Che bel giorno, quel giorno… [il titolo può cambiare]

Era da un po’ che camminavamo tranquillamente su un prato verde, pieno di fiori dai colori sgargianti, che si accoppiavano armoniosamente con il paesaggio primaverile degli alberi carichi di frutta matura, pronta per essere colta.

Eravamo mano nella mano ed io, ne sono sicura, ero rossa in volto.

Quando ero con lui, non potevo fare altrimenti.

-Come minimo avremo schiacciato un centinaio di fiori, Shindou-kun…- dissi guardandomi intorno osservando i vari tipi di fiori che mi circondavano.

C’erano Tulipani arancioni e gialli, color del tramonto che brillavano sotto i raggi abbaglianti del sole e che si abbinavano perfettamente al colore delle Rose, il rosso, colore dell’amore.

Nonostante l’argomento “fiori” non mi interessasse tanto quanto mi interessava la persona che avevo accanto, mi piaceva parlarne.

Eravamo rimasti in silenzio tutto il tempo per contemplare la bellezza inaudita del paesaggio.

-Non mi importa niente degli altri fiori… L’importante è che non tocchino il mio fiore, Mai-Chan…- mi rispose lui cercando il mio sguardo con i suoi grandi occhi color nocciola.

Io mi girai verso di lui, gli sorrisi felicemente e socchiusi gli occhi.

Lui ricambiò il sorriso e tornò a guardare avanti.

-Ah, è chi sarebbe questo tuo fiore?- domandai maliziosamente fermandomi improvvisamente e incrociando le braccia con aria seria, anche se, dentro, stavo ridendo di gusto.

-Lo sai, non c’è bisogno che te lo dica…- mormorò lui voltando il viso dalla parte opposta al mio.

-Che c’è? Ti vergogni forse a dire che sono io il tuo fiore?- gli sussurrai nell’orecchio e lui avvampò subito. Quant’è carino quando è imbarazzato.

-Beh, in effetti un pochino mi vergogno…- confessò lui girandosi verso di me.

All’improvviso si alzò una leggera brezza e i nostri capelli dello stesso colore iniziarono a muoversi liberamente, coprendoci gli occhi con qualche ciocca.

Sorridemmo entrambi, abbassando lievemente il capo.

-Sai una cosa?- gli dissi io riprendendo a camminare.

-Cosa?- mi domandò lui, stringendo la mia mano che poco prima aveva lasciato.

-Assomigli a un cucciolo di Cocker…- risposi io puntando gli occhi al cielo e iniziando a ridere, seguita a ruota da lui.

-Cosa te lo fa pensare?- chiese lui smettendo di ridere e alzando un sopracciglio.

-I tuoi capelli… Sono mossi e di un color nocciola molto chiaro… Mi ricordano le orecchie di un Cocker.- mormorai io.

-Se lo dici tu…- disse lui sorridendo dolcemente e alzando le spalle.

-Ti va di sederti?- mi domandò cambiando argomento.

-Si.- gli risposi e ci sedemmo a gambe incrociate in mezzo a tutti quei colori.

-E’ così bello essere qui con te…- gli dissi io sdraiandomi con le braccia dietro la nuca.

-E per me è bello essere qui con te…- mormorò lui accoccolandosi affianco a me e osservandomi.

Quando me ne accorsi arrossii leggermente.

-Cosa c’è?- gli chiesi.

-Niente, è solo che mi piacciono i tuoi occhi grandi color verde smeraldo. Il sole riflette sui tuoi occhi che brillano come mille stelle nella notte…- mi rispose lui.

Io sospirai. La dolcezza era nel suo DNA, non poteva farci niente.

Detto questo, si alzò un pochino e si avvicino al mio volto.

Sentii le sue labbra morbide poggiarsi sulle mie.

Che bel giorno, quel giorno…
 

Angolino anti- proiettili/pomodori/racchette/pirofile/ciabatte […]

Questa è la mia versione ;)

Shindou: Almeno la tortura è finita^^

Credi davvero di cavartela così facilmente??

Shindou: Cosa devo sopportare ancora?

*inizia a rincorrere Shindou* Questooooooo!!!!

Shindou: Aiutoooooo

Ok… Attimino di sclero^^

Ora vado,

Peace&Love,

Marty<3