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Autore: Pomerania Lintot    05/08/2012    0 recensioni
Siete mai state lasciate sull'altare? No? Beh, Cassandra Dante si.
Cassandra è un'ironica ed intelligente ragazza, che vive a Firenze e lavora nello studio del padre. Con una mamma artista e amici stravaganti, riuscirà a superare l'abbandono del quasi marito (ma ormai ex-fidanzato), Paolo? E riuscirà a innamorarsi di nuovo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Apro gli occhi e respiro: sono riemersa dall'oceano della delusione. Ma a chi voglio darla a bere, sono ancora più delusa e depressa. Il mio cellulare ha due messaggi; uno di Andrea:
“Tresor, dopo il lavoro, aperitivo? Devi vivere nini!”.

Ed uno di Paolo. Non vorrei aprirlo, ma è più forte di me:

Scusa”.

Scusa? Cosa? Scusa e basta?Hey Paolo, non so se hai presente, ma qui c'è una ragazza che sognava di essere a Capri, con il suo “neo-sposino”, a fare una luna di miele da “neo-sposini”, con tutte quelle cose che piacciono ai “neo-sposini”!

Merda!

Vorrei ucciderlo. Perchè ho solo minimamente pensato di poter sposare un deficiente come lui?!

Gli rispondo. No, non gli rispondo.

Ma si vai. Però prima, un bel bicchiere di rum. Scendo in salotto, guardo l'orario: cavolo sono le otto meno un quarto, è troppo presto per bere. Ma si, chissenefrega. Riempio il bicchiere e via giù. Prendo di nuovo il cellulare, e in pieidi davanti al mobiletto dei liquori di mio padre, gli rispondo.

Vaffanculo, ma non per te, per me o per noi...ma per i soldi che ho speso in questo matrimonio! Stronzo!”.

No, non è vero...è anche per me. Ma poi perchè?! Di sicuro ha un'altra, ma me lo poteva dire prima. E poi un'altra, che ridere, solo io potevo stare con lui!

Ed ora chi è? Altro sms sul cellulare.Paolo: “Potresti essere più delicata, ma comunque ti perdono. Dobbiamo chiarire, quando possiamo vederci?”.

Lui mi perdona? Cosa? Secondo me ha preso una botta in testa, ed anche bella forte. Però sul chiarimento non ha torto. Gli rispondo.

Vieni alle 15 alla scuola di mia madre.” No, troppo buono. “Alle 15, alla scuola. Stronzo,bastardo, traditore, mi fai odiare tutti i bancari di questo mondo, più di quanto già non provassi odio per loro! Mi fai schifo, mascalzone. A più tardi.”Ecco, ora si!

Sarà meglio che vada a farmi una doccia, puzzo ancora di sposa abbandonata!

Entro in bagno e mi spoglio. Doccia o bagno? Che dilemma! Opto per la doccia, il bagno mi fa rilassare troppo e mi fa pensare.

Finita la doccia e tolto ogni pezzettino di matrimonio dalla mia pelle, vado in camera mia e mi vesto.

Ecco, pronta. Ed ora?

Passo in ufficio da papà. E nel caso vedo se c'è qualche pratica con la quale sono rimasta indietro.

 

 

***

Parcheggiata l'auto mi incammino verso l'ufficio. Entro, quasi in punta di piedi per non esser vista da nessuno, sono quasi arrivata nel mio ufficio, dai Cassi, dai, piano...cazzo!

Cassandra! Oddio scusami! Brucia?”.

Un po' ma non ti preoccupare Marco, c'è di peggio!”

Eh già...dimmi come va? Lo so che è una domanda stupida...ma è anche la più semplice.”

Si. Beh non mi vedi? Sto talmente bene che sono diventata insensibile al caffè bollente!”

Cassandra, se hai bisogno sai dove trovarmi.”

Grazie Marco! Ah ma Tania? Non c'è?”

Arriva con un'ora di ritardo perchè ha dovuto portare sua sorella a fare una visita medica.”

Capito...e, tra di voi?”

Tra di noi cosa? Credo che se venisse a sapere che sono innamorato di lei, la nostra amicizia finirebbe in un batter d'occhio, ed io non lo voglio, proprio no!”

Ma scusa...tu mi vorresti dire che lei non sospetti neppure di una tua minima cotta? Ma dai Marco, è impossibile!”

No, non lo sospetta. Comunque ora ti lascio. Cioè, ti saluto...ehm, scusa!”

Non preccouparti. Mettiamoci a lavoro!”

Saluto Marco con la mano e enro nel mio ufficio che chiudo rigorosamente a chiave.

Accendo il pc e mi si presentano agli occhio la mia testa e quella di Paolo avvinghiate in un appassionato bacio. Appassionato...dire appassaionato è un po' troppo, diciamo affettuoso, si. La cambio, la devo cambiare. Apro la cartella delle immagini e ne metto una di me e Sara da piccole.

Non riesco a concentrarmi sul lavoro: sono già le dieci e mezza e non ho ancora sfogliato niente! Me ne devo andare.

Scappo dalmio ufficio e proseguo a passo svelto verso l'uscita.

Tesoro, dove stai andando?”

Papà, come dove sto andando? Io sono in vacanza, ero solo venuta a prendere delle cose!”

Uhm-quando dice “uhm” non è molto convinto, ma solitamente lascia passare-, ok- appunto!-. Ci vediamo a casa.”

Ciao Papà!”

Corro, arrivo alla macchina, metto in moto e me ne torno a casa.

 

Freno sul vialetto, come in quei film dove il poliziotto deve correre a disinnescare una bomba. Io invece devo correre per farla scoppiare.

Continuo a correre anche dopo esser entrata in casa, però, adesso in più, urlo: delle cose indecifrabili. Basta io lo devo chiamare.

Prendo il cellulare dall mia borsa e faccio il suo numero.

Pronto?”

Sono io”

Io chi?”

Oddio come “io chi”. Diamine Paolo sono quella che stavi per sposare brutta testa di..

Pronto?”

Io Cassandra.”

Ah...scusa ma ora non posso proprio parlare. Tanto ci vediamo oggi. Ciao Cassi.”

Ma brutto defici...hai riattaccato? Cioè hai riattaccato?”.

Sempre urlando lancio il cellulare sul letto.

Corro di nuovo per tutta la casa per uscire, ma appena aperta la porta c'è Sara che stava per suonare.

Cassandra, tutto ok?”

Sara ma che domande sono?! No, non è tutto ok, è tutto uno schifo!”

Mi metto a sedere sui gradini del porticato dell'ingresso e le racconto della telefonata e dell'incontro.

Ma lui è uno stronzo! Cassandra ci penso io, conosco molta gente sai?! Io quello lo uccido...anzi no, lo torturo e lo faccio morire lentamente!”

Sara smettila! Qui nessuno uccide nessuno! Non ci serve né conoscere molta gente, né tanto meno ricorrere alle soluzioni medioevali. Al massimo, ci serve un chirurgo.”

Per aprirgli il cervello?”

No, per castrarlo!”.

  
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