ credevo ti fosse passata “ disse il suo amico.
“ Lo credevo anch’ io “ singhiozzò Sunday, il ragazzo l’ abbracciò “ sei proprio una sciocca sai ?” le disse, guardando tra gli scaffali.
James seguì il suo sguardo e vide sé stesso adolescente che baciava una ragazza.
Neanche ricordava più il suo nome.
Come aveva fatto a non accorgersi che il suo più grande tesoro era a un passo da lui.
“ Tu che mi dici della Potter ?” chiese Sunday, asciugandosi le lacrime.
James aggrottò le sopracciglia, di nuovo sua sorella ?
“ credo di avere una possibilità “ le disse fiducioso.
Sunday annuì con un sorriso “ spero che sia diversa da lui” disse con disprezzo.
I ricordi si mossero di nuovo ma questa volta era passato tanto tempo.
Vide sé stesso con la spilla da Caposcuola entrare in sala grande e distribuire sguardi e sorrisi a tutti.
“ Lo hanno fatto anche caposcuola” disse il ragazzo biondo.
Sunday annuì distrattamente “ mi domando, se la McGranitt lo abbia premiato per essersi fatto tutte le ragazze della scuola o per il suo cognome”
James trasalì per la rabbia che lesse tra le parole di Sunday “ quest’ anno si cambia registro” disse risoluta, guardando il suo amico nei suoi occhi neri “ non penserò più a lui e neanche tu a Lily” gli disse ammonendolo con lo sguardo “ ci toglieremo i Potter dalla testa” lo incoraggiò.
James seguì lo sguardo dell’ amico di Sunday e lo vide individuare sua sorella e guardarla con uno sguardo innamorato “ Malfoy le fa’ il filo” disse pensieroso.
Sunday rise “ Malfoy e Potter ? non è possibile “ disse continuando a ridere.
Il suo amico annuì “ sì invece, lei mi vede solo come un amico” si sfogò.
I ricordi cambiarono di nuovo, stavolta erano ad Hogsmade.
“ Finalmente niente James Sirius Potter” disse l’ amico di Sunday in tono solenne.
“ Ma era sempre tra i piedi questo ?” chiese James con una punta d’ ira nella voce.
Sunday sorrise e tornò a concentrarsi sui ricordi.
“ C’ è ancora Lily però “ disse Sunday, guardando il suo amico con un’ occhiata che era un misto tra comprensione e rimprovero.
L’ amico scosse la testa “ Lei potrebbe innamorarsi di me…è che Malfoy è sempre in mezzo” disse titubante.
Sunday sospirò “ Le stai dietro da cinque anni, se avesse voluto avrebbe già ceduto” gli disse calma, cercando di spiegargli la verità.
Incrociarono Lily con Alice, Albus e Scorpius che ridevano e parlavano spensierati.
Il suo amico tirò un calcio ad un legnetto “ è sempre in mezzo” ribadì.
Sunday gli strinse la mano comprensiva.
Di nuovo un cambio di ricordi, di nuovo un cambio di paesaggio.
“ Rick non sei innamorato, sei ossessionato” lo rimproverò Sunday, alzando di un tono la voce.
Rick strinse i pugni e James vide che aveva le lacrime agli occhi “ io credevo che senza Malfoy…”
Sunday non lo fece finire “ lei è innamorata di Malfoy, si vede lontano un miglio” gli disse, accarezzandogli una guancia e asciugandogli una lacrima.
Rick l’ abbraccio “ Grazie Sunday, sei come una sorella per me” le disse tra i capelli.
James sospirò, vedendo i ricordi cambiare di nuovo, ma appena si fermarono prese Sunday per un polso.
“ Mi spieghi cosa stai cercando di farmi capire ?” le chiese.
Sunday lo guardò “ che ti amo” gli disse, prima di tornare a guardare davanti a sé.
Erano in una casa che non aveva mai visto e vide arrivare Sunday con in mano una ciotola di patatine e il suo amico Rick con una bottiglia di burrobirra, doveva essere casa del ragazzo.
Provò di nuovo una fitta di gelosia ma la tenne a bada, perché un urlo attrasse la sua attenzione.
“ Cos’ hai fatto ?” Sunday fece cadere la ciotola di patatine per lo spavento.
“ Non potevo tirarmi indietro, tutta la mia famiglia ne fa’ parte”
Sunday lo guardò spaventata indietreggiando di un passo “ sono un gruppo di pazzi” asserì.
Rick le si avvicinò di nuovo “ Sunday per favore, non avrei neanche dovuto dirti niente” le disse spaventato.
“ I Punitori sono un gruppo segreto”
I Punitori ? ecco cosa Sunday voleva che vedesse.
Il suo migliore amico, quello che lei considerava quasi un fratello era un Punitore e ora lo stava tradendo per amore verso di lui.
Ma perché era importante?
Lo avrebbe aiutato a trovare Lily ?
Non fece in tempo a chiedere niente a Sunday che lo scenario cambiò di nuovo.
Stavolta la casa era quella di Sunday ma i personaggi restavano sempre loro due.
“ Vogliono uccidere Malfoy, secondo te dopo potrò avere qualche possibilità con Lily ?”
Sunday alzò gli occhi al cielo “ Merlino Rick, ti rendi conto di cosa stai dicendo ?”
“ Dovrei denunciarti per quello che hai appena detto e per il fatto che non sei minimamente impressionato che vogliano uccidere delle persone” disse arrabbiata.
“ Ma la cosa che mi fa’ più paura, è che pensi ancora a lei”  disse fissandolo nei suoi occhi neri “ lo sai che ormai fa’ coppia fissa con Malfoy” asserì.
James impallidì, quel ragazzo era davvero ossessionato da sua sorella.
“ E tu non pensi sempre a Potter ?” le chiese Rick “ Ti ho visto l’ altra sera quando vi siete incrociati” le disse con rimprovero “ ho visto il tuo sguardo languido”
Sunday sospirò “ si, ma io non volevo uccidere la ragazza che era con lui” disse triste.
James prese la mano di Sunday un secondo prima che i ricordi ricominciassero di nuovo a turbinare intorno a loro.
Erano di nuovo a casa del ragazzo.
“ Tu hai bisogno di aiuto” disse Sunday risoluta.
“ No, io la amo” si oppose lui.
“ Fammi entrare nel gruppo” propose Sunday.
“ Perché ? non hai mai voluto far parte dei Punitori. Adesso ti interessano le nostre idee ?” gli chiese lui, passandosi una mano in mezzo ai capelli.
Sunday lo guardò e con lei James, capì che Sunday aveva intuito che potesse essere pericoloso “ voglio starti vicina Rick” gli disse, sperando di convincerlo.
James era allibito.
Sunday era entrata nei Punitori prima ancora di conoscerlo.
I ricordi cambiarono nuovamente.
Erano a casa di Draco e Astoria, vide sé stesso svenuto e Lily disperata che controllava il loro battito e alzava uno scudo di protezione.
“ Non possiamo ucciderla” bisbigliò ad un Punitore.
Poteva essere il suo amico ma James dubitava “ è una Potter, è la figlia di un eroe” disse risoluta, prima di essere scaraventata con un’ incantesimo contro il muro.
James si voltò e vide sua sorella cominciare a correre.
Era scioccato.
Senza saperlo Lily aveva inviato un incantesimo all’ unica persona che la stava aiutando.
James si voltò verso Sunday “ non farmelo vedere, ti prego” le disse, la voce quasi implorante.
E invece vide tutto.
Tutto dal punto di vista dei Punitori.
Vide il Punitore restare scioccato quando Lily gli confessò di essere incinta.
Vide Sunday avvicinarsi e continuare a bisbigliare qualcosa.
James avrebbe voluto sentire, ma in quel momento stava soffrendo troppo per sua sorella.
I suoi occhi disperati.
La sua rabbia quando guardava i Punitori.
Fino a quando non sentì quelle parole “ Se tornerai tuo figlio morirà. Se tornerai Scorpius Malfoy morirà “ e dopo pochi minuti di discussione vide Lily smaterializzarsi.
Vide il Punitore lanciare una maledizione cruciatus contro il corpo inerme di Draco “ E’ INCINTA” urlò.
Sunday gli mise una mano sul braccio per calmarlo “ Rick devi smettere di pensare a lei, adesso lei è lontana e tu tornerai a vivere” gli disse comprensiva.
James boccheggiò, come poteva stargli vicino nonostante tutto ?
Le immagini cambiarono di nuovo e riconobbe la festa, quella festa dove si erano nuovamente rincontrati.
Vide Sunday bere la sua burrobirra e dopo pochi minuti si vide arrivare esibendo uno smagliante sorriso, ma al contrario di quando aveva tredici anni, James potè notare che i suoi occhi erano molto tristi.
“ Sei sola?”  le chiese.
Sunday si frugò in una tasca e tirò fuori un galeone mettendoglielo in mano “ Ti evito la fatica” gli disse sorridendogli.
James guardò prima lei e poi il galeone “ che stai dicendo…io…oh Merlino” James vide la consapevolezza passare dal suo viso.
“ Esatto io sono miss tre zellini” gli disse alzandosi.
“ Mi dispiace, eravamo ragazzini” si giustificò James “ perché non esci con me e mi dai la possibilità di rimediare?” le chiese.
Sunday annuì “ come no?” chiese sarcastica “ ci vediamo James Potter” gli disse dandogli le spalle.
“ Sunday Smith” gridò James e Sunday si fermò sul posto senza voltarsi.
La Sunday del presente guardò James “ è stato il momento in cui mi hai riconquistato” gli spiegò.
James sorrise “ solo dicendo il tuo nome?” le chiese.
“ Ricordando il mio nome” gli spiegò lei.
I ricordi si mischiarono di nuovo e James vide Sunday e il suo amico in casa di Sunday.
“ Stai con lui vero ?” sembrava molto agitato.
“ Te sei riuscita a stare di nuovo con lui, io devo spiarla da lontano” continuò, camminando avanti e indietro per il soggiorno.
Sunday si alzò e lo prese per le braccia “ stai scherzando vero?” gli chiese “ dimmi che non vai ancora a spiarla” lo pregò.
Rick annuì “ è così bella e da quando ha fatto il bambino lo è ancora di più” disse con aria sognante “ le sue gote sono leggermente più piene e il suo sguardo è sempre felice, non è più triste come all’ inizio” continuò.
Sunday lo scosse leggermente “ Rick devi smettere di andare da lei” gli disse seria “ parlo sul serio, toglitela dalla testa” lo ammonì.
“ E’ a londra sai ? ha lasciato il mondo magico ma non è riuscita a lasciare londra, conosco anche la via, abita in Liverpool street al 55”
Sunday si mise le mani nei capelli “ guardami Rick” gli disse “ io ti posso aiutare, solo se mi permetti di aiutarti, non devi andare più da lei”  continuò, guardandolo in quegli occhi neri e profondi.
James si riscosse “ e’ un pazzo” disse guardando la Sunday del presente “ è malato” continuò.
Sunday annuì “ sì, ma io speravo di riuscire a salvarlo” disse con un filo di voce e James le prese la mano, stringendola forte.
Sunday era sempre stata buona.
Sunday aveva sempre creduto nell’ amicizia e nella lealtà.
I ricordi si mossero di nuovo e si spostarono dentro il San Mungo.
“ Ascolta, l’ ho vista anch’ io e so che anche Scorpius l’ ha vista” Sunday era in una delle sale medici e parlava con Rick.
“ Ma tu non ti devi avvicinare” lo guardò negli occhi con freddezza “ per te non esiste più, è tornata solo per dare al figlio una possibilità di vivere, la convincerò ad andarsene prima che le cose si complichino”
Rick scosse la testa “è qui” disse  con gli occhi fissi sul vuoto “ io devo stare con lei, ha bisogno di me” disse sicuro.
Sunday aveva le lacrime agli occhi “ non ha bisogno di te, avrebbe bisogno della sua famiglia” disse tristemente “ ma gliel’ abbiamo portata via” aggiunse.
“ Parli così solo perché ora stai con suo fratello” si oppose Rick.
“ Parlo così perché quello che le abbiamo fatto è una mostruosità “ disse Sunday.
James strinse i pugni, avrebbe voluto picchiare Rick, era un emerito idiota.
Era un pazzo.
I ricordi si mossero di nuovo e James vide Sunday piangere dentro casa sua.
“ Non mi avevi detto cosa c’ era dentro quella pozione” disse tra i singhiozzi.
Rick l’ abbracciò ma Sunday si scansò “ non mi avevi detto che avrei ucciso un bambino di tre anni”
Sunday continuava a singhiozzare, sembrava disperata “ era necessario per la causa” disse Rick “ era un Malfoy” continuò e sembrava che i suoi occhi fossero quasi felici.
Sunday si alzò in piedi e lo guardò con gli occhi dilatati dalla rabbia “ Voglio uscire” sibilò.
Rick si alzò in piedi fronteggiandola “ non è come giocare a gobbiglie, non si esce dal gruppo dei Punitori”
La rabbia di Sunday era quasi palpabile “ SONO ENTRATA SOLO PER AIUTARTI, PER CERCARE DI STARTI VICINO E NON PER UCCIDERE BAMBINI…IO ME NE TIRO FUORI” urlò disperata.
Rick sospirò, guardando la determinazione negli occhi dell’ amica.
James aveva cominciato a respirare con difficoltà.
La rabbia che gli si stava propagando in tutto il corpo “ non voglio vedere più niente” disse con rabbia a Sunday.
Sunday lo guardò “ un’ ultima cosa” e i ricordi si mescolarono di nuovo.
Erano in una casa che James non aveva mai visto e Sunday era davanti a quello che doveva essere il capo dei Punitori, Rick come sempre era accanto a lei.
“ Sono incinta di James Potter, non voglio più stare nel gruppo, probabilmente vorrà sposarmi e io rischierei di tradirmi” disse seria.
James cercò di guardare bene il capo dei Punitori, cercando di memorizzare ogni minimo particolare, dovevano trovarlo.
“ Incinta di James Potter?” chiese il capo con un sorriso.
Sunday annuì “ e lui lo sa?” chiese ancora.
“ Fatti i cazzi tuoi” disse James, senza riuscire a resistere e Sunday lo guardò enigmatica.
La Sunday dei ricordi fece cenno di diniego “ Bene” asserì il capo con un espressione felice “ Tu sarai la nostra passaporta per entrare in casa Malfoy”
Sunday spalancò gli occhi “ no, io voglio uscire” ribadì.
Il capo agitò una bacchetta e l’ attaccò al muro con un incantesimo “ no…no…è incinta” si oppose Rick “ per favore lasciala” lo pregò.
L’ incantesimo venne rilasciato e Sunday cadde a terra “ sei la nostra possibilità per entrare in quella casa” disse il capo “ tu farai come dico io” concluse e James vide Rick cercare di pregare con gli occhi Sunday di non opporsi.
James era a bocca aperta.
Tutto un mondo si era aperto davanti a lui.
Aveva scoperto perché Sunday aveva fatto quelle scelte e aveva visto il capo dei Punitori e Rick, l’ amico di Sunday, ossessionato da sua sorella.
Sentiva di avere troppe informazioni in testa.
Sentiva di aver visto troppe cose che non voleva vedere, ma sapeva che erano importanti.
Sunday gli aveva aperto i suoi ricordi, quelli più dolorosi e quelli più importanti.
Sunday gli aveva mostrato il capo e adesso lui avrebbe potuto riconoscerlo.
Dovevano uscire e dovevano parlarne con suo padre e con Scorpius.
“ Torniamo?” le chiese.
 COMMENTO: OK SONO MALATA, LO SO : )) HO GIA’ LA VALIGIA PRONTA E IL FRIGO VUOTO MA PARTO DOMATTINA E NON HO RESISTITO A PUBBLICARE QUESTO CAPITOLO GIA’ PRONTO !! SO CHE MI PENTIRO’ PERCHE’ ADESSO IL PROSSIMO DOVRETE ASPETTARE NON SOLO CHE TORNI DALLE FERIE MA CHE ABBIA IL TEMPO DI FINIRE DI SCRIVERLO…PERO’ QUANDO HO UN CAPITOLO PRONTO NON RESISTO E POI E’ IL MIO MODO PER RINGRAZIARVI…MI AVETE FATTO SUPERARE LE 600 RECENSIONI NON MI ERA MAI SUCCESSO !!! GRAZIEEE !! UN GRAZIE DAVVERO ENORME A TUTTE E SOPRATTUTTO A CHI MI RECENSISCE SEMPRE ICEPRINCESS / MALTRERIO / LUISA 21 / ARYELLE / FEDERCHICCA / ALWAYS 89 / RISA SLITHERIN / MIKILILY / MARA 98 / BOOW 95 / LILS / AMISA / CRAZYCLEAVER / TELYN / LOVERLY STAR 89 / ROBY ALADIMPA / ANGELA POTTER / VBONJOVY / CE /MISS DUMBLEDORE  E CASSIE JANE !! GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE / SEGUITE E RICORDATE ED ANCHE A CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE A TUTTE E STAVOLTA DAVVERO BUONE VACANZE !!

   
 
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