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Autore: philofobica    05/08/2012    3 recensioni
Hope. Emily. Nicole. Tre ragazze, con tanti sogni, e dei vicini di casa un pò strani.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Non sto dicendo che tu hai torto Emily. Ascoltami per una buona volta!- dissi a denti stretti.
La rabbia mi stava salendo in corpo. -Ah, quindi io non ti ascolto mai eh? Ma senti questa.- rispose la ragazza seccata, e nervosa, molto. – E’ UN MODO DI DIRE MADONNA. VEDI? NO NON ASCOLTI LE PERSONE. TI STAVO SOLO DICENDO CHE SECONDO ME NON DOVEVI COMPRARE QUEL COSO.- La mia voce si era alzata di qualche tono più alto, e il mio corpo si era avvicinato a quello della diciannovenne, che era seduta sul bancone della cucina. – Ragazze, per favore, basta.- Nicole stava cercando di fermarci, ma sia io che Emily eravamo arrabbiate, quindi, era difficile fermarci. – PUNTO PRIMO NON E’ UN “COSO”- Emily fece le virgolette alla parola coso.
– E POI, CHE TE NE FREGA A TE SE COMPRO UN TABLET EH? I SOLDI SONO MIEI.- anche lei aveva alzato il tono di voce, ormai stavamo urlando.
– Sai che ti dico? Rincoglionisciti su per quel tablet di merda, spero si rompi, così capirai che hai speso soldi per niente, io lo dicevo per te. – la guardai per qualche secondo. Odiavo litigare con Emily, e lo facevo raramente.
Andai in salotto, presi la borsa e uscii di casa, non ero vestita per uscire, ma dovevo, volevo. ‘ Tanto, sono sempre io quella che sbaglia tutto. Lo facevo solo per lei, e cosa fa? Mi ricambia così? Bene bene .’ Continuavo a dirmi che non ero io che sbagliavo, eppure, avevo quella sensazione di colpa. Continuavo a camminare, fin che non arrivai davanti ad un parco, non molto grande, medio diciamo. In mezzo c’era un piccolo lago, e tutt’intorno erano sparsi alberi di ogni genere. Mi sedetti in un masso, vicino alla riva del lago, presi le cuffie e cominciai ad ascoltare musica. Le canzoni passavo una dopo l’altra, e le ore idem. Non so da quanto tempo ero fuori casa, ma in quel posto mi sentivo a mio agio. Nel mio Ipod andava a tutto volume ‘More than. this’ mi alzai di scatto, come se qualcuno mi chiamasse, e cominciai a cantare il pezzo di Niall, - If I’m louder, would you see me, would you lay down..- stavo per continuare, ma per fortuna guardai il cielo e vidi che era quasi buio, quindi, decisi di ritornare a casa. Appena tornata, posai la borsa e prima ancora di chiudere la porta vidi che stava iniziando a piovere. ‘Che culo!’ pensai tra me e me. – Dove sei stata fin’ora? Mi hai fatto preoccupare mamma mia.- Nicole era troppo protettiva – A fare un giro, niente di che, non mi hanno fatto niente.- risi e l’abbracciai – Tu un giorno mi farai fare un infarto, sicuro.- si staccò da me e andò in camera, sicuramente a leggere.
Anche a lei piaceva leggere, e tanto, diciamo che era peggio di me. Invece a Emily piaceva scrivere. – Emily..- sussurrai
– Dovrei parlarci. – Come potevo mai fare? Quando si arrabbiava era difficile parlarci. Anche io non è che ero la persona migliore del mondo, diciamo che eravamo orgogliose, quindi passava un po’ di tempo prima di chiederci scusa. Stavamo mangiando. Di solito c’era sempre confusione, ma questa volta nessuno parlava, tutti che guardavano nel piatto, e nessuno che si azzardava ad aprire bocca, per paura di essere azzannato da qualcuno. Ecco il mio odio verso le liti. Nessuno che si parlava, e nessuno che chiedeva scusa.
Fanculo a me ce apro bocca quando non devo. Mi alzai dalla sedia, persi il mio piatto, lo misi nel lavello e andai nel giardino sul retro. Ero sotto la tettoia, seduta su uno sdraio.
-E se chiedessi scusa?- mi misi a parlare da sola, come mio solito fare quando facevo qualcosa di sbagliato.
– Magari sarebbe meglio…. MALEDETTO IL MIO ORGOGLIO OH.- ero in una crisi di nervi, guardai la piscina che era a qualche passo da me, decisi di farmi un tuffo, ma dopo vidii il cielo e mi ricordai che stava piovendo.
– Da quando in qua parli da sola? – mi guardai in torno, ma non vidii nessuno. Solo dopo cinque minuti riuscii a capire chi era, e a vederlo. –Ah, sei tu Niall. No, sono solo in una crisi di nervi, tutto qua.- rise , aveva una felpa verde scuro e i pantaloni della tuta grigi. Fece una corsa da casa sua fino alla mia, per poi mettersi nello sdraio vicino a me – E come mai questa crisi di nervi signorina?- mi domandò con una voce dolce – Sono stupida. Mi intrometto negli affari degli altri senza permesso, ci litigo, e poi il mio orgoglio non mi fa chiedere scusa. Mi faccio schifo da sola.- abbassai lo sguardo, e fissai le mie mani, che giocavano da sole.
Mi prese il mento con due dita, mi fissò per qualche secondo – Hei, perché dici queste cose? Non fai schifo, anzi, sei dolcissima, se ti intrometti negli affari degli altri vuol dire che ci tieni a quelle persone no? – feci un cenno con la testa
– Vedi? E allora? E per l’orgoglio.. beh, ci dobbiamo lavorare su.- mi sorrise dolcemente. Mi persi nei suoi occhi color cielo, e notai che avevano una sfumatura di verde, erano ancora più belli.
–Dobbiamo? – domandai ritornando al mondo reale e guardandolo un po’ confusa -Eh?- mi stava fissando anche lui,
– Mi hai detto che ci dobbiamo lavorare su..- era difficile parlarci, era troppo vicino, sentivo il suo profumo, il quale mi mandava ancora di più in tilt il cervello. –Ah, beh si, ti aiuto se vuoi.- mi sorrise. ‘Addio prodotti baby, qua fisico male’ pensai. –Grazie.- gli risposi, sorrise di nuovo e ricambiai.


-Emily point’s of view-

Non capisco perché se la sia presa così tanto perché mi sono comprata uno stupido tablet. Tanto, sono soldi miei, è mio, ci faccio quello che voglio. Andai in camera mia, e sentii delle voci sotto al mio piccolo balcone, mi affacciai, e notai che c’era Hope sulla sdraio, e vicino c’era un ragazzo. Notai dopo che aveva i capelli biondi. ‘Chi minchia è quello mo?’ ero fine anche nella mia testa. ‘Oddio, ma è Niall. Devo chiamare subito Nicky!’ corsi fuori dalla stanza, e cercando di non fare troppo caos, chiamai la ragazza, che corse su per le scale come un razzo –Che c’è?- mi chiese preoccupata -Niall. Hope. Fuori. Vieni. Muoviti.- facendo sempre piano, andammo nel balcone e guardammo giù, Hope stava parlando, e il biondo la guardava, molto interessato
Nicky fece un gridolino, e le tappai la bocca –Shhh.- le dissi sotto voce –Si ma, guardali, mamma mia che belli. – stava quasi per piangere dalla gioia –Si hai ragione. Vediamo se si baciano.- lo dissi scherzando, non ci credevo molto sul serio.
Erano passate due ore forse, io e Nicky eravamo ancora li a guardare Hope e Niall che parlavano. Ad un tratto si abbracciarono, sia io che Nicole facemmo un ‘aaaaw’ di dolcezza, sempre sotto voce per non farci beccare. – Quel ragazzo la deve baciare, ora.- Nicole era molto sicura di quel che diceva, e io l’amavo quando faceva così, scoppiavo a ridere ogni volta, ma mi trattenni, la guardai e riposai lo sguardo sui ragazzi di sotto.
Non si erano ancora staccati, erano passati forse cinque minuti o di più, fin che non vedemmo Niall che si allontanò con la faccia e guardò Hope che era immobile ‘sicuramente troppo agitata.’ Pensai.
Il biondo avvicinò il viso a quello della nostra amica –Oh mio dio, sono una veggente. Ahahaha si devono baciare e dai!- Nicole stava facendo il tifo mentre io li guardavo semplicemente. Erano quasi a due centimetri di distanza l’uno dall’altra, forse meno, forse più, non si vedeva bene, e sicuramente non andavo a vedere da vicino. Niall disse qualcosa a Hope che annuì, e un attimo dopo si scambiarono un bacio. –E’ a stampo secondo te?
Nicole cercava in tutti i modi di capire se era a stampo o no, io mi misi a ridere la guardai e le risposi –Non lo so, ma andiamo dentro, ce lo dirà lei.- li guardammo per un altro po’, si erano staccati da qualche secondo. Facendo piano piano , io e Nicky rientrammo in camera mia e andammo direttamente in salotto. Eravamo elettrizzate per la nostra amica, e non vedevamo l’ora di sapere tutto nei minimi particolari. Dopo un quarto d’ora la vedemmo entrare dalla porta che portava nel giardino sul retro, e come se non fosse successo nulla, Nicky cominciò a fare delle domande un po’ strane –Con chi eri fuori? Ti abbiamo sentita parlare con qualcuno.. Era moro? Biondo? Si fa la tinta? Di che avete parlato? Di scambiarvi un bacio? – lei la guardò scioccata, mi guardò per un paio di secondi a me e dopo rassegnata disse –Avete visto vero? Siete delle spie russe. Forse peggio.- ridemmo tutte e tre, ci sedemmo nel divano, Hope si mise in mezzo. – Che volete che vi dica? Avete visto tutto. Ci siamo baciati.. e basta.- la guardammo malissimo
–Hope, per favore eh. Era a stampo o no?- feci quella domanda senza pensare che avevamo litigato, lei mi guardò, guardò Nicole, e arrossì. –No..- rispose ancora con il rossore nelle gote, ci guardò e sorrise a trentadue denti.
–Mio dio. E che ti ha detto? Che carucci.- le dissi con la faccina da bambina. –Mi ha detto che sono bellissima, e prima di baciarci mi ha detto che..- era talmente emozionata che stava per piangere –No no, che piangi a fare eh? Su dai, dimmi che ti ha detto che ho gli ormoni che vanno a mille con quel ragazzo!- Nicole fece ridere Hope, - No mi ha chiesto se volevo uscire con lui..- io e Nicole eravamo pietrificate. Cominciammo ad urlare, Hope rise e si fece contagiare, ad un tratto il mio cellulare vibrò. –Aspettate ragazze, qualcuno mi ha scritto.- presi il cellulare, aprii il messaggio e lessi il testo. Mi misi a ridere, e subito venni attaccata con domande a raffica ‘Chi è? Perché ridi? Dai, dicci chi è. E’ il tuo ragazzo?’ –Ragazze! Calme, ora vi dico. Mio dio che impiccione che siete.- risposi al messaggio –Parla quella che mi spia dal balcone.- mi disse Hope. –Mh mh..- ero troppo intenta a scrivere. – Oh, finito, ora vi dico; Era solo Liam.. niente di che. Mi ha scritto come stavo e che lui era impegnato a dare da mangiare al suo cucciolo Niall, o devo dire tuo Hope?- la ragazza mi fulminò con gli occhi.

Sera vi è piaciuto il capitolo?:) c'ho messo anima e cuore (?) Comunque spero che recensirete in molti,
e con commenti positivi c:
Ciao.
*-*
  
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